Titolo originale | The Constant Gardener |
Anno | 2005 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 129 minuti |
Regia di | Fernando Meirelles |
Attori | Ralph Fiennes, Rachel Weisz, Pete Postlethwaite, Bill Nighy, Hubert Koundé, Richard McCabe Gerard McSorley, Eva Plackner, Anneke Kim Sarnau, Daniele Harford, Danny Huston, John Keogh, Donald Sumpter, Archie Panjabi, Sidede Onyulo. |
Uscita | venerdì 3 marzo 2006 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,56 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 marzo 2020
Tra thriller politico e love story, l'indagine di un diplomatico sull'assassinio della moglie, attivista in Kenya. Un buon film basato su un testo solido, con un ottimo Ralph Fiennes e una sempre bellissima Rachel Weisz. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 3 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, ha vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office The Constant Gardener - La cospirazione ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 936 mila euro e 362 euro nel primo weekend.
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In Kenya, Tessa Quayle, attivista che indaga su alcune aziende farmaceutiche, viene uccisa in misteriose circostanze. La notizia della morte, colpisce drammaticamente il diplomatico inglese e marito della donna, Justin Quayle, al punto che tutte le certezze nella sua vita sembrano scomparire. Ora, l'unico scopo di Justin è trovare gli assassini e portare avanti il lavoro della moglie deceduta.
Tratto da un romanzo di Le Carrè, The constant Gardener ha in sé la possibilità di conquistare il grande pubblico, sebbene soffra di una struttura non completamente risolta.
I temi dell'impegno sociale e dell'amore si intrecciano e si amalgamano, non totalmente, esprimendo due linee narrative parallele che si dovrebbero toccare e fondere. Le affascinanti ambientazioni africane, da Nairobi al profondo Kenya, regalano i profumi di paesi lontani e problematici, e ci consegnano emozioni a tratti intense, a tratti didascaliche. Di conseguenza, il dramma si consuma, i sentimenti si percepiscono in modo palpabile, qualcosa però non funziona. I continui flashback, in particolare nella prima parte, appesantiscono lo svolgimento della vicenda e raffreddano lo scorrere della passione espressa dalle buone interpretazioni di Ralph Fiennes e Rachel Weisz (sempre bellissima). Un buon film imperfetto basato su un testo solido che avrebbe potuto aspirare a essere uno dei punti di riferimento cinematografici della stagione.
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Anche se talota sfocia nel documentatismo, comunque nel documentario, "THe Constant Gardener"(Fernando Meirelles, dal romanzo omonimo di John Le Carrë', sceneggairua di Jeffrfrey Caine, 2005)racconta di un consulente diplomatico GB(britannico)negli stati africani che scopre che la moglie, attivista, e'stata trovata morta nel deserto.
il film è tratto dal romanzo “Il giardiniere tenace” di John le Carrè con protagonista Ralph Fiennes nelle parti di Justin Quayle, funzionario dell’Alto Commissariato Britannico in Kenya, con la passione per il giardinaggio, che appresa la morte della moglie Tessa (Rachel Weisz), durante un viaggio di lavoro, inizierà da solo a svolgere un’indagine – [...] Vai alla recensione »
E' importante quando il cinema si occupa anche di approfondimento, in questo caso ci riesce anche bene, ottima la regia, bello nel complesso, da vedere per non perdere l'abbitudine di informarsi e riflettere.
Spy-story intelligente e coinvolgente, con un Ralph Fiennes e una Rachel Weisz in gran forma.
Interessantissimo film di un grande regista. Limitato dalla sceneggiatura convenzionale, diventa magnifico nel rapporto tra i due protagonisti in gran forma. Seducente il montaggio...
Come la scena in cui Justin e Lorbeer decidono di salire sull'aereo della salvezza solo dopo l'attacco dei banditi, così il film decolla solo nella terza parte e, così come Justin è costretto ad abbandonare Aduk a terra, Meirelles per metà film sembra abbandonare la sua creatività (che lo ha tanto contraddistinto in CITY OF GOD) piegandosi ad uno stile indeciso [...] Vai alla recensione »
Dov'è finito il Fernando Mereilles di City of God?
