Rivelazione del cinema francese del 2019, Souad Arsane diventa attrice per caso, senza coltivare una vera e propria passione per l'arte drammatica, ma seguendo la sensazione di benessere che le dava l'avere gli occhi puntati su di lei, l'attenzione della gente e il piacere di lavorare all'interno di una squadra come quella di una troupe cinematografica.
La sua avventura comincia però come sceneggiatrice del cortometraggio Haramiste, del 2014, per la regia di Antoine Desrosières, all'interno del quale ha anche una piccola parte. La Arsane lo scrive con il regista stesso e una delle interpreti, Inas Chanti.
Nel 2016, esordisce sul grande schermo nel lungometraggio Le ciel attendra di Marie-Castille Mention-Schaar, ma sarà di nuovo Desrosières, nel 2018, a chiamarla sul set del suo nuovo film, Sextape, invitandola a collaborare con lui anche alla fase di scrittura della pellicola, alla quale non manca neanche la collega Chanti. Insieme, imbastiscono la storia di una ragazza che viene filmata in un incontro amoroso con il suo fidanzato e quello di sua sorella. La commedia partecipa alla sezione Un Certain Regard della 71° Edizione del Festival di Cannes.
L'anno seguente, recita nel cortometraggio Bleu Blanc Merde di Kheïra El Fares. Purtroppo, con la pandemia, si bloccano altri progetti nei quali era stata coinvolta, ma ricomincia a lavorare a partire dal 2020, quando viene scelta per entrare nel cast di Papi Sitter di Philippe Guillard e di Ibrahim di Samir Guesmi.
Dopo un anno di assenza dal grande schermo, apparirà nel telefilm Toutouyoutou (2022) e, parallelamente, apparirà anche in Space Monkeys, opera prima di Aldo Iuliano che vuole raccontare la solitudine dei teenagers contemporanei.