L'ultima volta che siamo stati bambini

Film 2023 | Commedia, +13 90 min.

Regia di Claudio Bisio. Un film Da vedere 2023 con Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2023, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 12 ottobre 2023 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,31 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 10 ottobre 2023

La missione di tre bambini durante la seconda guerra mondiale. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office L'ultima volta che siamo stati bambini ha incassato 1,9 milioni di euro .

Consigliato sì!
3,31/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 2,89
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO SÌ
Un film da ricordare. Claudio Bisio esordisce con l'urgenza di condividere riflessioni ed emozioni.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 6 ottobre 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 6 ottobre 2023

Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l'amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito. Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono Vittorio, fratello di Italo e milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell'Istituto per gli orfani che ospita Vanda.

L'esordio alla regia di Claudio Bisio appartiene alla categoria di quelli che non si dimenticano.

Quando un attore famoso si cimenta nella regia i motivi possono essere diversi e, in più di un'occasione, anche legati ad un'esigenza personale e professionale che non necessariamente deve coincidere con l'interesse degli spettatori. Non è così per l'esordio di Claudio Bisio dietro la macchina da presa che ha più di un punto di contatto con quelli di coloro che nascevano come registi e sono diventati noti ed apprezzati nel panorama nazionale ed internazionale. Perché nella storia scelta, nel modo in cui è stata trasposta sullo schermo dalle pagine di un libro (di Fabio Bartolomei) e in quello in cui è stata girata, si sente l'urgenza di condividere pensieri, riflessioni (non solo, si badi bene, sul passato) ed emozioni.

Il romanzo inizia con questa frase: "Cosa stia accadendo di preciso lì fuori, Cosimo non lo sa. È nell'età in cui le risposte si cercano nello sguardo dei genitori o, nel suo caso, del nonno". Bisio, con il suo co-sceneggiatore Fabio Bonifacci, ha fatto propria questa frase costruendo una favola che, come tutte le favole che si rispettino, abbia in sé innumerevoli elementi di verità. Perché i tre protagonisti, come ogni bambino, hanno mutuato la lettura della realtà da chi li ha educati. Se Cosimo ha un padre al confino e un nonno che vuole evitare ulteriori guai e Italo ne ha uno decisamente fascista, Vanda di padri (e di madri) non ne ha o, meglio, ne ha una che non avrebbe il diritto di esserlo: suor Agnese. A lei si aggiunge il fratello di Italo 'eroe' ferito in guerra. Le divisioni degli adulti non riescono però a scalfire l'innocenza dei piccoli. L'amicizia va oltre l'ideologia mettendola in secondo piano.

Bisio guarda ai suoi giovanissimi e straordinari protagonisti con il desiderio di fare un film che arrivi al pubblico più vasto senza però scegliere soluzioni facili o scorciatoie narrative anche quando modifica, come è necessario fare, elementi anche importanti del romanzo. Si sente in lui la capacità di creare coesione al progetto che solo i bravi attori riescono ad ottenere da coloro che hanno scelto per trasformare la loro visione in gesti, parole, esternazione di sentimenti.

Si comprende anche come abbia alle spalle una profonda conoscenza della commedia italiana degli anni Sessanta (e non solo) di cui coglie, in alcune scene, lo spirito senza per questo né fare falsi omaggi né realizzare copie conformi. Si consente inoltre anche un paio di battute che lo spettatore più accorto saprà decodificare con divertimento in un'Europa che dal febbraio 2022 è tornata a doversi misurare con la concretezza di una guerra: in questo senso il film si trasforma in un ammonimento. Lo fa però senza prediche e conservando una struttura binaria decisamente efficace. Se da un lato seguiamo alternativamente l'incedere dei bambini e di chi li vorrebbe raggiungere per riportarli indietro, abbiamo anche l'alternanza tra situazioni divertenti che strappano sorrisi e risate ed altre in cui un profondo senso di umanità si trasforma in commozione senza forzature.

