La Campion rende sensuale ogni cosa su cui si posa anche se questa volta si ferma ad un passo dalla cima . Drammatico, Nuova Zelanda, Australia2021. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia di fratelli che possiede un grande ranch nel Montana si affronta quando uno di loro si sposa. Espandi ▽
Montana, 1925. I fratelli Burbanks, Phil e George, sono gli eredi di un grande ranch di famiglia, che mandano avanti occupandosi quotidianamente dello spostamento mandrie, dell'essicazione delle pelli e dell'addestramento degli uomini di fatica. Quando George prende in sposa la giovane vedova Rose e la porta al ranch, Phil prende di mira la donna e suo figlio Peter e non smette di tormentarli. Del romanzo di Thomas Savage, pubblicato la prima volta alla fine degli anni Sessanta, la Campion restituisce appieno i principali elementi naturali: l’effetto immersivo, amplificato dal mezzo cinematografico, e l'elemento dell'isolamento, che è in ogni piega del racconto e dei personaggi, e che assume visivamente una concretezza quasi palpabile. È un peccato allora che il film stenti ad arrivare al punto; che lo sguardo della Campion, che rende sensuale ogni cosa su cui si posa, resti bloccato su immagini già note, figure poco figurate, attese che girano su loro stesse, non sufficientemente ricompensate dal colpo di coda del finale. La sua incursione sulla brokeback mountain si ferma a un passo dalla cima, lasciandoci il desiderio del panorama che avremmo potuto vedere e non abbiamo visto. Recensione ❯
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Una sporca faccenda di rancori e delitti insoluti nel deserto australiano. Drammatico, Thriller - USA, Australia2021. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un poliziotto torna nella sua città natale per affrontare i demoni del suo passato dopo che il suo amico d'infanzia è morto in un raccapricciante omicidio-suicidio. Tratto dal pluripremiato thriller di Jane Harper. Espandi ▽
Ancora una volta, anzi sempre più spesso, è al titolo originale che occorre guardare per comprendere il senso di un film, scempiato dalla “libera” traduzione italiana. In originale il film di Robert Connolly si chiama The Dry e in due brevi parole sintetizza quel che avviene a Kiewarra, luogo immaginario nel cuore dell’Australia (il film è stato girato nello stato meridionale di Victoria), dove la principale battaglia da combattere è contro il deserto e l’aridità che divora ogni cosa. Anche il cuore degli esseri umani che vi abitano, naturalmente. “Da ragazzi venivamo qui a pescare” dice Aaron, ed è difficile credergli di fronte al panorama più asciutto che si possa immaginare. Questione di cambiamenti climatici, con ogni probabilità, ma Connolly - che adatta un bestseller di Jane Harper - non si sofferma sul punto, scegliendo di lasciarlo come sfondo immanente, e simbolo di decadimento, di una sporca faccenda di delitti e bugie, di rancori e pregiudizi. Connolly sembra dirci che la rarefazione delle comunicazioni e delle relazioni umane non può che condurci nel peggiore dei luoghi, anche se per farlo si serve di un giallo non sempre convincente. Recensione ❯
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Un racconto dell'atroce massacro di Port Arthur in Tasmania. Espandi ▽
Un ventenne di Hobarth, Tasmania, soprannominato Nitram, soffre di depressione e conduce una vita disordinata. Senza un'occupazione e trasandato, vive ancora coi genitori, spaventati dalla sua instabilità. Diventato amico di Helen, una ereditieria che lo accoglie nella sua abitazione, il ragazzo trova un po' di serenità, ma la sua nuova vita si interrompe dopo la morte di Helen in seguito a un grave incidente che lo lascia ferito. Unico erede della donna, diventa ricco, ma le sue condizioni mentali peggiorano. Così, dopo il suicidio del padre, acquista con facilità diverse armi da fuoco e porta a compimento la più grande strage di massa nella storia dell'Australia, tra il 28 e il 29 aprile 1996.
Justin Kurzel lascia fuoricampo il massacro per concentrarsi sulla sua genesi: la mente fragile del protagonista - il cui nome Martin Bryant non viene mai citato - trova uno sfogo nella distruzione del mondo altrui, dopo che il suo mondo interiore ha subito una costante, spietata erosione.
