The Constant Gardener - La cospirazione

Lietta Tornabuoni

Un giovane uomo mite e riservato, diplomatico della High Commission inglese in una sede remota del Kenya settentrionale, amante del giardinaggio, coltivatore di fiori e piante con la stessa dedizione che si riserverebbe a un’arte o a un patrimonio. Una giovane donna vivace e spiritosa, sua moglie, attivista politica appassionata, polemista molto attraente. La coppia viene spezzata dal brutale assassinio di lei. I colleghi del marito subito sospettano un omicidio passionale, pettegolano su un medico locale che accompagnava l’uccisa e che è stato visto fuggire dal luogo del delitto, mormorano d’una relazione che la signora pare avesse con un diplomatico. Il marito non ci crede, comincia a indagare.
La moglie stava investigando sulle grandi industrie farmaceutiche che fanno test dei propri nuovi farmaci sugli africani e ne occultano le conseguenze di morte o di atroci effetti collaterali. spesso sostenute dai corrotti governi locali e da diplomazie disoneste. Il marito, che giudicava la moglie un poco esaltata e fanatica, ne segue il percorso e il lavoro, si sdegna come lei, vuole cambiare le cose, cambiare la propria natura tranquilla e inerte, paga il prezzo del coraggio e dell’infelicità.
Bellissima storia, scritta infatti da John Le Carré ("Il giardiniere tenace”, editore Mondadori). Bravi interpreti: Ralph Fiennes non varia molto l’aria addormentata che lo distingue, Rachel Weisz è incantevole. Film affascinante: dietro l’apparenza della classicità, sono ammirevoli il giusto sdegno sociale mescolato alla piccola diplomazia inglese, la calma pulizia della regia applicata ai comportamenti inumani e orridi del capitalismo selvaggio, l’intensità semplice.
Da L'Espresso, 16 febbraio 2006


di Lietta Tornabuoni, 16 febbraio 2006