Memory

Quando non tornano i conti col passato

Chi ha frequentato case negli Stati Uniti avrà notato una gran quantità di foto incorniciate, a mo' di soprammobile nei salotti, nelle stanze da letto. Sono i parenti, i "penati", la memoria di quelle famiglie. È un'immagine ricorrente in molto cinema americano e appare anche in Memory, film del messicano Michel Franco che dopo il passaggio a Venezia 2023 (Coppa Volpi come migliore attore a Peter Sarsgaard) esce ora con Academy Two. I film sulla perdita di memoria sono ormai quasi un genere, ma qui c'è molto di più in ballo: l'incontro, in una New York cupa e borghese, fra Sylvia (Jessica Chastain) e Saul (Sarsgaard, appunto) non mette in gioco solo le amnesie di lui, ma anche i ricordi angosciosi che lei ha tentato per tutta la vita di tenere a bada. I due si incontrano perché lui la segue dopo una festa e lei lo scambia per un compagno di scuola che l'aveva molestata da ragazzina. In questo caso è lei a ''ricordare male'', ma l'improvviso affetto dopo l'iniziale equivoco sarà per Sylvia la spinta a fare i conti con un passato allucinante. Rispetto a precedenti film di Franco, Memory è più da camera, di scrittura e recitazione. Un mélo in fondo tradizionale, che scava efficacemente tra le macerie della famiglia americana.
Da La Repubblica, 7 marzo 2024


di Alberto Crespi, 7 marzo 2024