Un thriller ambientato in un futuro così vicino da poter essere considerato quasi presente. Espandi ▽
In un futuro distopico il sistema carcerario italiano è stato riformato grazie all’invenzione dell’ipersonno: le pene vengono scontate dai detenuti in uno stato di sonno artificiale in apposite celle acquatiche. David Damiani è uno psicologo che si occupa di monitorare la psiche e lo stato di memoria dei detenuti tramite risvegli periodici. Con l’aiuto della fidanzata Viola, si troverà a indagare sull’oscura verità che si cela dietro al progetto. Nel disegnare un futuro distopico, l’esordiente Mascia ci mette in guardia da una minaccia quanto mai attuale, ossia la pericolosa deriva che può prendere il mondo nel momento in cui lo sviluppo tecnologico e quello morale non vanno di pari passo. È in questo ambiente che uno straordinario Stefano Accorsi, negli inediti panni di David Damiani, si muove cauto, con avvedutezza, conducendo la sua indagine volta a scoperchiare il velo di Maya con resilienza e senza mai arrendersi, anche quando non sembra esserci più niente da fare. Recensione ❯
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L'impronta del compositore sul suo ampio entourage. Il produttore Senardi incontra tante voci che lo ricordano con amore. Documentario, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le più emozionanti interpretazioni di Battiato si intrecciano con testimonianze d'eccezione, in un viaggio nella musica e nella vita di un cantautore unico. Espandi ▽
Come tutti i grandi innovatori, Franco Battiato ha lasciato un segno profondo non solo nel suo grande pubblico che l’ha seguito in massa a partire da “La voce del padrone” (album di grande successo pubblicato nel 1981), ma soprattutto nella vita delle persone che lo hanno frequentato a lungo. È la pista narrativa di Franco Battiato - La voce del padrone, passato al Taormina Film Festival 2022, prodotto da Matteo Berciga e Andrea Zoso per RS (Rolling Stone Produzioni, che già aveva prodotto di Spagnoli Il coraggio del leone) e ITsART, la piattaforma digitale della cultura italiana lanciata dal Ministero della Cultura nel 2021 (e gestita da Cassa Depositi e Prestiti e Chili). Questo speciale sul compositore e interprete di Jonia (Catania) è firmato da Marco Spagnoli ma a tutti gli effetti può considerarsi e si presenta subito come lo sviluppo di un’idea del produttore musicale Stefano Senardi, che disinvolto campeggia in ogni inquadratura, sempre a fianco e in ascolto, a volte in dialogo, con gli intervistati: numerosi amici, colleghi, collaboratori di Battiato. È un catalogo agrodolce e home made in cui rivive lo sperimentatore ardito, inizialmente snobbato dalla critica musicale, l’amico scherzoso e graffiante, lo studioso pervicace, il compositore curioso di tutto, la guida spirituale. Recensione ❯
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Una beffarda e tagliente satira in costume in cui si intravedono stile e marchi di fabbrica del regista gallese. Drammatico, Gran Bretagna1982. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una villa della campagna inglese, alla metà del Seicento, un pittore riceve l'incarico dalla proprietaria, Lady Herbert, di eseguire dodici disegni della sontuosa dimora. Espandi ▽
Verso la fine del diciassettesimo secolo, nella cornice dell’Inghilterra rurale, la signora Herbert cerca di convincere un pittore, il signor Neville, a realizzare una serie di dodici dipinti che ritraggono la dimora di famiglia, Compton House. Neville accetta, ma solo a patto di includere nel contratto i favori sessuali della signora mentre il marito è assente. Quando l’uomo viene ucciso, il pittore è il sospettato numero uno. Quarant’anni sono trascorsi dall’uscita de I misteri del giardino di Compton House, un tempo lungo che per nulla ha smussato l’affilatissima lama satirico-grottesca dell’opera seconda di Peter Greenaway. Il restauro appena realizzato e la nuova uscita nei cinema punta i riflettori sul film che per primo portò il regista all’attenzione della scena britannica; fu girato con finanziamenti televisivi - un’altra epoca - ma fece scalpore in quanto ardito ibrido ultra-cerebrale tra giallo in costume, provocazione grottesca e arguta riflessione (come sempre del resto per Greenaway) sul valore e sulla verità dell’immagine attraverso la lente artistica. Lo spettatore intrigato dalla produzione di Greenaway del ventennio successivo ne troverà qui la genesi, che parte dall’idea di paesaggio e della sua rappresentazione. Recensione ❯
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Un film su una squadra di calcio unica, che ha deciso, di punto in bianco, di diventare per una stagione non solo la più forte, ma soprattutto la più bella. Espandi ▽
