Memory

Bellissimo film sul peso della memoria e la sua mancanza, su chi vuole dimenticare e chi vorrebbe ricordare. Due attori super al servizio di una storia molto toccante.

La scelta, poco originale, della canzone che da noi fu tradotta con "si é spenta ormai la luce", sembra disattesa dagli eventi: due anime tormentate intravedono la felicità, la speranza c'é. Quello che latita é l'emozione, se non in rari frangenti, come la resa dei conti con la madre corresponsabile dello stupro poiché omertosa.

Il passato è il tempo del non essere più. Eppure, in forme impreviste, accompagna ogni persona anche quando è apparentemente assente o perché stiamo perdendo la memoria o perché vogliamo dimenticare con tutte le forze un evento che procura un dolore lancinante. Vale per Saul afflitto da una progressiva demenza, vale per Sylvia che in gioventù ha subito qualcosa che la sua mente sta modificando al [...] Vai alla recensione »

Memorie, al plurale, così il messicano Michel Franco avrebbe potuto intitolare Memory (Messico e Usa, 100', 2023). Memorie chiuse nella sofferenza, come quella di Sylvia (Jessica Chastain, molo brava). Memorie che negano sé stesse, come quella della madre di Sylvia, Samantha (Jessica Harper). Memorie nascoste per un'antica gelosia, come quella della sorella di Sylvia, Olivia (Merritt Wever).

New York. Saul (Peter Sarsgaard) soffre di demenza precoce. Quando va nel suo locale preferito ordina "il solito". «Che cos'è il solito?» «Non me lo ricordo». L'assistente sociale Sylvia (Jessica Chastain) - tredici anni senza toccare un goccio, ma alle riunioni degli Alcolisti Anonimi partecipa ancora -, lei ricorda troppo: ricordi d'orrore. Tutto sommato non farebbero una bella coppia? Per quel che [...] Vai alla recensione »

La vita dell'assistente sociale Sylvia trascorre monotona tra i consueti impegni lavorativi, il legame profondo con la figlia cresciuta da sola e le riunioni degli alcolisti anonimi. L'apparente quiete sarà destinata ad essere scombussolata quando nella sua vita irromperà Saul, suo ex compagno di scuola, che la costringerà a fare i conti prepotentemente con il suo passato doloroso.

Film indipendente. Quindi l'anno scorso alla mostra di Venezia era accompagnato dagli attori, su licenza del potente sindacato e a sciopero ancora in corso. Indipendente e carico di istanze: il messicano Michel Franco cerca di combinare l'Alzheimer e il trauma dello stupro. Ah sì, certo c'è anche l'alcolismo. Jessica Chastain ha smesso di bere da una decina d'anni, lavora in un centro diurno di cura, [...] Vai alla recensione »

I traumi del passato tornano a bussare alla porta del presente in "Memory", nuovo film di Michel Franco con protagonisti Peter Sarsgaard e Jessica Chastain. Tra le principali novità della settimana in sala, "Memory" racconta la storia di Sylvia, un'assistente sociale che conduce una vita molto semplice, dividendosi tra il lavoro, sua figlia e gli incontri degli alcolisti anonimi.

Con il notevole e controverso «Nuevo orden», Michel Franco fu Leone d'Argento a Venezia 2020 dividendo la critica, in particolare quella italiana. Se il crepuscolare «Sundown» (2021) è meno riuscito, «Memory» conferma invece la maestria del cineasta messicano nel dissimulare gli elementi necessari al quadro completo di una situazione fino al momento in cui si palesano svolte drammaturgiche sempre sorprenden [...] Vai alla recensione »

Una storia d'amore tra due creature fragili, sorprendente soprattutto perché arriva da un regista indipendente noto per aver sottoposto i suoi personaggi a spietate umiliazioni. In Memory Michel Franco è più misericordioso. Prima di ritrovarsi a una riunione di ex compagni di liceo, Sylvia (Jessica Chastain) e Saul (Peter Sarsgaard) hanno avuto la loro dose di sofferenza.

Storia d'amore impossibile resa possibile dai micro passaggi emotivi di due grandi interpreti, Jessica Chastain mamma ex alcolista, rigido corpo che contiene assalti tra i peggiori, e Peter Sarsgaard che forse scioglie quel grumo, ma è vittima di oscurità improvvise della memoria (Coppa Volpi a Venezia 80). Franco, messicano a New York, li tiene in bilico tra il bisogno di liberarsi dalle catene e [...] Vai alla recensione »

Jessica Chastain si occupa di malati di Alzheimer e fugge dal suo passato. Nel film commovente e essenziale di Michel Franco Sylvia non pulisce le toilettes di New York, ma ha una vita non meno scandita e avara di piaceri di quella del protagonista di "Perfect Days". Come lui infatti fa un lavoro umile ma importante per la collettività, è assistente sociale in un istituto per disabili.

