Palma d'Oro 2021 come miglior attore al Festival di Cannes per il suo ruolo da protagonista in Nitram di Justin Kurzel, il texano Caleb Landry Jones è considerato dalla stampa italiana il nuovo Johnny Depp, con il quale condivide una certa seducente turbolenza giovanile, ma a dirla tutto, oltre a questo, i due hanno molto poco in comune.
Una sfilza di personaggi disadattanti interpretati al cinema e un album musicale, con il quale si è fatto conoscere nell'ambiente underground-sperimentale, rappresentano il contenuto di una carriera in crescita.
Musicalmente, Caleb Landry Jones ammette di dovere molto, se non tutto a Bob Dylan, Donald Fagen, Hank Williams, Iggy Pop, ai Kinks, a Robert Johnson, ai Roxy Music, ai Rolling Stones e a Waylon Jennings. Cinematograficamente, invece, sembra non avere le idee chiare su quale tipo di attore voglia diventare o quale sia il suo attore-meta. Ma sa benissimo come non vorrebbe essere trattato da attore. Ricorda ancora con rabbia quando, da ragazzino, non fece gli esami di maturità per essere sul set di Una squadra molto speciale con Ice Cube, volando in Louisiana per essere diretto da Fred Durst dei Limp Bizkit. Era stato convocato per intepretare un ragazzino che sapesse guidare la macchina, ma poi in sede di montaggio tagliarono la sua parte, con suo grande disappunto e amarezza.
Sul silenzio di un killer
Nel suddetto agghiacciante dramma Nitram, è stato creta nelle mani del grintoso regista australiano Kurzel, diventando l'uomo dietro la sparatoria di massa di Port Arthur, nel 1996, in Tasmania. La Giuria di Cannes non è rimasta indifferente di fronte al suo lavoro di introspezione e di restituzione di un inquietante giovane autore di un'atrocità sanguinaria ed è rimasta particolarmente colpita da come, in ogni scena, sia riuscito a oscurare, con i suoi silenzi e i suoi sguardi, attori ben più noti di lui come Judy ed Essie Davis e Anthony LaPaglia.
Il senso di isolamento, la frustrazione, l'impossibilità di adattarsi che si respirano in ogni scena in cui appare, passano quel la durezza del suo viso pallido, che si riempie lentamente di rabbia contro il mondo.
Ma questo ragazzo del Texas dagli occhi sbarrati, il cuore aperto verso pellicole significative e il denim nel sangue, aveva già dato una buona prova di sé quando accettò il dramma bellico biografico, ambientato in Afghanistan, The Outpost, diretto da Rod Lurie. Straziante e sincero, ha preso spunto dai racconti di suo fratello, un ex marine e un veterano del combattimento, per interpretare un soldato americano accanto a Scott Eastwood e Orlando Bloom.
Il Texas e i Robert Jones
Nato a Garland, in Texas, si trasferisce nella vicina città di Richardson, dove cresce e fa amicizia con Robert Hudson, con il quale formerà la folk rock band sperimentale dei Robert Jones, dall'unione del nome dell'uno e del cognome dell'altro.
La lunghissima gavetta
Pensando di avere le energie giuste per fare l'attore, si trasferisce a Los Angeles in cerca di fortuna e inizia a recitare in film importanti, ma con piccolissimi ruoli (Non è un paese per vecchi, Suxbad - Tre menti sopra il pelo). Appare anche in alcune serie televisive (Friday Night Lights, Breaking Bad) e molto lentamente comincia a guadagnarsi parti leggermente più corpose come nel caso di L'ultimo esorcismo (2010) di Daniel Stamm, di The Social Network (2010) di David Fincher, di X-Men - L'inizio (2011) e di Summer Song (2011). Partecipa al remake inglese del film islandese Contraband (2012) e viene diretto da Brandon Cronenberg in Antiviral. Neil Jordan lo sceglie per un piccolo ruolo in Byzantium (2013), cui seguiranno altre parti in Stonewall (2015) di Roland Emmerich, Scappa - Get Out di Jordan Peele e Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017), ma è ancora lontanissimo dai ruoli da protagonista.
Palma d'Oro come miglior attore a Cannes
Solo dopo Barry Seal - Una storia americana di Doug Liman, Un sogno chiamato Florida del grandissimo Sean Baker e la commedia horror I morti non muoiono (2019) di Jim Jarmusch, arriva il primo vero ruolo da protagonista e cioè quando Justin Kurzel lo sceglierà per interpretare l'assassino australiano Martin Bryant in Nitram, che gli farà guadagnare la Palma d'Oro al Festival di Cannes come miglior attore protagonista.
A questo punto, però, la sua carriera riprende inspiegabilmente da ruoli minori, come gli è accaduto con il fantascientifico Finch (2021) e con The Forgiven (2021).
Musica
Intanto, già nel 2020, ha inciso il suo album di debutto "The Mother Stone".