Titolo originale | Likemeback |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Croazia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Leonardo Guerra Seragnoli |
Attori | Angela Fontana, Denise Tantucci, Blu Yoshimi, Goran Markovic, Carolina Pavone Guglielmo Pinelli, Guglielmo Pinelli, Snjezana Sinovcic, Nedo Luksic, Carlotta Corradi, Alessandro Riceci. |
Uscita | giovedì 28 marzo 2019 |
Distribuzione | Nightswim |
MYmonetro | 2,68 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019
Condividere un'intera vacanza sui social network e mutare irreversibilmente la propria vita. In Italia al Box Office Likemeback ha incassato 5,6 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Tre ragazze visitano la Croazia in barca, accompagnate da uno skipper. Il principale oggetto della loro vacanza sono però i loro telefoni cellulari, attraverso i quali amplificano gioie e dolori. Carla perde il suo telefono in mare e l'inquietudine comincia a serpeggiare nel gruppo.
L'idea di partenza di Likemeback è chiara. Studiare l'alterazione dei comportamenti tra esseri umani, in special modo tra i giovani, mediati dall'utilizzo dei dispositivi.
Un nuovo modo - forse sbagliato, forse inevitabile - di relazionarsi con il mondo iperconnesso, che porta a un'alterazione di ogni percezione di realtà. Tre ragazze visitano i luoghi magnifici delle coste dalmate ma li vivono solo in parte, concentrate più sui propri avatar e sulla proiezione di sé nel mondo virtuale che sulla natura che le circonda. Le foto non sono ricordi, ma macchine da like su Instagram, i luoghi raggiunti dalla barca diventano non-luoghi raggiungibili attraverso Google Maps, monadi non comunicanti così come Danila, Lavinia e Carla sono incapaci di stabilire un rapporto sano tra loro.
L'effetto della combinazione di smartphone e social network - così ben illustrato negli scritti di Shirley Turkle ("Connected but Alone") o Jaron Lanier - esaspera i peggiori istinti delle protagoniste, rendendole gelose, invidiose, false, portandole verso atti che non avrebbero immaginato di compiere senza la trappola social. Aumentando così l'insicurezza che è già connaturata all'età difficile per antonomasia che le tre stanno vivendo. Si giunge così all'inevitabile confusione tra ciò che è pubblico e privato, secondo una pratica ben nota alla piaga del cyberbullismo.
Peccato che oltre una messa in scena quasi programmatica di questo esperimento sociologico Likemeback non sappia andare. Alla fine del film non possiamo dire di conoscere approfonditamente le tre ragazze né assistiamo a un'effettiva elaborazione del loro travaglio interiore. Tutto rimane in superficie, a pelo d'acqua come la barca guidata da Goran Markovic, senza che il linguaggio per immagini e i dialoghi riescano a sorreggere la gravità di temi urgenti e meritevoli di una trattazione sfidante e divisiva sia nella forma che nel contenuto.
Notevole la cura del comparto tecnico e le musiche originali di Alva Noto, che rappresentano un ottimo controcanto allo swag di Bello Figo, celebrato dalle ragazze in una delle scene iniziali.
Visto all'anteprima romana. Un film particolare, sperimentale per temi e tecniche. Una riflessione sulla generazione così detta "Z", immersa e sommersa dal mondo virtuale. L'utilizzo della camera permette di essere non solo spettatore ma anche partecipe delle dinamiche e delle discussioni delle tre protagoniste, senza possibilità di scampo.
Una barca nelle acque della Croazia: tre ragazze bellissime, curiose, diversamente schiave dei social, e uno skipper. Danila, Lavinia e Carla sanno come prendersi like nella Rete, ma non sanno vivere davvero, in primis la loro amicizia. E i social sono pericolosi se non sai bene come domarli. Quando si decide di fare un film programmatico, magari un po' moralista e con la pretesa di farsi riflessione [...] Vai alla recensione »
Crescere nell'era degli smartphone implica necessariamente un rapporto con la tecnologia abnorme, soprattutto perchè ancora acerbo, smarrito in assenza di istruzioni, e che gravita nell'orbita del patologico. Likemeback, opera seconda di Leonardo Guerra Seràgnoli dopo Last Summer, si interroga proprio di questo: l'anomalia digitale al tempo dei social, uno strumento di condivisione che non trova limiti [...] Vai alla recensione »
Tre ragazze, dopo gli esami di maturità, sono in gita in barca sulle coste della Croazia, accompagnate da uno skipper. Due sono dedite ai social network, sempre in cerca di follower, l'altra è un po' la secchiona del gruppo. Intorno a loro una continua, soffusa, tensione erotica senza oggetto. Guerra Seragnoli, alla sua opera seconda, sta addosso alle tre attrici: Blu Yoshimi (la bambina di Caos calmo, [...] Vai alla recensione »
Non qui, non ora. Le giovani protagoniste di Likemeback, tre ragazze in vacanza -premio su una barca per festeggiare la fine del liceo, vivono una costante rimozione del presente, assorte in una dimensione altra e virtuale dove l'apparire conta più dell'essere e la «coolness» si misura a colpi di like. Lavinia, Carla, Danila (Blu Yoshimi, Denise Tantucci e Angela Fontana) sono le icone della cosiddetta [...] Vai alla recensione »
Il film perfetto per capire cosa significhi, oggi, per un adolescente, essere «dipendente» dai social, con rischi connessi. Una vita trasformata in un set fotografico, come accade a tre amiche che immortalano, con il cellulare, ogni istante della loro vacanza, in barca. Non sono foto ricordo, ma strumenti per accumulare like e far crescere il loro sè virtuale, perdendo di vista l'io reale.
Una barca, la musica, lo spasmo tensivo di giovani corpi intrecciati in euforica danza: che questo Likemeback (presentato a Locarno 2018) sia uno Spring Breakers nostrano, con lo swag di Bello Figo in luogo di Skrillex e Cliff Martinez? Il dubbio è lecito, ma lo sguardo di Seràgnoli sulle (ottime) protagoniste fuga prontamente il sospetto: esente da erotizzazioni ed estetizzazioni di sorta, studiatamente [...] Vai alla recensione »
Selfie. Like. Stories. Visualizzazioni. Instagram. Facebook. Twitter. Tinder. È il mondo che vivono h24 queste tre giovani amiche che, per festeggiare la fine del liceo, hanno deciso di fare una vacanza in barca in Croazia. Il luogo però non conta, l'importante è avere in mano un telefonino di ultima generazione che prenda ovviamente anche sulle spiagge più isolate.