Un attore condizionato da una neurofibromatosi che gli segna il volto vuole provare un trattamento sperimentale per cambiare aspetto. Espandi ▽
Edward vive a New York con l’ambizione di fare l’attore, ma il suo aspetto fisico è pesantemente condizionato dalla neurofibromatosi che gli segna il volto. L’uomo si invaghisce della norvegese Ingrid. I due sembrano avviare un rapporto autentico, ma Edward sente di non avere speranze con lei. A meno che non accetti di provare un nuovo trattamento medico che sembra potergli donare un aspetto “normale”.
Brillante satira dei temi della rappresentazione nel mondo dello spettacolo, oltre che viscerale e grottesca esplorazione di identità e gelosia, il terzo film di Aaron Schimberg sfoggia un tono decisamente originale, mescolando il sapore autentico della commedia newyorchese vecchia scuola con delle riflessioni ardite sulla mise en abyme di personaggi che si specchiano l’uno nell’altro alla ricerca di sé.
Certamente si ride, non solo per i pregevoli dialoghi tra i protagonisti ma per la cura appassionata verso i tanti ruoli minori che tratteggiano un bozzetto di vivace e bizzarra vita newyorchese. Ma la profondità più oscure dell’opera non va sottovalutata. Recensione ❯
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Un film adulto dallo script minimalista che ci toglie dall'isolamento in cui ci sentiamo spesso confinati. Commedia, USA2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il matrimonio di lunga data di una scrittrice viene improvvisamente sconvolto quando lei sente suo marito dare la sua onesta recensione al suo ultimo libro. Espandi ▽
Beth è una scrittrice. Il marito Don, con cui Beth condivide una storia d'amore longeva e felice, è uno psicologo che inizia a confondere i racconti dei suoi pazienti. La sorella di Beth, Sarah, è un'arredatrice di interni alle prese con clienti incontentabili, e il marito di lei, Mark, è un attore in crisi perenne di autostima. Quando per caso Beth e Sarah ascoltano una conversazione fra Don e Mark in cui Don confessa di aver trovato deludente l'opera seconda di Beth, sua moglie si ritrova a mettere in discussione tutto.
Il microcosmo narrativo di Holofcener trova la sua interprete ideale in Julia Louis-Dreyfus, già musa di Jerry Seinfeld e star della sitcom che porta il suo nome.
Holofcener è particolarmente abile nel rigirare il coltello nella piaga di certe piccole delusioni all'interno delle relazioni interpersonali, in primis quelle di coppia ma anche quelle fra sorelle, fra amici, fra genitori e figli: il che può anche generare un pizzico di disagio e di malessere in chi guarda, ma che sono in qualche modo terapeutici, perché ci regalano anche una confortante sensazione di mal comune mezzo gaudio. Recensione ❯
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Il cinema di Tsai Ming-liang continua ad essere spazio di riflessione personale e puro piacere estetico. Sperimentale, USA, Taiwan2024. Durata 79 Minuti.
Un monaco cammina tra le vie del Museo Nazionale di Arte Asiatica a Washington D.C.. Espandi ▽
Un monaco buddista avvolto in un abito di un rosso acceso si muove camminando con una lentezza esasperante, avulso da tutto ciò che lo circonda. Il territorio di marcia stavolta sono gli Stati Uniti, in particolare l’area attorno a Washington D.C., dove ha sede il Museo Nazionale di Arte Asiatica. Una serie di “quadri” a inquadratura fissa si susseguono mostrando i vari ambienti e cortili del museo, mentre il monaco li percorre in una sorta di esercizio meditativo. Guardando Abiding Nowhere si entra in contatto con quella che Guy Debord chiamava “deriva psicogeografica”, e lo spazio urbano si ri-configura davanti a noi. Meditazione per immagini, spazio di riflessione personale, puro piacere estetico: ciascuno troverà il suo punto d’ingresso preferito nel film, ma ciò che più conta è che Tsai Ming-liang continui a fare cinema di livello così assoluto anche in progetti di secondo piano. Recensione ❯
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Un film vitale sull'immigrazione e sui legami familiari che ricorda il cinema di James Gray, diretto da uno dei nomi di punta della new wave georgiana. Commedia, Georgia, Russia, Bulgaria, USA, Principato di Monaco2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il wrestler georgiano, Kakhi, si reca a Brooklyn per aiutare suo figlio a uscire da un debito di gioco. Espandi ▽
L'ex campione di wrestling Kakhi ha sempre avuto la sua famiglia sulla coscienza e ciò lo spinge a partire da casa sua in Georgia per fare visita al figlio Soso nel quartiere russo di Brighton beach, a Brooklyn. Una volta arrivato, scopre che Soso vive in una squallida pensione popolata da un variopinto gruppo di immigrati georgiani. Inoltre, Soso non studia medicina, come credeva Kakhi, ma lavora per una ditta di traslochi ed ha accumulato un debito di 14.000 dollari con un boss della mafia locale a causa del gioco d'azzardo. Kakhi decide di aiutare lo sfortunato figlio a saldare il debito, creando situazioni tanto comiche quanto tragiche. Recensione ❯
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I cittadini del Bhutan si devono confrontare con le prime elezioni democratiche. Espandi ▽
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. In un Paese in cui la comunicazione passa ancora attraverso la radio e i televisori con tubo catodico, funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'. Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi.
Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Recensione ❯
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Guadagnino dirige un'esplorazione - maliziosamente - seduttiva del desiderio. Che rimbalza come una pallina da tennis. Drammatico, USA2024. Durata 131 Minuti.
Luca Guadagnino dirige un film ambientato nel mondo del tennis ma incentrato sulla rivalità (anche amorosa) tra tre ragazzi. Espandi ▽
Art e Patrick sono amici da quando avevano 12 anni, ed entrambi giocano a tennis sognando una carriera da professionisti. Ma quando in campo scende Tashi, la giocatrice più brillante della sua generazione, la loro amicizia viene messa alla prova dalla competizione per le sue attenzioni. Anni dopo, quando Art, che nel frattempo è diventato una star del tennis (ma sta ancora inseguendo il sogno di vincere gli US Open), partecipa a un challenger, ovvero un incontro di livello inferiore nel mondo dei tornei professionistici, si trova di fronte proprio Patrick, che nel frattempo si è perso per strada, riducendosi a dormire nella sua automobile. E sarà sempre Tashi l'ago della bilancia fra quei due sfidanti.
Challengers, scritto dal drammaturgo e romanziere Justin Kuritzkes e diretto da Luca Guadagnino, è una esplorazione geometrica del desiderio che rimbalza come una pallina da tennis e colpisce gli avversari a 200 chilometri all'ora, quasi la velocità del proiettile.
Nella sua voglia di giocare con la natura volubile e feroce del desiderio e con le dinamiche del dominio e della sottomissione, il film ha in sé qualcosa di ludicamente, e maliziosamente, seduttivo. Recensione ❯
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L'ex indie Waititi torna alle origini con un film piccolo e gentile su una (vera) storia di redenzione sportiva. Commedia, USA2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una nazionale di calcio scalcagnata, un allenatore all'ultima spiaggia, una sola missione: segnare almeno un gol. Espandi ▽
L’11 aprile 2001, in un incontro valido per le qualificazioni al mondiale 2002, le Samoa Americane perdono contro l’Australia per 31 a 0, segnando il record della partita internazionale con il maggior scarto di gol mai registrato. Per risollevare la squadra, l’American Soccer Federation manda nell’arcipelago del Pacifico meridionale l’allenatore di origini olandese Thomas Rongen, reduce da varie squalifiche per problemi comportamentali. Ormai pienamente inserito a Hollywood, l’ex indie Taika Waititi torna per un attimo alle origini e da neozelandese figlio di un maori gira in un’isola del Pacifico una classica (e vera) storia di redenzione sportiva. La storia vera di Thomas Rongen, interpretato da Michael Fassbender, riprende la classica parabola dell’uomo bianco che salva una nazione indigena, ovviamente salvando prima di tutto sé stesso. Recensione ❯
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Il film più provocatorio dell'anno: un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto che somiglia al nostro presente. Azione, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 109 Minuti.
In un'America sull'orlo del collasso un gruppo di reporter intraprende un viaggio in condizioni estreme, mettendo a rischio le proprie vite per raccontare la verità. Espandi ▽
In una New York a corto di acqua e dove la guerra è arrivata in forma di terrorismo, il giornalista Joel e la fotografa Lee hanno deciso che è rimasta una sola storia da raccontare: intervistare il Presidente degli Stati Uniti, da tempo trinceratosi a Washington mentre dilaga una feroce Guerra Civile. Partono così per un viaggio verso la capitale. Contro quel che resta del governo si muovono le truppe congiunte Occidentali di Texas e California. Il resto è solo caos di microconflitti e atrocità.
Il film più provocatorio dell'anno, e il più costoso mai prodotto da A24, non offre spiegazioni bensì scuote dispiegando un violentissimo conflitto, ambientato in America ma rivolto più in generale al degrado della Democrazia. Alla vera origine di questa Civil War c'è la demonizzazione dell'avversario politico, l'assunzione di entrambe le parti di una posizione di presunta superiorità etica.
