Un capolavoro leggero, ironico, illogico. Un film imperdibile che è la summa del cinema dei fratelli Coen. Commedia, USA, Gran Bretagna1997. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Drugo Lebowski (Bridges) è un originale che vivacchia senza impegnarsi, dormendo, fumando - moderatamente - marijuana, giocando a bowling coi suoi fidati amici (Goodman e Buscemi). Espandi ▽
Los Angeles Anni Novanta. Jeffrey Lebowski passa la giornata tra una partita di bowling con gli amici Donny e Walter, una visita al supermercato in accappatoio e uno spinello. Un giorno però due brutti ceffi gli orinano sull'unico tappeto del suo appartamento scambiandolo per un ricco omonimo. Lebowski va a cercarlo con l'unico scopo di farsi rimborsare la perdita e finisce invischiato come corriere di un ingente somma di denaro che il magnate,costretto su una sedia a rotelle, deve pagare per riavere la giovane ninfetta che esibisce come trofeo coniugale. Se si vuole assistere a una summa del cinema dei Coen non si può perdere Il grande Lebowski. Quando si dice 'cinema dei Coen' si intende Cinema tout court. Perché solo loro possono condensare in meno di due ore citazioni, riferimenti a generi, surrealismo e analisi della realtà senza un briciolo di quella supponenza cinefila che spesso caratterizza le opere di chi vuole dimostrarci di 'sapere tutto' sulla Settima arte. Le vicende in cui Dude viene coinvolto rotolano via con la leggerezza che è propria di chi sa scrivere e poi controllare e rendere visivamente caleidoscopica una sceneggiatura cinematografica. Recensione ❯
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Lynch trova la summa del suo cinema, calando la singolarità nella quotidianità. Dove il silenzio comunica più di mille parole. Commedia, USA, Francia1999. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
È la vera storia di un 73enne deciso a far visita al fratello. I due non hanno mai avuto un grande rapporto. .. Espandi ▽
Laurens, Iowa. Alvin Straight, settantatreenne che vive con la figlia Rose, viene a sapere che il fratello Lyle, con cui non parla da dieci anni, ha avuto un infarto. Prima che sia troppo tardi, decide di intraprendere un viaggio fino a Mount Zion, in Wisconsin, per incontrarlo. Non in corriera o in treno, perché Alvin vuole guidare da solo, con i suoi tempi e i suoi modi. Non avendo più una patente, non gli resta che guidare un tosaerbe con rimorchio e assaporare con lentezza le meraviglie del Midwest americano.
Uscito nel 1999, tra le due cupe immersioni nel neo-noir psicotico di Strade perdute e Mulholland Drive, Una storia vera - traduzione che smarrisce la sfumatura dell'originale The Straight Story, giocato sull'ambivalenza di "straight", sia cognome di Alvin che attributo di rettitudine morale - è storicamente considerato un'anomalia nel corpus di David Lynch.
È soprattutto nella maniera in cui Lynch dà vita alla perfetta sceneggiatura scritta da John Roach e Mary Sweeney e nell'utilizzo che fa di silenzi e inquadrature, alimentando una sensazione di surrealtà del quotidiano, che Lynch imprime il suo marchio, inconfondibile anche solo quando si tratta di illuminare i volti con la luce di un fulmine - bianchissima e ferocemente proiettata sui protagonisti, tipico espediente del suo cinema per evidenziare i momenti di crisi o di pericolo. Recensione ❯
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Una commedia raffinata e spassosa, un'efficace metafora del mondo dello spettacolo. Commedia, USA1968. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un attore asiatico viene scritturato da un produttore americano per prendere parte a un film. Sarà iiinvitato ad un lussuoso party dove ne combinerà di tutti i colori. Espandi ▽