Ognuno di noi ha avuto nella vita il suo momento di passaggio in cui 'non è stato/a bambino/a'. Qualcuno però sa ancora rinvenire dentro di sé l'innocenza, lo sguardo comunque ancora aperto alla meraviglia che è proprio di quell'età, nonostante tutti i possibili condizionamenti. Bisio c'è riuscito e ha trovato anche il modo migliore per comunicarlo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 17 ottobre 2023
mauro.t

Roma 1943. Nel pieno della seconda guerra mondiale quattro bambini di circa 10 anni sono compagni di giochi: Italo, figlio di un gerarca fascista; Cosimo, figlio di un dissidente al confino; Riccardo, di famiglia ebrea; Vanda, ospite di un orfanotrofio gestito da suore, che tutti i giorni riesce a scappare dall’istituto. Ad un certo punto Riccardo scompare e gli amici vengono a sapere che è [...] Vai alla recensione »

sabato 27 gennaio 2024
Eugenio

Il tempo erode implacabile i ricordi come il mare cancella le orme sulla sabbia. Raccontare significa tornare a percorrerle giorno dopo giorno per mantenere viva la memoria di ciò che siamo stati nonostante la consapevolezza amara che sarà lui, il tempo,ad avere l'ultima parola e alla fine di noi non rimarrà più niente.

giovedì 2 novembre 2023
Prisco Inter

Bel film che prova a raccontarci la guerra con gli occhi dei bambini. Il film ci racconta la purezza del mondo dei bambini che vedono la guerra e gli essere umani che ne fanno parte con occhi diversi.  Pensavano con tutta l'ingenuità che faceva parte della loro età, di poter risolvere i problemi semplicemente spiegandosi ed evidenziando le loro ragioni.

giovedì 19 ottobre 2023
FrankMoovie

Ebbene si, anche Claudio Bisio fa il regista e fa centro con questo film. Da un artista che ha lavorato con Dario Fo e Franca Rame, per anni ha calcato palcoscenici, ha fatto cabaret, recitato in film pù o meno comici, ci si aspettava il salto nel mondo dei registi e la prova è superata perché ha scelto una bella storia, bravi attori, ottima colonna sonora .

domenica 22 ottobre 2023
tozKino

Superata la soglia dei sessant’anni Claudio Bisio ha deciso che era giunto il momento di dirigere il suo primo film, come regista. Ha scelto come argomento un tema strausato (e, perciò, difficile da trattare con originalità), il periodo storico della seconda guerra mondiale, esattamente le tristissime vicende legate al rastrellamento di Roma, la decisione della Gestapo di realizzare, [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 ottobre 2023
luciano.cav

Se siete adulti, potrete apprezzare questo film solo se cercherete di guardarlo con gli occhi ingenui di un bambino. Sono stato molto contento di portare tutta la famiglia al cinema a vedere finalmente un film che vale la pena di esere visto sia dagli adulti che dai bambini (i miei hanno tra gli 8 e i 12 anni).  Storia che si fa seguire con molta semplicità e facilità.

venerdì 13 ottobre 2023
Graziana

Un film che mette insieme la dolcezza e l'ingenuità dei bambini. Visto con gli occhi di un adulto, ci fa rendere conto quanto avremmo da imparare dai bambini. Guardare il mondo con i loro occhi ci renderebbe tutti migliori. Alla fine del film ci svegliamo dal sogno fantastico e ci ritroviamo in un mondo atroce. Impossibile uscire dal cinema senza che le lacrime cadano copiose.

domenica 5 novembre 2023
Maria F.