Gli inserti fotografici sono la principale marca stilistica del film, dove il flusso frenetico dell'azione è spesso spezzato da immagini statiche, a volte in bianco e nero, di uno o due secondi di durata e senza audio che non sia il suono di uno scatto di macchina fotografica. I suoi giornalisti sono l'unica risposta possibile alla fine della democrazia. È attraverso di loro che Garland firma un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto ma in cui è fin troppo facile riconoscere il presente. Recensione ❯
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Una potente dramedy poliziesca in otto episodi ambientata nel cuore della Londra contemporanea. Espandi ▽
Una telefonata anonima alla polizia, da parte di una donna in pericolo, fa riferimento a un precedente omicidio per il quale, secondo chi chiama, sarebbe in galera ingiustamente un uomo, mentre il vero colpevole è ancora in libertà e molto pericoloso. La detective nera June Lenker cerca di fare luce sul caso consultandosi con il veterano collega che l'aveva risolto, il bianco Daniel Hegarty, il quale però non apprezza l'intrusione e usa il suo maggior potere all'interno del dipartimento per metterle i bastoni tra le ruote. Nel mentre una nuova chiamata, forse da parte della stessa donna, minacciata dal compagno, porta June Lenker presso un palazzo dei quartieri meno abbienti. Troverà però la donna già morta e il faccia a faccia con l'assassino lascerà la detective scossa e traumatizzata.
Non è che l'inizio di un complesso police drama su più tracce narrative, dove al mistero del caso nel passato risolto da Hegarty si assommano altri casi nel presente, che scatenano ulteriori scintille tra lui e Lenker.
Concentrato soprattutto sui due protagonisti, più che sugli assassini dei vari casi che i due affrontano, Criminal Record è un duetto ricco di colpi di scena, dove le diverse situazioni nel presente non sono "distrazioni" dalla trama principale, bensì ulteriori tasselli che la fanno progredire. Recensione ❯
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La serie ispirata all'universo dell'omonimo comic book di Neil Gaiman. Espandi ▽
Charles Rowland e Edwin Payne, adolescenti britannici tragicamente scomparsi rispettivamente nel 1916 e nel 1990, sono due fantasmi riluttanti ad abbandonare il mondo terreno. Invece di procedere verso l'aldilà, scelgono di rimanere sulla Terra assumendo il ruolo di investigatori del paranormale. Questo duo dinamico si immerge in misteri che intrecciano lo spettrale con il soprannaturale, supportati da Crystal, una veggente, e Niko, entrambe nuove amiche guadagnate durante le loro rischiose missioni.
La serie non solo offre un'avventura mozzafiato attraverso l'oscuro e l'occulto, ma celebra anche la diversità e l'identità queer. Ciò che rende davvero unica la serie è infatti il suo approccio inclusivo, una vera e propria celebrazione della diversità e del carattere queer, che emerge in particolar modo dall'ottima dinamica tra i due co-protagonisti, portando non a caso Steve Yockey a dirsi orgoglioso per la rappresentazione LGBTQ+ nella serie, e confermandone l'importanza all'interno dell'universo Sandman.
Ma forse più della queerness, è l'altissimo tasso di ibridazione a spingere verso un malato e spasmodico bingewatch della serie Netflix: horror, thriller, giallo, detective, teen-drama, c'è dentro davvero di tutto. Recensione ❯
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Film culto che non perde con gli anni il suo appeal, il suo fascino sinistro e il suo spirito ribelle intessuto di morte. Drammatico, USA2001. Durata 108 Minuti.
È il 1988 e "il mondo si avvicina alla fine", sostiene Frank, una visione da incubo
che solo Donnie Darko può vedere. Espandi ▽
Donald Darko detto Donnie è un ragazzo con dei disturbi mentali che lo hanno portato a dar fuoco ad una casa abbandonata, anni fa. Nonostante sia un tipo in gamba, con una famiglia che lo ama e lo appoggia anche nelle scelte più discutibili. Donnie è in cura da una psicanalista che lo aiuta a combattere la sua schizofrenia; a lei confida del suo nuovo amico immaginario, Frank, un coniglio gigante che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose riprovevoli e sempre più pericolose. Ah, tra l'altro Frank gli ha svelato che la fine del mondo arriverà di lì a 24 giorni. Recensione ❯
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Ethan Coen va controcorrente e dirige una commedia crime on the road, pulp e sbarazzina. Azione, Commedia, Thriller - USA2024. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ethan Coen dirige il suo primo film senza il contributo del fratello. Al centro del film il viaggio di due amiche in cerca di fortuna. Espandi ▽
A Philadelphia, nel 1999, un uomo in possesso di una valigia viene aggredito e ucciso in un vicolo. La valigia finirà nell'auto che, per un equivoco, la compagnia di noleggio affiderà a due giovani lesbiche: Jaime e Marian. Entrambe hanno bisogno di cambiare aria. Partiranno per Tallahassee, in Florida, e si ritroveranno alle calcagna due sicari: uno violento e l'altro loquace, decisi a recuperare la valigetta. Ma tra un locale lesbico e l'altro, le due si muovono in una sorta di mondo parallelo queer tutto al femminile, dove per due uomini non sarà facile seguirle...
