Nel 1972 il mondo è stato testimone dell'assassinio di 11 atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco. Il film di Steven Spielberg racconta la storia di quanto accadde dopo. Espandi ▽
Il 5 settembre del 1972 un commando che faceva capo a Settembre nero fece irruzione nella palazzina che ospitava gli atleti israeliani al villaggio olimpico di Monaco. Due di loro vennero uccisi, gli altri, presi in ostaggio, morirono all'aeroporto dopo un tentato blitz della polizia tedesca. Il primo ministro israeliano Golda Meir indice una riunione coi capi politici e militari e ordina l'uccisione dei responsabili, non dopo una sofferta dialettica. Dice "in casi estremi lo stato deve rompere i limiti morali". Recensione ❯
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La vicenda di un gruppo di subacquei alle Bahamas che tentano di recuperare un relitto in fondo al mare, infestato da feroci squali. Espandi ▽
Quattro giovani appassionati di immersioni trovano un relitto che, come alcuni raccontano, dovrebbe contenere un ricchissimo tesoro. Ma una volta giunti a destinazione fanno una scoperta inaspettata che decidono di non rivelare a nessuno. La lealtà tra loro viene messa a dura prova e quando il loro gruppo diventa vittima di un affare più grosso, dovranno decidere da che parte stare. Recensione ❯
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Brillante commedia che, tra una gag e l'altra, distrugge sistematicamente molte delle certezze insite nel concetto di "sogno americano". Commedia, USA2005. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jim Carrey e Tea Leoni sono Dick e Jane, coppia perfetta da sogno americano. Ma che succede se il sogno si infrange e i soldi non bastano più? Dick non ha dubbi: rubare, se necessario! Espandi ▽
Dick (Jim Carrey) e Jane (Tea Leoni) cercano di stare al passo con l'alto tenore di vita dei loro vicini. Quando la società per cui Dick lavora viene coinvolta in uno scandalo e lui rimane senza un soldo, Dick e Jane si trovano a fare i conti con la possibilità di perdere tutto. Ma Dick ha un'idea: se rubare è abbastanza giusto per il suo capo, lo sarà altrettanto per lui. Attraverso le ritrovate conoscenze, lui e Jane decidono di prendersi una divertente rivincita e di dare una lezione al mondo del business. Remake della commedia che era uscita in Italia nel 1977 col titolo Non rubare...se non è strettamente necessario , con Jane Fonda e George Segal, Dick e Jane - Operazione furto è una brillante commedia che, tra una gag e l'altra, distrugge sistematicamente molte delle certezze insite nel concetto di "sogno americano". Recensione ❯
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Da un libro del premio Nobel Imre Kertész, scrittore ungherese ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento, la storia di Gyuri Koves, 14enne alle prese con la tragedia dell'Olocausto. Espandi ▽
È difficile criticare un film che tratta il tema dell'Olocausto. Ed è ancora
più difficile farlo dal Festival di Berlino, in una città dove ancora esistono
i fantasmi di quella tragedia. Il film di Lajos Koltai, direttore della fotografia di István Szabó, si basa
sul romanzo autobiografico di Imre Kertész. Racconta la prigionia dello scrittore
ungherese ebreo deportato, da bambino, nei campi di concentramento di Auschwitz
e Buchenwald. Quella che era un'infanzia felice e spensierata si trasforma
presto in una maturità dolorosa, vissuta in un vortice di crudeltà e degenerazione.
Trama significativa, senza dubbio. Recensione ❯
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Nove italiani sopravvisuti ai campi di concentramento nazisti raccontano le loro terribili storie, dalle leggi razziali in Italia fino alla liberazione Espandi ▽
Mimmo Calopresti torna al documentario e lo fa nel senso più stretto del termine, realizzando cioè un documento puro e semplice. Il che non è affatto un limite di Volevo solo vivere, ma è anzi il motivo della sua straordinaria importanza. Nove sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti raccontano la loro prigionia, vittime della più devastante e folle malvagità dei tempi moderni, se non dell'intera Storia dell'umanità (termine, quest'ultimo, adatto come appellativo, ma raramente come attributo). Non manca, in apertura, il filmato d'archivio in cui Mussolini annunciava il varo delle leggi antisemite sulla scorta di una supposta "superiorità razziale", quanto mai opportuno per ricordare ai sempre più numerosi difensori della tesi "italiani brava gente" le precise responsabilità italiane nello sterminio di milioni di esseri umani. Recensione ❯
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Sospetti e rimorsi di un diplomatico, tra affair internazionali e vecchie amicizie soffocate dal sospetto, al centro del nuovo film di Zanussi presentato a Venezia 2005 Espandi ▽
Da quando è morta la sua Helena, compagna di una vita, Wiktor non riesce più a conformarsi ai rigidi canoni dell'ambasciata di Polonia in Uruguay, cui egli stesso è a capo. L'ambasciatore, che ha creduto in Solidarnosc e nei suoi valori, è ora spiazzato dal trionfo delle "non regole" della società succeduta alla caduta del regime comunista. Ogni certezza e speranza sembrano essere crollate. Anche quella personale sul rapporto coniugale che sembrerebbe essere stato incrinato con una relazione con un diplomatico russo ora salito a livelli dirigenziali. Progressivamente Witia scopre che la realtà è stata ed è più complessa di quanto lui non abbia ipotizzato. Recensione ❯
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Durante i lavori di ristrutturazione a casa di Chantal Letellier, una brillante avvocatessa, si delineano gli aspetti principali di una nuova coscienza sociale fondata sulla comprensione dell'altro. Per volontà o per forza. Espandi ▽
Il problema dell'immigrazione è sempre stato molto sentito dal popolo transalpino, e il cinema, alcune volte, ha partecipato attivamente alla causa, come quando la bella Emmanuelle Béart si è mobilitata sfilando pubblicamente per le vie parigine al grido di "Nous voulons le Sans Papiers".
