dario
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sabato 11 aprile 2015
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brioso
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Siamo nel sociale. Lei aiuta gli immigrati, nel nome di un umanesimo sentimentale condiviso razionalmente. La storiella è condotta con levità e con educazione speculativa notevole. Qualche sbavatura e qualche invenzione surreale non riescono a far abbassare il livello dell'operazione. Tocco francese molto efficace, grazie, brio e tanta intelligenza. Attori molto adatti, deliziuosa la Bouquet.
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andrea lade
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sabato 11 febbraio 2006
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per vedere qualcosa di alternativo
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Un'apparente commediola francese dal titolo non impegnativo e fatto con pochi soldi.Ma già dopo pochi minuti dietro le canzonette e alcune voci in falsetto il centro del film diventa la problematica dell'immigrazione clandestina con tutti i suoi risvolti,anche i più tristi.
La protagonista è infatti un'avvocata che ha a cuore la sorte dei più deboli e decide di affidare la ristrutturazione del suo appartamento ad un gruppo di immigrati senza permesso di soggiorno.
La regista per affrontare questa tematica conduce la sua direzione mettendo insieme tre generi:la commedia,ilmusical,e il documentario di denuncia sociale.Questa operazione però è molto rischiosa perchè produce dopo un po' una confusione che diventa addirittura un guazzabuglio alla fine del film,che disturba .
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Un'apparente commediola francese dal titolo non impegnativo e fatto con pochi soldi.Ma già dopo pochi minuti dietro le canzonette e alcune voci in falsetto il centro del film diventa la problematica dell'immigrazione clandestina con tutti i suoi risvolti,anche i più tristi.
La protagonista è infatti un'avvocata che ha a cuore la sorte dei più deboli e decide di affidare la ristrutturazione del suo appartamento ad un gruppo di immigrati senza permesso di soggiorno.
La regista per affrontare questa tematica conduce la sua direzione mettendo insieme tre generi:la commedia,ilmusical,e il documentario di denuncia sociale.Questa operazione però è molto rischiosa perchè produce dopo un po' una confusione che diventa addirittura un guazzabuglio alla fine del film,che disturba .
Se all'inizio ciò che colpisce è l'originalità della pellicola,poi questa stessa originalità si trasforma in un esperimento caotico dove anche i rumori un po' troppo realistici delle scene casalinghe stancano.
Anche gli interventi musicali sono a mio giudizio troppi,e pur se numericamente sono 4 o 5,diventano eccessivi in quanto surreali e a mio avviso completamente fuori luogo.
Un realismo quindi a volte esagerato, accentuato anche dall'ottima scelta di arruolare attori non-professionisti,realmente immigrati ,che cozza contro un linguaggio sperimentale troppo abusato dalla regista.
Film da vedere comunque per l'originalità , e se si ha voglia di assistere a qualcosa di alternativo
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