Titolo originale | Brokeback Mountain |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 134 minuti |
Regia di | Ang Lee |
Attori | Jake Gyllenhaal, Heath Ledger, Michelle Williams, Anne Hathaway, Randy Quaid Linda Cardellini, Anna Faris, Scott Michael Campbell, Kate Mara, Cheyenne Hill, Brooklynn Proulx, Tom Carey, Valerie Planche, David Trimble, Victor Reyes (II), Lachlan Mackintosh, Larry Reese, Marty Antonini, Dan McDougall, Don Bland, Steven Cree Molison, David Harbour. |
Uscita | venerdì 20 gennaio 2006 |
Tag | Da vedere 2005 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,68 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 22 gennaio 2018
Argomenti: Film contro l'omotransfobia
L'amore segreto tra due cowboy nel profondo Wyoming degli anni '60. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 3 Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 8 candidature e vinto 4 Golden Globes, 8 candidature e vinto 3 Critics Choice Award, 4 candidature a SAG Awards, a AFI Awards, In Italia al Box Office I segreti di Brokeback Mountain ha incassato 4,5 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Wyoming 1963. Sotto i cappelli due cowboy attendono davanti all'ufficio del rancher locale, Joe Aguirre, di salire sul Brokeback per la transumanza. Ennis Del Mar non ha famiglia, persa dietro una curva di una strada diritta, Jack Twist ne ha una da dimenticare in fondo alla campagna texana. Fuori dal mondo, in quel luogo sospeso che "rompe" con le convenzioni giù a valle, che "spezza" i tempi della cultura per seguire quelli di natura, i due giovani si avvicinano fino a toccarsi. Nella tenda, generosa alcova, il cameratismo si converte in passione, la realtà in epica amorosa.
I cowboy innamorati di Ang Lee nascono dalla penna di Annie Proulx che nel 1998 scrisse un racconto breve per il The New Yorker poi diventato un romanzo ad alta concentrazione, Gente del Wyoming. Quello stesso anno a Laramie, nel Wyoming, idealmente prossima alla montagna di Brokeback, muore, assassinato da due mandriani omofobi, Matthew Wayne Shepard, ventunenne omosessuale. Ennis e Jack hanno dunque origini letterarie ma padri reali e rurali che praticano la morale omofobica.
Sul Brokeback di celluloide il corpo del cowboy smette l'abito "istituzionale" del genere. A restare e a "segnare" i loro corpi nudi è soltanto il cappello come metonimico richiamo al tutto, alla tradizione già duramente colpita dai crepuscolari cowboy di Eastwood. Ma se Clint si limitava a "disarmare" i suoi cavalieri, Ang Lee va oltre disarcionandoli dal passato come dai tori nei rodei. Il passato della tradizione così virilmente cavalcata da John Wayne. A quella "maschera" Ennis e Jack cercano di rimanere disperatamente fedeli, fuggendosi lontano e aderendo, con dolore, al sistema della maggioranza omofoba. Ma ogni storia d'amore ha ostacoli da superare, miglia e paesaggi da consumare prima di ritrovare il suo luogo e il suo cuore. Ennis e Jack sono i nuovi pionieri del west, gli uomini sul confine da allargare e da annettere a quello più propriamente (?) hollywoodiano. Ennis e Jack sono le creature di un regista che superando il "tabù" baziniano ("l'amore si vive e non si rappresenta") ha messo in scena lo stato di grazia dell'amore.
Ispirato da un racconto di Annie Proulx. Siamo negli anni sessanta. Ennis e Jack, devono trasferire un gregge su un pascolo di montagna, quel Brokeback del titolo. E lì, fra i monti, in solitudine nasce la loro storia d'amore, che riprenderà ciclicamente per molti anni. Nel frattempo i due vivranno, parallelamente, una sorta di vita normale.
