Un grande affresco che vuole rendere giustizia a chi ha subito una prevaricazione in nome degli 'affari'. Drammatico, USA2023. Durata 206 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel 1920 una tribù di indiani viene massacrata. L'Fbi indaga e risolve uno dei casi più difficili della storia. Espandi ▽
Oklahoma, primi anni Venti. Ernest Burkhart ha combattuto in guerra e torna nella nativa Fairfax in cerca di fortuna. Su consiglio dello zio, Ernest sposa una donna nativo-americana, Molly, in parte perché spera di appropriarsi delle sue ricchezze, in parte perché ne è davvero innamorato. Nella Nazione Indiana gli Osage si stanno ammalando e muoiono uno dietro l'altro di una strana "consunzione", o di quella malinconia che i conquistatori sono ben contenti di far loro affogare nell'alcool. Quelle morti sono strategiche e stanno avvenendo anche nella famiglia di Molly.
Killers of the Flower Moon, ispirato al romanzo omonimo di David Grann, stana il peccato originale degli Stati Uniti: quella avidità e prepotenza di cui i pionieri si autoassolvono raccontandosi un mare di bugie. un grande affresco che, prendendo le mosse da una serie di delitti, si libera della detection per illuminare le dinamiche dietro i comportamenti criminali, e il lato oscuro dell'animo umano che li razionalizza come "affari".
Su tutti giganteggia Robert De Niro, che nel ruolo di Bill "il Re" Hale fa confluire tante sue caratterizzazioni precedenti, da Al Capone a Max Cady, regalandogli un'ambiguità diabolica e una bonomia terrificante nella sua totale mancanza di reale empatia. Recensione ❯
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Il film erede di Resident Evil, con due protagonisti di ingegno e coraggio. Fantasy, USA, Germania2020. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna che lavora per le Nazioni Unite combatte contro l'invasione dei mostri. Espandi ▽
Una ranger dell'esercito americano in missione in Medio Oriente si imbatte con la sua squadra in un varco dimensionale, che la trasporta in uno scenario coperto da dune di sabbia e popolato di enormi mostri. Questi danno la caccia al team di militare americani, ma lei riesce a salvarsi e incontra un altro uomo, un veterano di questo mondo che parla una lingua sconosciuta. Dopo una fase conflittuale i due realizzano di dover collaborare, per raggiungere la misteriosa torre che apre il portale tra i mondi. In quella direzione si è diretta infatti anche la nave di cui il misterioso uomo è naufrago.. Recensione ❯
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Un film da ricordare. Claudio Bisio esordisce con l'urgenza di condividere riflessioni ed emozioni. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La missione di tre bambini durante la seconda guerra mondiale. Espandi ▽
Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l'amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito. Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono il fratello Vittorio, milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell'Istituto per gli orfani che ospita Vanda.
L'esordio alla regia di Claudio Bisio appartiene alla categoria di quelli che non si dimenticano. Bisio guarda ai suoi giovanissimi e straordinari protagonisti con il desiderio di fare un film che arrivi al pubblico più vasto senza però scegliere soluzioni facili o scorciatoie narrative anche quando modifica, come è necessario fare, elementi anche importanti del romanzo. Si sente l'urgenza di condividere pensieri, riflessioni (non solo, si badi bene, sul passato) ed emozioni.
Qualcuno sa ancora rinvenire dentro di sé l'innocenza, lo sguardo comunque ancora aperto alla meraviglia che è proprio dei bambini, nonostante tutti i possibili condizionamenti. Bisio c'è riuscito e ha trovato anche il modo migliore per comunicarlo. Recensione ❯
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Un adventure vecchio stile e screziato di horror, per un po' di emozioni senza pretese. Avventura, Drammatico, Horror - USA2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un padre e le sue due figlie adolescenti si ritrovano braccati da un enorme leone solitario intenzionato a dimostrare che nella savana c'è solo un predatore supremo. Espandi ▽
Nate, medico e vedovo, porta in Sudafrica le figlie Mere e Norah per cercare di riconciliarsi con loro, distrutte dalla perdita della madre, separata da Nate da alcuni anni. Per il loro safari nella savana si affidano alle cure di Martin, amico di lunga data ed esperto tracker. Durante una escursione, però, Martin incappa in un villaggio tsonga sterminato da una belva, con ogni probabilità un leone impazzito. È l'inizio di una lotta per la sopravvivenza, in cui Nate e le figlie dovranno unire le loro forze e ricorrere a ogni espediente per salvarsi.
