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Eli Wallach

Eli Wallach è un attore statunitense, è nato il 7 dicembre 1915 a New York City, New York (USA) ed è morto il 24 giugno 2014 all'età di 98 anni a New York City, New York (USA).
Nel 2011 ha ricevuto il premio alla carriera al Premio Oscar.

Il brutto re di Brooklyn

A cura di Fabio Secchi Frau

Anni d'oro quelli del cinema Anni Sessanta e Settanta, che gli hanno conferito la fama necessaria per essere ricordato come una star internazionale. Un attore del passato oggi, ma che in passato è stato una stella del teatro americano che ha saputo gestire altrettanto bene la sua carriera cinematografica. Concentratosi su opere per la macchina da presa di Serie A, molto stimato e interessante, è soprannominato il re di Brooklyn (il quartiere dove è nato). Di religione ebraica si è spacciato per un convincente bandito messicano di nome Tuco nel cult di Sergio Leone Il buono, il brutto e il cattivo. Lui, per l'appunto, era il brutto. Il ladrone sporco, buono solo quando gli si metteva una corda per l'impiccagione attorno al collo. Sergio Leone vide le qualità di questo attore nel suo viso quando lo notò nel film I magnifici 7. Cappellone rotondo da cowboy e sopra un cavallo, teneva testa nei dialoghi con un calvo Yul Brynner, mentre qualche scena più in là veniva ucciso dallo stesso in una scena di morte che Eli Wallach ricorda ancora come il momento più bello e amato della sua carriera. Ma è solo accanto a Clint Eastwood e Lee van Cleef che si guadagna la popolarità e il successo, difficile dimenticarlo quando con il soldato confederato Mario Brega si lancia dal treno in corsa, rischiando persino la vita.

Fra Tony Award e televisione
Nato a Brooklyn, New York, nell'unica famiglia ebrea (emigrata dalla Polonia) in mezzo a moltissime altre italo-americane, cresce assieme a suo fratello e alle due sorelle (tutti e tre diventati insegnanti), lavorando sporadicamente nel negozio di dolciumi della madre. Iscrittosi alla University of Texas di Austin, accanto ad altri attori come Ann Sheridan e Walter Cronkite e al City College of New York, interrompe gli studi per diventare un soldato durante la Seconda Guerra Mondiale. Viene spedito nelle Hawaii, per lavorare negli ospedali militari, ma anche in Marocco, a Casablanca, e poi in Francia, dopo lo sbarco in Normandia. È proprio durante quegli anni che scriverà insieme ad altri commilitoni la piéce teatrale "Is This the Army?", all'interno della quale Wallach recitava il ruolo di Hitler. Aveva già una grande propensione per l'arte drammatica. Tornato in America, decide di studiare il metodo Stanislavski come molti altri suoi colleghi prima di lui. La sua bravura lo porta a Broadway dove comincia a recitare e dove vincerà un Tony Award, nel 1951, per il ruolo di Alvaro Mangiaco in "La rosa tatuata" di Tennessee Williams accanto a Maureen Stapleton. Successivamente, lavorerà anche con Rita Moreno in "Skydrift" (1945) e in "Antonio e Cleopatra" sempre accanto alla Stapleton, ma anche a Charlton Heston e Joseph Wiseman, con i quali farà gruppo anche in "Mr. Roberts", "Camino Real", "The Teahouse of August Moon", "Rhinoceros" e "Luv" (che avrebbe dovuto portare anche sul grande schermo, ma poi fu inspiegabilmente scartato a favore di un altro attore, Jack Lemmon). Soprannominato il "re di Brooklyn", sposa una degna regina, l'attrice Anne Jackson che gli darà tre figli: l'addetto agli effetti speciali Peter Wallach e le attrici Roberta e Katherine Wallach. Inizialmente, era stato scelto per il ruolo di Angelo Maggio nel film Da qui all'eternità, ma venne poi rimpiazzato da Frank Sinatra che vinse persino l'Oscar per quel ruolo. Non gliela perdonò mai a Sinatra che, secondo lui, fece delle grandi pressioni sui produttori per avere il ruolo. Nel frattempo, Wallach si fa conoscere anche nel piccolo schermo. Lavora in trasposizioni teatrali poi trasmesse dal piccolo schermo in programmi come "The Philco Television Playhouse" (1949-1955), "Armstrong Circle Theatre" (1952) di Ted Post, "Kraft Televisione Theatre" (1954) e "Goodyear Television Playhouse" (1954), ma anche in film tv come Lights Out (1951), The Web (1952) con l'amico Paul Newman e Leslie Nielsen, passando per The Kaiser Aluminum Hour (1956), Hallmark Hall of Fame (1957-1958) con Boris Karloff e Seventh Avenue (1977). Recita con Christopher Lee nel film tv The Pirate (1978), poi anche in Il brivido dell'imprevisto (1981), Cristoforo Colombo (1985) di Alberto Lattuada con Max von Sydow e Faye Dunaway, L'onore della famiglia (1985), Rocket to the Moon (1986) con John Malkovich, Autostop per il cielo (1986-1987), La signora in giallo (1988), Avvocati a Los Angeles (1991), Una sporca eredità (1992), Law & Order - I due volti della giustizia (1992) e E.R. - Medici in prima linea (2003).

