The Constant Gardener - La cospirazione |
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Un film di Fernando Meirelles.
Con Ralph Fiennes, Rachel Weisz, Pete Postlethwaite, Bill Nighy, Hubert Koundé.
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Titolo originale The Constant Gardener.
Thriller,
durata 129 min.
- USA, Gran Bretagna 2005.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 3 marzo 2006.
MYMONETRO
The Constant Gardener - La cospirazione
valutazione media:
2,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Le lobby farmaceutiche nel continente nerodi Antonello VillaniFeedback: 0 |
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mercoledì 8 marzo 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ritorna tra i derelitti Fernando Meirelles. Stavolta per il regista di “City of God” non ci sono le favelas delle metropoli carioca ma le distese del continente nero a parlare di violenza e disperazione. Tratto dal romanzo di John Le Carrè –uno che di cospirazioni se ne intende-, “The Costant Gardner” è una spystory che mette insieme intrighi politici, lobby farmaceutiche e intrecci amorosi portando agli onori della cronaca la questione africana. Un diplomatico di Sua Maestà Britannica indaga sulla morte della moglie imbattendosi nei traffici di alcune aziende che utilizzano un medicinale non ancora certificato; in una terra funestata da ogni genere di malattia le organizzazioni internazionali devono sottostare ai ricatti dei governi occidentali. Doppio piano narrativo –il dramma di un popolo si mescola con la storia d’amore tra una pasionaria che vuole cambiare il mondo e un diplomatico con l’hobby del giardinaggio- per un film che spesso ricorre al flash back, due attori in perfetta sintonia –Ralph Fiennes e la vincitrice del Premio Oscar Rachel Weisz- al centro di un complotto internazionale che muove miliardi di dollari. Meirelles conduce un gioco pericoloso il cui esito è facilmente prevedibile, ci conduce nelle stanze del potere mostrando quello che non avremmo voluto mai vedere. Ed allora si torna a parlare di cavie umane e farmaci scaduti, perché la vita di un bambino africano è sacrificabile quando si tratta di guadagnare cifre da capogiro. Bellissimi i momenti di tenerezza tra i protagonisti –vedi l’incontro scontro alla conferenza-, inquietanti le trame che si dipanano nel paese africano dove governi e istituzioni si macchiano dei crimini peggiori. Come per il recente “Syriana” anche “The Constant Gardner” getta una luce nel mondo dei traffici illeciti, ma il regista brasiliano riesce a sbrogliare i legami intricati tra politici e affaristi senza rinunciare alla suspence della spystory. Fernando Meirelles non trova lo smalto della sua opera prima ma dirige con mano sicura un film importante. E, soprattutto, necessario. Da vedere. Antonello Villani (Salerno)
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