La grande bellezza |
||||||||||||||
Un film di Paolo Sorrentino.
Con Pamela Villoresi, Franco Graziosi, Pasquale Petrolo, Serena Grandi, Maria Laura Rondanini.
continua»
Drammatico,
durata 150 min.
- Italia, Francia 2013.
- Medusa
uscita martedì 21 maggio 2013.
MYMONETRO
La grande bellezza
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, l’Oscar e la Grande Bellezzadi no_dataFeedback: 100 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 27 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Finalmente vi siete calmati, ora viene il mio turno.Ho aspettato che l’onda emotiva si fosse calmata per dare il mio contributo.L’Oscar al film la Grande Bellezza,come miglior film straniero del 2013,è più che meritato.La visuale filmica dei membri dell’Accademy è,com’è giusto che sia,perfettamente americanizzante.Vediamo perché:Sorrentino con il suo “ This Must Be the Place (2011)” in cui Sean Penn lo ha voluto regista, ha creato con quel personaggio un “icona” che ha suggestionato lo spettatore.Penn, in quel ruolo,ha dato il meglio di sé;una interpretazione eccezionale “lucidamente intimo, il percorso di un personaggio indimenticabile” così ne dice Giancarlo Zappoli. Oscar: 4 a De Sica, 4 più uno alla carriera a Fellini, fanno intravedere una certa “simpatia” da parte dell’Accademy per certo modo tutto italiano di fare cinema.1-La romanità cinematografica degli americani di oggi è certamente figlia del condizionamento che i loro padri e le loro madri hanno subito negli 50 e 60 dove: Quo Vadis (1951),La Tunica(1953),I Gladiatori(1954), Ben Hur(1959), Spartacus(1960), Cleopatra(1963) hanno creato nell’immaginario collettivo il mito di Roma Citta Eterna, mito che ancora oggi richiama turisti ed amanti del bello. Senza dimenticate le scorazzate in Vespa per la città di Audrey Hepburn aggrappata a Gregory Peck, che da quegli anni ad oggi è ancora icona di vita libera e spensierata.2- Poi arriva Fellini, è bravo, e non è solo, gli americani si innamorano di lui. Fellini non è solo, porta con sé: Roma, la romanità, la Dolce Vita; una visione del mondo “metafisica” in cui la Città Eterna è presentata al mondo come non era mai stata vista prima.3-Poi arriva Sorrentino, uno splendido Servillo, una buona sceneggiatura ad alla fine Roma. Certamente i membri dell’Accademy non li inganni, merce avariata non ne comprano.L’imitazione di Fellini quando rappresenta Roma non l’avrebbero mai neanche valutata; ma una nuova visione di Roma “ a’ la maniere de” carica di un uovo neorealismo metafisico, proprio come quello che Fellini per primo ha presentato, questo per i giurati ha valore cinematografico. Ora dopo la gloria, l’enfasi del successo. Tutti si ricordano di tutti: riconoscimenti in Campidoglio, Napolitano premia tutti. Ma qualcuno manca all’appello, nelle liste dei meriti, dei consigliori, degli ispiratori, nessun “ottimo critico” ha citato un riferimento che a me sembra eclatante. La Roma splendente, della vicenda di Jep Gambardella, come si è così disumanizzata,? Attraverso quali processi sociali e umani si creata questa realtà? Ecco arrivare la figura che secondo me rappresenta il vero grande riferimento culturale di Sorrentino: P.P.P.
[+] lascia un commento a no_data »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||