È la storia di uno scacco, di un fallimento personale e familiare, in cui la figura della madre (meravigliosamente interpretata da Judy Davis) diventa centrale, colpevole di soffocare il figlio con le sue spaventate attenzioni, ma unica a comprenderne il lato antisociale, la spaventosa disumanità. Recensione ❯
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Un'avventura animata pronta a dimostrare che la diversità è spesso sinonimo di bellezza. Espandi ▽
Stanchi di essere imprigionati in un rettilario dove gli umani li osservano come se fossero mostri, alcuni tra gli animali più letali del continente australiano organizzano un'audace fuga dallo zoo verso l'Outback, un luogo dove potranno finalmente sentirsi a casa senza essere giudicati per le loro squame o fauci. A guidare il gruppo è Maddie, un serpente velenoso dal cuore d'oro, che fa squadra con il diavolo spinoso sicuro di sé Thorny Devil Zoe, il ragno peloso Frank e il sensibile scorpione Nigel. Inaspettatamente anche Pretty Boy, un adorabile quanto insopportabile koala, decide di unirsi al gruppo in fuga e la gang non può fare a meno di accoglierlo. Inizia così il loro incredibile ed esilarante viaggio attraverso l'Australia, inseguiti dal guardiano dello zoo Chaz e dal suo temerario mini-me. Recensione ❯
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Al largo delle bellissime spiagge e tra le barriere coralline si nasconde un assassino mortale. Non sono gli squali. È il programma di controllo degli squali del governo. Espandi ▽
In Australia, i programmi di controllo degli squali dei governi del Queensland (QLD) e del New South Wales (NSW) utilizzano tattiche e metodi stabiliti per la prima volta negli anni '30. Le lenze dei tamburi e le reti degli squali sono vani tentativi di proteggere nuotatori e surfisti.
L'efficacia di questi metodi arcaici è stata scientificamente smentita. Non solo rappresentano una minaccia per gli squali, una specie in grave pericolo, ma anche per una moltitudine di altre forme di vita marina e persino, orribilmente, per i nuotatori e i surfisti che intendono proteggere.
Envoy: Shark Cull ha unito le forze con Sea Shepherd, l'Australian Marine Conservation Society (AMCS) e Humane Society International (HSI) per smascherare le bugie perpetuate dai governi QLD e NSW.
Un documentario che segue alcuni dei più grandi nomi della conservazione degli oceani. Ci uniremo a loro mentre esplorano ed espongono questo argomento poco compreso. Impareremo anche l'importanza degli squali nei nostri oceani mentre scopriremo l'abbattimento marino più lungo della storia. Recensione ❯
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Una straordinaria interpretazione dona un documento importante sulla situazione dell'emancipazione femminile nel mondo. Drammatico, Indonesia, Francia, Singapore, Australia2021. Durata 95 Minuti.
Una ragazza indiana riceve diverse proposte di matrimonio ma dovrà scegliere tra queste e continuare i propri studi. Espandi ▽
Conosciamo Yuni mentre si spoglia, nella prima scena del film di Kamila Andini, ma la nudità del suo corpo non ci permette di sondare in maniera compiuta il suo animo. Le priorità e le scelte di Yuni rimangono un mistero, celato dall’evidente bellezza e dall’obbligo di indossare maschere inevitabili per sopravvivere nella società soffocante in cui si trova. In breve tempo la teenager che indossa magliette che inneggiano al “Girl Power”, o che discute di dettagli sessuali intimi con le proprie coetanee, dovrà confrontarsi con il ruolo impostole dalla società, che la valuta secondo parametri arcaici e antitetici alla biologia. Andini adotta uno stile semplice e dimesso per avvicinarci al punto di vista di Yuni senza preconcetti, lasciando il proscenio alla straordinaria interpretazione di Arawinda Kirana. La macchina da presa è puntata costantemente su di lei e su un volto che deve esprimere nel silenzio la moltitudine di pensieri contraddittori di una teenager in difficoltà. L’accelerazione dell’epilogo porta a qualche soluzione semplicistica, ma Yuni resta un documento importante della difficile transizione verso l’emancipazione in molte zone del mondo. Recensione ❯
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Un film ipnotico e profondamente attraente che si inserisce perfettamente nella ricca tradizione thailandese. Drammatico, Australia, Tailandia2021. Durata 114 Minuti.