Un giovane uomo mite e riservato, diplomatico della High Commission inglese in una sede remota del Kenya settentrionale, amante del giardinaggio, coltivatore di fiori e piante con la stessa dedizione che si riserverebbe a un’arte o a un patrimonio. Una giovane donna vivace e spiritosa, sua moglie, attivista politica appassionata, polemista molto attraente.
Vittime innocenti anche nell’ultimo titolo in gara, The Constant Gardener : soggetto inglese (dal romanzo di John Le Carré), ambientazione africana e regista brasiliano, Fernando Meirelles. Davanti all’ennesimo film di genere in concorso, qualcuno storceva il naso. Ma il cinema angloamericano ha sempre fatto spettacolo usando le grandi cause (in questo caso le malefatte compiute in Africa da “Big Pharma”, [...] Vai alla recensione »
Anche il brasiliano Fernando Meirelles (The City of God) dirige con impegno gli attori. Più che per la storia d’amore (del resto ben definita: il console in Kenva Justin Quayle ‘riscopre” il legame profondo che lo univa, lui uomo considerato freddo e razionale, all’impetuosa moglie Tessa) il film vale per le cose che dice, per le rivelazioni sugli affari delle compagnie farmaceutiche (nel solo 2002 [...] Vai alla recensione »
Un film di produzione inglese, sia pure con contributi tedeschi e kenyoti. Il regista, però, è il brasiliano Fernando Mereilles, autore nel 2002 di quel durissimo dramma realistico sul narcotraffico nelle favelas, gestito anche da bambini, City of God, che aveva tratto da un romanzo altrettanto lacerante di Paulo Lines, «La città di Dio», pubblicato in Italia da Einaudi.
Quando Fernando Meirelles e Simon Channing-Williams, rispettivamente regista e produttore di The Constant Gardener, andarono in Kenya per un primo sopralluogo e chiesero l'aiuto dell'Alto Commissariato britannico di stanza a Nairobi, l'istituzione diplomatica che nel romanzo da cui il film è tratto è dipinta come un concentrato di cinismo, intrallazzi, immoralità sessuale, si sentirono rispondere dal [...] Vai alla recensione »
Ci voleva una sensibilità non comune per portare sullo schermo l’intricato e bel romanzo di John Le Carré Il giardiniere tenace (Ed. Mondadori), asciugando 429 pagine in due ore di narrazione e mantenendo in equilibrio filone di denuncia e coté sentimentale. Il brasiliano Fernando Meirelles, ex architetto annoiato che si è reinventato regista, riesce nel compito mai facile di pungolare lo spettatore [...] Vai alla recensione »
Ed eccoci all’ultimo film in concorso, The Constant Gardener (Il giardiniere tenace), di produzione inglese ma realizzato dal brasiliano Fernando Mereilles di cui si ricorderà «Città di Dio». Lo spunto, un romanzo di John Le Carrè in cui la polemica civile, e politica, strettamente si univa all’avventura, all’intrigo quasi poliziesco e, in parallelo, ma non di sfondo, a una storia d’amore.
A Nairobi, nel Kenya, viene trovato il cadavere di Tessa, bella donna, nota in tutto il continente nero per la sua attività in difesa dei diritti umani. Con Tessa viaggiava un medico del posto, che è misteriosamente scomparso. Gli investigatori dell’Alto Commissariato britannico propendono per il dramma amoroso. C’è un cadavere e un possibile assassino.
