Dal libro di Carlo Rovelli, il film più immediato della regista che incrocia la straordinaria leggerezza di Rohmer, quasi un instant-movie che traduce la precarietà dei nostri giorni. Fuori Concorso.
di Tonino De Pace Sentieri Selvaggi
Liliana Cavani, a 90 anni, decide di raccontare le paure del presente, l'indefinita vita degli odierni cinquantenni, protagonisti di una vita sociale sempre più impoverita di rapporti umani e di sorprese.
L'ordine del tempo, Fuori concorso alla Mostra, è il film forse più leggibile di Liliana Cavani, non il più coraggioso, ma il più immediato, forse quasi un instant movie che traduce la precarietà dei nostri giorni (dei nostri anni) con le minacce che incombono, precarizzando il senso del futuro e deformando il tempo in un eterno presente che vive anch'esso solo su un momento che si continua a moltiplicare di continuo. [...]
di Tonino De Pace, articolo completo (3657 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 30 agosto 2023