Ang Lee è giustamente accreditato. Questo film gli ha portato la vittoria a Venezia e quattro Golden Globe. Significa santificarlo. Ed è troppo. Come molti artisti "importati" Lee sa leggere la cultura del paese ospitante, lo aveva fatto benissimo con gli inglesi con Ragione e sentimento. Brokeback Mountain possiede qualità. Ma il valore aggiunto sta proprio nella storia d'amore omosessuale. Un uomo e una donna sarebbero stati meno "interessanti". Il film sarebbe stato uno dei tanti (in realtà non tanti) di buona qualità. Insomma è stata acquisita la trasgressione (anche se ormai sarebbe trasgressione, nei film, una storia d'amore fra sessi diversi) in chiave di "finalmente qualcosa di nuovo". O magari "finalmente qualcosa di 'naturale'". O meglio "finalmente qualcosa da distruggere" che sarebbe l'antico-noioso-macho-convenzional mito del west, anzi del western. E questo è un abbaglio immane. Il west qui non c'entra nulla. Per cominciare questi sono (quasi) gli anni del Vietnam, non della Frontiera. West significava, appunto, civilizzazione verso l'ovest, progresso, legge, nuove città, diciannovesimo secolo. L'eroe del west con era come questi due, non era un pecoraio, era, quasi sempre, l'uomo della legge, colui che, individualmente, in forza di una dotazione particolare (l'eroe appunto) guida la collettività. Cooper in Mezzogiorno di fuoco, è uno sceriffo. Wayne in Sentieri selvaggi è un reduce tormentato, Ladd in Il cavaliere della valle solitaria è uno straniero che protegge i deboli. Flynn in Custer è l'eroe delle guerre indiane. Non sono cow boys. Certo c'erano anche quelli, come lo stesso Wayne nel Fiume rosso, con tanto di "amicizia virile" verso Clift, diventata poi latente omosessualità (o magari neppure latente) quando bisognava parlar male del western e i buoni cominciarono ad essere gli indiani. È anche una questione di modelli. I giovani protagonisti del film di Lee, Gyllenhaal e Ledger, malinconici e dolci, ci sta che si innamorino. Gary Cooper e John Wayne che si baciano: non è proprio facile immaginarseli.
Nel Wyoming degli anni '60 due uomini si ritrovano ad occuparsi di un gregge sul Brokeback. Ognuno con il proprio carico di problemi e tristezze, i due finiranno per trovare l'uno nell'altro la persona giusta e si innamoreranno. Un film decisamente forte quello di Ang Lee che però è forse uno dei migliori inni all'amore della cinematografia.
E’ un film letteralmente straordinario. Incontri l’anima gemella, l’uomo ideale per te, diciamo “quello giusto”: lo hai capito subito. Alla fine pensi che i tuoi sogni si siano avverati, che è finito il tempo di storie squallide, finite a metà o nemmeno cominciate se non, magari, soltanto nella tua testa fantasticante.
Mi capita molto raramente di piangere per un film, ma questa volta è stato impossibile resistere. impossibile perche' e' la storia di tutti noi. l'amore riguarda tutti. Sono pochi i registi capaci di scuotere l'animo dal profondo, di far sentire vivi fino alle estreme conseguenze, di far amare la vita anche se è piena di dolore, ma solo perché esiste un sentimento, anzi uno scopo che è il solo a tenerci [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film in TV appena iniziato, quindi senza conoscere ne il titolo ne il regista. Mi ha presa subito per la straordinaria bellezza delle immagini e la profondità dei personaggi e della storia, ho subito pensato che si trattasse di un grande regista e di un gran film. Poi mi sono documentata ed ho scoperto che era di Ang Lee di cui avevo già visto la Tigre e il Dragone [...] Vai alla recensione »
Sicuramente il tema dell'omosessualità nel cinema è sempre stato un enorme tabù, uno di quei paletti che segnano il limite della decenza. Diversi registi hanno cercato di raccontare storie che vedevano al centro di tutto il tema gay, ma non sempre il risultato era minimamente accettabile, anzi... Ang Lee però riesce finalmente a offrirci una storia degna di nota: "I [...] Vai alla recensione »
1963, Wyoming. Due cowboy, il freddo e silenzioso Ennis (Ledger) e il solare Jack (Gyllenhaal) trascorrono a Brokeback Mountain l’estate come guardiani di pecore. Tra i due esplode l’amore, consapevolmente ammesso da Jack, represso da Ennis. Tornati a casa entrambi si sposano e uno va a vivere in Texas e ha un figlio, Ennis rimane in Wyoming ed ha due bimbe.
