gus da mosca
|
venerdì 6 febbraio 2009
|
il professore stanco vuole incontrare dio
|
|
|
|
Di questo film ricordo sempre la lunga ouverture onirica con la voce narrante (vista per la prima volta a 15 anni e mai piu' dimenticata), i bellissimi dialoghi in auto, splendidi da un punto di vista recitativo e cinematografico, la scena incantevole nel posto delle fragole, che mi suscita anche ricordi personali. Visto nel nuovo millennio questo film appare antico, non antiquato, ispira una nostalgia di sentimenti e riflessioni fuori dal tempo e non superati dal tempo. Visto decine di volte, studiato quasi a singoli fotogrammi, lo considero uno dei film piu' importanti per capire la metrica di immagine e suono nel cinema.
|
|
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
|
d'accordo? |
|
ba
|
sabato 10 gennaio 2009
|
bello
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a ba »
[ - ] lascia un commento a ba »
|
|
d'accordo? |
|
ba
|
sabato 10 gennaio 2009
|
bv
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a ba »
[ - ] lascia un commento a ba »
|
|
d'accordo? |
|
rohmer
|
sabato 8 novembre 2008
|
l'oggettività della bellezza
|
|
|
|
ho sempre affermato: "la bellezza è soggettiva... è la bruttezza che è universale!"
ma di fronte ad un simile capolavoro, chiunque si permette di esprimere dei giudizi negativi, non fa altro che giudicare se stesso, abbassandosi al rango di una bestia insensibile, ancora troppo diffuso retaggio di una brutalità primordiale.
chi non possiede l'umanità per comprendere questo film è incapace di astrazione, incapace di trascendere un'ottusa praticità, incapace di affrancarsi dalla concezione di un facile intrattenimento, come quello di un gatto che gioca con un filo di lana, incapace di comprendere l'arte.
la bellezza di questo film è universale.
è bello e basta.
|
|
[+] lascia un commento a rohmer »
[ - ] lascia un commento a rohmer »
|
|
d'accordo? |
|
ziogiafo
|
mercoledì 22 ottobre 2008
|
un viaggio nel tempo e nella memoria…
|
|
|
|
ziogiafo - Il posto delle fragole - Svezia, 1957 - Quando si ha a che fare con il cinema di Ingmar Bergman, bisogna in un certo qual modo, tuffarsi con fiducia nella profondità delle tematiche esistenziali, espresse sempre in modo raffinato dal grande maestro svedese in ogni sua opera, rappresentate attraverso quella morale che può apparire complessa da capire in prima battuta, ma che via via diventa fruibile, grazie all’inconfondibile stile narrativo del regista… che prima incuriosisce, poi attrae e infine coinvolge totalmente. “Il posto delle fragole” è un film di impatto che esalta i valori della vita. Sin dalle prime sequenze lo spettatore rimane disorientato e quasi infastidito dalle scene… che lo trascinano in un viaggio angoscioso attraverso il tempo dell’anziano medico protagonista della storia (Victor Sjöström), che incarna per certi versi lo stesso regista, che si ritrova a meditare sulla sua grigia solitudine.
[+]
ziogiafo - Il posto delle fragole - Svezia, 1957 - Quando si ha a che fare con il cinema di Ingmar Bergman, bisogna in un certo qual modo, tuffarsi con fiducia nella profondità delle tematiche esistenziali, espresse sempre in modo raffinato dal grande maestro svedese in ogni sua opera, rappresentate attraverso quella morale che può apparire complessa da capire in prima battuta, ma che via via diventa fruibile, grazie all’inconfondibile stile narrativo del regista… che prima incuriosisce, poi attrae e infine coinvolge totalmente. “Il posto delle fragole” è un film di impatto che esalta i valori della vita. Sin dalle prime sequenze lo spettatore rimane disorientato e quasi infastidito dalle scene… che lo trascinano in un viaggio angoscioso attraverso il tempo dell’anziano medico protagonista della storia (Victor Sjöström), che incarna per certi versi lo stesso regista, che si ritrova a meditare sulla sua grigia solitudine. Il vecchio professore Isak Borg, durante il viaggio sprofonderà nei suoi ricordi infantili alla ricerca di quell’oasi di pace (il posto delle fragole…) che gli permetterà di guardare alla vita con più serenità, allontanando tutti gli egoismi e gli atteggiamenti artefatti assunti durante il corso della sua esistenza. Ritrovando quel “luogo” familiare, a cui sono legati i cari ricordi… forse potrà risvegliare l’anima, ormai spenta da quell’involucro formale che da tempo ha offuscato la sua sensibilità. Un viaggio di autocritica, che lo porterà a confrontarsi con chi ancora crede nella solidarietà umana e che simboleggia la voglia di vivere, di fare, di sperare, non rassegnandosi al malinconico e continuo pensiero della morte. Bergman, con il “Posto delle fragole”, analizza con chiarezza l’intimità umana, riflettendo su quanto sia importante aprirsi agli altri. Il messaggio positivo e universale che viene fuori alla “fine” da questo famoso film è palese. Il percorso intenso utilizzato nell’accurata riflessione cinematografica è in crescendo… come solo un grande autore del calibro di Ingmar Bergman sapeva fare.