Film lungo e ripetitivo, solo a tratti ci sono frasi e situazioni condivisibili.

domenica 22 ottobre 2023
Maria Rosaria Guarini

Tenerezza è il sentimento che ho sentito invadermi e una poesia del cuore che è possibile se ti fai trasportare dalla spontaneità dei bambini. Bisio ha omaggiato il cinema con riferimenti e citazioni a partire da Stand by me al Bambino con il pigiama a righe ai Goonies a Schindler's List...un film trasversale attraversato da tanti temi che conducono alla riflessione.

lunedì 26 febbraio 2024
Maria antonietta Liguori

Mha.. sinceramente se dovessi dire “ mi è piaciuto” no.Non lo direi..Non so.. mi è un po’ crollato nel finale. Mi aspettavo un finale diverso.

giovedì 25 gennaio 2024
Michele P

 Non è un film, non è una favola, non è niente di serio. È solo un tentativo di fare cassa, sfruttando il tema abusato dell'olocausto. Dialoghi infantili, giochi infantili, azioni infantili. Film per tutti e per nessuno. Vietato a chi vuole ridere o piangere, riflettere o emozionarsi. 

giovedì 26 ottobre 2023
Valentina

Avevo la sensazione, guardando il trailer, di trovarmi in presenza di un film indimenticabile e così è stato. L'amicizia che lega i bambini protagonisti di questa storia, regala emozioni intense. Questa pellicola è molto equilibrata e non scade mai nella banalità offrendo al pubblico la possibilità di ascoltare in  alcuni tratti,  pensieri profondi e [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 novembre 2023
corebo

Amo Bisio, Ma una sensazione che troppi attori si vogliano dilettare nella regia, che pur essendo attenti e diligenti non sono ancora pronti per un impegno così importante. I ragazzi Raffaello di Domenico, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis e Lorenzo Mc. Grave Zaini sono eccezionali e qui un encomio a Claudio Bisio che li ha condotti per mano in maniera magistrale.

domenica 15 ottobre 2023
Massimo Cioffi

In genere i ragazzi recitano bene, in questo film no. Sceneggiatura moscia. Regia improvvisata.Bisio prima di riprovarci speriamo che ci pensi bene.

sabato 21 ottobre 2023
Sebastiàn Gregorio Bornsztein

Mi aspettavo di vedere un film per adulti e invece mi sono visto un film per bambini. Infatti, mia figlia di 12 anni è rimasta molto contenta. Il 90 % della pellicola è recitata da tre bambini (al mio avviso in modo mediocre) e mi sono annoiato a morte. Bisio ha creato un finale molto emotivo (gli ultimi 3 minuti) e lui compare altri 5 minuti, magari 6 in tutto il film.

domenica 15 ottobre 2023
Franco Gori

Favoletta insensata, scontata, pessimamente scritta, mal diretta e mal recitata : guardando il film l'unico sentimento genuinamente provato e' stato quello di personale vergogna per il regista e gli sceneggiatori.

venerdì 20 ottobre 2023
Mark

Purtroppo si vede che Bisio non è un regista e che la sceneggiatura è didascalica, a volte scontata, a volte poco coerente. Il film non decolla mai, non riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore se non un po' nella scena finale, i ragazzi si vede che recitano e non interpretano, Fassari è l'imitazione del personaggio che l'ha reso famoso in TV.

martedì 17 ottobre 2023
athos

Un film un po' noioso che si ravviva nelle scene finali. I giovani attori si danno da fare in modo troppo ingenuo anche per bambini degli anni 40, il figlio del gerarca e la suora non bucano lo schermo, buone le musiche. Il finale da un senso a una storia un po' sconclusionata. Pensavo meglio.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 2 novembre 2023
Fabrizio Croce
Close-up

Non è la prima volta che la dimensione favolistica e fanciullesca viene scelta come prospettiva per raccontare l'atrocità e la crudeltà tutte adulte della guerra: l'esempio più recente, che si spingeva con audacia fino ai territori del fantastico e dell'avventuroso, è stato Freaks out di Gabriele Mainetti, dove la banda di improvvisati e grotteschi anti super eroi era guidata da una vibrante ragazzina [...] Vai alla recensione »

