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Un sintetico trattato socio-psicologico sulla gioventù marocchina che usa l'hip hop come utile grimaldello. Drammatico, Marocco, Francia2021. Durata 101 Minuti.
Anas, ex rapper, incoraggia un gruppo di giovani marocchini a liberarsi dal peso delle tradizioni per vivere la loro passione ed esprimersi attraverso la cultura hip hop. Espandi ▽
In un quartiere popolare di Casablanca arriva Anas, un ex cantante rapper che ha ottenuto un incarico di insegnamento in una scuola ad indirizzo artistico che ha al vertice una direttrice piuttosto rigida. Anas non ha una casa e dorme in macchina ma in classe si presenta come un docente che non rinuncia a pretendere risultati dagli allievi, pronto anche a trattarli con durezza verbale quando gli presentano esibizioni di hip hop velleitarie.
Il regista Nabil Ayouch offre uno spaccato della gioventù marocchina. Analizzando da vicino i vari protagonisti attraverso il filtro colorato del mondo dell’hip hop, riesce a far emergere uno sguardo più ampio e critico di una generazione e di una società. Recensione ❯
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Un'opera che affronta il tema dell'identità sessuale e ci ricorda che i condizionamenti sociali sono difficili da sormontare. Drammatico, Belgio, Paesi Bassi, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo deve fare i conti con la separazione dal suo più caro amico. Espandi ▽
Lukas Dhont dopo Girl torna ad affrontare il tema dell'identità sessuale contestualizzandolo all'interno di un rapporto di profonda amicizia. Il regista belga si dimostra ancora una volta estremamente abile nel portare sullo schermo le sensibilità di chi vive una fase di mutamento nella propria vita. Questa volta sotto la lente di ingrandimento ci sono due ragazzini che vivono con spensieratezza, ma non con superficialità, una delle fasi più complesse dell'esistenza umana. La tensione che in Girl accompagnava lo spettatore sin dalle battute iniziali qui si viene a creare progressivamente intaccando la gioia di un legame che il contesto di una vita agreste e ricca di note di colore (si vedano in proposito le immagini del lavoro in campagna) contribuiva a rendere totalmente naturale. Dhont torna così a ricordarci (e continua ad essercene bisogno) che i condizionamenti sociali a tutti i livelli costituiscono purtroppo ancora un ostacolo difficile da sormontare. Recensione ❯
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Un romanzo di belle immagini su un amore tragico, combattuto da barriere politiche e psicologiche. Drammatico, Polonia2018. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nella Polonia comunista degli anni Cinquanta/Sessanta due giovani si amano ma devono affrontare gli ostacoli dell'epoca. Espandi ▽
Nella Polonia alle soglie degli anni Cinquanta, Zula viene scelta per far parte di una compagnia di danze e canti popolari. Tra lei e Wiktor, il direttore del coro, nasce un grande amore, ma lui sconfina e lei non ha il coraggio di seguirlo. S'incontreranno di nuovo, diversamente accompagnati, ancora innamorati. Ma stare insieme è impossibile. Il formato quadrato e il bianco e nero fanno risplendere la prima parte del racconto di Pawlikowski, ispirato dalla vicenda dei suoi genitori. Nella seconda parte la magia si perde. Il film rischia di smarrire la propria singolarità e di camminare su un selciato già battuto. Nonostante il senso di predestinazione, il regista conferma lo sguardo acuto sulla psicologia femminile e la capacità di associare i suoi movimenti all'inquietudine dei protagonisti. Recensione ❯
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Fuggito dal ghetto di Varsavia con l'aiuto del padre, Srulik, un bambino ebreo di otto anni, si finge un orfano polacco per scampare alle truppe naziste. Con il nome fittizio di Jurek, tenta in ogni modo di sopravvivere e di essere coraggioso, attraverso la foresta e oltre, in cerca di una casa o di una fattoria dove avere cibo in cambio del proprio lavoro. Sarà anche consegnato ai nazisti, da cui riuscirà fortunosamente a svignarsela, continuando una dolorosa fuga verso la libertà: nel suo cammino, in cui si avvicendano le stagioni, entrerà in contatto con uomini e donne disposti ad aiutarlo oppure decise ad ucciderlo, fino alla fine dell'ostilità bellica. Recensione ❯
