Film drammatici giapponesi

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Un ragazzo coreano viene condannato a morte per impiccagione, ritenuto colpevole di aver violentato e ucciso due donne. L'esecuzione, però, non va a buon fine e il giovane perde la memoria. Ispirato a un episodio che fece scalpore nel 1963, il film è un atto d'accusa nei confronti dei mali della società nipponica, il razzismo verso i coreani e la pena di morte tutt'ora in vigore. Continua »

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In una piccola città viene programmata una performance teatrale da giovani attori che presentano per la prima volta in Giappone "Morning" del drammaturgo britannico Simon Stephens. La commedia selvaggia attira l'attenzione nel mondo del teatro per la sua storia violenta con protagonisti due migliori amici. La performance viene improvvisamente annullata, ma il gruppo continua a provare. Per un mese, i giovani attori lottano tra realtà e finzione, così come tra film e palcoscenico, e la loro storia viene catturata in un singolare film.

Hiroki Terai è un pubblico ministero presso l'ufficio di Yokohama. È sposato e ha un figlio in età elementare, che spesso marina la scuola. Hiroki teme che suo figlio possa isolarsi dal mondo esterno. Natsuki Kiryu è invece una lavoratrice a contratto in un centro commerciale di Hiroshima. Ha un'abitudine particolare e la mantiene segreta. A causa della morte accidentale di una persona, Hiroki e Natsuki vengono a contatto.

Alcune scene sono di un umorismo cupo, mentre altre sono francamente dure da guardare; tuttavia, si rimane intrigati dal mistero che avvolge le motivazioni della protagonista, e i personaggi strambi e patetici che lei incontra risultano affascinanti e sconcertanti allo stesso tempo. Inoltre, anche se la storia in apparenza salta semplicemente da un episodio all'altro, la narrazione intessuta con sottigliezza e i fili tematici alla fine si intrecciano con forza, malgrado non venga fornita una risposta d'ufficio all'interrogativo centrale del film: chi è questa donna, e cosa vuole? La donna è Sawa (Ando Sakura), che all'inizio del film è la badante di un anziano costretto a letto (Orimoto Junkichi). Il vecchio brama ancora la compagnia femminile, ma non il sesso, a detta della sua stressata figlia adulta (Kiuchi Midori). Sawa accetta con riluttanza di condividere il futon dell'anziano per una notte, ma le inopinate conseguenze la costringeranno ben presto a cercarsi un altro lavoro - o un qualunque metodo di sopravvivenza economica. [dal catalogo Far East Film Festival 17]