Se solo fossi un orso

Film 2023 | Drammatico, 96 min.

Regia di Zoljargal Purevdash. Un film Da vedere 2023 con Battsooj Uurtsaikh, Nominjiguur Tsend, Tuguldur Batsaikhan, Batmandakh Batchuluun. Cast completo Titolo internazionale: If Only I Could Hibernate. Genere Drammatico, - Mongolia, Francia, Svizzera, Qatar, 2023, durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 14 marzo 2024 distribuito da Trent Film. Oggi tra i film al cinema in 3 sale cinematografiche - MYmonetro 3,41 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 marzo 2024

La vita difficile di un adolescente mongolo che mostra eccellenti doti per lo studio della Fisica. In Italia al Box Office Se solo fossi un orso ha incassato 21,4 mila euro .

Consigliato sì!
3,41/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,24
PUBBLICO 4,00
CONSIGLIATO SÌ
Una sensibile opera prima che offre uno spaccato della contradditoria società della Mongolia.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 13 marzo 2024
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 13 marzo 2024

Uzii è un giovane studente che ha tutte le doti per partecipare a un concorso sulla Fisica che gli consentirebbe di ottenere una borsa di studio per frequentare l'università. La sua però è una famiglia che vive sotto la soglia di povertà alla periferia di Ulan Bator. C'è una madre che vorrebbe tornare nella campagna che ha lasciato e dei fratelli minori di cui prendersi cura.

Un'opera prima di una regista che offre uno spaccato della società della Mongolia che non manca di portarne in luce le contraddizioni.

La yurta è la tradizionale abitazione della popolazione nomade della Mongolia. Nelle rare opere a sfondo etnografico che giungono sui nostri schermi siamo stati abituati a conoscerla come luogo quasi simbolico in cui si conserva e perpetua la tradizione. In questo film, girato nella capitale, questa caratteristica abitazione diventa segno di un inurbamento privo di qualsiasi pianificazione sociale destinato a creare solo disagio.

La famiglia di Uzii (il padre è morto e ci sono tre fratelli più piccoli) vive sotto la soglia di povertà anche perché la madre non è riuscita, come si dice con una formula ormai un po' vuota, ad elaborare il lutto e non si ritrova né nella grande città né nella campagna a cui decide di fare ritorno. Zoljargal Purevedash ci mostra una società che spinge una parte dei suoi membri ad uno sdoppiamento esistenziale che può condurre alla più totale perdita di speranza.

Uzii frequenta una scuola in cui la divisa è impeccabile e in cui apparentemente si è tutti uguali. Anzi, si può essere così diversi al punto da eccellere in una materia grazie anche, se ne osservi il comportamento, ad un insegnante che ama la propria materia e crede nella possibile emancipazione attraverso di essa. Però poi nella propria abitazione finiscono con il mancare i beni essenziali e il rischio di imboccare strade non legali si affaccia con tentazioni allettanti. La scena in cui i servizi sociali si presentano con una nuova attrezzatura per il riscaldamento (il tema dell'inquinamento urbano non viene sottaciuto) per poi scoprire che nella yurta non c'è carbone e che la corrente elettrica necessaria per farla partire è stata tagliata per morosità, è emblematica. Perché dopo aver compiuto strettamente il loro dovere ed avere annunciato una imminente distribuzione di riso da un'istituzione ecclesiastica caritatevole null'altro sembra interessarli.

Ecco allora che la battuta del titolo originale "If I Only Could Hibernate", con tutta la sua significatività legata al desiderio di un'uscita seppur temporanea dal vivere sociale, non viene affidata al protagonista ma a un fratello minore già in fondo consapevole non solo del rigore del clima ma soprattutto di quello di un mondo che non sa guardare agli ultimi se non con sussidi che non aiutano a trasformare radicalmente la loro condizione. Potrebbero riuscirci le doti di chi ama lo studio e affronta con passione un mondo complesso come quello della Fisica.

