La grande bellezza |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Pamela Villoresi, Franco Graziosi, Pasquale Petrolo, Serena Grandi, Maria Laura Rondanini.
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Drammatico,
durata 150 min.
- Italia, Francia 2013.
- Medusa
uscita martedì 21 maggio 2013.
MYMONETRO
La grande bellezza
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sorrentino ha trovato la sua strada.di Alexander 1986Feedback: 12308 | altri commenti e recensioni di Alexander 1986 |
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giovedì 10 ottobre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E' sbagliato pensare di poter ridurre una pellicola come questa a una trama o a una sinossi quanto più elaborata possibile. 'La grande bellezza' non è la storia di Jep. Questi è più che altro il trade d'union necessario al regista per salvare le apparenze e non disorientare lo spettatore, oltre che per semplificare il suo stesso lavoro. D'altra parte, come dargli torto quando si ha come protagonista il perfetto Servillo? La vera protagonista indiscussa di questo film è la noia; noia da intendersi come generico taedium vitae ma anche, occasionalmente, come punto di partenza per una potenziale rinascita che può avvenire in qualsiasi momento perché è solo avendo a noia l'esistenza che è possibile sorprendersi ancora. E' quindi possibile che a cambiarti la vita sia un incontro inaspettato, che può avvenire con una spogliarellista così come con una santa centenaria. Sorrentino dà continuità al progetto stilistico che ha mostrato nel bellissimo This must be the place: narrazione antitradizionalistica e dinamica, frequente ed efficace uso del primo piano, grande cura per il dettaglio visivo e, non ultimo, un ottimo gusto in fatto di colonna sonora. Splendida la fotografia, ottima la scenografia: mai si è vista nel cinema recente una Roma così ben riprodotta, con le sue atmosfere e le sue contraddizioni. Più che il paragone (giusto solo in parte) con l'Opera felliniana, pare giustificata semmai la contrapposizione con il buffonesco To Rome... di Allen - lui sì, un annoiato che dalla propria noia non ricava nulla di buono da un bel pezzo. La grande bellezza merita molti riconoscimenti, ma l'Academy non vede di buon occhio le opere troppo autoriali e poco superficiali.
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