Gianluca Vialli, Roberto Mancini, Toninho Cerezo, Gianluca Pagliuca e molti altri protagonisti raccontano la cavalcata che portò la Sampdoria dei miracoli a vincere lo scudetto nella stagione 90-91 e a duellare alla pari con il Barcellona nella finale di coppa dei campioni l’anno successivo. Tra aneddoti, gol, storia, vittoria e sofferenza, viene fuori l’anima di questi uomini, campioni dentro e fuori dal campo. La bella stagione è un delizioso amarcord del bel tempo che fu: la grande stagione della Samp. Attraverso le voci degli stessi campioni, ma anche di magazzinieri e opinionisti, emerge un racconto corale in cui aneddotica, calcio, amicizia e sofferenza si mischiano. Prima che essere una storia di vittorie e di calcio, La bella stagione racconta di amicizia e di rivalsa, una di quelle storie che sono possibili solo nello sport. Marco Ponti riesce nella complicata impresa di estrapolare, da una storia di sport, una palette di emozioni e di valori che finiscono per trascendere la dimensione meramente calcistica del documentario, lanciando un messaggio veramente universale. Recensione ❯
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Un docu-film non scontato che restituisce una visione viva, in movimento, delle opere di Botticelli. Arte, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bellezza, creatività, genio: la Firenze rinascimentale di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, è un concentrato di arte e cultura. Ma non è solo questo. Espandi ▽
Ci sono due opere d’arte che vivono nell’immaginario collettivo di tutti. Questo “tutti” non è un termine generico, ma è scelto chiaramente per delineare un’idea collettiva di qualsiasi generazione e paese. Si tratta della “Primavera” (1477-1482) e della “Nascita di Venere” (1485) del Botticelli, due opere “cult” della storia dell’arte e dell’Italia rinascimentale riconoscibile da chiunque. Botticelli e Firenze - La Nascita della Bellezza, il film ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani, non parte da queste opere - che naturalmente analizza anche in maniera complessa, riportando influenze e visioni che vanno dai Preraffaeliti fino a Terry Gilliam, passando per Andy Wharol e Giosetta Fioroni - ma narra di Botticelli come figura molto più attenta, attiva, pensante e d’esempio di quel periodo storico. Sandro Botticelli (Firenze, 1445 c.-1510) ha infatti modificato visioni e stile seguendo una forte passione non solo nei confronti del mezzo per cui era nato, quello della pittura, per cui la grazia, il talento sono indiscutibili, ma è stato un attento osservatore della sua contemporaneità. Recensione ❯
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Stile ricercato e sequenze spettacolari. L'opera prima di Aldo Iuliano è un progetto ambizioso che racconta desideri e derive della generazione Z. Drammatico, Italia2022. Durata 90 Minuti.
Il film fotografa la Generazione Z alle prese con la scoperta dei propri sentimenti. Espandi ▽
Al termine di un’estate al mare, la sera prima di tornare a Parigi, la ragazza francese Justine viene convinta controvoglia a seguire le amiche Dani e Marta e i loro fidanzati Balo e Ste nella proprietà di quest’ultimo, un castello allestito a spazio d’arte contemporanea. Tra alcol, droga e sfide di coraggio stabilite da Able, l’intelligenza artificiale che governa la casa-museo, l’avventura finirà in tragedia. Space Monkeys è l’ambizioso progetto dell’esordiente Aldo Iuliano, che racconta desideri e derive della cosiddetta generazione Z con uno stile ricercato ed esaltato dall’alta definizione. Gli interpreti noti al pubblico delle piattaforme e la trama che sfrutta la moda delle challenge caratterizzano un racconto che parla soprattutto a giovani e giovanissimi, con le forme, però, di un cinema da e per adulti. Un aspetto, quest’ultimo, non necessariamente negativo, dal momento che Iuliano gira con uno stile così elaborato da portare la vicenda su un piano che da ordinario si fa audace, non sempre controllato ma coraggioso. Recensione ❯
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Un giallo di impianto tradizionale che mantiene una discreta atmosfera di mistero. Thriller, Italia2022. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un centro fitness alla moda è il teatro di una serie di delitti sempre più macabri e violenti. Le vittime hanno in comune un elemento fondamentale: sono donne. Chi è il responsabile? E perché uccide? Espandi ▽
La storia di un uomo il cui passato è avvolto nel mistero. Delle donne non tollera né l'inganno né il rifiuto e per vivere in assoluta normalità, la sua mente deve raggiungere sempre l'estremo, al punto di compiere gesti inconcepili: punirle con l'omicidio. Recensione ❯
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Un horror senza nuove idee e senza nuove immagini in grado di aggiornare i modelli già consolidati. Horror, Thriller - USA2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane suora perseguitata dai traumi dell'infanzia combatte un demone che possiede una bambina. Espandi ▽