Peter Sellers, con il suo indimenticabile colorito indiano, veste qui i panni di Hrundi V. Bakshi, ingenua e sbadata comparsa indiana sul set di un film di Hollywood. Dopo avere inavvertitamente fatto esplodere il set prima del ciak del regista, il buffo ometto si ritrova per errore invitato in una lussuosa villa al party del produttore del film. Qui il sobrio ma imbranato indiano combinerà un guaio dopo l'altro, aiutato in questo crescente caos, da una galleria di personaggi "etilici", su tutti il cameriere Levinson, che dopo essersi scolato tutti i drink rifiutati dall'integerrimo Bakshi, finisce per servire l'insalata con le mani e pomiciare placidamente con una bionda altrettanto ubriaca, mentre alle loro spalle la villa è un delirio di schiuma ed elefanti hippie. Recensione ❯
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In un'Italia medievale famelica e stracciona Brancaleone, soldato di ventura, vaga al comando di un'armata di velleitari e disperati ancor più malmessi. Espandi ▽
In sella ad un ronzino giallastro, Brancaleone da Norcia, cavaliere fanfarone e dai pochi meriti, guida un'improbabile compagnia di miserabili alla conquista del feudo di Aurocastro nelle Puglie. Sulla strada vivranno mille peripezie, tra una vedova impaziente e una verginella preda dei briganti, si uniranno alla combriccola anche l'ambiguo Teofilatto e un fabbro aspirante suicida. Una volta raggiunta la meta, dopo essere stati quasi impalati dai pirati saraceni, Brancaleone e compagni si vedranno condannati al rogo come usurpatori dal vero signore del feudo, sebbene il tempestivo intervento del monaco Zenone riuscirà a salvare la situazione. Recensione ❯
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Una commedia satirica con delle immagini che rimarranno per sempre impresse nella Storia del Cinema. Commedia, Gran Bretagna1964. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Protagonisti sono un generale folle, che di sua iniziativa vuole bombardare la Russia con ordigni nucleari, e il presidente Usa che invece tenta di fermarlo a tutti i costi. Espandi ▽
Dalla base statunitense americana di Bulperson vengono attivati dal generale Ripper i B52 armati con ordigni nucleari contro l'Unione Sovietica. In base alle modalità previste solo lo stesso Bulperson può richiamare i velivoli utilizzando un codice segreto. Il generale però è un maniaco depressivo. Nella War Room, con la presenza del Presidente degli USA, bisogna decidere come intervenire. Recensione ❯
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I personaggi sono: un prete che assolve i moribondi e poi li uccide, un diplomatico che traffica in droga, un ufficiale che confessa un omicidio e altre figure grottesche. Espandi ▽
I personaggi sono: un prete che assolve i moribondi e poi li uccide, un diplomatico che traffica in droga, un ufficiale che confessa un omicidio e altre figure grottesche. Stanno cercando un ristorante. Quando lo trovano scoprono che nella cucina si sta vegliando un morto. Se ne vanno molto infastiditi. Camminano su una strada piatta, sempre nello stesso panorama. Tentano ancora di mangiare e non ci riescono mai. Quando uno di loro sta per portare qualcosa alla bocca succede sempre un piccolo incidente. Tutti sono educati, anche se ogni tanto qualcuno si lascia andare, perde la calma. I loro argomenti sono minimi, cosucce, sempre fatti interni, privati. Recensione ❯
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Un capolavoro - dove James Stewart si fa notare - che affronta riflessioni molto più 'politiche' di quanto possa sembrare. Commedia, USA1938. Durata 125 Minuti.
Tony Kirby si innamora di una segretaria, Alice. Non sa che appartiene a una famiglia che il facoltoso padre vede come nemica. Espandi ▽
Alice è la più giovane della famiglia Sycamore. Il padre si diletta con i fuochi d'artificio, la madre ha deciso di essere una scrittrice, la sorella ha un marito che suona lo xilofono mentre lei danza sotto la guida di un coreografo russo. Il patriarca è stato un uomo d'affari che ha capito che quel mondo non fa per lui ed ora si rifiuta di cedere al magnate Kirby la proprietà della sua abitazione, l'unica rimasta di un lotto a cui l'uomo d'affari è interessato. Proprio suo figlio Tony però si è innamorato di Alice.
Frank Capra realizza uno dei suoi capolavori a partire da una pièce teatrale di Kaufman e Hart.