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Quando il conformismo sociale detta l'agenda dei comportamenti nella comunità di immigrati pakistani. Drammatico, Norvegia, Germania, Svezia2017. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un coming-of-age che difende l'emancipazione della donna nella cultura pachistana. Espandi ▽
Oslo. Nisha ha 16 anni e una doppia vita: in famiglia è una perfetta figlia di pachistani, fuori casa è una normale ragazza norvegese. Quando il padre la sorprende col suo ragazzo, decide di portarla in Pakistan. La regista, classe ’76, all’età di 14 anni è stata rapita dai familiari e portata dalla Norvegia in Pakistan per un anno e mezzo. È quindi uno sguardo dall'interno quello che Iram Haq ci offre, grazie anche alla profondità di un'ottima interprete. Al centro del film c'è il rapporto tra una figlia e un padre convinto di agire 'per il suo bene'. Ciò che si pretende da Nisha però non è legato a motivazioni di fede, ma al conformismo sociale che il titolo del film esplicita. Il fatto che una donna possa raccontare oggi questi fatti ci dice che qualcosa sta cambiando. Recensione ❯
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Beniji, che lavorava in un porto francese, è stato licenziato. Decide di farsi aiutare dai familiari per aprire un ristorante su un peschereccio. L'impresa li unisce in uno sforzo collettivo. Espandi ▽
Beiji, 60 anni, lavora alla riparazione delle imbarcazioni nel porto di Sète, vicino a Marsiglia. Poco disposto alla flessibilità che la nuova organizzazione impone, viene licenziato. Beiji è divorziato e ha una nuova compagna ma non ha perso i contatti con la famiglia. Ora l'uomo vuole realizzare un sogno: ristrutturare una vecchia imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui proporre come piatto forte il cuscus al pesce. Nonostante le difficoltà economiche Beiji trova l'aiuto di tutti i familiari e l'impresa pare destinata al successo. Recensione ❯
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William Blake è un giovane che va a cercare lavoro nel West. Uccide accidentalmente un uomo e inizia un percorso che lo porterà alla morte. Espandi ▽
William Blake è un giovane che va a cercare lavoro nel West. Uccide accidentalmente un uomo e inizia un percorso che lo porterà alla morte in compagnia di un americano che ha studiato in Inghilterra e pensa di trovarsi al fianco del poeta omonimo. Jim Jarmusch ci racconta un West rabbuiato e cupo con forti allucinazioni visive in un film molto lontano dalle sue opere precedenti, ma fortemente personale. Recensione ❯
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Park Chan-wook sorprende con un romantico neo-noir che ha il respiro dei classici e il linguaggio del presente. Drammatico, Corea del sud2022. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Mentre indaga su un misterioso omicidio, un uomo comincia a provare dei sentimenti per la moglie della vittima. Espandi ▽
La capacità dei grandi autori è anche quella di comprendere quando una vena si è esaurita ed è tempo di voltare pagina e trovare nuovi stimoli. Da troppi anni, susseguenti alla cosiddetta “trilogia della vendetta”, Park Chan-wook è spesso stato vittima del proprio stile, innamorato di un manierismo incline a una certa stanchezza creativa. Una filmografia di eccessi e barocchisimi, tendente al grandguignol, che trova un brusco arresto in un film che pare l’esatto opposto del Park che eravamo abituati a conoscere. Con Decision to Leave si torna ad accogliere tra i maggiori autori in circolazione un nome amato dai cinefili, spesso oggetto di fanatismi mal riposti e accanimenti altrettanto inutili. Un Park rinnovato e talora quasi irriconoscibile, arresosi al potere di suggestione che è proprio solo degli amori irrealizzabili, mentre gira il film più romantico del 2022. Recensione ❯
