Lo ammetto, l'occasione era invero ghiotta: La Rappoport, Gassmann, Leo, la Gerini... un "disaster movie" in salsa matriciana...come dire...Why not?
Ed eccoci scivolare nel solito becero salmagundi di situazioni e di razze e di generi e di filosofie.
Perchè, e ormai è chiaro, quel maledetto "politically correct" che cancella perfino il bacio per risvegliare la Bella Addormentata Nel Bosco (non è consenziente, per carità!) ha completamente anestetizzato i creatori di contenuti per il pubblico e li ha obbligati a non fare nulla se dentro non ci sia almeno un gay, un invalido, qualche persona di varie nazionalità e colore della pelle, di filosofie e religioni diverse, eccetera.
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ATTENZIONE: VARI SPOILER...
Lo ammetto, l'occasione era invero ghiotta: La Rappoport, Gassmann, Leo, la Gerini... un "disaster movie" in salsa matriciana...come dire...Why not?
Ed eccoci scivolare nel solito becero salmagundi di situazioni e di razze e di generi e di filosofie.
Perchè, e ormai è chiaro, quel maledetto "politically correct" che cancella perfino il bacio per risvegliare la Bella Addormentata Nel Bosco (non è consenziente, per carità!) ha completamente anestetizzato i creatori di contenuti per il pubblico e li ha obbligati a non fare nulla se dentro non ci sia almeno un gay, un invalido, qualche persona di varie nazionalità e colore della pelle, di filosofie e religioni diverse, eccetera.
Qua poi non c'è manco l'eventuale isteria di qualcuno che si fa prendere dal panico o la paura di morire di fronte ad una notizia del genere. D'altronde siamo in Italia: prendiamola a ridere. Ma sempre con molta calma.
Lasciando perdere le eventuali incongruenze scientifiche, e le varie stupidaggini sparate dai vari personaggi, onestamente non ci ho visto nulla di veramente interessante in questo ultimo lavoro cinematografico della Cavani.
Forse solo il titolo era decente, ma già dopo qualche minuto di visione ti rendi conto che esso era il solito specchietto per le allodole per reclutare spettatori.
Come la donna nuda sulle copertine dei dischi.
Come la mucca felice sulle barrette di cioccolato.
E amenità del genere.
Leo e Gassmann qua sono dichiaratamente sottotono, la Gerini, ormai definitivamente fuori dall'orbita di Iris Blonde, fa la vecchia zia in odore di coming out.
Valentina Cervi? Non pervenuta.
La Francesca Inaudi invece, monocorde come sempre, sconta un nome che più ridicolo non si poteva trovare: "Giulia Dufour"... e che è, na caramella?
Forse la più in parte è proprio "suor" Ángela Molina. Dove la metti fa sempre la sua porca figura.
Ma è la Rappoport che mi ha deluso di più: ammaliata ai tempi dalla talentuosa attrice di "La Doppia Ora" ho ritrovato oggigiorno un gattino inzuppato, intimidito e miagolante che nulla ha a che vedere con la donna di polso ed intrigante che mi sarei aspettata di vedere per il personaggio di Paola.
Sorvoliamo poi con la tresca con l'Enrico: il classico segreto di Pulcinella del quale solo il fessacchiotto marito/compagno (non si capisce bene cosa sia per lei il trafficante di borsa e manco se alla fine va a suicidarsi o se resta a piangersi addosso in spiaggia) non era al corrente.
Pure il figlio segreto di Gassmann alla fine del film non ha senso di esistere: qui prodest?
E poi le solite canne, i soliti tradimenti, i soliti festeggiamenti (che pizza!) e il tempo che cambia da una scena all'altra (Un momento prima tutti in acqua a farsi il bagno e qualche minuto dopo piove a dirotto...mah? Non si poteva aspettare il bel tempo per continuare a girare???)...
Ma poi... Siamo in Estate? Quindi perchè la figlia dovrebbe uscire con una "felpa"?
Anche la cameriera che un momento prima in preda all'ansia vuol andar via, ma subito dopo torna al lavoro come se nulla fosse...
Insomma: chi ci capisce è bravo.
Dovrei poi sorvolare, ma non posso, sull'orrendo finale.
Tutte ste fregnacce sulla fine del mondo, sull'asteroide che sicuramente piomberà sul pianeta facendo il suo bel danno, sul "oh mio Dio, e adesso cosa succederà?" e poi?
Un lampo di luce e nulla più?
E a cosa sarebbe dovuta sta luce? Se ci fosse stato un impatto, rumore a parte, qualche conseguenza sarebbe dovuta esserci. Se l' "anaconda" fosse anche solo riuscito a scivolar via nel cosmo avvicinandosi di poco alla terra, ma comunque a distanza di sicurezza, nessuna luce sarebbe dovuta vedersi.
Perchè se fosse stato troppo vicino la forza di gravità stessa del pianeta avrebbe attirato a se questo vagabondo spaziale.
E invece.
Onestamente mi ero anche immaginata dopo scene cataclismatiche.
Ma, certo, siamo in Italia: sarebbe costato troppo.
E l'happy ending dove lo dovevamo trovare?
Una conclusione frettolosa e messa li come capita: si vede che non si sapeva dove andare a parare.
Quindi alla fine (che non è poi la "fine", ahem) ecco che il tutto termina, italianamente, a tarallucci e vino.
I due amanti finalmente si uniscono senza il terzo incomodo, le due lesbiche, finalmente dichiarate, potranno vivere allo scoperto la loro decennale tresca e il povero Pietro si vedrà riconoscere in extremis la scappatella coniugale con la benedizione di tutto il cucuzzaro.
Che film stupido.
Che fine idiota.
Che razza di sceneggiatura.
E poi vi lamentate dei vecchi cinepanettoni!
Io vado a rivedermi "Vacanze di Natale 2000".
Almeno li si che fra risate e suspance passerò dei momenti interessanti!
(Anche se la paura per la eventuale fine del mondo e del tanto caro "millenial bug" sono ormai un vecchissimo ricordo!)
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