Ang Lee traspone per il grande schermo un racconto breve del 1998, ambientato in un range misogino e omofobo del 1963, dove i "diversi" sono costretti a sposarsi con donne e fare figli pur di nascondere la propria reale natura e mettere perfino in salvo la propria vita.Tra questi, ci sono Ennis e Jack. Che sfruttano il lavoro immerso nella splendida natura di Brokeback mountain per essere ciò che sono [...] Vai alla recensione »
Survival C’è un’arte, che come le “Sfere di Dandelin”, ognuna delle quali tocca il cono nei diversi punti di una circonferenza, dà la possibilità all’immaginazione, di mostrare luoghi; raccontare storie; mitizzare volti. Questo mezzo è il cinema (cono) con le sue storie (sfere); a volte tratte da vita vissuta come nel nostro caso, [...] Vai alla recensione »
Preziosi ci ha donato, con il suo elegante ed affascinante stile, un bouquet di sensazioni uniche nel genere. La cordiale professionalità ha illuminato la scena, dominandola con gusto e raffinatezza; rendendola calda, passionale, coinvolgente. Gastronomia, arte e storia italiana si sono intrecciate con le carezzevoli, flautate e severe tradizioni orientali.
I paesaggi sono grandiosi, sicuramente. Anche la colonna sonora è molto gradevole. Poi però non vedo altro, come l'azione si sposta dai maestosi orizzonti del Wyoming in interno, la noia assale lo spettatore. La storia è già stata vista e letta e rivista e riletta, niente di nuovo, veramente (va bene, è una storia d'amore omosessuale: e con questo? Il fatto di racocntare una storia gay esime dal dover [...] Vai alla recensione »
I segreti di Brokeback Mountain, di Ang Lee, è un film che ha vinto, giustamente dico io, 3 Oscar e tantissimi altri premi. Confesso che ero molto scettico nel vedere questo film. Mi avevano detto di guardarlo, anche se la soria d' amore era tra 2 cowboys in montagna. In fondo, a me che sono etero, cosa poteva interessare? Avevo qualche pregiudizio, lo ammetto, ma poi l' ho visto [...] Vai alla recensione »
Commovente il film del sapiente regista ang lee, che adatta un racconto uscito in italia con il titolo: "Gente del Wyoming". Una storia d'amore tra due cowboy, simbolo per eccellenza della virilità e mascolinità. I protagonisti interpretati molto bene da Ledger e Gyllenhall vivono una storia d'amore clandestina lungo l'arco di vent'anni di (presunta) evoluzione della società americana.
la visione di questo film ha avuto il solo vantaggio di spingere ad iscrivermi a questo sito per esprimere tutta la mia disapprovazione (e non posso essere volgare) per aver subito uno squallore di film che NESSUNO ha ritenuto di qualificare per quella nullità di film che rappresenta. Sono arrabbiata perchè mi sono sentita derubata dei miei soldi e del mio tempo.
per me questo film resta un capolavoro che doveva vincere molti più oscar di quelli che ha avuto. Un lavoro che non va dimenticato perchè è cinema puro sotto ogni aspetto,attori superbi nei loro ruoli,ledger soprattutto. L'amore tra due uomini è stato rappresentato benissimo senza sfociare mai nel volgare ed nell'assurdo- Grandissimo film
Le parole sono pietre. Qualcuno dovrebbe pensare a una sanzione, di qualsiasi natura ma esemplare ed incisiva, per chi ha "tradotto" il titolo originale facendolo precedere dall'osceno "i segreti di". Questa apparentemente insignificante "italianizzazione" introduce una contaminazione di fondo imperdonabile e pervasiva nel linguaggio, nello stile, [...] Vai alla recensione »
Racchiuso in due scene : Ennis dimentica una camicia a Brockeback all' inizio del film , La figli di Ennis dimentica una maglia nella sua roulotte alla fine. Si dice che chi dimentica qualcosa in un posto è li che vorrebbe restare veramente. Cercate di scoprire dove vorreste veramente essere. Per non avere rimpianti quando è troppo tardi.
È per tutti quelli che amano vedere sullo schermo una storia d’amore come si deve. Senza ipocrisie di contorno o inutili buonismi. È anche per chi ama ricordare uno degli sprechi più talentuosi di questi anni. Quello di un attore che era (e/o sarebbe stato) in grado di interpretare Chiunque : Heath Ledger. Quant’è crudele usare il passato, a volte.