Con meno di novanta minuti di durata, Drive-Away Dolls di Ethan Coen, sceneggiato insieme alla moglie Tricia Cooke, è una commedia crime on the road, pulp e sbarazzina, ricca di passaggi sopra le righe e buffi cameo.
Si inizia con Pedro Pascal con gli occhiali e si finisce con Matt Damon con il passamontagna, passando per piccoli ruoli di Bill Camp e Colman Domingo. Al centro delle scena ci sono però le donne. E in fondo che dei B-Movie Ethan Coen abbia rispettato la durata concisa, in tempi di film che veleggiano verso le tre ore, è già da sola una scelta controcorrente, coraggiosa ed encomiabile. Recensione ❯
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Una messa in scena di rara potenza. Il meglio che il grande cinema hollywoodiano oggi possa produrre. Azione, Avventura, Drammatico - USA, Canada2024. Durata 166 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Secondo capitolo per la trilogia dedicata a "Dune" di Frank Herbert da Denis Villeneuve. Espandi ▽
Torna ancora più sontuosa e imponente la saga fantascientifica di Denis Villeneuve, tratta dai romanzi di Frank Herbert. Questa volta lo spettacolo del cinema si libera dal peso delle pagine dello scrittore, in una messa in scena di rara potenza. Se nel primo capitolo il regista canadese era stato piuttosto fedele al testo di Herbert, pur tagliandone ampie parti in Dune – Parte due opera invece scelte più drastiche, ma decisamente felici. La messa in scena delle battaglie in Dune – Parte 2 è davvero grande cinema, con imponenti architetture brutaliste, titanici vermi della sabbia, grandiose navi spaziali ed esplosioni che riempono lo schermo di fuoco. Le imperfezioni sul montaggio e il fronte sonoro sono dettagli a fronte di uno spettacolo di davvero rara e convincente solennità. Dune – Parte 2 è il meglio che il grande cinema spettacolare hollywoodiano oggi possa produrre. Recensione ❯
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Una parabola delicatissima sul rimpianto e la difficoltà di venire a patti con i nostri traumi e insicurezze. Drammatico, Fantasy - USA2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una notte Adam ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa che spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Espandi ▽
È davvero difficile spiegare la trama di Estranei perché il film scritto e diretto dal regista britannico Andrew Haigh è impalpabile e rifiuta ogni facile classificazione, costruendo una parabola delicatissima sul rimpianto e la difficoltà di venire a patti con i traumi del proprio passato e le proprie personali insicurezze. Basato sul romanzo "Strangers" dello scrittore giapponese Taichi Yamada, Estranei ha una grazia leggera e profonda nel raccontare le difficoltà di un uomo ad accettare l'inevitabile e ad accettarsi nel riflesso dello sguardo delle persone più amate, che non sempre gli restituiscono la sua immagine più autentica, e non sempre ricevono l'invito ad entrare nella sua intimità.Il film è stato girato in gran parte nella casa in cui è cresciuto il regista, il che esplicita l'elemento autobiografico della storia che porta sullo schermo e la vicinanza dei temi trattati alla propria esperienza di artista omosessuale. Il risultato è un percorso davvero commovente sull'elaborazione del lutto, non solo concreto ma anche metaforico, e sulla pacificazione, nonché un omaggio al potere salvifico dell'amore. Recensione ❯
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Una serie che rispecchia la complessità dell'universo espansivo dell'omonimo videogioco e il suo tipico umorismo dark. Espandi ▽
Due secoli dopo un'apocalisse nucleare, l'umanità è divisa tra chi abita il devastato mondo di superficie e gli eredi di chi a suo tempo si era invece rifugiato in avveniristici rifugi antiatomici, detti Vault. Nella Vault 33 tutto sembra andare per il meglio e Lucy è prossima a trovare marito in uno scambio con la Vault 32, ma gli eventi prenderanno un tragico sviluppo e suo padre verrà rapito dalla misteriosa capobanda Moldaver. Per salvarlo, Lucy dovrà sfidare i pericoli della superficie e presto il suo cammino incrocerà quello di altri tre personaggi: il pistolero Ghoul, il cavaliere Maximus, lo scienziato dell'Enclave Wilzig.
Adattamento dell'omonima serie di videogame, Fallout porta la ricetta di The Boys nel filone post-apocalittico, rinunciando al sesso, ma abbondando nella violenza e nel grottesco.
L'uso delle musiche dell'America anni Cinquanta è del tutto appropriato a creare quell'atmosfera da riflesso distorto del sogno americano. La serie, pur sfoggiando valori produttivi notevolissimi, non è una serie che aspira ai toni dell'epica, ma del puro intrattenimento, con ampi spazi per la comicità. Recensione ❯
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