Proprio come fu per Spielberg, l'horror diviene il tessuto connettivo del confronto tra protagonista e antagonista, acquattato nell'ombra come il killer di uno slasher, pronto a ricorrere a ogni stratagemma per chiudere in un angolo il dottore interpretato da Idris Elba.
Nel comparto action Beast funziona, aiutato da un buon uso della computer grafica - ma la rende oltremodo anacronistica. Ha ancora un suo target, specie tra i teenager a cui sembra rivolgersi, questo cinema di avventura da ancien regime? Recensione ❯
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Un film dalle tinte horror/mistery che racconta un passaggio fondamentale nella vita e nella formazione di ogni individuo: l'accettazione di sé, della propria vera natura e delle proprie ombre. Espandi ▽
1813, in un piccolo borgo rurale italiano. Giacomo, Pilla e Orazio sono i tre figli dei conti Gustavo e Adelaide, proprietari terrieri e punto di riferimento della comunità agricola locale: lui illuminista convinto, lei beghina religiosa. Nelle campagne circostanti gli animali vengono uccisi da una creatura misteriosa che i contadini hanno soprannominato la Bestia: ma lo zingaro Scajaccia sostiene che le uccisioni non siano opera del lupo grigio avvistato nella zona. Orazio, che ha paura del buio ma è incuriosito da tutto ciò che è misterioso, si aggira per la villa padronale. Giacomo invece, è fragile e chino sui libri, ed è di lui che il piccolo Orazio comincerà a sospettare.
Ambra Principato, che ha un diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e un passato di regista pubblicitaria, e il suo duplice approccio è qui evidente: da un lato un'attenzione autoriale non comune, dall'altro una gestione economica delle inquadrature, attenta a non sprecarne nessuna.
Si intuisce una certa fretta nel completare la sceneggiatura e le riprese, ma è compensata dalla confezione elegante portata a casa dall'autrice, un nome su cui investire: con più tempo e maggiori mezzi, e con la possibilità di concentrarsi maggiormente su un paio di piani narrativi, Principato può fare ottime cose, delle quali Hai mai avuto paura? è probabilmente soltanto un assaggio. Recensione ❯
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Babinet trasfigura una realtà che conosce bene per riflettere sulla definizione di normalità. Riuscita l'alchimia tra Poelvoorde e Lacroix. Commedia, Drammatico - Francia2023. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Adattamento dall'opera Monster in the hall di David Greig. Espandi ▽
Lucie è un'adolescente orfana di madre che si deve prendere cura di suo padre William che è affetto da sclerosi multipla. È così costretta a mettere insieme lo studio, le faccende domestiche e il lavoro in una paninoteca per far quadrare il bilancio. La sua passione per la scrittura e per inventare storie spesso al limite della credibilità l'aiuta ad andare avanti nonostante tutto. L'annunciata visita di un assistente sociale mette però tutto in discussione. Potrebbe essere trasferita in una casa famiglia e quindi la sua vita deve apparire assolutamente 'normale'.
Olivier Babinet trasfigura una realtà che conosce bene creando un contesto in cui gli elementi parlano del presente senza doverlo però connotare con precisione. Il suo obiettivo era quello di realizzare un film in cui instillare, come lui stesso afferma, "una goccia di Miyazaki nei fratelli Dardenne". Ha cioè inserito nel film dei detour che si dirigono sul versante fantastico per evitare l'imitazione di quelli che ritiene dei maestri (il regista è nato a Strasburgo e vive a Parigi ma la coproduzione è belga).