Lo sguardo in macchina che Uzii riserva allo spettatore a un certo punto del film interroga i responsabili politici della Mongolia ma, fatte le dovute proporzioni e considerate le differenze, va oltre i confini nazionali per estendersi a tutte le società in cui di fatto gli ostacoli frapposti a chi avrebbe le carte in regola per emergere non sono trascurabili.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 30 marzo 2024
Rumon

Una madre vedova, povera e analfabeta che si rifugia nell'alcool quando il peso di vivere si fa troppo greve. Quattro figli, di cui tre in età scolare. Il più grande, Uzii, ha un talento spiccato per la matematica e la fisica. L'insegnante di fisica se ne accorge e cerca di aiutarlo a sviluppare le sue doti, ma le necessità primarie spingono Uzii a saltare le lezioni per [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 9 aprile 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Il primo film mongolo ammesso in concorso a Cannes (sezione Un Certain Regard) è ambientato alla periferia della capitale Ulan Bator, quartiere povero, le famiglie vivono nelle tende tradizionali (le yurte). Il padre di Ulzii è morto, la madre analfabeta lavora poco e beve forte, il carbone per la stufa è finito e ci sono altre tre bocche da sfamare, i fratelli minori.

venerdì 29 marzo 2024
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

«Se solo potessi andare in letargo»: è da questa considerazione ipotetica che trae ispirazione il titolo italiano del primo film nella storia, proveniente dalla Mongolia, a giungere al Festival di Cannes. Sull'idea di ibernazione punta invece la locandina internazionale. A prescindere dai diversi modi di alludere alla sospensione della dura e fredda realtà dell'inverno che assedia Ulan Bator, sono [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 marzo 2024
Valentina Holtkamp
Close-up

Se solo fossi un orso, opera prima della regista Zoljargal Purevdash, è il primo film della Mongolia ad entrare in una selezione ufficiale del Festival di Cannes 2023, nella sezione "Un Certain Regard". La regista ha realizzato il suo film d'esordio, dopo un lungo lavoro di workshop e ricerca di finanziamenti iniziato nel lontano 2017. Autrice di cortometraggi di successo come Stairs e Yellow Bus, [...] Vai alla recensione »

martedì 19 marzo 2024
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Il dramma della regista mongola - che si affaccia al panorama internazionale dopo la realizzazione di un paio di cortometraggi con questo film che ha debuttato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard- vuole con evidente intenzione, non solo raccontare una tranche de vie del suo giovane protagonista che assurge a simbolo di una intera generazione, ma anche lo spaccato di un Paese [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 marzo 2024
Fabrizio Croce
Close-up

Se solo fossi un orso, opera prima della regista Zoljargal Purevdash, è il primo film della Mongolia ad entrare in una selezione ufficiale del Festival di Cannes 2023, nella sezione "Un Certain Regard". La regista ha realizzato il suo film d'esordio, dopo un lungo lavoro di workshop e ricerca di finanziamenti iniziato nel lontano 2017. Autrice di cortometraggi di successo come Stairs e Yellow Bus, [...] Vai alla recensione »

sabato 16 marzo 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Primo film della Mongolia scelto per la selezione ufficiale di Cannes (anche questi sono record, mica solo donne e neri). Noi, che non amiamo i film con galline e caprette, abbiamo un debole per le iurta, grandi tende circolari dei nomadi nelle steppe asiatiche. Con il pavimento fatto di tappeti e qualcosa in una ciotola che continuamente viene rimescolato.

venerdì 15 marzo 2024
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Tra le novità più interessanti del weekend in sala c'è anche una piccola sorpresa che arriva dalla Mongolia: "Se solo fossi un orso".Protagonista della storia è un adolescente di nome Ulzii, che vive in un quartiere degradato di Ulan Bator, determinato a vincere un concorso scientifico, così da ottenere una borsa di studio. Purtroppo, però, sua madre analfabeta trova lavoro in campagna e lo lascia [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 marzo 2024
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Presentato a Cannes nel 2023 (primo film proveniente dalla Mongolia ad approdare nella selezione ufficiale, "Un Certain Regard"), "Se solo fossi un orso" (opera prima della regista Zoljargal Purevdash) è poetico sin dal titolo, che rimanda al desiderio di chi vorrebbe ibernarsi quando la vita si fa particolarmente dura, andare in letargo come un grande mammifero, per non sentire né fame, né freddo. [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 marzo 2024
Frédéric Strauss
Télérama

