Drive-Away Dolls

DRIVE-AWAY DOLLS di Ethan Coen. 1999, Philadelphia, due amiche lesbiche partono per la Florida con un’auto a noleggio. Per un malinteso guidano proprio l’automobile che appartiene a tre malavitosi incaricati a trasportare una valigia e una borsa dal contenuto misterioso. Tra uscite mondane, botte da orbi, figure di merda e rapporti intrecciati si riuscirà a risolvere questa matassa.

Un film intelligente e ironico. Ben fatto, sorprendente. Un ottimo ritmo.

Oltre alla sempre ottima fotografia non ci si appassiona.

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L'aneddotica non è mai divertente, e invecchia in fretta, ma per questo caso ci consentiamo una leggera e brevissima licenza. Quando sono (uso solo qui, nello spazio dell'aneddoto, la prima persona) uscito dalla sala dopo aver visto Drive-Away Dolls, l'amico che era con me è stato fulminante: "Un film coi controcazzi". Ora, potrebbe bastare questo, ma sarebbe forse espressione eccessivamente laconica, [...] Vai alla recensione »

L'anima artistica dei fratelli Coen deve essere Joel, visto che Ethan da solo ha girato questo filmetto che sembra la versione trash del loro cinema e di quello di Tarantino. II canovaccio è simile a quelli di "Fargo" e "Barton Fink", con un viaggio on the road di una coppia di lesbiche, inseguite da una banda di gangster alla caccia di una valigia dal contenuto misterioso.

È un ritorno al passato per Ethan Coen, qui in solitaria senza il fratello Joel. In parte per come Drive-Away Dolls recupera la formula del road movie grottesco alla Arizona Junior, ma anche perché l'idea risale almeno a venti anni prima, quando l'aveva sviluppata insieme alla moglie Tricia Cooke per Allison Anders. Non se ne fece nulla e il progetto rimase nel cassetto, salvo poi essere recuperato [...] Vai alla recensione »

Bisogna stare al gioco se si vuol godere o divertirsi al nuovo film di Ethan Coen, realizzato però senza il fratello Joel e con la complicità (sostanziale) della moglie Tricia Cooke che ha firmato con il marito sceneggiatura e montaggio di questa simpatica commedia queer. Perché - venendo alla trama - le protagoniste sono due amiche del cuore entrambe lesbiche: l'una, Jamie (Margaret Qualley), è una [...] Vai alla recensione »

Amiche lesbiche in viaggio verso la Florida, è il 1999. La scatenata Jamie (Qualley) è stata mollata dalla fidanzata sbirra, Marian (Viswanathan) non fa sesso da una vita, la vacanza potrebbe giovare a entrambe. Prendono a noleggio una macchina ma è l'auto sbagliata, nel portabagli c'è una valigetta su cui dei tipacci vogliono mettere le mani. No, non contiene banconote, vietato dire di più.

Mentre ferve l'attesa per la recentemente annunciata reunion dei fratelli Coen, ecco arrivare sul grande schermo Drive-Away Dolls, opera seconda in solitaria di Ethan Coen, nonché la prima di finzione dopo il documentario Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind. Avventura on the road dall'innesco noir, con tanto di luci a neon, diner fumosi, vicoli bui, fuoribolla d'ordinanza e l'immancabile McGuffin (una [...] Vai alla recensione »

Corre il 1999: in una Philadelphia di notturna desolazione, un uomo viene rincorso, derubato di una valigetta dal contenuto misterioso, quindi ucciso. Quella stessa valigetta finirà nel bagagliaio di un'auto noleggiata per sbaglio a due ragazze, l'esuberante Jamie e l'ingessata Mariam, dirette in Florida per lasciarsi alle spalle un amore finito (la prima) e tensioni lavorative (la seconda).

