Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Regia di | Mario Vitale (III) |
Attori | Cristina Parku, Beppe Fiorello, Valentina Lodovini, Alessio Praticò, Nadia Kibout Anna Maria De Luca, Pino Torcasio, Erminia Gullo. |
Uscita | giovedì 4 novembre 2021 |
Distribuzione | Zenit Distribution |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 8 novembre 2021
Protagonista un'adolescente musulmana, la cui determinazione e vitalità contagerà un ex maratoneta tanto da decidere di allenarla per farle vincere la sua corsa più importante. In Italia al Box Office L'afide e la formica ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 3,7 mila euro e 65 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Calabria ai nostri giorni. Michele insegna educazione fisica nell'istituto che frequenta Fatima, una giovane di origine marocchina nata in Italia. Se il professore ha un passato che gli grava sulle spalle la ragazza ha una madre legata alle tradizioni. La svolta per entrambi potrebbe arrivare grazie a una gara podistica a cui lei potrebbe partecipare avendo lui come preparatore.
Sgombriamo innanzitutto il campo da un titolo da entomologi rassicurando sul fatto che trova ad un certo punto una spiegazione nell'ambito dei rapporti umani.
Detto ciò va rilevato che il film di Vitale, che è calabrese e quindi conosce bene la realtà che porta sullo schermo, ha una struttura narrativa che si potrebbe accostare ad alcune fiction Rai. Questo non comporta, come si potrebbe pensare, un giudizio negativo perché la fruibilità di una narrazione per il grande pubblico non coincide necessariamente con la bassa qualità. Innanzitutto perché quando si hanno a disposizione attori come Beppe Fiorello, Valentina Lodovini e la solare Cristina Parku su quel piano si è garantiti ma anche perché ogni comunicazione che veicoli un'occasione di riflessione va considerata come benvenuta anche se non circuita nelle sale d'essai.
Vitale infatti, in equilibrio tra la storia principale e quella che riguarda il passato sempre presente del professore, invita tutti a tornare a porsi una domanda. Quale motivazione si deve architettare per considerare una ragazza come Fatima non italiana? Qui si parla di una corsa che è anche inclusione, passaggio, occasione di cambiamento anche per la madre che vede le sue norme sgretolarsi di fronte alla vitalità della figlia.
Si finisce quindi per elaborare, grazie anche a questa storia, la constatazione che proprio chi ritiene che gli 'stranieri' non si integrano dovrebbe favorire, anche sul piano legislativo, quelli che invece a questa integrazione aspirano e possono coinvolgere con il loro esempio anche altri. Essendo per di più 'italiani'.
Nel suo esordio nel lungometraggio il calabrese Mario Vitale (1985) ambienta la storia nella sua città di nascita, con protagonista Giuseppe Fiorello e la Rai come partner. Il suo merito maggiore è che riesce a confezionare un film per le sale, accessibile a tutti, anche se qua e là lancia qualche richiamo agli intenditori (i deliri onirici del protagonista, [...] Vai alla recensione »
Una ragazza di Calabria. Così potrebbe intitolarsi il film, che aggiorna al presente e al femminile quello di Comencini: protagonista è Fatima, studentessa di origini marocchine. Non cambia il contesto, quello di una terra guastata dalle pratiche mafiose; né il desiderio di affermare la propria volontà, di emanciparsi, attraverso la corsa, da un destino già segnato.
È ambientato in una Calabria che fa di tutto per diventare invisibile con un'operazione di mascheramento che sottende il desiderio di una universalità di quel messaggio che il film vuole diffondere. Mario Vitale è un regista lametino, che ha maturato la sua esperienza nel mondo dei videoclip e che oggi con L'afide e la formica fa il suo ingresso nel mondo del cinema di fiction.