La visione del film ci conferma che il suo obiettivo è stato raggiunto grazie anche all'alchimia che si crea tra i suoi due protagonisti Benoît Poelvoorde e Justine Lacroix. Recensione ❯
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Un uomo cerca di rimettersi in gioco addestrando cani ma si troverà a gestire un branco di bambini. Espandi ▽
Pasquale è un educatore cinofilo che perde una gara e la sua ex moglie, sempre vincente, gli porta via l'adorato cane. La sua vita va in frantumi, a salvarlo è l'idea di un posto dove tenere i cani degli altri e accudirli in serenità. Peccato che il suo volantino finisca per essere frainteso e alla sua porta si palesino una serie di creature da accudire, che non sono cani ma bambini selvaggi in cerca di un po' di tenerezza. Insegnerà loro quello che sa fare meglio: come diventare un vero "branco" e sostenersi a vicenda.
È una commedia tenerissima, Gli addestratori di Andrea Jublin. Tenera non solo perché si tratta di un family movie sprigionante buoni sentimenti da ogni poro, ma perché ha come protagonista un personaggio imperfetto, goffo, che ha fatto tanti errori nella vita, ma riesce da subito a farsi benvolere dal pubblico.
Infonde buoni sentimenti, fa sorridere, regala scene godibili e sa intrattenere tutta la famiglia con intelligenza e garbo, senza grandi pretese. Di questi tempi, davvero, non è poco. Recensione ❯
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Una storia universale che racconta il difficile rapporto con i genitori, ma racconta anche di un conto in sospeso, di un lutto non ancora elaborato e della difficolta` di diventare adulti. Espandi ▽
In una città portuale di provincia Leo ha un piccolo negozio di oggettistica e modesto antiquariato. Le cose non gli vanno bene, e si fa sempre più presente la minaccia di uno strozzino. Leo è disposto a tutto, per evitare lo strozzino, con una tanica di benzina e con l'aiuto di un ragazzo cinese, trasforma il suo negozio in un cumulo di cenere. È disposto anche a rubare. A rubare un quadro di valore: la tela di un esponente delle avanguardie del Novecento. Il quadro si trova nella villa di un facoltoso imprenditore, collezionista d'arte, aspirante sindaco nella lista "Famiglia Unita". Destino vuole che il figlio dell'imprenditore e la figlia dello strozzino abbiano una relazione...
È un film d'esordio, e di un film d'esordio ha la sgangheratezza e il coraggio. Coraggio di usare la macchina a mano in ogni istante, coraggio di mettere in scena, senza paura, le situazioni più paradossali; coraggio di giocare con i luoghi obbligati del cinema di genere.
La cosa bella del film è il suo modo di mescolare le miserie della vita quotidiana allo stra/ordinario di una trama avventurosa, gangsteristica, seppure in modo grottesco. Piace la disperazione che alberga anche nei personaggi "cattivi". Piace meno il continuo ricorrere ai passaggi obbligati del genere, e la stilizzazione fumettistica dei personaggi. Recensione ❯
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Un drama incentrato sulla figura di un artista che soffre di sinestesia. Espandi ▽
Una storia d'amore di formazione che segue un aspirante creatore affetto da sinestesia, che deve fare i conti con un futuro incerto, mentre affronta le pressioni dell'amore, della famiglia e della sua cultura brasiliana a Newark, nel New Jersey. Recensione ❯
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Un distopico film d'azione incentrato sulla potenza di una vendetta. Prodotto da Sam Raimi. Espandi ▽
Boy, una persona sorda con una vivace immaginazione, deve fare i conti con l'assassinio della sua famiglia. Viene addestrato da un misterioso sciamano a reprimere la sua immaginazione infantile e a diventare uno strumento di morte. Recensione ❯
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Tra recupero del disegno originale e spettri sociali contemporanei, la celebre famiglia conquista l'animazione senza perdere la macabra ironia. Animazione, Commedia - USA2019. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La dark family più strana ed esilarante del piccolo e del grande schermo in una nuova versione cinematografica. Espandi ▽