L'ottimismo di Capra non è semplice ingenuità né speranza nel sol dell'avvenire. È frutto della convinzione profonda sulla possibilità che l'essere umano (anche quello apparentemente più arido) conservi in sé una scintilla di disponibilità verso gli altri che poi significa anche verso di sé. Quel sé che ha bisogno di ritrovarsi libero dai vincoli e dalle avidità che la società tende ad imporre e a incentivare. Si tratta, pur ammantate dal sorriso, di riflessioni molto più 'politiche' (nel senso elevato dell'accezione del termine) di quanto all'apparenza possa sembrare. Recensione ❯
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La storia di un grande circo, in un film rimasto famoso nel suo genere, si intreccia ai drammi personali degli attori e dei dipendenti che vi lavorano... Espandi ▽
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Uno dei migliori film italiani della stagione 1987/1988. È la storia di un cinema di paese, punto d'incontro di tutti (negli anni Quaranta e Cinquanta). Espandi ▽
Uno dei migliori film italiani della stagione 1987/1988. È la storia di un cinema di paese, punto d'incontro di tutti (negli anni Quaranta e Cinquanta). Come la chiesa, come il bar. I personaggi principali sono il proiezionista e un suo piccolo entusiasta allievo, che poi prenderà il suo posto, quando l'uomo rimane cieco per un incidente. La storia è rievocata dal ragazzo, ormai adulto, ultraquarantenne e ormai famoso regista cinematografico. Recensione ❯
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Un gruppo di specializzandi in chirurgia intraprende il percorso di carriera, tra primari, medici affascinanti, drammi quotidiani. Uno di loro è Meredith Grey. Espandi ▽
Iniziare la vita, la vita adulta, con un uomo nel letto, appena arrivati da Boston non è semplice. Tanto meno lo è essere una specializzanda in chirurgia, conoscendo la concorrenza, un gruppo di altrettanti ragazzi pronti a dare la vita e di più per raggiungere l'obiettivo. Perché gli specializzandi sono schiavi, l'ultimo anello alimentare della catena della chirurgia. Tutti sono al servizio della nazista Anne Bailey, bassa, tracagnotta, afroamericana, pronta a metterli in riga o al lavoro, siano le 3 del mattino o le 5 del pomeriggio. Recensione ❯
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Capolavoro di Ozu secondo solo a Viaggio a Tokyo. Un'opera in cui il regista affronta per la prima volta il tema destinato a occupare una posizione centrale nella filmografia dell'autore, quello della disgregazione o ricomposizione del nucleo familiare. Commedia, Giappone1949. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è il titolo che ha messo le fondamenta per il periodo più florido di Ozu: il suo cinema del dopoguerra. Espandi ▽
Shukichi, professore vedovo, e la figlia Noriko trascorrono felicemente le loro giornate insieme, ma la zia Masa insiste perché Noriko si sposi. Shukichi comincia a vagliare dei possibili pretendenti, ma intuisce ben presto che la figlia non ha nessuna intenzione di abbandonarlo. Di fronte alle pressioni di Masa e convinto di operare nel giusto, Shukichi inventa quindi uno stratagemma che possa persuadere Noriko: fingerà di volersi risposare con una donna più giovane. Recensione ❯
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Una commedia dolcemente manierata che affronta un tema importante anche se in chiave hollywoodiana. Commedia, USA1967. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il cinema non aveva mai trattato lo spinoso problema dei matrimoni misti. Le difficoltà erano evidenti. Kramer ci provò , con molta cautela, affidando... Espandi ▽
Matt e Christina Drayton rivedono la figlia di ritorno dalle Hawaii che, senza tanti preamboli, annuncia che sta per sposare un uomo di colore. Il padre della ragazza è proprietario di un giornale, la madre possiede una galleria d'arte, l'ambiente è una stupenda casa che guarda la baia di San Francisco. Il promesso sposo è un medico molto importante, con mille titoli accademici. I genitori sono sconvolti, ma sono civili, umani e di vedute molto aperte. Meno facili sono i genitori di Poitier, diffidenti e quasi razzisti. Recensione ❯
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Uno dei capolavori chapliniani, ricco di scene indimenticabili e con un discorso finale capace di sintetizzare la visione del mondo del maestro britannico. Commedia, USA1940. Durata 126 Minuti.
Un piccolo barbiere ebreo di una cittadina tedesca somiglia moltissimo al dittatore che ha dato il via ad una campagna razzista. Al pover'uomo ne capitano di tutti i colori, ma sfruttando la somiglianza si toglie anche qualche soddisfazione. Espandi ▽
Un piccolo barbiere ebreo di una cittadina tedesca somiglia moltissimo al dittatore che ha dato il via ad una campagna razzista. Al pover'uomo ne capitano di tutti i colori, ma sfruttando la somiglianza si toglie anche qualche soddisfazione. Film scopertamente politico ed estremamente discusso. Chaplin volle strafare e il messaggio che dettò risultò magniloquente e retorico. Naturalmente il film funziona, ma soprattutto come storia comica. Chaplin parlava per la prima volta in un film, e usò questa possibilità al meglio (imitò perfettamente la voce di Hitler, per esempio). Per molti versi il film rimane legato ai concetti arcaici del muto (un certo uso della musica, molte gags tradizionali) che solo la grande personalità di Chaplin rende attendibili. Recensione ❯
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Il battesimo del personaggio con cui Tati finirà con l'identificarsi e con l'essere identificato: Monsieur Hulot. Commedia, Francia1953. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Monsieur Hulot ha a che fare con la realtà della villeggiatura e con i suoi lati più ridicoli. Ma non perde la sua imperturbabilità. Espandi ▽
Il film è una satira bonaria, ma qualche volta anche pungente, delle "smanie per la villeggiatura" tipiche della media borghesia. Si tratta della cronaca delle vacanze del signor Hulot sulla costa bretone: egli si scontra in continuazione con gli aspetti più banali e ridicoli della realtà della villeggiatura, procedendo imperturbabile per la propria strada, senza mai pronunciare una parola. Recensione ❯
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