Di "Memory" di Michel Franco, regista spesso cinico verso i propri personaggi, sorprende per come il regista messicano riesca a raccontare una storia d'amore fragile e discontinua, con una sensibilità inconsueta, quasi sentimentale. Tra Sylvia, giovane mamma, ex alcolista, in conflitto con la propria genitrice, e Saul, che non ha memoria breve, compie gesti che non capisce e forse in passato ha molestato [...] Vai alla recensione »

Sylvia, assistente sociale e madre single, ancora tormentata da un passato di alcol e abusi, incrocia per caso Saul, l'uomo nel quale le sembra di riconoscere lo stupratore dei tempi del liceo. Quest'ultimo però ora soffre di demenza precoce ed è quindi incapace di ricordare l'avvenimento, cosa che spinge la stessa Sylvia a scavare nei propri ricordi e rimettere in discussione le proprie convinzioni. [...] Vai alla recensione »

Sylvia incontra un suo ex compagno di liceo, Saul, affetto da demenza precoce, risvegliando in lei i ricordi di una violenza sessuale. I traumi portano la donna a credere erroneamente che sia Saul la causa dei suoi mali, salvo poi scusarsi con lui. Un film di traumi e di scene madri in famiglia, di perdita di sé, ma anche di un tentativo, frustrato, di emancipazione dei due protagonisti dalle rispettive [...] Vai alla recensione »

Chi di Michel Franco conosce solo Nuevo Orden - da qualcuno felicemente definito «un horror apocalittico senza zombi, ma i ricchi vengono mangiati» - si potrebbe stupire della svolta intimista di Memory. Ma di questa sua vena, il cineasta messicano aveva già dato prova con Chronic e Sundown, entrambi interpretati da un dolente Tim Roth immerso in un tormentato percorso interiore; e, tradotta in un [...] Vai alla recensione »

Chi ha frequentato case negli Stati Uniti avrà notato una gran quantità di foto incorniciate, a mo' di soprammobile nei salotti, nelle stanze da letto. Sono i parenti, i "penati", la memoria di quelle famiglie. È un'immagine ricorrente in molto cinema americano e appare anche in Memory, film del messicano Michel Franco che dopo il passaggio a Venezia 2023 (Coppa Volpi come migliore attore a Peter Sarsgaard) [...] Vai alla recensione »

Presentato in Concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, "Memory" di Michel Franco sorprende per lo sguardo insolitamente intimista del regista messicano, spesso vittima del suo stesso cinema respingente, crudele, a volte quasi irritante. Come suggerisce il titolo, la memoria è (l'evanescente) fulcro di una storia d'amore tra due emarginati. Sylvia (Jessica Chastain) ha una figlia e un passato [...] Vai alla recensione »

La vita di Sylvia, protagonista di Memory del messicano Michel Franco, scorre tranquilla e rigida, dentro una stretta carreggiata fatta di incontri con il gruppo di Alcolisti Anonimi, una figlia adolescente che scalpita ma non si ribella, un lavoro faticoso in un centro di assistenza per disabili, un appartamento modesto in un mesto quartiere di periferia.

C'è uno scarto non indifferente nell'ultimo lavoro di Michel Franco, presentato in Concorso all'80ª Mostra del cinema di Venezia dove il protagonista maschile, Peter Sarsgaard, è stato premiato con la Coppa Volpi. Ed è la ricerca di uno sguardo docile sui personaggi, che vagano nel film alla ricerca di un posto dove stare, ma soprattutto di se stessi.

A New York, l'assistente sociale ed ex alcolista Sylvia vive portandosi dentro le cicatrici di un vissuto traumatico. II cui ricordo torna in primo piano quando la donna, durante una riunione tra ex compagni di scuola, viene seguita fino a casa da Saul, uomo affetto da una demenza precoce che gli fa perdere la memoria e in cui Sylvia crede di riconoscere un responsabile delle violenze da lei subite [...] Vai alla recensione »

Memory è il film indipendente che traccia una linea di demarcazione forte tra come si ottiene un risultato con scelte "artistiche" raffinate e come invece si produca un film attraverso i mezzi più costosi e studiati nei più pretenziosi elementi tecnici e scenografici. Al centro di tutto troviamo più storie drammatiche, che si intersecano dando vita a un'opera lineare ma mai prevedibile, in cui come [...] Vai alla recensione »

Ricordare. Infinito presente, verbo imperfetto. Il passato diventa pensiero: vero, falso, confuso, inventato. Sylvia è una ex alcolista, ha una figlia, ma del padre non sappiamo niente. Una sera viene seguita fino a casa da un uomo che dorme sotto la pioggia, davanti al suo portone. È Saul, privo di memoria a breve termine e incapace di capire cosa sta facendo.