Bellissimo, non posso dire altro!Ti rimane dentro, forse perchè non ci si aspetta un film cosi'!Bravi gli attori, non credo sia stato un ruolo facile da interpretare! Da vedere sicuramente!
Questo film è un capolavoro di una maestria assoluta. Un pugno nello stomaco che non va più via, senti l'aria che esce dal tuo corpo lasciandolo in sospeso. Mi ha sconvolto, e un pò mi ha cambiato. Io ancora devo capacitarmi del fatto che l'oscar al miglior film sia andato a Crash (bello ma assai ruffiano). L'america non era ancora pronta a premiare un film sull'amore omosessuale, anche se quello espresso [...] Vai alla recensione »
Per Brokeback Mountain non possono che essere spese parole di lode sotto tutti gli aspetti. La regia e' perfette (e' valsa infatti l'Oscar ad Ang Lee), Ledger e Gyllenhaal sono superbi, cosi' come sono superbi anche gli altri aspetti del film come fotografia, colonna sonora, il soggetto stesso e' di un'originalita' e freschezza senza eguali. Ang lee smonta la figura dura ed insensibile del cowboy per [...] Vai alla recensione »
e un capolavoro almeno per me. heath ledger e fantastico in questo ruolo e anche gyllenhal non scherza. e un film che ha vinto 3 oscar nel 2005 e parla d' amore in un modo bellissimo rappresentando la cosa tra 2 uomini,per me e un film emozionante e le interpretazioni sono fantastiche. il miglior ang lee
L'ho visto anni fa.. e ricordo ancora l'emozione di quelle immagini.. L'ho visto anni fa e ogni volta che ci penso ho la pelle d'oca. L'amore è amore punto. Il fatto che siano due cowboy nemmeno lo percepisci.. Ho proprio voglia di rivederlo!
SPLENDIDO FILM GIRATO NEL WYOMING,SPAZI IMMENSI TRA LE MONTAGNE INNEVATE,MISERIA,FRUSTRAZIONE DEI VERI COW BOYS,LA PROVINCIA AMERICANA DESCRITTA NEL SUO SQUALLORE QUOTIDANO,STORIA DI UN AMORE OMOSESSULE CHE DURA TUTTA LA VITA CHE NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON LA SESSUALITA'.OTTIMI ATTORI LEDGER,PREMIO OSCAR POSTUMO PER IL MAGISTRALE JOKER E GYLLENAHALL ,TROPPO BELLI E NON CORROSI DALLE [...] Vai alla recensione »
un film che tratta un argomento molto forte in maniera forte, realistica per quelli che potevano essere gli anni 60, conquista e strugge la chiave del film, la non libertà di se stessi, di essere ciò che si è, e ciò che si vuole, il quasi essere omertosi con se stessi, bravi gli attori, e bella scenografia, triste ma vero...
è una battuta vero? Mamma mia non la smetto più di ridere , com ' era già ? Ah si...LA MUSICA BRUTTISSIMA ahhhahahhah , sarà che quell' oscar per la musica l hanno regalato no ? ma sta zitto ...nasconditi
e' una meraviglia di film,una macchina perfetta di paesaggi e sentimenti, di segreti nascosti di un'amicizia che va' oltre e molto oltre a questa semplice e banale parola....la storia di 2 amanti e delle loro paure dove la societa' e ottusa e omofoba, dove la ricchezza di contrappone alla poverta' e nonostante tutto e tutti va' avanti. Ci sono delle scene che ti lasciano allibiti e anche arrabbiati [...] Vai alla recensione »
un film eccellente, emozionante e coinvolgente... ang lee è un maestro, dotato di una sensibilità eccezionale... gli attori sono convincenti e bravissimi, l'amore non ha sesso, ma è un turbine che ti coinvolge e ti sconvolge... eccellente... ogni volta che lo vedo scopro nuovi particolari... la colonna sonora delicata, il paesaggio sconfinato ai piedi di brokeback mountain... [...] Vai alla recensione »
revenant e' stato una delusione incredibile, viste le mie aspettative creata da una stampa miope. La noia posso dire che e' stata la costante del film, quanta e sofferta noia. Non lo consiglirei a nessuno. La mediocrita' narrativa e' la vera vincitrice
Nello scenario maestoso del Wyoming di qualche decennio fa, due aitanti giovani cowboy si innamorano l'un dell'altro. I loro sentimenti dovranno fare i conti con i pregiudizi della società di appartenenza. Quella orchestrata da Ang Lee non è che l'ennesima variazione sul tema dell'amore impossibile. Solo che stavolta di mezzo non ci sono né interazzialità ('Indovina chi viene a cena?', 'Lontano dal [...] Vai alla recensione »
Film intenso che scava nei sentimenti più introversi dell'anima senza per altro riuscire a trovarli, ottima regia e convincente interpretazione dei protagonisti. Saluti.
