Viaggio in Giappone

Sappiate che è un horror!

Sono stato costretto ad uscire dalla sala dopo circa mezzora di proiezione. A mio parere questo film non  meriterebbe nemmeno una recensione. Lo ritengo pietoso. La regista, poi, e' ancora peggio. Non capisco proprio come possa aver intrapreso qiesto tipo di carriera, sara' " un'amica di amici".  

Sidonie (Isabelle Huppert) è una donna che osserva il quotidiano, eppure è ferma. Si guarda dentro, è convinta di conoscersi, di ricordare, di desiderare, eppure non si muove. Era un'affermata scrittrice ma ha rinunciato a scrivere dopo la perdita del marito. Ora gira a vuoto, osserva il presente e si domanda come abitare la realtà. Invitata in Giappone per la riedizione del suo primo libro è accolta [...] Vai alla recensione »

È in sala - cercatelo, vale la pazienza - Viaggio in Giappone, un film prezioso fra quelle visioni indipendenti che a fatica - e grazie al lavoro di alcuni distributori particolarmente sensibili - arrivano sui nostri schermi. La regista, Elise Girard è francese, questo è il suo terzo lungometraggio (Belleville Tokyo, 2011; Droles d'oiseaux, 2017) che conferma un talento per la commedia con protagoniste [...] Vai alla recensione »

Il male non esiste, Perfect Days, Il ragazzo e l'airone, ora questo Viaggio in Giappone di Élise Girard (proveniente da Venezia, Giornate degli Autori): gli schermi italiani in questo inizio d'anno parlano giapponese anche se non bisognerebbe dire "parlano" ma "mostrano": mostrano questo paese, la sua realtà, i suoi luoghi, i suoi modi, i suoi silenzi.

Sidonie (Huppert) ha messo la scrittura e la vita intera in pausa dopo la perdita del marito, botta tremenda e nemmeno la prima, e «scrivere non guarisce». Parte però per il Giappone dove hanno ripubblicato il suo libro d'esordio. L'editore Mizoguchi nome caro al cinefilo le fa da scorta, da guida, anch'egli ha il suo bel carico di ferite poco e mal cicatrizzate: «Trovo il mondo assurdo».

Viviamo tra i fantasmi, dice Kenzo (Ihara Tsuyoshi) a Èlodie (Isabelle Huppert). Lei è venuta dalla Francia per alcune conferenze sul suo mestiere di scrittrice. Lui le ha organizzate, e ora la accompagna nel suo Viaggio in Giappone (Sidonie au Japon, Francia, Germania, Giappone e Svizzera, 2023, 95'). Sono le realissime presenze dei morti nella vita quotidiana i fantasmi di cui parla Kenzo - i suoi [...] Vai alla recensione »

Da Parigi a Kyoto, sulla scia dei fantasmi. È una missione che diventa un'ammissione, il viaggio di lavoro di Sidonie (una diafana Huppert), affermata scrittrice âgé, vedova da alcuni anni. In Francia galleggia nei ricordi, senza confessare a se stessa di essere in crisi creativa e sospesa nel lutto. Come spesso accade, è solo allontanandosi dal quotidiano che riesce ad assumere una prospettiva nuova. [...] Vai alla recensione »

Sono una scrittrice". Può provarlo? Chiede con ferma gentilezza il doganiere giapponese. Isabelle Huppert, che nel film si chiama Sidonie - più adatto a una romanziera tormentata dalla morte del marito, e già colpita dal grave lutto che le ha portato via i genitori e il fratello - apre la valigia rossa e mostra le prove. E' in Giappone per un giro di interviste, dopo qualche tentennamento.

Sidonie Perceval, scrittrice francese di successo, dopo la morte del marito e dei suoi familiari in un incidente automobilistico, non ha più voluto cimentarsi con la scrittura. Quando il suo primo romanzo verrà editato nuovamente, la donna verrà inviata in Giappone per la promozione dove ad accoglierla ci sarà l'editore locale di nome Mizogouchi (solamente omonimo del grande regista giapponese).