domenica 22 ottobre 2023
Marco Lodoli
La Repubblica

Il film della settimana L'ultima volta che siamo stati bambini Sono passati ottanta anni dal 16 ottobre 1943, uno dei giorni più atroci nella storia della nostra città: il nazista Kappler, dopo aver ricevuto 50 chili d'oro dalla comunità ebraica in cambio della promessa della salvezza, ordinò il rastrellamento nel ghetto e in altri punti di Roma, catturò 1259 ebrei e li costrinse a salire su un treno [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 ottobre 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Dal romanzo di Fabio Bartolomei. Roma 1943. Le bombe esplodono, quattro bambini la guerra la fanno per gioco. Cosimo ha il papà al confino, il padre di Italo è il Federale, Vanda è orfana, Riccardo ebreo. Riccardo lo portano via i nazisti. Gli amichetti camminano lungo la ferrovia per andare a salvarlo. Seguiti a loro volta da una suora e dal fratello soldato di Italo.

giovedì 19 ottobre 2023
Fabio Canessa
Il Tirreno

Una fiaba gentile, perfetta da usare come balsamo per medicare l'angoscia di questi orribili tempi di guerra. Claudio Bisio ci sorprende dimostrandosi, all'esordio, regista maturo, capace di dirigere un cast di bambini in un'avventura agrodolce, radicata nella storia e nutrita di umanissima sensibilità, che non sfigura al confronto con "La vita è bella" di Benigni.

mercoledì 18 ottobre 2023
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Una lettera misteriosa. Il mittente sembra sconosciuto. Cosa c'è scritto? E soprattutto, chi l'ha mandata? Nel corso di C'è ancora domani quella lettera diventerà un dettaglio fondamentale. E forse già da quel dettaglio parte il primo omaggio del film al cinema italiano degli anni '30 e '40, tra l'evasione cameriniana dei 'telefoni bianchi' al Neorealismo con l'immagine della famiglia numerosa che [...] Vai alla recensione »

sabato 14 ottobre 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il finale, per favore. Al finale bisogna stare attenti. Non possiamo entrare nei dettagli, ma il debutto da regista di Claudio Bisio è guastato da troppi finali. Per le regole della drammaturgia - che son diverse dalle regole del film che manda a casa tutti contenti anche se parla delle leggi razziali - doveva finire qualche minuto prima. Il cuore tenero e la voglia di piacere del comico hanno prevalso. [...] Vai alla recensione »

sabato 14 ottobre 2023
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Roma, estate 1943. Quattro bambini giocano alla guerra, mentre attorno esplodono le bombe della guerra vera. Tra loro nasce "la più grande amicizia del mondo". Ma il 16 ottobre, quando uno di loro, ebreo, viene portato via dai tedeschi insieme ad oltre mille persone del Ghetto, gli altri tre intraprendono un viaggio in segreto per convincere i tedeschi a liberare il loro amico.

sabato 14 ottobre 2023
Gloria Sanzogni
La Gazzetta di Parma

Claudio Bisio, al suo esordio alla regia, confeziona un film che potrebbe essere la versione italiana di «Jojo Rabbit», il lungometraggio del 2019 di Taika Waititi. Tratto dall'omonimo romanzo di Fabio Bartolomei (anche «Jojo Rabbit» era liberamente ispirato ad un romanzo), «L'ultima volta che siamo stati bambini» racconta gli orrori della Seconda Guerra Mondiale attraverso lo sguardo innocente di [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 ottobre 2023
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

L'hanno fatto in tanti, ma non è mai facile parlare della Shoah al cinema. Così come non è semplice dirigere dei bambini. Lo dicono quasi tutti i registi. Claudio Bisio non si è spaventato davanti né all'una né all'altra cosa e forte del libro di Fabio Bartolomei dal titolo L'ultima volta che siamo stati bambini (edito da e/o), che aveva letto e di cui si era innamorato, ha deciso di fare il grande [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 ottobre 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Roma '43, tre ragazzini del "popolo", simpatici sbruffoni ignari dei lager, s'incamminano sui binari, del treno e della commedia d'avventura infantile per salvare un amichetto ebreo in Germania. Deportazione ingentilita e fascisti maccheronici, Bisio ras impacciato, nazisti marionette: le buone intenzioni vorrebbero raccontare il Bene nel Male, l'innocenza nella violenza, ma a partire dal modesto risultato [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 ottobre 2023
Alessandra Levantesi
La Stampa

