La grande bellezza |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Pamela Villoresi, Franco Graziosi, Pasquale Petrolo, Serena Grandi, Maria Laura Rondanini.
continua»
Drammatico,
durata 150 min.
- Italia, Francia 2013.
- Medusa
uscita martedì 21 maggio 2013.
MYMONETRO
La grande bellezza
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La "dolce vita" rivista da Sorrentinodi tomdoniphonFeedback: 7432 | altri commenti e recensioni di tomdoniphon |
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mercoledì 4 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Quando sono arrivato a Roma a 26 anni sono precipitato nel vortice della mondanità, ma io non volevo essere semplicemente un mondano..io volevo diventare il re dei mondani..e ci sono riuscito...io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire!". Appena compiuti 65 anni, Jep Gambardella, giornalista napoletano da molto tempo trapiantato a Roma, è uno dei protagonisti della mondanità romana; egli non riesce a sottrarsi alla vacuità del suo mondo, rimanendo soltanto con il ricordo della sua prima fidanzata e della sua giovinezza. Il modello del film è ovviamente "La dolce vita", ma ben presto il film se ne allontana: se il capolavoro di Fellini era incentrato sulla rappresentazione di un momento di svolta nella storia del nostro paese, qui l'attenzione è incentrata, più che sull'analisi di Roma (e, più in generale, dell'Italia di oggi), sul protagonista e sui frequentatori delle sue feste, tutti incapaci di misurarsi con la loro meschinità. Il ritratto che ne esce è quello di un mondo sull'orlo della disperazione, abitato da morti viventi (come i nobili pagati per partecipare ad una cena). Il film, tuttavia, non risulta essere perfettamente controllato nella parte finale, in cui Sorrentino ha voluto inserire il personaggio di una vecchia santa, così da enfatizzare, pur non essendovi la necessità, il contrasto tra il mondo debosciato del protagonista e la purezza di quest'ultima. Il film qui si ingolfa, anche per l'abuso di una ridondante voce off. Rimangono in ogni caso impresse nella memoria dello spettatore alcune sequenze davvero indovinate, come quella iniziale in cui Jep afferma: "ero destinato alla sensibilità"; e lo dice in un momento (la festa per i suoi 65 anni) in cui la sensibilità pare appartenere ad un altro pianeta. Ottimo tutto il cast.
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