Titolo originale | A Perfect World |
Anno | 1993 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Clint Eastwood |
Attori | Kevin Costner, Clint Eastwood, Laura Dern, T.J. Lowther, Keith Szarabajka, Leo Burmester Paul Hewitt, Bradley Whitford, Ray McKinnon, Jennifer Griffin, Leslie Flowers, Belinda Flowers, Darryl Cox, Jay Whiteaker, Taylor Suzanna McBride. |
Tag | Da vedere 1993 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,87 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 dicembre 2020
Butch (Costner) evade con un compagno violento e stupido che proprio non gradisce. Prendono un bambino in ostaggio e fuggono attraverso il Texas. Al Box Office Usa Un mondo perfetto ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 27 milioni di dollari e 11,2 milioni di dollari nel primo weekend.
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nella notte di Halloween del 1963, i due detenuti Butch Haynes e Terry Pugh riescono ad evadere dal carcere di Huntsville, Texas. In cerca di un'auto con cui fuggire, Terry, il più pericoloso e perverso dei due, fa irruzione in casa di una famiglia di testimoni di Geova composta solo da madre e tre figli. Nel tentativo di molestare la donna, attira le attenzioni del vicinato e costringe Butch a scappare trattenendo in ostaggio il piccolo Phillip. Ad occuparsi del caso è il capo della polizia Red Garnett che, a un anno dalle nuove elezioni e a poche settimane dalla visita del presidente Kennedy a Dallas, viene investito, assieme allo sceriffo locale, al tiratore scelto dell'FBI Bobby Lee e all'esperta criminologa Sally Gerber, di poteri speciali e di un furgone all'avanguardia con il quale dare inizio alla caccia agli uomini.
Per Clint Eastwood attuare una riflessione sui generi cui ha contribuito a formare la storia, significa parlare non solo al cinema ma all'intera coscienza culturale degli Stati Uniti. Dopo un (post)western decadente (Gli spietati), un ritorno al cinema d'azione che fa i conti con la recente storia americana (Nel centro del mirino) e un'inedita attenzione per i rapporti intergenerazionali (La recluta), con Un mondo perfetto, Eastwood riprende in mano uno ad uno i grandi temi etici e narrativi che più paiono essergli a cuore e li inserisce in una piccola storia tanto avventurosa quanto struggente.
All'interno della vastità dei territori texani, c'è abbastanza spazio per un racconto di evasione, di epica paesaggistica, di caccia all'uomo, di violenza e di redenzione, e al contempo per nessuno di questi. Perché Un mondo perfetto, per quanto sviluppi parallelamente sia la storia del fuggiasco e del suo piccolo ostaggio, sia quella dei suoi inseguitori, è visibilmente alla prima che è più interessato, alla costruzione del rapporto sia fraterno che paterno fra Butch e il piccolo Phillip, fatto di affetti ed esperienze di vita, di amicizia e complicità. Ritagliandosi il ruolo di capo della polizia burbero e solitario nella cornice della storia e limitandosi a qualche scambio di sentenze e di battute d'ingegno con la criminologa Laura Dern, Eastwood esalta la centralità del rapporto affettivo fra l'evaso e il ragazzino e il reciproco processo di formazione e di scoperta delle libertà delle emozioni.
La fuga in Alaska sognata dal personaggio di Kevin Costner viene così a configurarsi più come un tentativo di raddrizzare il mondo moderno alla base, l'espressione di un desiderio puro e primigenio di riconfigurazione del mondo che intende ripartire dal rapporto fra padri e figli e che è destinato al fallimento e alla pallottola di un cecchino. Come contrappunto, il regista contamina il sogno di Butch e di Phillip con una visione critica e disillusa di un mondo politico corrotto dal potere dell'apparenza e di una disuguaglianza sociale in cui ha peso fondamentale la formazione dell'individuo.
Il suo ideale sarebbe un ritorno di quello sguardo infantile che è parte integrante della cultura della più giovane fra le potenze del mondo occidentale, il riappropriarsi della purezza del territorio e dell'immaginario americano. Quella stessa purezza che l'America pare aver perso definitivamente il 22 novembre 1963 a Dallas. Anche lì un colpo sparato da un cecchino. Anche lì un uomo sognatore e carismatico a terra.