Dopo un esorcismo andato a buon fine, seguito però dall’inspiegabile suicidio della donna, la giovane suora Ann decide di abbandonare gli esorcismi: ma il risveglio di un vecchio caso la costringe a proseguire e a scoprire una verità sconvolgente sul suo passato e su una possessione che la vedrà più coinvolta di quel che credeva… Dev’essere difficile per gli sceneggiatori di film horror non cedere alla tentazione dell’ovvio, andando cioè a pescare da qualche parte che non sia il solito armamentario visivo e narrativo del genere, soprattutto nel caso di film sulla possessione demoniaca. Non serve essere appassionati o addirittura esperti di horror (categoria molto frequentata sia dal pubblico sia dalla critica cinematografica) per accorgersi che il film di Daniel Stamm è un prodotto senza nuove idee (salvo forse quella dei capelli che soffocano la bambina, non a caso finita sul poster del film) e senza immagini con cui rappresentare quelle vecchie, che pure ci sono e sono parecchie. Recensione ❯
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La California è un pezzo di campagna tra la via Emilia e il West, fatto di tanti microcosmi che s'incastrano in una collettività vera e vissuta, viscerale, ironica, emiliana. Espandi ▽
Emilia, Modena, La California: le sorelle gemelle Ester e Alice passano il tempo tra infanzia e adolescenza, cotte sognate e cotte vissute, tortellini e Amaro del Ciclista. Ogni cosa va avanti nella solita routine, finché Allende e il figlio Pablo, esuli comunisti dal Cile dittatoriale, fanno la loro comparsa. Il nuovo film di Cinzia Bomoll è un film di doppi, riflessi, identità. E la soluzione è sempre una: andare avanti non dimenticando mai nessuno. È una questione personale. Cinzia Bomoll è cresciuta in quei luoghi, parla in quel modo, ci è tornata per scrivere. Passava dalla frazione La California quando era bambina per andare a trovare la nonna e tutta quella sfera emotiva e vitale torna e ritorna ancora (nel suo ultimo libro “La ragazza che non c’era” e in uno suo più vecchio, “Lei che nella foto non sorrideva”, a cui questo La California si ispira). Ma quello che c’è dentro appartiene anche ad altri, in primis Silvia e Giulia Provvedi, le interpreti di Ester e Alice, gemelle dal nome d’arte Le Donatella e anche loro di Modena, starlette disinvolte di X-Factor, L’Isola dei Famosi, Grande Fratello VIP. La loro prova è una scommessa vinta, e non per poco. Recensione ❯
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Un film affascinante anche quando viene travolto dalla sua stessa ambizione. A Crowe basta un primo piano per raccontare un personaggio. Thriller, USA2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un miliardario escogita un pericoloso poker. Ma ben presto si renderà conto che ad essere in pericolo è lui stesso. Espandi ▽
Jake Foley, 57 anni. Professione: giocatore d'azzardo. Quando era adolescente ha avuto una delle esperienze più elettrizzanti della sua vita con i suoi amici: è riuscito infatti a non farsi derubare i soldi di una vincita a poker dal fratello più grande di uno di loro saltando nella cascata del fiume. Nel corso degli anni Jake è diventato miliardario. Ha una villa lussuosa e ipertecnologica a Miami piena di opere d'arte di cui è un grande appassionato. Nasconde però un segreto che non ha detto a nessuno, neanche alla sua famiglia. Decide così di riunire i suoi vecchi quattro amici di un tempo per una partita a poker ad altro rischio. L'incontro inizialmente è rilassato anche se nel gruppo c'è chi ha con Jake un rapporto conflittuale, di amore-odio oppure nasconde dei segreti; l'obiettivo del padrone di casa però è quello di ottenere giustizia su ognuno di loro. I suoi piani però saltano quando dei criminali riescono ad entrare nella sua villa e a quel punto deve fare di nuovo squadra con l'inseparabile gruppo di un tempo. Recensione ❯
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I Dardenne raccontano una fratellanza apparentemente impossibile, semplificando lo stile ma senza rinunciare al loro umanesimo integrale. Drammatico, Francia2022. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo e una ragazza si trovano in Belgio dopo esser scappati dall'Africa. Espandi ▽
I fratelli Dardenne raccontano una fratellanza apparentemente impossibile perché non dettata dal sangue ma dalla vicinanza affettiva e dal comune bisogno. La domanda che sorge spontanea ècome mai il loro linguaggio filmico si sia apparentemente semplificato mentre il loro umanesimo integrale non abbia arretrato di un millimetro. Una delle risposte potrebbe risiedere nel desiderio dell'arrivare al più ampio pubblico possibile con vicende che traggono la loro ispirazione dalla realtà e che, come in questo specifico caso, non hanno bisogno di nomi di richiamo ma debbono trovare la loro verità proprio in un casting il più anonimo (per lo star system) possibile. In questi tempi di pandemia e di guerra le vite dei migranti sono passate in secondo piano anche per molti di quelli che prima ne sostenevano le ragioni. I Dardenne tornano a ricordarci che quelle vite ci riguardano. Recensione ❯