Non capita spesso che un film ci porti a Ulan Bator. Un motivo di fascino in più per una pellicola ambientata nel freddo glaciale della capitale mongola. La bruma lattiginosa dà corpo a un terribile inquinamento atmosferico dovuto principalmente alle stufe a carbone del quartiere delle yurte, dove abitano i più poveri. Lì vive Ulzii, un adolescente inquieto, terrorizzato dalla prospettiva di una vita [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 marzo 2024
Delia Stradella
Il Giornale

Ulzii abita in una iurta, nella periferia di Ulan Bator. La condizione di miseria in cui versa la famiglia lo costringe a sospendere gli studi per garantire il sostentamento dei fratelli. Purevdash realizza un'opera analitica, stratificata, carica di contrasti e conflitti. La periferia fatiscente accentua lo stato di desolazione del protagonista, raccontato attraverso una sorta di reportage del quotidiano. [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 marzo 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Bel guaio a Ulan Bator: dopo qualche resistenza, uno scolaro poverissimo e iperdotato decide di iscriversi e vincere il concorso di fisica per ottenere una borsa di studio proprio quando la madre trova lavoro in campagna e abbandona la iurta, lui e i suoi fratelli. Piccola, istruttiva vicenda di famiglia e emancipazione tra i sobborghi e la città capitale della Mongolia disegnata per essere diretta, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 marzo 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Nel suo piccolo, Se solo fossi un orso ha già fatto la storia: è il primo film della Mongolia presentato nella selezione ufficiale di Cannes (era in Un Certain Regard nel 2023). A dirigerlo è Zoljargal Purevdash (classe 1990), che per il suo debutto segue l'antico consiglio che si dava ai registi esordienti: parlare di ciò che si conosce meglio. La storia, infatti, è ambientata nei luoghi in cui Purevdash [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 marzo 2024
Daniele D'Orsi
Sentieri Selvaggi

In Se solo fossi un orso ogni conflitto passa dalla difficoltà - o forse è meglio dire, dall'impossibilità - del giovane protagonista di coniugare le speranze nutrite per il futuro, con le avvilenti esigenze del presente. Ulzii vorrebbe tanto astrarsi dalle fratture della realtà, cercare di canalizzare le sue capacità intellettive nello studio e nell'apprendimento della fisica, in modo da poter affermare, [...] Vai alla recensione »

martedì 12 marzo 2024
Giulia Bona
Film TV

La capitale della Mongolia Ulan Bator, situata su un altopiano a 1.300 metri d'altitudine, è tra le più fredde e inquinate al mondo. Il clima diventa una sfida soprattutto per chi vive nel quartiere periferico, dove si usa ancora il carbone per riscaldarsi. In questo sobborgo abita il brillante adolescente Ulzii, rintanato in una yurta insieme ai fratellini e a una madre che combatte le temperature [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 marzo 2024
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

All'annuncio della line-up del Festival di Cannes 2023, al di là della lettura della solita sfilata di grandi nomi e di titoli più o meno attesi, ricordiamo che ci fece moltissimo piacere scoprire della presenza all'interno del programma della sezione "Un Certain Regard" di Se solo fossi un orso. Questo perché nel caso del lungometraggio d'esordio della regista Zoljargal Purevdash si trattava del primo [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 marzo 2024
Antonio Canzoniere
Ciak

Ulan Bator: Ulzii (Battsooj Uurtsaikh) vive con la madre, due fratelli minori e una sorellina in una yurta (tenda tradizionale delle steppe) nella periferia estrema della capitale della Mongolia. Orfano di padre, intelligentissimo e portato per la fisica, il giovane protagonista, orgoglioso e tenace, lotta contro la povertà per affermarsi e badare alla sua famiglia, in un mondo oscillante tra una più [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 13 marzo 2024
 

Su MYmovies i primi minuti del lungometraggio d’esordio della regista Zoljargal Purevdash. Dal 14 marzo al cinema. Guarda l'inizio del film »

TRAILER
giovedì 15 febbraio 2024
 

Regia di Zoljargal Purevdash. Un film con Battsooj Uurtsaikh, Tuguldur Batsaikhan, Nominjiguur Tsend, Davaasamba Sharaw. Da giovedì 14 marzo al cinema. Guarda il trailer »

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