Wyoming 1963. Sotto gli stivali da cowboy si nascondono due giovani ragazzi in attesa di ricevere l'incarico dal rancher locale, Joe Aguirre, per la transumanza sul monte Borkeback. Ennis Del Mar è solo, ha perso la famiglia in un incidente stradale; Jack Twist ha deciso di dimenticare la sua famiglia del lontano Texas. I due protagonisti si ritrovano sconfinati, fuori dal mondo, in un [...] Vai alla recensione »
Un film coraggioso, con le spalle ben coperte da un regista e un cast eccellente, sopratutto i due protagonisti che, senza nasconderci, devono aver superato non pochi ostacoli con una parte così impegnativa. La pellicola sembra incentrata su una storia d'amore "più complicata del normale", ma pensandoci bene più che due amanti, erano due specchi, il cui riflesso spaventava [...] Vai alla recensione »
Un film capace di straziare il cuore. Un amore vero, forte e impossibile. La frase detta da Jack :riuscissi almeno a lasciarti, è significativa, non possono. non riescono e non possono lasciarsi perchè hanno trovato ciò che noi tutti cerchiamo nella vita, quelle montagne li hanno condotti verso l'amore. è difficile spiegare a parole le emozioni che nascono da questo [...] Vai alla recensione »
Bisognerebbe evitare di scrivere commenti recensioni e film Se si hanno problemi con se stessi pregiudizi e rancori. Film non ha nulla di volgare o di osceno, può non piacere ma dire che il film va eliminato da ogni sala o pretendere il rimborso del biglietto è fuori da ogni logica tanto è vero che il film è piaciuto praticamente a tutti.
Negli Stati Uniti una coppia di uomini deicodno di lavorare insieme in una zona di montagna, e , nonostante le loro differenze sostanziali, i due personaggi pur condividendo lo stesso sesso , instaurano una relazione sentimentale ed entrambi si invaghiscono reciprocamente, sebbene entrambi abbiano già delle donne , per giunta , in quel periodo , l'omosessualità era ancora [...] Vai alla recensione »
Sotto il cappello da cowboy e le corazze dure per proteggere i loro cuori, si nasconde un grande amore tra Ennis e Jack, sbocciato tra le montagne di Brokeback Mountain nel 1963 quando i due si trovano a passare diversi mesi estraniati da tutti per lavoro, a proteggere il bestiame. Il ritorno tra la civiltà porterà i due a dividersi, non perdendosi mai di vista col passare degli anni, [...] Vai alla recensione »
Del resto non sono per nulla sorpreso di vedere voti e recensioni a favore di questo film. Non esprimero' però alcun giudizio sul tema, non credo questo sia il posto più adatto, ma, mi limiterò ad esprimere un commento solo per il film punto. Volgare, banale fin dal primo minuto, osceno e assolutamente da vietare ai minori di anni 18 come a tanti film è successo, [...] Vai alla recensione »
É solo un po' lento all'inizio, ma poi ti accorgi cge tutto serve e che il film nasconde due aspetto: la superficie e l'intimitá.... bello... da vedere!
É solo un po' lento all'inizio, ma poi ti accorgi cge tutto serve e che il film nasconde due aspetto: la superficie e l'intimitá.... bello... da vedere!