Se ogni film di fantasmi è anche un film sul cinema, allora è a questa categoria che appartiene di diritto Viaggio in Giappone di Élise Girard. E del resto, lo dice anche uno dei due protagonisti, il Giappone è terra di fantasmi. Ogni vivente ha il suo. Quello di Sidonie, la scrittrice francese al centro del viaggio interpretata con inedita leggerezza da Isabelle Huppert, è il marito defunto Antoine [...] Vai alla recensione »

Sidonie accetta di andare a Osaka in occasione della riedizione del suo primo libro. All'aeroporto l'accoglie il suo editore. Sidonie sembra volersi godere il tempo libero, mentre l'uomo diventerà la sua ombra per sei giorni che non saranno privi di sorprese per tutti e due. Come Lost in traslation di Sofia Coppola, il terzo film di Élise Girard basa il suo umorismo leggero sulle differenze culturali [...] Vai alla recensione »

"Viaggio in Giappone" di Elise Girard (presentato a Venezia nelle Giornate degli Autori con il titolo originale di "Sidonie au Japon") è un film sull'elaborazione del lutto sullo sfondo di una cultura differente, quella giapponese, che invece il lutto lo coltiva. Isabelle Huppert è Sidonie Perceval, una scrittrice francese che non riesce a superare la scomparsa del defunto in un incidente stradale. [...] Vai alla recensione »

Sidonie Perceval, affermata romanziera francese, ha rinunciato a scrivere dopo la perdita del marito. Invitata in Giappone per la riedizione del suo primo libro, è accolta dall'editore locale che la accompagna a Kyoto. Nei loro spostamenti tra i fiori della primavera giapponese, lei inizia lentamente ad aprirsi, ma il fantasma del marito non l'abbandona.

Sidonie (una misurata Huppert), dopo la morte del marito ha smesso di scrivere. Un viaggio in Giappone potrebbe farle chiudere i conti con il (fantasma del) passato. Film raffinato, elegante, non per tutti, che elabora il lutto in modo minimalista, a partire dai dialoghi. Dal ritmo troppo lento, non sempre riesce ad avvolgere, smisuratamente (e inutilmente) altisonante.

Huppert scrittrice in lutto trova nel viaggio a Osaka la via per affrontare il fantasma del marito, tra templi e fiori, e nel sensibile editore che l'accompagna. C'è sensibilità sull'incontro di persone-culture diverse, benché vicine nel sentimento dell'impermanenza, ma a causa di un già-detto e già-visto che ormai ci domina le verità sembrano meno incisive.

Sidonie (Isabelle Huppert) - la protagonista di Viaggio in Giappone della sceneggiatrice e regista francese Elise Girard, passato all'ultima Mostra di Venezia - è una scrittrice in crisi, una donna sola, una sopravvissuta. L'amatissimo marito è appena morto in un incidente e molti anni prima, sempre in un incidente stradale, erano scomparsi i suoi genitori e il fratello, tutta la sua famiglia.

Autrice di opere di autofiction, Sidonie (Isabelle Huppert), se ha un passato doloroso alle spalle e nessuna voglia di continuare a parlare di sé, rimette tutto in discussione quando si reca a Kyoto in occasione della riedizione del suo primo libro. Gli impegni con la stampa locale e il dialogo con Kenzo (Tsuyoshi Ihara), l'editore giapponese col quale aveva intrattenuto una corrispondenza, riportano [...] Vai alla recensione »

Sarà senz'altro un caso ma mi è accaduto nell'ultimo mese di vedere tre film europei (di cui due francesi) ambientati in Giappone: il film con protagonista Depardieu (Il sapore della felicità), il film di Wim Wenders (Perfect Days), in anteprima in Italia nel quadro di Cannes Mon Amour e ora questo Sidonie au Japon di Élise Girard (1976), adesso a Venezia nelle Giornate degli Autori e prossimamente [...] Vai alla recensione »

Per Elise Girard il Giappone sembra essere il luogo della stasi, un territorio le cui radici culturali permettono allo straniero/visitatore di lasciarsi indietro anche solo per un istante le sofferenze maturate nel proprio contesto di provenienza, fino ad entrare in contatto con una realtà estranea, quasi ambigua, dove tutto richiama fenomeni noti e conosciuti, ma in cui ogni cosa risulta perlopiù [...] Vai alla recensione »