Claudio Bisio debutta nella regia con leggerezza di mano e serietà di intenti, mettendosi - senza ricorrere ad artifici stilistici o avanzare pretese autoriali - al servizio della storia al centro di L'ultima volta che siamo stati bambini, ispirato all'omonimo romanzo di Fabio Bartolomei. Siamo nella Roma occupata dai tedeschi dell'autunno 1943, dove la strada è neutrale terreno di incontro e gioco [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 ottobre 2023
Federico Rizzo
Sentieri Selvaggi

Roma, estate 1943. Quattro bambini giocano a fare la guerra mentre ogni giorno attorno a loro esplodono bombe. Italo è il ricco figlio di un gerarca fascista, Cosimo ha il papà al confino e una fame atavica, Vanda è orfana e credente, Riccardo viene da un'agiata famiglia ebrea. Quando il 16 ottobre Riccardo sparisce, i tre bambini decidono di partire in direzione Germania per andare a riprenderselo. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 ottobre 2023
Marco Minniti
Asbury Movies

Per questo suo esordio dietro la macchina da presa, Claudio Bisio ha scelto quello che è forse uno dei filoni cinematografici più complessi in assoluto da maneggiare (in particolare per un esordiente) oltre che uno dei più rischiosi. È innegabile, infatti, che i film dedicati all'Olocausto abbiano una lunghissima tradizione alle spalle, con epigoni di un certo peso alternati a opere magari più convenzionali [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 ottobre 2023
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Roma, 1943. Italo (Vincenzo Sebastiani) è il figlio di un federale fascista, che sta raggiungendo il duce a Salò, e fratello dell'eroe di guerra Vittorio (Federico Ciriello); Cosimo (Alessio Di Domenicantonio) viene cresciuto con il fratellino dal nonno povero da quando il padre è stato mandato al confino; Vanda (Carlotta De Leonardis) è un'orfana che vive in un orfanotrofio con la speranza di essere [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 ottobre 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Nel mezzo della Seconda guerra mondiale un gruppo di bambini gioca alla guerra per le strade di Roma, ma ben presto diventano protagonisti dei tragici eventi della loro epoca. Claudio Bisio, attore e comico, esordisce alla regia con L'ultima volta che siamo stati bambini, un film che guarda al dramma della guerra e dell'occupazione nazista con l'ingenuità dell'infanzia e con Marianna Fontana recita [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 ottobre 2023
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Il 16 ottobre saranno passati 80 anni dal Sabato nero, il rastrellamento degli ebrei dal ghetto di Roma nel 1943. Quasi nessuno tornò. In occasione di questo tragico anniversario esce in sala il primo film da regista di Claudio Bisio, ispirato all'omonimo romanzo di Fabio Bartolomei. "L'ultima volta che siamo stati bambini" racconta la storia di Italo, figlio di un influente federale fascista (interpretato [...] Vai alla recensione »

martedì 10 ottobre 2023
Giulio Sangiorgio
Film TV

Dall'omonimo romanzo di Federico Bartolomei, l'esordio alla regia di Claudio Bisio è stato scelto come apertura del Giffoni Film Festival 2023. Il genere è quello usuale, "la storia negli occhi dei bambini", in particolare Seconda guerra mondiale, fascismo, Shoah. Siamo a Roma, nell'estate del 1943. Ci sono Italo, figlio del Federale, Cosimo, padre al confino e fame cittiana, Vanda, orfana e temeraria, [...] Vai alla recensione »

NEWS
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giovedì 25 gennaio 2024
 

L'attore esordisce come regista condividendo riflessioni ed emozioni importanti. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 13 settembre 2023
 

Regia di Claudio Bisio. Un film con Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini, Marianna Fontana. Da giovedì 12 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
lunedì 4 luglio 2022
 

Stanno per terminare le riprese del film tratto dall'omonimo libro di Fabio Bartolomei. Vai all'articolo » 

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