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Questo è sicuramente il più grande film di Eastwood dalla metà degli Anni Novanta sino ai primi Anni Duemila. Anche in questo caso il regista-attore – in un ruolo leggermente secondario – racconta con semplicità, linearità ma straordinaria bravura una storia verosimile nella quale giocano da protagonisti i sentimenti. Kevin Costner interpreta il fuggiasco Butch Haynes che, assieme al compagno Terry [...] Vai alla recensione »
Siamo nel 1963 e il Texas si prepara ad ospitare inorgoglito la venuta del Presidente John Kennedy. Una cerimonia che si concluderà tragicamente per il Presidente. Qualche giorno prima, nella notte di Halloween, lo Stato viene però scosso da un altro avvenimento: il rapimento di un ragazzino ad opera di due evasi, Butch Haynes (Kevin Costner) e Terry Pug.
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Nonostante il trascorrere del tempo, questo rimane uno dei migliori film di Eastwood. Forse potrebbe sembrare non molto credibile,sicuramente i poliziotti di turno fanno la figura dei polli,ma complessivamente si rimane incantati dal rapporto che va a crearsi tra il rapitore ed il bambino,da una regia accurata,dall'assenza di tempi morti e da un rapimento che diventa un emozionante viaggio [...] Vai alla recensione »
Butch,il galeotto evaso molto pericoloso,è chi prende come ostaggio un bambino molto sensibile,strappandolo alle braccia della madre;e una volta trovato un tiratore scelto lo uccide e il bambino si mette in salvo. Questa sarebbe il titolo di un articolo in un giornale che,dopo averlo letto,verrebbe da pensare"giustizia è fatta".
Nonostante gli anni e la miriade di film eccellenti diretti da Clint Eastwood, questo rimane sempre speciale e personalmente va sul podio dei migliori diretti dal regista. La prima cosa che colpisce è la grande capacità di Eastwood di coinvolgere e raccontare, di essere sobrio ed efficace ma mai sopra le righe, di dare spazio ai suoi protagonisti e di saper rimanere sulle sue, quasi senza voler intralciare. [...] Vai alla recensione »
Se c'è un modo per creare un originale rapporto intergenerazionale, per sconfiggere pregiudizi etici di una certa parte della società americana, dell'epoca Kennediana, Eastwood, con questo film l'ha centrato in pieno. Gli eroi stavolta non sono gli Sceriffi o, meglio, i Texas Ranger (come quello qui impersonato da Clint stesso), duri e senza scrupoli; ma uno sfortunato [...] Vai alla recensione »
“Il paradosso è una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile”. (Mark Sainsbury) Una storia paradossale, che solo lo stile rende “apparentemente accettabile”. Le ultime parole pronunciate nel film dallo sceriffo Red Garnett (Eastwood) sono state spesso interpretate [...] Vai alla recensione »
Quando uscì "un mondo perfetto" me lo sono perso, e non ho fatto un cattivo affare. Questo film è il festival dell'inverosimiglianza al cubo, sparpagliata su tanti luoghi comuni. Evasi che evadono per poi dar subito fuori di testa (ma che sei evaso a fare??), rapimenti di bambini assolutamente improbabili, bambini rapiti che invece di piangere "voglio la mamma" [...] Vai alla recensione »
Se è vero che debba esistere il male, affinchè possiamo conoscere il valore del bene, è altrettanto vero il contrario, ovvero che debba esistere il bene, per riuscire a capire dove risieda il male; perchè non saremmo in grado di scorgere il male, nella storia che vede protagonisti l'evaso Butch, e il piccolo Phillip, a meno che non ci rendiamo [...] Vai alla recensione »
La trama non era male, peccato per il finale troppo scontato e banale. Consiglio di spegnere il televisore 10 minuti prima che il film finisca. Non mi aspettavo un epilogo così idiota da parte di eastwood.