Diceva Aristotele che l'amore è composto da un'unica anima che abita due corpi. Ethan Coen e Tricia Cooke, lui regista e sceneggiatore, fratello di Joel, lei montatrice e produttrice, insieme marito e moglie, sembrano fatti l'uno per l'altra anche sullo schermo, dove debuttano (se così si può dire) con "Drive-Away Dolls". Ambientato negli anni Novanta, con una strizzata d'occhio ai Settanta e un messaggio [...] Vai alla recensione »

Già sorprendenti in coppia, i fratelli Coen diventano, in solitaria, registi assolutamente imprevedibili: lo aveva dimostrato Joel con il suo meraviglioso «Macbeth» (uscito su piattaforma un po' in sordina nel 2021) e lo conferma ancora di più Ethan con questa commedia queer scritta insieme alla moglie Tricia. Philadelphia, 1999: Jamie (una irresistibile Margaret Qualley) e Marian (Geraldine Viswanathan), [...] Vai alla recensione »

Dopo quasi venti film insieme, scritti e girati senza attriti, qualche volta montati con lo pseudonimo di Roderick Haynes, viene la voglia di mettersi in proprio. Aveva cominciato Ethan, una ventina di anni fa, scrivendo i racconti usciti da Einaudi con il titolo "I cancelli dell'Eden" (ancora ricordiamo il campeggio ebraico e le sculture con la pasta di pane).

Dopo diciotto film insieme, Joel ed Ethan Coen hanno fatto un film a testa, tutti e due interessanti. Ma più interessante è che le due pellicole suggeriscono quale sia stato il contributo di ciascuno dei fratelli alla sensibilità collettiva che hanno creato. Macbeth di Joel Coen è ambientato in una versione iperconcentrata del purgatorio in cui si svolge la maggior parte dei film dei fratelli.

Ultimamente separati, ma si sta rumoreggiando da tempo di una prossima reunion, i fratelli Coen hanno intrapreso strade diverse. Joel si è dedicato, un po' troppo ambiziosamente visto il risultato, a Shakespeare e al suo "Macbeth"; Ethan è rimasto un po' sulle proprie corde, prima inciampando con un documentario musicale "Jerry Lee Lewis: trouble in mind", passato senza entusiasmo a Cannes 2022, ora [...] Vai alla recensione »

Jamie e Marian decidono di andare dalla zia in Florida ma, per un equivoco, noleggiano un'auto destinata a una banda criminale. Risultato: un'odissea con i delinquenti alle costole e l'ossessione del sesso. Provocatoria e ironica presa in giro di politically correct, road movie e luoghi comuni da un maestro come Ethan Coen che sceglie una regia con effetti alla Tarantino.

Drive-Away Dolls è il primo film di finzione (dopo il documentario sulla vita di Jerry Lee Lewis) di Ethan Coen da solo, scritto a quattro mani con la moglie Tricia Cooke e interpretato da Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan, con la partecipazione di Pedro Pascal e Matt Damon. Jamie e Marian sono amiche, entrambe lesbiche e bisognose di una pausa dalle loro vite.

C'è un po' tutto nel film di Ethan Coen, dal sesso all'avventura, dall'on the road al musical, passando per "The Blues Brother" e "Thelma & Louise". C'è il tocco alla Coen, ambientato nell'età d'oro dei due, a fine anni Novanta, ma c'è soprattutto un solo fratello, Ethan, perché Joel, questa volta non è pervenuto. E la solitudine dei numeri uno, alla lunga, si vede.

I fratelli Coen continuano a seguire percorsi separati. Joel è rimasto fermo a Macbeth. Ethan ha prima tentato la strada del documentario, raccontando in maniera piuttosto convenzionale la parabola di uno dei padri del rock 'n roll, Jerry Lee Lewis. E ora, con Drive-Away Dolls, prova a rinverdire i fasti del passato. Ritornando così alla vena più nota e celebrata del cinema dei fratelli, quella che [...] Vai alla recensione »

Per citare il titolo di un loro film, Fratello, dove sei?, è difficile stabilire chi si sia perso di più tra Joel ed Ethan Coen da quando hanno intrapreso carriere separate. L'ultimo lavoro a quattro mani, La ballata di Buster Scruggs, risale a prima della pandemia. Da allora Joel si è cimentato con una legnosa rilettura del Macbeth, mentre Ethan, il più prudente tra i due, si era concesso un doc musicale, [...] Vai alla recensione »

Se il cinema fosse matematica, i frutti della separazione dei fratelli Coen svelerebbero l'elementare equazione alla base del loro touch "tragironico". Nel 2021 il solo Joel ha firmato un Macbeth iper-stilizzato, rigoroso, serissimo, in b/n espressionista. Ora - dopo un doc su Jerry Lee Lewis, a Cannes 2022 ma mai distribuito - il solo Ethan (affiancato in script e montaggio da Tricia Cooke) ci presenta [...] Vai alla recensione »