Ho guardato con piacere l'intera pellicola. Dietro ai film porno ed alle notti di sesso, sempre con ragazze diverse, troviamo non solo il tipico amore da "prosciutto sugli occhi" ma il vero atto sessuale che Jon conosce con Esther. Nella vita quotidiana ci troviamo sempre di fronte a coppie come Jon e Barbara, dove uno prevale sull'altro, creando il fidanzato perfetto dimenticando [...] Vai alla recensione »
Ang Lee ha fatto un film davvero stupendo quanto Titanic, un film dove cattura subito lo spettatore. I paesaggi di Brockeback Mountain ipnotizza per quanto è stupendo. Scena migliore: quando Jack spegne la Tv per non far distrarre il figlio quando deve mangiare e invece il suocero lo accende, per diverse volte succede ma alla fine il suocero stava per arrivare alla Tv e Jack irritato [...] Vai alla recensione »
randy quaid era splendido interprete dell'ultima corve' e non di qualcuno volo' sul nido del cuculo dove primeggiava il supremo nichols in entrambi i film scusate l'errore per la stanchezza
Sfumature da hollywoodramma, speranza e disperazione, una seria tragedia sconvolgente della società, violini ed esagerate emozioni, imprevedibile però delude...
Un film dai toni esagerati e surreali, mi aspettavo molto di più. Di Caprio all'altezza del ruolo, ma sinceramente non capisco l'oscar per questo film a Di Caprio( che apprezzo molto). Un film da vedere siucuramente. Giusto per testimoniare.
ho letto molte recensioni, i forum ecc. e sono piuttosto d'accordo con la maggioranza che considera il film un prodotto mediocre; alcuni punti però vanno chiariti (soprattutto per chi ancora non lo ha visto e non sa se farlo o meno) : prima di tutto è inutile andarlo a vedere se non si è letto il libro (anzi i libri) , mi rendo conto che se non si conosce a fondo la trama [...] Vai alla recensione »
Sembra paradossale ma il film di Joe Carnhan riesce ad esprimere una drammatica poesia in un film tragico, feroce terribile, grazie anche alla strordinaria interpretazione di Liam Neeson. La capacità di esprimere con poche ed essenziali parole il dramma, la paura controllata, il proprio personale carico di dolore esistenziale per la perdita della moglie, che gli [...] Vai alla recensione »
Lacrimano di nascosto giovanotti carini, le signore poi, un fiume: finalmente una grande storia d’amore, di quelle gioiose e dolenti, una di quelle storie che per dare vera soddisfazione devono raccontare passioni impossibili, accidentate, segrete, fatte di rari magici incontri che illuminano vite doverosamente banali. Da quando le donne si sono fatte difficili (antipatiche, distratte, esigenti, colpevolizz [...] Vai alla recensione »
Signal, Wyoming, anno 1963. Ennis e Jack, due giovanissimi vaccari bistrattati dalle rispettive famiglie, cercano lavoro dal rancher locale, Joe Aguirre. Che gli offre di andare a pascolare le sue cinquemila pecore sul monte Brokeback per due lire. I due sono giovani e hanno voglia di lasciarsi le loro storie alle spalle, accettano quindi senza condizioni.
Ad Annie Proulx, scrittrice premio Pulitzer, bastano cinquanta pagine per raccontare l’amore impossibile di Ennis Del Mar e Jack Twist, giovani cowboy spiantati, che nel 1963 si ritrovano sulla Brokeback Mountain a badare a un gregge di pecore. Dal primo amplesso in una lurida canadese, vissuto con passione primordiale e seguito da laconica confessione («Io non sono così», «Neanch’io»), alle sporadiche [...] Vai alla recensione »
Come tutte le grandi storie d’amore, anche questa è intensa e desolata, infuocata e senza speranza, eterna e interrotta. Abbiamo letto centinaia di romanzi e visto mucchi di film che ci hanno raccontato queste passioni vissute e negate, le sole che davvero commuovono, le signore naturalmente, perché gli spettatori maschi, come si sa, si infastidiscono a storie grondanti sentimento.
Ci sono vicende che potrebbero essere ambientate sotto qualsiasi cielo e altre che appartengono così intimamente al luogo in cui si svolgono da assumerne il colore, lo spirito, il sapore. Il bel racconto «Brokeback Mountain» di Annie Proulx, pubblicato la prima volta su «The New Yorker» il 13 ottobre 1997, diventato il film Leone d'oro 2005 e pluripremiato dai Golden Globe in attesa delle candidature [...] Vai alla recensione »
”L’amore è un sentimento universale. Non volevo fare un film politico». Così ha dichiarato Ang Lee a Venezia, e qui è bene ricordarlo. Perché la prima cosa da sapere sull’ultimo Leone d’oro (una distribuzione Bim, su cui prima della Mostra in pochi avrebbero scommesso) è che non si tratta di un progetto pensato a uso e consumo delle platee gay, che pure lo hanno accolto con favore.