Un viaggio nel tempo e nella memoria…
Cordialmente, ziogiafo
[-]
[+] interessante
(di erica)
[ - ] interessante
|
|
[+] lascia un commento a ziogiafo »
[ - ] lascia un commento a ziogiafo »
|
|
d'accordo? |
|
oro
|
lunedì 8 settembre 2008
|
...
|
|
|
|
è obiettivamente insano sparare a zero così su un capolavoro di tale stazza.
il posto delle fragole è un film oggettivamente perfetto, e non se ne scampa. per pensarla diversamente bisogna essere delle bestie.
|
|
[+] lascia un commento a oro »
[ - ] lascia un commento a oro »
|
|
d'accordo? |
|
oscargiodandy
|
sabato 26 luglio 2008
|
capolavoro...
|
|
|
|
con ogni probabilità il film più bello della storia ... pura poesia su pellicola...
|
|
[+] lascia un commento a oscargiodandy »
[ - ] lascia un commento a oscargiodandy »
|
|
d'accordo? |
|
mari san
|
domenica 1 giugno 2008
|
il posto delle fragole
|
|
|
|
Il viaggio ambivalente del dottore verso la sua festa è contraddittorio in maniera affascinante. Il suo passato si presenta continuamente attraverso il giudizio implacabile della nuora, tramite i suoi sogni ed il figlio che ricalca costantemente la sua vita. Tutto lo conduce a comprendere se stesso e a vedere la giustizia, l'irreprensibilità che lo hanno sempre caratterizzato. Le persone estranee che ha aiutato lo stimano per questo, ma chi gli è stato vicino ha sentito solo il non amore che proveniva dalla perfezione portata all'estremo.
Tuttavia al tempo presente c'è un vecchio amabile, che sente ritorcersi contro quello che è stato un tempo. E tutto il viaggio è un continuo recupero della sua vita, con tutti quelli che incontra; con tanta dolcezza mostra finalmente di aver bisogno delle persone per riuscire a sfuggire alla terribile condanna della solitudine.
|
|
[+] lascia un commento a mari san »
[ - ] lascia un commento a mari san »
|
|
d'accordo? |
|
alebird
|
mercoledì 10 ottobre 2007
|
l'essenza della vita ...
|
|
|
|
Victor David Sjöström (1879-1960) interpreta in modo divino la parte di un vecchio medico che parte in compagnia della nuora per ritirare un riconoscimento presso la sua Università.
Il viaggio è stimolante per il vecchio e ripassando per i luoghi della giovinezza sovvengono in lui i ricordi più belli ma anche le paure ed i rimpianti di una vita vissuta intensamente.
Un film sul senso e sull'essenza della vita, sui ricordi e sui dubbi che l'uomo porta inevitabilmente con se sino alla fine dei suoi giorni.
Un film pieno di poesia dove un vecchio, per riuscire ad addormentarsi, pensa alle sole cose belle, alla sua giovinezza, alla sua infanzia... probabilmente come tutti noi.
|
|
[+] lascia un commento a alebird »
[ - ] lascia un commento a alebird »
|
|
d'accordo? |
|
salvatore
|
lunedì 1 ottobre 2007
|
capolavoro assoluto
|
|
|
|
Come recensire un capolavoro?Come si può aggiungere qualcosa alla perfezione?Le parole sono inadeguate ad esprimere la profondità dei sentimenti,la smagliante bellezza delle immagini ke caratterizzano questo film.Bergman è un genio e con quest'opera d'arte ha espresso sensazioni
ke toccano l'anima nel prondo.Da rivedere
più volte.
|
|
[+] lascia un commento a salvatore »
[ - ] lascia un commento a salvatore »
|
|
d'accordo? |
|
|