Tanto cinema ricorda che il giornalista è più attendibile quando è «contro» che quando è «per». The Constant Gardener di Fernando Meirelles - tratto dal romanzo di John Le Carré Il giardiniere tenace (Mondadori), rappresenta invece una categoria solo «per»: i diplomatici. Le Carré non vale Graham Greene, ma ha un orientamento analogo: inglese, detesta gli imperi succeduti a quello britannico, inclusi [...] Vai alla recensione »
Alla Mostra di Venezia, la rassegna principale ha avuto rari riferimenti storico-politici, però posti strategicamente all'inizio e alla fine, per incorniciare il resto. Goodnight, and good luck di George Clooney (in concorso) - formalmente contro il maccartismo, sostanzialmente contro il Patriot Act - ha ricordato giustamente, quando ormai pare un'eresia, che il giornalista «contro» è più sincero [...] Vai alla recensione »
The Constant Gardener di Fernando Meirelles, con Ralph Fiennes e Rachel Weisz, tratto dal romanzo di John Le Carré «Il giardiniere tenace» pubblicato da Mondadori, in concorso, è uno di quei film anglosassoni che vedono un drammatico problema sociale attraverso una tragedia personale. Il tema sociale è qui quello delle grandi industrie farmaceutiche che fanno test dei propri nuovi farmaci sugli africani [...] Vai alla recensione »
Un inglese tutto razionalità, buone maniere e giardinaggio si accorge, troppo tardi, di non aver mai saputo nulla della sua bellissima moglie. Un diplomatico uso al self control e alla dissimulazione onesta, scopre dopo il barbaro omicidio di sua moglie che l’ambiente in cui vive è un groviglio di vipere. Un leale suddito di Sua Maestà verifica, tragicamente, che sua moglie aveva ragione: le industrie [...] Vai alla recensione »
John Le Carré dedica il romanzo a Yvette Pierpaoli, morta sette anni fa in Albania (incidente stradale, almeno su questo non dovrebbero esserci ipotesi di complotto). L’aveva incontrata a Phnom Penh negli anni Settanta. Lui già faceva lo scrittore di successo, lei cercava cibo per gli affamati, medicine per i malati, alloggi per i senzatetto, come si conviene a chi vive “senza infischiarsene”.
Fernando Meirelles: affermazione nel 2002 con City of God, vite intrecciate attraverso tre decenni nel disastro senza futuro di Rio de Janeiro. Un film dal tratto registico sicuro, ma astuto e modaiolo, che già annunciava la svolta nella carriera dell’autore, che infatti con The Constant Gardener esce dal Brasile e affronta un adattamento da Le Carré con un cast e una produzione internazionali.
Fernando Meirelles fa con The Constant Gardener un thriller spionistico sugli sporchi affari dell’industria farmaceutica in Africa. Il film è tratto dal romanzo omonimo di John Le Carré che affonda a piene mani in questa materia vischiosa, restituendo un’immagine angosciante, e dickiana, del mercato farmaceutico. Meirelles non riesce certo a contenere il romanzo, e ne fa una sorta di riduzione ad alta [...] Vai alla recensione »
Passato senza echi all'ultima Mostra veneziana, The Constant Gardener - La cospirazione (tratto dal romanzo di un ormai senile John Le Carré) racconta con indignata partecipazione il complotto di una multinazionale farmaceutica ai danni del popolo africano. Interpretato da un Ralph Fiennes al di sotto della sua classe e diretto dal brasiliano Fernando Meirelles che aveva dato ben altra prova di sé [...] Vai alla recensione »
The Constant Gardener, tratto dal romanzo di un ormai senile John Le Carré, racconta con approssimata prevedibilità il complotto di una multinazionale farmaceutica ai danni della povera gente africana. Interpretato da un Ralph Fiennes decisamente al di sotto della sua fama e diretto dal brasiliano Fernando Meirelles che aveva dato ben altra prova di sé nell'avvincente City of God, il film soffoca tra [...] Vai alla recensione »
Adattamento di un romanzo di John Le Carré, The Constant gardener frulla testimonianza politica, storia di spie (con l'azione che salta da un continente all'altro), love-story drammatica. Dopo l'assassinio della moglie, giovane attivista per i diritti umani, lo svagato diplomatico Justin Quayle apre gli occhi sulla realtà. La donna stava raccogliendo le prove di una pratica vergognosa: in Kenya, malati [...] Vai alla recensione »
Come Musikanten, anche The Constant Gardener è un reduce da Venezia che arriva solo ora sui nostri schermi. Il titolo, dal romanzo omonimo di John Le Carré, significa «Il giardiniere tenace» e per una volta si poteva anche tradurlo. Siamo in Kenya. dove vivono i coniugi Quayle: un diplomatico britannico e una dottoressa impegnata nel volontariato. Un brutto giorno, lei viene uccisa e i suoi colleghi [...] Vai alla recensione »