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Un film di fantasmi che esce dai canoni di genere per riflettere sui traumi che la guerra lascia nell'inconscio. Drammatico, Francia, Italia, Polonia, Belgio2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un arruolato della Legione Straniera incrocia il destino di un uomo che sta cercando di salvare il suo villaggio. Espandi ▽
Aleksei è un giovane bielorusso che per raggiungere la Francia è costretto ad aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le multinazionali che sfruttano il territorio. Disco Boy è un film che parla di guerra uscendo dai canoni del genere per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. È un film di fantasmi quello che Abbruzzese ci propone. Sono ectoplasmi della memoria che tornano a tormentare chi ne ha visto e toccato concretamente i corpi e non può più liberarsene. Non è un film, come altri ne abbiamo visti, sui corpi militari speciali e sulla loro struttura gerarchica pressoché assoluta. Abbruzzese si colloca semmai sulla scia di chi, come Clint Eastwood con Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima ha mostrato la guerra dai fronti opposti. Recensione ❯
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Besson ritorna con un ammirevole tour de force attoriale che tuttavia rimane incapace di risolversi. Drammatico, Francia, USA2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo, ferito dalla vita, trova la sua salvezza attraverso l'amore dei suoi cani. Espandi ▽
Cresciuto nel New Jersey tra le violente angherie del padre e del fratello, che lo tengono prigioniero nella gabbia dei cani da combattimento, il giovane Douglas arriva all’età adulta con enormi ferite psicologiche e fisiche, essendo confinato alla sedia a rotelle con il precario uso delle gambe. Solo i suoi adorati cani gli danno sollievo: sono addestrati a rispondere a ogni suo comando, e per conto del loro padrone aiutano i bisognosi e rubano nelle case dei ricchi.
Sono lontani i tempi in cui il cinema pop ed energetico di Luc Besson sfidava Hollywood dalla Francia - prima, naturalmente, di farsene inglobare - con un successo dopo l’altro.
Besson è sempre stato un autore istintivo, abile a creare momenti, colorare d’assurdo la realtà e contaminare generi piuttosto che a lavorare di cesello.
Dogman accentua questa contraddizione perché più delle altre opere del regista vuole affrancarsi dal genere e avvicinarsi a un’idea di complessità psicologica, per un personaggio torturato che trova in Caleb Landry Jones un interprete affamato di sfide. Recensione ❯
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Tra le opere di esordio del regista greco, candidato all'Oscar® come Miglior Film Straniero e premiato a Cannes nella sezione Un certain regard. Espandi ▽
Da qualche parte sotto l'Acropoli e dietro il muro alto di una villa, vive una famiglia 'autarchica'. Il padre, in comunione con una moglie sottomessa, ha deciso di crescere i propri figli al riparo dal mondo. Soltanto lui ha il diritto di superare i confini del giardino e il dovere di mantenere la famiglia. Tutte le menzogne passano per lui, anche la collera, fino lo scacco. Figlie e figlio restano a casa a imparare una vita che non ha nessuna corrispondenza col reale. A covare il nido una madre che li alleva nel culto della performance, evocando, per trattenerli dentro, una minaccia esterna. L'educazione passa per l'apprendimento di parole che hanno perso il loro referente, quella sessuale per un'impiegata della fabbrica dove il padre è dirigente. Assunta per soddisfare i piaceri del figlio maschio, Christina è l'enigmatico ospite che porterà scompiglio nella 'tradizione'. Recensione ❯
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Un remake al femminile che fa del cast solido e performante il suo principale punto di forza. Drammatico, USA2019. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il ritorno a casa della figlia, in procinto di sposarsi, fa riemergere vecchi segreti della famiglia. Espandi ▽
