La grande bellezza |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Pamela Villoresi, Franco Graziosi, Pasquale Petrolo, Serena Grandi, Maria Laura Rondanini.
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Drammatico,
durata 150 min.
- Italia, Francia 2013.
- Medusa
uscita martedì 21 maggio 2013.
MYMONETRO
La grande bellezza
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Uno sprazzo di bellezza per il cinema italiano.di Mike C.Feedback: 205 | altri commenti e recensioni di Mike C. |
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giovedì 6 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Era da molto tempo che non si parlava così tanto di un film, e questo è buono. E sui social leggo tanti commenti su "La grande bellezza", troppi. C'è chi vuole andarci a cercare per forza lo specchio di una società decadente o il vuoto di una categoria snob che non appartiene ai più e quindi non rappresenta il volgo, chi lancia accuse di scopiazzamenti di ogni sorta. C'è chi per forza vuole cercare una trama, una storia... ma questo è un film per chi è "destinato alla sensibilità" e vuole andare oltre. The Great Beauty ha vinto l'Oscar per un motivo, a mio avviso: è un film unico nel suo genere, protagoniste della storia sono la bellezza fugace e l'anelata grande bellezza, e non Jep Gambardella con la sua combriccola di snob, egli è solo un funzionale strumento che il regista regala ai nostri occhi, peraltro in una magistrale interpretazione. Direi inoltre, sul piano tecnico, che il film gode di una eccellente fotografia, di una colonna sonora emozionante e spicca soprattutto per la grande qualità del montaggio, distante anni luce dallo standard italiano e gli americani se ne sono accorti perché non è che un film vince l'oscar solo per la sua storia. Chi critica il film si rende conto di come sia solitamente effettuato il montaggio in Italia? Una su tutte la scena del ragazzino col pallone: fantastica, spezza la storia e la porta su tutt'altro campo con un salto che è egli stesso pura bellezza cinematografica. E infine è oltremodo evidente la volontà del regista di dirigere un film incentrato per la maggior parte sul nulla, e chi vuole può muovere la critica al regista che il film non parli di nulla, ma così facendo si perde tutti "gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza". E' molto facile alzarsi dal divano e criticare una sublime opera d'arte tanto siamo abituati all'industriale quantità di immondizia che ci viene propinata. In fondo, forse, siamo troppo impegnati a badare alla forma piuttosto che alla sostanza...ma ne La Grande Bellezza forma e sostanza si fondono e chi ha occhi per guardare sa restarne davvero ammaliato. State ancora li a cercare di analizzare le vite di questi artistoidi ai vertici della mondanità? Fermi un attimo, è molto probabile che Sorrentino abbia scelto questo contesto proprio perché noi, plebe, pensiamo che chi sia ricco e facoltoso non abbia nulla da invidiarci. Ma il messaggio è chiaro ed è che siamo tutti sulla stessa barca e tutti abbiamo qualcosa da invidiare al capitano, ignari di quante siano le cose che il capitano invidia a noi. Ci sarebbe da parlare una vita sopra questo film ma mi fermo qua.
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