Sbranato da un Alien, Harry Dean Stanton sfida il Duca - Isaac Hayes - al "match della morte" in 1997 - Fuga da New York e indaga sugli omicidi seminati da Christine - La macchina infernale. Successivamente, è il vagabondo in cerca della madre di suo figlio a Paris, Texas e il detective sguinzagliato dalla mamma psicopatica di Laura Dern in Cuore selvaggio
Negli ultimi anni, interpreta il padre poligamo di Chloë Sevigny nella serie tv Big Love e l'amico dell'ex-galeotto Bruce Willis in Alpha Dog. Considerato uno degli attori-feticcio di Sam Peckinpah, John Milius, David Lynch e Monte Hellman, Stanton è l'inventore del trolley in This Must Be the Place di Paolo Sorrentino. Successivamente partecipa all'action del coreano Kim Jee-Woon The Last Stand - L'ultima sfida.
Muore a 91 anni nel 2017. Il film che lo vede protagonista per l'ultima volta, Lucky di John Carroll Lynch, uscirà postumo nel 2018.
Origini
Nasce a West Irvine, Kentucky, da Ersel Moberly - parrucchiera - e Sheridan Harry Stanton, barbiere e coltivatore di tabacco. I suoi genitori divorziano quando frequenta il liceo ma si risposeranno tempo dopo. Ha due fratelli minori, Archie e Ralph, e un fratellastro, Stan. L'attore si dichiarava taoista. Era, inoltre, un amico stretto di Francis Ford Coppola.
Formazione
Studia all'Università del Kentucky, a Lexington, dove si laurea in giornalismo e in arti radiofoniche. In seguito si forma presso la Pasadena Playhouse. Harry è un veterano della US Navy dove ha combattuto durante Seconda Guerra Mondiale. Ha prestato, poi, servizio come cuoco a bordo di un LST durante la battaglia di Okinawa.
Si è così a lungo parlato solamente di registi e autori, come effettivi creatori dei film, che a un certo punto qualcuno (lo studioso francese Luc Moullet) ha coniato il termine di "politica degli attori". Era un tentativo di bilanciare l'eccessiva attenzione posta sui registi da parte della critica e della teoria del cinema, per osservare con più attenzione quanto gli interpreti fossero capaci non solo di contribuire alla riuscita artistica del film ma anche di essere considerati figure poetiche al pari dei cineasti
Quando, lo scorso settembre, Harry Dean Stanton è venuto a mancare, molti, sulla sola base del suo nome e cognome, si sono domandati chi diavolo fosse. Ma dopo aver trovato su Google la sua immagine l'hanno immediatamente riconosciuto: perché Harry Dean Stanton era uno di quei caratteristi che è impossibile dimenticare, con il suo viso lungo e scavato e la sua camminata da cowboy triste. Non è un caso che a regalargli il ruolo della vita, nonché l'ultimo di una carriera durata sessant'anni, sia stato un ottimo caratterista come lui: John Carroll Lynch, il Norman Gunderson del Fargo originale firmato dai fratelli Coen, che ha voluto Stanton - e solo lui - protagonista della commedia laconica Lucky
