Titolo originale | You Can't Take it with You |
Anno | 1938 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Frank Capra |
Attori | Edward Arnold, Spring Byington, Lionel Barrymore, James Stewart, Jean Arthur Mischa Auer, Ann Miller, Samuel S. Hinds, Donald Meek, H.B. Warner, Halliwell Hobbes, Dub Taylor, Mary Forbes, Lillian Yarbo, Eddie Rochester Anderson. |
Tag | Da vedere 1938 |
MYmonetro | 4,22 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 marzo 2024
Tony Kirby si innamora di una segretaria, Alice. Non sa che appartiene a una famiglia che il facoltoso padre vede come nemica. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, In Italia al Box Office L'eterna illusione ha incassato 2,3 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Alice è la più giovane della famiglia Sycamore. Il padre si diletta con i fuochi d'artificio, la madre ha deciso di essere una scrittrice, la sorella ha un marito che suona lo xilofono mentre lei danza sotto la guida di un coreografo russo. Il patriarca è stato un uomo d'affari che ha capito che quel mondo non fa per lui ed ora si rifiuta di cedere al magnate Kirby la proprietà della sua abitazione, l'unica rimasta di un lotto a cui l'uomo d'affari è interessato. Proprio suo figlio Tony però si è innamorato di Alice.
Frank Capra realizza uno dei suoi capolavori a partire da una pièce teatrale di Kaufman e Hart.
L'aveva scoperta sul palcoscenico e se ne era subito innamorato acquisendone i diritti e chiedendo a Robert Riskin (suo sceneggiatore per tredici film) di adattarla per il grande schermo. Ne è nata una commedia che sa divertire ma che si colloca in un periodo storico in cui non può non far riflettere. Siamo nel 1938. I primi echi della guerra mondiale imminente (anche se l'America inizialmente cercherà di strane fuori) già si avvertono e in una delle prime sequenze abbiamo Mr. Kirby che, con la sua banca, può controllare proprio la produzione delle armi. Perché non cercare allora una nuova Shangri-la come nel precedente Orizzonte perduto?
Questa volta però non è necessario andarla a trovare in Tibet. La si può individuare a poca distanza da Wall Street in una famiglia che ha fatto proprio il motto del titolo originale: "Non puoi portarli con te". Il riferimento è ai dollari a cui è dedicata ormai, senza il benché minimo sussulto per altro, la vita di Kirby padre. Fortunatamente (e nonostante una madre snob) il figlio Tony non lo segue in questa bolla autoreferenziale. Ad interpretarlo Capra chiama un attore uscito dall'università di Princeton nel 1932 e che da allora ha partecipato a una quindicina di film in ruoli piuttosto dimenticabili. Si chiama James Stewart e questo è il suo primo personaggio importante.
Accanto a lui Jean Arthur, assurta alla notorietà grazie a Tutta la città ne parla che aveva già lavorato con Capra in È arrivata la felicità. Su tutti però emerge (e non poteva essere altrimenti) Lionel Barrymore nel ruolo del nonno Mr. Vanderhof che ha maturato la saggezza che lo ha portato a non fidarsi più dell'accumulo di ricchezze. Tra le tante scene divertenti quella in cui arriva in casa l'agente del fisco sintetizza lo spirito fondamentalmente anarchico di Capra con la resistenza del patriarca della famiglia nel non voler pagare tasse al governo.
In fondo è molto più produttivo, per il benessere interiore, ricordare come si suona un'armonica a bocca che ottenere successi privi di umanità (e letali per altri) a Wall Street. L'ottimismo di Capra non è semplice ingenuità né speranza nel sol dell'avvenire. È frutto della convinzione profonda sulla possibilità che l'essere umano (anche quello apparentemente più arido) conservi in sé una scintilla di disponibilità verso gli altri che poi significa anche verso di sé. Quel sé che ha bisogno di ritrovarsi libero dai vincoli e dalle avidità che la società tende ad imporre e a incentivare. Si tratta, pur ammantate dal sorriso, di riflessioni molto più 'politiche' (nel senso elevato dell'accezione del termine) di quanto all'apparenza possa sembrare.
Due giovani di diversa condizione sociale si amano, ma non possono sposarsi a causa di un dissidio tra i rispettivi padri. Lei allora decide di andarsene; la famiglia di lui, ricca e intransigente, finirà col commuoversi. È il film che accredita Capra come uno dei grandi registi-autori del mondo. Poesia, umorismo, realizzazione dell'impossibile. I temi che poi verranno espressi, magari con maggiore spessore, nelle opere successive. Fu anche la grande occasione di James Stewart, trentenne, che da quel momento divenne uno dei divi di punta di Hollywood.
Tony è il figlo di Anthony Kirby, magnate avaro e arrivista che pensa solo al denaro ed arricchirsi. Il diavolo ci mette la cosa quando si innamora della sua segretaria, che appartiene a una famiglia di creativi e spensieratamente folli: i Sycamore-Vanderhof. Oltretutto Kirby vuole acquistare la terra dove vivono proprio questi ultimi, i quali non vogliono ovviamente cedere la loro casa.
Un tema classico che settanta anni fa il grande Capra trattava con più freschezza e modernità di oggi.
Senz'altro era un film meraviglioso, da 5 stelle quando è uscito nel 1938, cioé 83 anni fa. Un'epoca preistorica, per il cinema, per i costumi, per la società e per tutto il resto. Ma oggi è un film troppo datato, anche ingenuo, i nostri gusti sono cambiati. La Ford modello T anche lei era una meraviglia quando è uscita nel 1908, ma chi la comprerebbe oggi, [...] Vai alla recensione »
che capolavoro ragazzi, come molti del Capra, una gioia per l'animo e ....... spassoso, profondo, imprevedibile, giocato, socievole, sognato, desiderato al miglior livello del migliore dei registi
Con la collaborazione del fedele Riskin, il suo sceneggiatore diremo così di fiducia, questo regista è forse quello che meglio di molti altri sta a segnare, negli ambienti di Hollywood, un quid medium fra l'industria e l'arte, fra le esigenze dello «standard» e quelle di una libera intuizione, con il desiderio di dare a ogni suo film un significato, talvolta facile, ma un significato.