Quando in Memory sentiamo Whiter shade of pale e Gary Brooker cantare "And although my eyes were open, They might have just as well've been closed" comprendiamo la ragione che porta Saul (Peter Sarsgaard, vincitore della Coppa Volpi) ad ascoltare di continuo il famoso pezzo dei Procol Harum: i suoi occhi sono aperti ma è come se fossero chiusi, incapaci di vedere il proprio passato, senza capire del [...] Vai alla recensione »

Memory, il nuovo film di Michel Franco - che torna in concorso a Venezia dopo Nuevo Ordem e Sundown - è una storia d'amore. Ma prima ancora è una sorpresa rispetto alla cifra abituale del regista messicano che qui mette da parte le caratteristiche «sopra le righe» dei film precedenti - come la volontà esibita di stupire e di colpire lo spettatore - per raccontare due anime rotte, messe ' al lato dalla [...] Vai alla recensione »

Il tema dei rapporti che sfidando la normalità trovano una loro profonda ragione umana è al centro anche di Memory di Michel Franco. In una sorta di ideale proseguimento di Chronic, dove Tim Roth si occupava di malati terminali, qui c'è Sylvia, ex alcolista che lavora in un centro assistenza e una sera entra in relazione con Saul, afflitto da demenza.

A sorpresa piace "Memory" di Michel Franco, regista solitamente incattivito dalle sue stesse storie, con un cinismo spesso fastidioso verso i propri personaggi. Così è quasi sorprendente scoprire come il regista messicano, pur tentato ogni tanto di innervare il racconto con qualche scampolo di crudeltà, riesca a raccontare una storia d'amore fragile e discontinuo, con una sensibilità inconsueta, rischiando [...] Vai alla recensione »

Girando di nuovo in lingua inglese, dopo la prima volta con «Sundown» (2021), il cineasta messicano Michel Franco trova la giusta distanza, anche se non sempre la giusta misura: «Memory» trasmette vibrazioni positive, percorso da una tensione sottile, che quando esplode ha già lasciato evaporare un po' della sua carica. Facendosi comunque apprezzare anche per l'originalità delle sfumature con cui declina [...] Vai alla recensione »

E che la Mostra abbia chiuso in crescendo lo dimostra anche l'incontro tra due persone spezzate dentro - una che non si ricorda più chi è, l'altra che vorrebbe dimenticarsene per sempre - narrato da Michel Franco in «Memory», dolente e crudo, ma infine terapeutico, film sul rimosso (e sul prendersi cura, di sé, degli altri: unica ricetta per sopravvivere) e sul negazionismo, che affronta temi ruvidi [...] Vai alla recensione »

Sylvia (Jessica Chastain) è una donna spezzata. Con coraggio, e grazie all'amore per la figlia, riesce a tenere assieme le macerie lasciate da un'adolescenza di maltrattamenti e abusi subiti. Per il mondo esterno però, fuori dagli spazi protetti degli alcolisti anonimi e dei disabili con i quali lavora, non è rimasto molto spazio. Una sera, convinta dalla sorella a partecipare a una festa di ex alunni [...] Vai alla recensione »

Il cinema di Michel Franco si fonda da sempre sull'imperscrutabilità del male e del dolore. Un male e un dolore invisibili, moralmente e visivamente indistinguibili dal bene o dalla normalità, dispersi in una rappresentazione della vita così realistica da sfiorare il parossismo. La freddezza della messinscena, che si affida a piani medi e totali fissi e a primi piani di volti impassibili, rinuncia [...] Vai alla recensione »

È un po' curioso come, nel giro di due anni, siano usciti due film dal titolo Memory: film molto diversi nel genere e nelle atmosfere, ma entrambi incentrati, più che sulla memoria in sé, sul suo patologico deterioramento, e sulle ricadute di questo processo per l'individuo e per chi gli sta intorno. Se il film dell'anno scorso diretto da Martin Campbell, tuttavia, era un action thriller che usava [...] Vai alla recensione »

Dopo gli ambiziosissimi Nuevo Orden e Sundown il regista messicano Michel Franco torna in Concorso al Lido con un film ambientato negli Stati Uniti (come Chronic, 2015) e interpretato dal premio Oscar Jessica Chastain: a differenza dei suoi ultimi due film, questo Memory è un lavoro assai più rarefatto, in un certo modo "lieve" - almeno per quanto può esserlo un regista tendente al massimalismo come [...] Vai alla recensione »

Michel Franco lo conosciamo. Gliene frega poco - avrei voluto dirlo altrimenti - di convenzioni, illazioni e, ehm, edificazioni: egli distrugge, nella forma e nella sostanza, irritando alla bisogna, pervertendo di necessità, scomodando, sempre. Dopo l'insurrezionale e surrettizio Nuevo orden (Gran Premio, 2020) e il nichilista, bellissimo Sundown (2021), il messicano Michel Franco torna in Concorso [...] Vai alla recensione »

Non è mai troppo tardi. E così un autore che per anni ci è sembrato respingente con la sua idea di cinema fredda e cerebrale, ci costringe - almeno stavolta - a ritornare sui nostri passi e a prendere differenti misure nei confronti di questa love story (im)possibile tra una donna e un uomo che, per motivi differenti, sono costretti a fare i conti con la loro identità.