Giù le mani dai cow boy, dicono. Perché al cinema nulla è sottinteso, e i cow boy innamorati si stringono dopo una gran bevuta nello stesso sacco a pelo, lasciando le pecore al loro destino (che si farà vivo puntualmente la mattina dopo). Quando si guardavano e basta, attorno al fuoco da campo, con una tazza di caffè in mano, nessuno protestava. Anzi, vigeva la regola: le femmine rovinano i western. [...] Vai alla recensione »
«Non posso rimanere con le bambine, le vacche stanno partorendo. Se lascio il ranch mi licenziano», dice il cowboy Ennis alla moglie, anche lei consapevole che per non morire di fame bisogna lavorare duro: e siamo nel Wyoming negli anni ‘60, non durante la Depressione! Vedendo come vivono questi poveri americani, non si può fare a meno di pensare a New Orleans e ai luoghi comuni che la stampa e la [...] Vai alla recensione »
Dei cowboys omosessuali. Ce ne daranno stati, chiedendo scusa a John Wayne, e ce ne saranno forse anche adesso, ma il cinema, finora non ce ne aveva detto. Per rispettare la tradizione di virilità del West. L’infrange ora, con il film canadese di oggi, il regista di Taiwan Ang Lee, che da tempo, opera con successo anche in Occidente. Bastino, a ricordane la carriera, il recente La Tigre e il Dragone [...] Vai alla recensione »
Metti In The Mood for Love fra i monti selvaggi del Wyoming. Stessa epoca, anni ’60 e oltre (omaggio esplicito: la canzone Quizàs ). Amore altrettanto infelice. Regista cinese, anche se non è l’hongkonghese Wong Kar-wai ma il taiwanese americanizzato ed eclettico Ang Lee . I protagonisti invece, come ognun sa, oltre che americani sono entrambi maschi.
Vuoi vedere che Ang Lee, cinese, ne sa più degli americani di quello che gli americani sanno di se stessi? Ce lo aveva già fatto sospettare col ritratto dolente della provincia del Connecticut (Tempesta di ghiaccio) o la rivisitazione della Guerra Civile (Cavalcando col diavolo); ce lo conferma ora che, sulla base di un racconto di Annie Proulx pubblicato in origine sul New Yorker, si applica a sfatare [...] Vai alla recensione »
Cowboy gay? Proprio. Chi conosce l'editoria omosessuale sa come questo amato emblema di virilità (spesso nudo, ma con stivali e cappello) si ritrovi dappertutto, in disegni, fotografie, fumetti, illustrazioni di romanzi erotico-rurali, calendari, cartoline; anche al cinema, sin dal 1969 John Schlesinger raccontava in «Uomo da marciapiede» il prostituirsi a New York del cow boy texano John Voight.
Wyoming 1963. Ennis e Jack, cowboy isolati sui pascoli in montagna, si innamorano. E continuano ad amarsi per i vent’anni successivi, nonostante le rispettive situazioni coniugali e un diverso modo di vivere la propria omosessualità. Dal racconto Gente del Wyoming di Annie Proulx, il film di Ang Lee che ha vinto il Leone d’oro a Venezia e sbaragliato i Golden Globe (7 premi), sceneggiato da quel vecchio [...] Vai alla recensione »
In un clima di tranquillo weekend estivo e poco affollato, la terza giornata della Mostra del Cinema di Venezia si è aperta ieri con il film a sorpresa, il ventesimo in corsa per il Leone d'Oro: «Takeshi's» di Takeshi Kitano, si è rivelato una sorta di visionario film felliniano, condito da Yakuza e ristoranti giapponesi, dove si mangiano però spaghetti alla napoletana.