La famiglia Addams vive infelice e contenta nella sua magione, protetta da una fitta coltre di nebbia. Almeno fino a quando Margaux Needler, conduttrice di un reality, non fa bonificare la palude sottostante per edificare la città color pastello di Assimilazione. La trama del film non riserva grandi sorprese, più interessante è il recupero dell'immaginario visivo dei fumetti originali di Charles Addams, l'uso brillante dell'umorismo, e alcune scene da antologia. Se nella serie degli anni ‘60 i protagonisti erano Gomez e Morticia, perfetta coppia da sit-com, oggi lo sono i piccoli Addams, ponte ideale verso gli spettatori della loro età. Ma la forza degli Addams resta ancora e sempre quella di offrire lo spettacolo di una famiglia di pazzi, nella quale ogni famiglia può teneramente ritrovarsi. Recensione ❯
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Un film in cui l'enigmatico incipit tiene incollati alla sedia fino allo svelamento delle radici del male
. Drammatico, USA2019. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una donna si ritrova improvvisamente afflitta da una malattia mentale. Espandi ▽
Hunter è sposata con Richie, facoltoso manager che lavora nell'azienda del padre, e vive con lui in una villa lontana dalla metropoli. Apparentemente ha tutto, ma nessuno la considera come una persona, con dei bisogni e dei desideri propri. Intanto il picacismo da cui è affetta la induce a inghiottire oggetti sempre più pericolosi per il suo organismo. Recensione ❯
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Il terzo capitolo della saga action con protagonista Denzel Washington. Questa volta ambientato in Italia. Espandi ▽
Un'auto arriva in una tenuta in campagna in Sicilia: le guardie sono morte e anche le persone all'interno sono state trucemente uccise. Un uomo è stato però catturato, è afroamericano, si comporta come fosse lui ad aver preso in trappola il boss e non il contrario. Si tratta di Robert McCall. Ferito, riesce comunque a prendere il traghetto, ma perderà poi i sensi nei pressi della fittizia località di Altamonte. Robert si innamora della ridente e marittima cittadina, ma sarà presto richiamato a sporcarsi le mani per difenderla dalla camorra, coinvolta in un progetto di traffico internazionale legato al terrorismo.
Avventura mediterranea kitsch in vista della pensione per il finale della trilogia sul giustiziere interpretato, con non poco sprezzo del ridicolo, da Denzel Washington.
La serie si spegne sul canto dei tifosi "ho visto Altamonte - ho visto Altamonte - innamorato so'" ma Fuqua ha già dichiarato che gli piacerebbe realizzare un prequel, ancora una volta con Denzel Washington però questa volta ringiovanito in digitale. Non una buona idea, ma non sarebbe certo la prima in una saga improbabile come quella di The Equalizer. Recensione ❯
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Un film dal sapore rohmeriano che guarda al cinema francese e fa i conti con il tempo che scivola via. Drammatico, Italia2023. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
E se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore? È quello che accade una sera a un gruppo di amici di vecchia data. Da quel momento, il tempo per loro sembrerà scorrere diversamente. Espandi ▽
Il racconto d’estate di Liliana Cavani non ha (per fortuna) nulla a che vedere con i tanti Carnage proposti dal cinema (anche italiano) recente. Guarda invece oltralpe, verso quel Piccole bugie fra amici che trattava il trascorrere della vita (e l’incontro con la morte) con levità e gentilezza. L’ordine del tempo prende spunto dall’omonimo trattato di scienza di Carlo Rovelli ma si allarga alla spiritualità e all’amore come antidoto alla disperazione terrena, che non ha bisogno dell’arrivo di un asteroide per venirci a stanare. Il film è “una particella di luce” nel nostro universo oscurato, ed è pieno di tenerezza verso tutti i personaggi in scena: il che vuol dire verso l’umanità, vista da una prospettiva secolare. Come vi comportereste se sapeste che il mondo sta per finire?, chiede Cavani al pubblico con il suo caratteristico piglio provocatorio. E si capisce che ci ha riflettuto anche lei, concludendo che l’unico tempo non sprecato è quello dedicato agli affetti: una morale certamente non nuova, ma che nelle mani di una combattente sul fronte dell’espressione artistica e politica assume un significato particolare. Recensione ❯
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