Ploy rivive i traumi della sua giovinezza alla vigilia del colpo di stato che nel 2006 colpì la Thailandia. Espandi ▽
Ploy, una donna thailandese, viene portata al cospetto del marito per dirgli addio. L’uomo, un politico, sta per lasciare il paese e sfuggire a quello che sarebbe stato il colpo di stato militare del 2006. È un evento che la riporta a trent’anni prima, quando la stessa famiglia deve affrontare un’altra assenza maschile, con il padre latitante in seguito alle proteste studentesche che rovesciarono la dittatura, e un’incidente in cui la giovane ragazza rischia di annegare. Due donne, due snodi critici per il paese, e un circolo vizioso di dolore familiare. Griffato da sfumature quasi gotiche, il film ha uno sguardo tutto al femminile su figlie che diventano donne che diventano madri. Figure disperate che devono fare i conti con il trauma di uomini resi invisibili dalla storia thailandese, piena di rovesciamenti e tragedie. Come d’abitudine per una cinematografia che vive un’epoca di splendore, la trama è deliberatamente offuscata e il ritmo glaciale, impercettibile come lo spostarsi delle ombre. L’effetto è ostico ma ipnotico e profondamente attraente, perché ognuno dei simboli su cui il regista si sofferma sembra celare storie e significati unici. Recensione ❯
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La moderna rivisitazione di una delle opere più famose della storia, diretta per la prima volta da Benjamin Millepied, il coreografo di Black Swan. Espandi ▽
Don José, un soldato ingenuo, viene sedotto dalle astuzie della zingara focosa Carmen. Tra i due nasce una passione dalle conseguenze drammatiche. Recensione ❯
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Una deliziosa e piacevole storia con antipasto, portata principale e dessert. Antonio De Benedetto è uno chef italiano con un'ambiziosa missione: cambiare il mondo attraverso il cibo. Per farlo, ha dato vita a un ristorante e un hotel nei quali lo staff è composto in larga parte da giovani uomini e donne con disabilità che arrivano da tutta Italia per formarsi e lavorare. Questi ragazzi e ragazze, ognuno con i propri sogni e progetti per il futuro, vengono formati da Antonio per affrontare un percorso verso la libertà e l'indipendenza. Recensione ❯
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Una donna si ritrova da sola a portare avanti la famiglia e la sua attività. Espandi ▽
Alla fine del diciannovesimo secolo, nella regione australiana dei Monti Nevosi, Molly Johnson vive isolata con i figli mentre il marito mandriano è via con il gregge. Incinta e sul punto di partorire, riceve prima la visita del nuovo sceriffo del villaggio, Nate Clintoff, appena arrivato da Londra assieme alla moglie giornalista, e poi di un uomo aborigeno, Yadaka, ricercato per l'omicidio di una famiglia bianca. Sullo sfondo delle tensioni coloniali e di una terra senza legge, Molly viene messa alla prova ed è chiamata a difendere la sua famiglia.
È un esordio alla regia ma per Leah Purcell - che scrive, dirige e interpreta da protagonista - rappresenta il culmine di un lungo viaggio che l'ha vista sviluppare la medesima storia in uno spettacolo teatrale prima, poi un romanzo e infine un sequel televisivo già in programma per il futuro.
Quando non si irrigidisce attorno al suo messaggio, The Drover's wife sa affiancare dei personaggi intriganti al carattere denso come la pietra di Molly Recensione ❯
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Un'odissea che esplora il rapporto tra gli umani e i fiumi. Espandi ▽
Dopo lo stupefacente Mountain che, in chiave di sinfonia audiovisiva, raccontava le scalate delle montagne più impervie, la voce narrante di Willem Defoe e l'esecuzione dell'Australian Chamber Orchestra ci accompagnano in un viaggio dalla sorgente dei fiumi al mare. Un'immersione attraverso spazio e tempo che abbraccia sei continenti, servendosi di una fotografia che utilizza prospettive inusuali, riprese aeree e satellitari. Un'odissea cinematografica e musicale che esplora la relazione fra i corsi d'acqua e il destino degli esseri umani e che segue quello stesso loro scorrere, capace, nel tempo, di plasmare paesaggi, intrecciandosi al flusso di culture ed esplorazioni. La narrazione e? affidata alla potenza delle immagini nella celebrazione della natura selvaggia dei fiumi e, al contempo, della loro vulnerabilità Recensione ❯
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Tre grandi amici affrontano lavoro, divertimenti, politica dell'identità, incontri e notti selvagge in questa satira tagliente sulla vita dei ventenni a Melbourne. Espandi ▽
Due ragazze, Penny e Mia vivono insieme e sono molto amiche, con loro abita anche Austin che aspira a diventare un artista affermato come Drag Queen. Tutte e tre sono giovani e alle prime esperienze lavorative in una Melbourne moderna e terribile. Mia è bisessuale e di origine asiatica, molto sicura di sé. Penny è etero e bianca e molto ma molto tormentata dall'ansia. Mentre Austin che si fa chiamare Wil King sul palco ha problemi di salute mentale e una passione sfrenata per i diamanti Swarovski. Recensione ❯
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Diario intimo della cantautrice australiana Courtney Barnett in un libero flusso di pensieri in musica. Espandi ▽
Un documentario musicale radicalmente differente dal canone, come lo è Courtney Barnett, cantautrice rock australiana, protagonista del film.
Il regista le consegna un dittafono su cui registrare in libertà il proprio stream of consciousness, le impressioni che seguono un tour estenuante, dall'inevitabile andamento "bipolare". Mentre scorrono le immagini della vita on the road di Barnett, splendidamente montate, la voce dell'artista diviene controcanto e accompagnamento, a seconda dei casi. Una testimonianza pura e incontaminata, un diario intimo che non nasconde nulla di sé, anche i momenti più depressivi, come la parentesi berlinese del tour che si trasforma in acme emotivo del film. Recensione ❯
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