Il fortunato esordio sotto Elia Kazan
Il debutto di Eli Wallach arriva con il film Baby Doll di Elia Kazan, grazie al quale vince un BAFTA per la migliore promessa maschile e una nomination ai Golden Globe.

La filmografia
Luminosa la sua carriera e i titoli della sua filmografia. Lavora sotto grandissimi registi e grandi interpreti. In un colpo solo, si trova fra Marilyn Monroe, Clark Gable e Montgomery Clift nel film di John Huston Gli spostati (1961) e Huston rimarrà così colpito da imporlo nel ruolo di Benjamin Franklin nella pellicola Independence (1976). Poi recita con il grande amico Paul Newman (Le avventure di un giovane, 1962), con Fred MacMurray (Ho sposato 40 milioni di donne, 1964), con James Mason (Gengis Khan il conquistatore, 1965), con Peter O'Toole (Lord Jim del 1965 e Come rubare un milione di dollari e vivere felici del 1966), con Rita Hayworth (Il papavero è anche un fiore, 1966), con Kirk Douglas (Jim l'irresistibile detective, 1968), con Dean Martin (Come salvare un matrimonio e...rovinare la propria vita, 1968), con David Niven e Jean-Paul Belmondo (Il cervello, 1969), con Yul Brynner (Il romanzo di un ladro di cavalli, 1971), con Ava Gardner e Christopher Walken (Sentinel , 1977), con Gene Hackman (Il principio del domino - La vita in gioco, 1977) e con Nick Nolte (Abissi, 1977). Sempre ruoli di secondo piano che hanno qualche guaio con la giustizia o vorrebbero compiere qualche azione poco lecita per i loro affari privati. Sono i ruoli che gli riescono meglio del resto. Stanley Donen si affida a lui quando dirige Il boxeur e la ballerina (1978), con Sophia Loren scambia qualche parola di italiano in Bocca di fuoco (1979) e si frappone a Anthony Perkins e Jeff Bridges in Rebus per un assassinio (1979). Molto amico di Steve McQueen, recita con lui in Il cacciatore di taglie (1980) e continua la sua carriera con Due tipi incorreggibili (1986) con Burt Lancaster, il drammatico Pazza (1987) con Barbra Streisand, l'interessante Il grande inganno (1990) con Harvey Keitel e Jack Nicholson e non può certo sfuggirgli una parte accanto ad Al Pacino (Il padrino - Parte III, 1990), Robert De Niro (La notte e la città, 1992) e il caliente Antonio Banderas (Two Much - Uno di troppo, 1996).

Il lavoro post ictus
Purtroppo vittima di un ictus che lo rende cieco all'occhio sinistro, continua a voler recitare nonostante tutto e si fa ancora più grande in film indipendenti e poco conosciuti come L'escluso (2000) con Vanessa Redgrave o in ruoli comici come il rabbino accanto a Milos Forman in Tentazioni d'amore (2000). Torna a lavorare con il collega Clint Eastwood, con il quale ha condiviso la fama in polverosi western, stavolta come attore da lui diretto nel bellissimo Mystic River (2003), duettando con Sean Penn e Tim Robbins, mentre è meno intenso in L'imbroglio (2006), accanto a Richard Gere. Sceneggiatore da Oscar per L'amore non va in vacanza (2006) con Cameron Diaz, viene scelto da Roman Polanski per L'uomo nell'ombra (2010) e da Oliver Stone per Wall Street - Il denaro non dorme mai (2010) con Michael Douglas.

I suoi ruoli nel cinema western
Importantissimo il suo contributo al genere western con i cattivi d'eccezione e i pistoleri dall'aria truce di I magnifici sette (1960) con Brynner e Steve McQueen, I sette ladri (1960) di Henry Hathaway, La conquista del West (1962) con Gregory Peck e John Wayne e Il buono, il brutto e il cattivo (1966) di Sergio Leone con Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Aldo Giuffré e Luigi Pistilli, nella parte di Tuco, il brutto, alla ricerca di un tesoro nascosto. L'ultimo film western è L'oro di MacKenna (1969) con Gregory Peck.

Ultimi film

Documentario, (USA, Israele - 2009), 73 min.
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