Con Lavori di casa la regista Brigitte Rouän utilizza il tono della commedia per sottolineare proprio le problematiche dell'integrazione, e lo fa sorridendo sui diritti e i doveri degli immigrati clandestini.
Carole Bouquet è Chantal Latellier, un avvocato di successo che non perde mai una causa. E' la sua vita privata a essere un totale disastro. Recensione ❯
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Il terzo film di Louis Nero trae ispirazione dall'incontro tra il teatro dell'assurdo di Adamov e le teorie freudiane sull'isteria. L'analisi di una paranoia e la sua evoluzione in un individuo altamente disturbato, il protagonista Hans Scabe. Espandi ▽
Il lungometraggio trae ispirazione dall' incontro tra il teatro dell'assurdo di Adamov e le teorie freudiane sull'isteria. Il film analizza una paranoia e la sua evoluzione in un individuo altamente disturbato, il protagonista Hans Scabe. La schizofrenia viene raccontata a partire dall'infanzia di Hans fino alla sua morte. Non è analizzata in terza persona o da un punto di vista esterno, come nella maggior parte dei film che trattano questo tema, ma in prima persona. Lo spettatore è quindi partecipe delle visioni e dei sentimenti che prova Hans quando si trova in stato di allucinazione. Egli è un soggetto disturbato fin dalla giovane età, a causa di una predisposizione ereditaria, e dei comportamenti psicotici della sua famiglia: il padre malato mentale cronico è succube della moglie; la madre è una donna dai costumi "particolari". Recensione ❯
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Dramma coraggioso che racconta l'amore che si vive ma troppo spesso lontano dalle rappresentazioni. Drammatico, USA2005. Durata 134 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
L'amore segreto tra due cowboy nel profondo Wyoming degli anni '60. Espandi ▽
Siamo negli anni sessanta. Ennis e Jack, devono trasferire un gregge su un pascolo di montagna, quel Brokeback del titolo. E lì, fra i monti, in solitudine nasce la loro storia d'amore, che riprenderà ciclicamente per molti anni. Nel frattempo i due vivranno, parallelamente, una sorta di vita normale. Recensione ❯
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Il racconto dolce e amaro di un insolito Natale in casa Stone, una famiglia unita, liberale ed eccentrica che affronta serenamente quasi tutto, tranne l'inquieta e nervosa fidanzata del figlio. Espandi ▽
Nei periodi natalizi la famiglia acquisisce un'importanza fondamentale. Ogni figlio, volente o nolente, ha l'incombenza di tornare all'ovile per trascorrere quei giorni, immerso in un mondo di mammine care, parenti serpenti, e, naturalmente di persone amate.