Eastwood è sinonimo di qualità sia come regista che come attore,anche in questa occasione è impossibile non sottolinearlo. La storia della fuga con bambino non sarebbe originale se non nel modo in cui ci viene raccontata. Il temibile Butch ed il piccolo Phillip infatti danno vita ad un rapporto di complicità che ,con il passare dei minuti,diventa davvero emozionante [...] Vai alla recensione »
e molto bello ...e nn posso negare che mi ha anche commosso in qualke scena....ma definirlo capolavoro mi sembra troppo..è stato recitato molto bn anche dal bambino..e da un grande kevin coster....è stato diretto anche molto bn.....pero manca di qualkosa..cmq resta un ottimo fil che consiglio a tutti di vedere
Ottimo film, davvero ben curato il rapporto tra il fuggitivo e il bambino, destinato tuttavia a uno struggente finale.
Le parole per descrivere questo film, per quanto ci si possa sforzare, non potrebbero mai rendere giustizia a questo capolavoro assoluto firmato da un MiTo come Clint Eastwood. Un film davvero indimenticabile, emozionante, ricco di significato e di valori. Costner, divenuto un fuorilegge suo malgrado, il bambino,l' amicizia paterna che si instaura tra i due, il velato rispetto che i suoi inseguitori [...] Vai alla recensione »
In questo film,il nostro "amato" Clint,ci regala altre emozioni legate ad un criminale che nella notte di Halloween rapisce un bambino,con cui avrà un sacco di avventure. La vicenda è narrata con una frequenza e con uno sviluppo dei fatti,a mio parere,"tipici" di Clint Eastwood,che vi consiglio,assolutamente,di vedere,ovviamente!
Non sarà mai abbastanza, dire della grandezza di Clint Eastwood, segnatamente come regista-autore. Da questa sceneggiatura di John Lee Hancock, nel 1993 trae"A Perfect World"dove, tra denuncia della dabbenaggine umana(l'evaso sciocco e banale, cui fa da contraltare certamente l'altro evaso, talora"reattivo"ma mai scioccamente "cattivo", emblematizzato [...] Vai alla recensione »
" In un mondo perfetto cose come queste non succederebbero neanchè" Secondo la mia visione, Eastwood racconta questo film sull'onda del surreale, dall'evasione, alla fuga e proseguendo con l'inseguimento. Particolarmente bello è il rapporto padre- figlio che si instaura tra fuggitivo e ostaggio.
Una caccia all'uomo abbastanza leggera e a tratti surreale. Degna di nota è il rapporto confidenziale e di complicità che si crea tra i due protagonisti. "In un mondo perfetto cose come queste non succederebbero neanche"
Un intreccio casuale e bizzarro di due solitudini diventa, in crescendo, un rapporto quasi sanguigno fra due sconosciuti: un uomo (Butch) che non è mai stato corrisposto dal padre e un bambino (Phillip) che è stato abbandonato dal padre. Ottima la prova di Kevin Costner e molto bravo anche il bambino, col suo "mutismo espressivo".
film fatto benissimo con un grande cast e soprattutto un fantastico Kostner. Commuove anche vedendolo la seconda volta
Per un ex-detenuto il sogno ideale non può che essere la libertà, sterminati spazi aperti a perdita d’occhio, magari sdraiarsi tranquillamente sull’erba: ed in effetti Un mondo perfetto comincia proprio così, poi Eastwood tramite flashbacks ripetuti ci riporta al vero inizio, quando il protagonista, Butch, fugge di prigione e, strada facendo, rapisce un bambino – il tutto nella notte di Halloween del [...] Vai alla recensione »
Un mondo perfetto è il bel titolo - in chiave ironica, perché quello che descrive certo non lo è, anzi - di un film assai lontano dall’essere perfetto, come invece sostiene l’affezionata lobby dei cultori di Clint Eastwood. Il quale, con tutta l’irresistibile simpatia rivelata in questi ultimi anni e l’innegabile crescita verso un cinema di qualità e di idee, resta un regista ineguale, che aspetta [...] Vai alla recensione »