Isabel ha dedicato gran parte della sua vita ai bambini di un orfanotrofio di Calcutta. L'offerta di una società americana di finanziare l'orfanotrofio in bancarotta la costringe a tornare a New York. Qui incontra Theresa, magnate multimilionaria che ha chiesto di incontrarla, ma da subito appare evidente che la donna è meno interessata all’orfanotrofio che a conoscere meglio Isabel, tanto che la invita al matrimonio della figlia. Dietro le vetrate vertiginose degli uffici high-tech della metropoli contemporanea, si consuma un melodramma antico, che intreccia passato e futuro, nascita e rinascita e porta in superficie l'assurdità dell’esistenza. Forte di un perfetto cast artistico, Dopo il matrimonio è soprattutto un film di interpreti, meno di regia. Ciò che il film inventa, in ogni caso, è sufficiente per aprire diversi fronti di dibattito, pubblico e privato. Recensione ❯
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La fotografia di un'empasse borghese, nel solco di Antonioni e di Visconti. Drammatico, Italia2017. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lavorando insieme, Massimo e Francesca scopriranno una grande sintonia professionale e un sentimento che li porterà a confrontarsi con se stessi. Espandi ▽
Massimo è il delfino e il "figlio putativo" di Manfredi, celebre architetto della Torino bene. Francesca è la vera figlia del luminare, anche lei architetto di talento: ma con grande disappunto del padre la donna ha deciso di abbandonare la professione e trasferirsi in Francia con un marito che, secondo Manfredi, non vale un centesimo di quello che vale lei. Quando Francesca torna a Torino per fare visita al padre, Manfredi le affida l'incarico di portare a termine la ristrutturazione di una magnifica villa alle porte della città, affiancando Massimo nell'impresa. Recensione ❯
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Da una storia vera, una commedia popolare che elogia il gioco di squadra e la perseveranza di una donna cocciuta e sognatrice. Drammatico, Gran Bretagna2020. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una donna cerca di entrare nel mondo delle corse di cavalli. Espandi ▽
In un piccola villaggio del Galles vive la cinquantenne Jan Vokes, cassiera in un supermercato e sposata con un uomo che ama ma col quale la passione è scemata da tempo. Stanca della sua vita, Jan ritrova la vecchia passione per i cavalli e investe tutto nell'allevamento di una purosangue dalla quale generare un giovane cavallo da corsa: Dream Alliance. L'impresa è folle, ma grazie al sostegno del marito e dei concittadini, con i quali forma un'associazione per dividere le spese di gestione, Jan iscrive il cavallo al prestigioso Welsh Grand National e nonostante l'inesperienza lo porta a trionfare contro ogni pronostico. Recensione ❯
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Hai poco più di vent'anni e la tua vita è un supermercato di possibilità infinite, basta allungare la mano e scegliertene una. Dicono. Però una sera di pioggia la tua auto ne tampona un'altra, quella di due poliziotti in borghese, e tu finisci in questura perché non sei stato buono mentre loro ti pestavano. E da quella sera la tua vita non è più la stessa. Anche se frequenti il solito pub, l'Aspettando Godard, e ti metti con la barista più carina, anche se hai un amico che riesce sempre a sdrammatizzare tutto e una famiglia che ti vuole bene. La rabbia continua a scavarti dentro, a dirti che della tua vita non hai scelto un bel niente. E che sei stufo di aspettare. Oppure la stessa sera di pioggia la tua auto frena in tempo e non tamponi i poliziotti. La tua vita non è sconvolta dalla violenza. Continui a curare le piante nel vivaio dove lavori e a farti ridere in faccia dal padrone quando gli chiedi un aumento. Frequenti il solito pub, forse ti piace la barista, ma ti metti con una cliente del vivaio, una ragazza di buona famiglia. Nessuno se ne accorge, neanche il tuo migliore amico, che sdrammatizza sempre tutto, ma qualcosa non smette di scavarti dentro, di dirti che della tua vita non hai scelto un bel niente. E che sei stufo di aspettare. Recensione ❯
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