La neve nel cuore narra appunto di Everett Stone che, per le festività natalizie, decide di annunciare alla propria famiglia, gli Stone, l'imminente matrimonio, e presentare loro la fidanzata Meredith (Sarah Jessica Parker). Recensione ❯
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Pur non del tutto libero da una certa retorica, racconta con semplicità e ironia un commovente esempio di umanità e pacifismo. Drammatico, Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna2005. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La vigilia di Natale su un fronte della Prima Guerra Mondiale, tedeschi, scozzesi e francesi dimenticano il conflitto per festeggiare tutti insieme la ricorrenza. Per non dimenticare che prima che soldati, sono esseri umani. Espandi ▽
Un gatto può chiamarsi Felix per un tedesco e Nestor per un francese, ma rimane sempre lo stesso: libero e indipendente. Così come un soldato può indossare una divisa scozzese, tedesca o francese, ma resterà sempre un uomo: con una famiglia, dei sentimenti, delle speranze. E' questa la morale del film di Christian Carion che, ispirandosi a un fatto realmente accaduto durante la Prima Guerra Mondiale, racconta la storia di due cantanti lirici (lei è Diane Kruger, la bella Elena di Troy ) che si recano sul fronte tedesco la vigilia di Natale per allietare con il loro canto le truppe. Ma dopo la prima strofa di Stille Nacht, il "nemico" scozzese risponde accompagnando la canzone con la cornamusa. Recensione ❯
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Diego Abatantuono torna dopo 23 anni a vestire i panni dei tre tifosi più sfegatati che mai il cinema abbia raccontato: Donato, milanista; Tirzan, juventino; Franco, interista, i tre di Eccezzziunale veramente! Espandi ▽
Nel 1983 Diego Abatantuono si era fatto in tre, veramente eccezionale, in una pellicola diretta dai Vanzina destinata a diventare cult. Vent'anni dopo, a grande richiesta del pubblico giovane allora e giovane oggi, ritornano Donato, Tirzan e Franco: stessa faccia, stessa storia, diversa fede calcistica. Donato, ras del Milan, dopo un esilio volontario in Spagna fa ritorno in Italia e allo stadio, dove scoprirà il terribile contrappasso: avere un figlio interista. Tirzan, camionista bianconero, venduto il suo camion vent'anni prima per una partita di Coppa, lo ripesca e si schianta. In coma per un tempo lungo quindici campionati, un giorno si ri-sveglia "immemore" di moglie e "giuventus" (Juventus). Recensione ❯
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Felix è l'irresistibile eroe della serie di libri per bambini dell'autrice Annette Langen e dell'illustratrice Constanza Droop. In questa avventura cinematografica il coniglietto di peluche dovrà affrontare assieme alla padroncina Sophie l'ira degli Elfi. Espandi ▽
Sophie e Felix, il suo coniglietto, stanno trascorrendo le vacanze in Norvegia insieme a tutta la famiglia. Durante una gita provocano involontariamente l'ira del popolo degli Elfi e di un Troll gigante. Con un'azione molto coraggiosa Felix riesce a salvare la famiglia ma poi si smarrisce e deve intraprendere la via del ritorno solo e senza guida. Naturalmente sarebbe nelle intenzioni di Felix tornare a casa per la strada più breve ma l'incontro con uno spirito dispettoso ed una saggia civetta lo costringono a deviare dal percorso.
Felix è un personaggio molto amato dai bambini di tutto il mondo, e niente di più ovvio che dai libri illustrati passasse sulla pellicola. Recensione ❯
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Al centro dell'ennesimo horror targato Corea del sud ci sono un paio di scarpette rosse, ma molto diverse da quelle della ballerina diretta da Michael Powell nel 1948: stavolta uccidono! Espandi ▽
Sun-jae scopre che il marito la tradisce e decide di trasferirsi con la figlia a Seoul. Un giorno sulla metropolitana Sun-jae vede delle scarpe rosse da cui si sentirà fortemente attratta che purtroppo però le riserveranno un tragico destino...
Altro giro, altro horror orientale. Stavolta, ed è questa la notizia dopo alcuni film davvero brutti che hanno popolato i cinema alla fine della scorsa stagione, siamo di fronte ad una pellicola piuttosto godibile.
Il regista, Kim Yong-Gyun, riesce a mixare in maniera efficace le inquietudini della famosa fiaba di Hans Christian Andersen (cui The Red Shoes s'ispira, anche se molto alla lontana) con la tradizione horrorifica di matrice coreana e confeziona un film teso, tutto sommato avvincente, impeccabile dal punto di vista visivo e ben recitato dalle due protagoniste. Recensione ❯
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Tre artisti di circo prendono il posto dei Re Magi in un presepe vivente. Da un'idea di Pasolini una metafora sul nostro paese travolto dai falsi valori. Espandi ▽
Tre artisti di circo, senza circo e senza animali girano i paesi facendo uno spettacolino grottesco: ognuno di loro imita un animale coi relativi significati. Accettano di fare i Re Magi in un presepe vivente. Si immedesimano a tal punto nella parte che si mettono alla ricerca della stella cometa. Un soggetto poetico con qualche buon valore di partenza: non è casuale che questa fosse una vecchia idea di Pasolini. La metafora è chiara, il nostro paese così pieno di fantasia storica e naturale, travolto da falsi valori che non gli appartengono, sarebbe costretto al sogno. Apprezzamento per Bauchau, e anche per l'onnipresente Orlando, finalmente in un ruolo adatto. Recensione ❯
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