Anni Sessanta. Nella sconfinata solitudine delle montagne del Wyoming, due giovani cowboy, guardiani di pecore stagionali, si innamorano. E il loro amore dura finché morte non li separa: vent’anni di matrimoni e inutili tentativi di dimenticare. Ci voleva il genio taiwanese di Ang Lee per costruire uno straziante melodramma gay, il primo nella storia di Hollywood in cui la semplicità di un amore tra [...] Vai alla recensione »
“In the Mood for Love” fra i monti selvaggi del Wyoming. Stessa epoca, anni ’60 e oltre (con omaggio esplicito, la canzone Quizàs ); amore altrettanto infelice; regista cinese, anche se non è l’hongkonghese Wong Kar-wai ma il taiwanese americanizzato Ang Lee, autore di film diversissimi come Banchetto di nozze, Tempesta di ghiaccio, Ragione e sentimento .
Ang Lee continua a sorprendere il pubblico. Dopo film spettacolari come La tigre e il dragone e Hulk, torna adesso a dirigere un dramma intimista (trasposizione del racconto di E. Annie proulx) più vicino alle atmosfere rarefatte dello straordinario La tempesta di ghiaccio che a quelle epiche e d’azione delle sue produzioni più recenti. Jake Gyllenhall e Heath Ledger - forse i due attori che più di [...] Vai alla recensione »
Ebbene sì, lo confessiamo: un gay-movie western diretto forse dal più sopravvalutato fra i registi dell’Estremo Oriente non aveva tutti i presupposti per entrare nelle nostre grazie. Eppure, ecco il miracolo: Brokeback Mountain è un film bellissimo e struggente, a riprova che il cinema è ancora in grado di sorprendere, di confondere i calcoli, di superare barriere e prevenzioni.
John Wayne scende da cavallo, e con lui smonta l’immaginario western fatto di eroi impavidi, ruvidi e impenetrabili. La nuova frontiera del western, che già dieci anni fa ormai un altro eroe del genere, il Clint Eastwood de Gli spietat, aveva fatto indietreggiare sul confine crepuscolare, oggi arriva addirittura a spingere sul crinale della fragilità.
Ennis Del Mar (Heath Ledger) e Jack Twist (Jake Gyllenhaal) disoccupati sposati, si trovano sulle montagne a guardia di un gregge di pecore e nelle lunghe giornate di noia scoprono di amarsi. «Ma non sono frocio» si dicono l'un l'altro nel lungo spot che sembra finalizzato al rilancio dell'Uomo-Marlboro, il rude uomo del Far West con giacca foderata di montone.
Se la domanda è secca, la risposta è no: I segreti di Brokeback Mountain non ci sembra un film importante. Se il discorso si sposta sul racconto da cui è tratto, possiamo assicurare che è intenso e ben scritto. Se ci s'interroga sul suo tema più appariscente, dobbiamo dire che è sfruttato in modo convenzionale. Non a caso - senza pensare che sia un marchio infamante - il film del taiwanese americanizzato [...] Vai alla recensione »
Se i due mandriani di Brokeback Mountain (Montagna dalla schiena spezzata) tradissero le mogli con altre donne, anziché fra loro, il film di Ang Lee sarebbe passato sotto silenzio, come uno dei tanti che rappattumano spunti di film precedenti: in questo caso si recupera la trama di Lo stesso giorno, il prossimo anno di Robert Mulligan (1978) inserendola sullo sfondo degli Spostati di Huston (1961). [...] Vai alla recensione »
Un amore declinato in omosessualità quello del film di Ang Lee vincitore - al posto del migliore Good nigth, and good luck di Clooney - dell’ultima Mostra del cinema di Venezia. D’accordo, scoprire il proprio lato gay per due cowboy del midwest tutti ‘jeans, stivali e polvere’ non dev’essere facile (anche se si capiva che tra John Wayne e Dean Martin in Un dollaro d’onore qualcosa non quadrava), tuttavia [...] Vai alla recensione »
24 anni dopo Querelle de Brest di Fassbìnder, 35 anni dopo Domenica, maledetta domenica di Schlesinger, la storia d’amore tra due cowboy (Heath Ledger, Jake Gyllenharl) sembra talmente ardita da farle forse vincere l’Oscar. L’amore tra i cowboy, sposati e padri, dura più di vent’anni, quasi una vita; si realizza sullo sfondo di magnifici paesaggi del Wyoming che dovrebbero accentuarne la naturalezza: [...] Vai alla recensione »