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Mimmo (Domenico Manfredi) ha 50 anni e un'inguaribile ossessione per i giochi a premi. Quando, ricorrendo a modi molto poco
ortodossi, riesce a vincere un weekend "all inclusive" in una lussuosa villa del '700, convince i suoi ignari amici di sempre, Lello (Raffaele
Ferrante) e Francesco (Francesco De Fraia), ad accompagnarlo. Quello che nessuno dei tre può immaginare, però, è che la villa non è affatto
lo sfarzoso resort che si aspettavano, bensì un cupo ricettacolo di tensione ed eventi inspiegabili mossi dal malefico fantasma di una bambina
(Artemisia Levita) in cerca di vendetta e intenzionato a tormentare i tre sfigatissimi amici, rendendo la loro vacanza un vero e proprio incubo! Recensione ❯
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In un magazzino di Palermo un gruppo di persone frantuma le ossa di vittime consenzienti per riscuotere gli indennizzi assicurativi. Espandi ▽
Palermo. Vincenzo fa parte di una banda di truffatori che si occupa di simulare incidenti in cambio di una fetta degli indennizzi assicurativi. Quando non riesce a reclutare nuovi clienti, pensa di coinvolgere Luisa, una giovane ragazza tossicodipendente a cui si è avvicinato per aiutarla. Per il suo primo film da regista, l’attore teatrale e cinematografico Vincenzo Pirrotta si circonda di eccellenze del cinema siciliano e racconta una storia sofferta, intrisa di disagio sociale e che affonda le radici nella cronaca. Non c’è una profonda elaborazione, né una ricerca sofisticata; c’è l’urgenza di testimoniare di una storia presentata in modo corale, attraverso prospettive molteplici. Qui aiutano gli ottimi attori: Luigi Lo Cascio nel ruolo di un invalido cocciuto che si rifiuta di pagare, la sempre memorabile Aurora Quattrocchi nei panni di una madre “anima nera” di Munziana memoria, e poi volti affidabili come Ninni Bruschetta e lo stesso Pirrotta che si sobbarca il ruolo di protagonista. Recensione ❯
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Un vivido affresco familiare con un piccolo e indimenticabile protagonista. Drammatico, Francia2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il complicato rapporto tra fratelli nel quartiere popolare di Sète. Espandi ▽
Nour ha quattordici anni ed è l'ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro, da quando il padre è morto e la madre è in coma. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti, e con l'inizio dell'estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all'economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un'insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso. Per Nour è l'occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori, e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. Yohan Manca adatta per lo schermo del materiale teatrale, tradendo però la dimensione da palcoscenico e privilegiando invece le riprese in esterna, curiose e sempre in movimento come ben si addice all'estate delle "grandes vacances" che sta per iniziare. Pur nelle sue linee narrative convenzionali, con le tensioni tra i fratelli su come trovare i soldi per andare avanti, una mascolinità rigida da navigare e l'idea di un mondo dalle prospettive limitate che ammette solo la possibilità di andarsene o soccombere, il bel film di Manca trova il tempo di tratteggiare con sentimento ogni personaggio, e di sfruttare come si deve lo straordinario volto del piccolo Maël Rouin-Berrandou. Recensione ❯
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Crescere in un luogo in cui non solo si vive il presente ma ci si prepara per il futuro. Documentario, Italia2022. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In fondo al Delta del Po, in un paese che vive grazie alla pesca delle vongole, un gruppo di sedicenni è conteso fra scuola e lavoro. Espandi ▽
Vivere sul Delta di un fiume come il Po può assumere sia un risvolto romantico come offrire la sensazione di luoghi in cui la vita si ripropone sempre uguale con ritmi cadenzati dalla monotonia. In questo documentario Sironi e Gottardo sanno sottrarsi al luogo comune mostrandoci il quotidiano percorso di adolescenti per i quali la scuola, intesa in senso tradizionale, non ha più nulla da offrire. Li seguono così in un corso che vuole offrire loro competenze legate al futuro che li attende. I registi seguono tutta la vicenda e ci mostrano quanto sia importante saper trovare un equilibrio indubbiamente difficile ma anche necessario per poter ottenere quel risultato che il tentativo di porre un freno alla dispersione scolastica richiede. Ci aprono poi un orizzonte che potremmo definire inatteso. È un messaggio che apre a considerazioni non convenzionali che ci mostrano una provincia che merita di essere esplorata senza pre-giudizi e con lo stesso sguardo aperto che si e ci concedono i due autori. Recensione ❯
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