TROVASTREAMING Tutti i film distribuiti da Lucky Red
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Fincher filma un thriller teso e geometrico. E con una geniale messa in scena nasconde una grande riflessione sulla contemporaneità. Azione, Avventura - USA2023. Durata 113 Minuti.
Un noir brutale, elegante e sanguinario che segue un assassino professionista in un mondo che ha perso la bussola morale. Espandi ▽
In cinque capitoli e altrettanti luoghi (Parigi, Santo Domingo, New Orleans, New York, Chicago), più un epilogo ancora nella Repubblica Dominicana, Fincher costruisce un revenge movie dalla precisione geometrica. E dietro la produzione Netflix si nasconde una riflessione sulla società contemporanea. The Killer è un thriller, ovviamente, facile da vedere e digerire per qualsiasi spettatore da piattaforma, con una tensione costante e almeno un momento in cui lo stile controllato si frantuma in una devastante lotta corpo a corpo; ma nell’andamento “a ritroso” della trama diventa poco alla volta una geniale messa in scena dei processi di produzione della società contemporanea, nel corpo vivo del capitalismo. Implacabile e senza emozioni («I don’t give a fuck», è il suo motto), il killer anonimo vendica l’estrema e asfissiante visibilità del mondo, la sua costante tracciabilità (come tutti anche lui usa Amazon, carte di credito e puntatori digitali), ripercorrendo il tragitto inviolabile della committenza e muovendosi con precisione tecnologica, intrappolato in un processo continuo di clienti ed esecutori a cui non è possibile mettere fine. Recensione ❯
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Thriller d'azione ad alto impatto emotivo, remake dell'adrenalinico film spagnolo El Desconocido. Espandi ▽
Matt Turner è un broker navigato dell'alta finanza che vive a Berlino con la moglie Heather e i due figli Zach ed Emily, la stessa città dove risiede il suo capo e CEO Anders Muller. A volte Matt è distante e burbero con la famiglia, ma cerca in tutti i modi di mantenere il loro alto standard di vita. Un giorno, è lui a dover portare a scuola i figli, ma quello non è un giorno qualunque: un telefono lasciato da qualcuno dentro la sua macchina squilla, una voce gli spiega che sotto il sedile del passeggero è piazzata una bomba collegata ad un dispositivo a pressione e se Matt non farà tutto quello che gli verrà comunicato lui, Zach ed Emily salteranno in aria.
Pilota automatico e marcia in folle - restando nella metafora automobilista - per gli specialisti Liam Neeson, Matthew Modine e Nimród Antal. Retribution ha dalla sua anche un ulteriore passaggio dell'equazione: un regista navigato e preciso, che magari conosce bene sia il sistema hollywoodiano che le produzioni europee, capace di lavorare su più direzioni - Nimród Antal.
Dopo qualche passaggio iniziale che incuriosisce, ci si avviluppa in svolte narrative scritte al buio, stop e ripartenze che sembrano appiccicate per aumentare il minutaggio del film. Recensione ❯
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Besson ritorna con un ammirevole tour de force attoriale che tuttavia rimane incapace di risolversi. Drammatico, Francia, USA2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo, ferito dalla vita, trova la sua salvezza attraverso l'amore dei suoi cani. Espandi ▽
Cresciuto nel New Jersey tra le violente angherie del padre e del fratello, che lo tengono prigioniero nella gabbia dei cani da combattimento, il giovane Douglas arriva all’età adulta con enormi ferite psicologiche e fisiche, essendo confinato alla sedia a rotelle con il precario uso delle gambe. Solo i suoi adorati cani gli danno sollievo: sono addestrati a rispondere a ogni suo comando, e per conto del loro padrone aiutano i bisognosi e rubano nelle case dei ricchi.
Sono lontani i tempi in cui il cinema pop ed energetico di Luc Besson sfidava Hollywood dalla Francia - prima, naturalmente, di farsene inglobare - con un successo dopo l’altro.
Besson è sempre stato un autore istintivo, abile a creare momenti, colorare d’assurdo la realtà e contaminare generi piuttosto che a lavorare di cesello.
Dogman accentua questa contraddizione perché più delle altre opere del regista vuole affrancarsi dal genere e avvicinarsi a un’idea di complessità psicologica, per un personaggio torturato che trova in Caleb Landry Jones un interprete affamato di sfide. Recensione ❯
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Humor e riflessioni socio-politiche per il secondo film della trilogia, dedicato all'uguaglianza. Commedia, Francia, Svizzera, Polonia1994. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il secondo dei tre film dedicati ai colori. Si tratta del meno sofisticato e più vicino allo spirito del Decalogo. Espandi ▽
Karol Karol, polacco sposato con la francese Dominique, viene portato in Tribunale dalla consorte per una causa di divorzio. Motivazione: il matrimonio non è stato consumato. Con la carta di credito bloccata e con la valigia dallo scarso contenuto si ritrova in strada. Qui viene raggiunto da un individuo che gli propone di farlo rimpatriare clandestinamente se ucciderà un uomo che non vuole più vivere ma non ha il coraggio di suicidarsi. Una volta in Polonia la sua vita cambierà in modo radicale. Recensione ❯
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Primo e glaciale capitolo della trilogia di Kieslowski, dedicato alla libertà. Con una straordinaria Juliette Binoche. Drammatico, Francia, Polonia1993. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In un incidente d'auto Julie perde il marito, famoso compositore, e la sua bambina. Distrutta dal dolore, come farà a riprendere in mano la vita? Espandi ▽
In seguito a un terribile incidente d'auto Julie perde il marito Patrice, compositore musicale di fama internazionale, e la figlia Anna di sette anni. Dopo aver tentato il suicidio, l'elaborazione del dolore porta Julie a concedersi sessualmente al collega di Patrice, Olivier, da sempre innamorato di lei. Ma i sensi di colpa e la disperazione hanno la meglio e Julie si ritira nel solitario anonimato in un quartiere periferico di Parigi. Sarà una rivelazione sconvolgente a infonderle il coraggio per ricominciare a vivere e ad accettare il destino.
Discernere tra piano allegorico e piano narrativo è difficile, se non impossibile, nel cinema del regista polacco e Film blu è in questo senso esemplare, per la sua capacità di trasformarsi dallo stile asciutto, deprivato di emotività, della prima parte alla magniloquenza di un epilogo ai limiti del kitsch, che lavora - volutamente - per mezzo di immagini e accostamenti eclatanti e di sicuro impatto.
Straordinario il lavoro di sottrazione di Juliette Binoche (insignita della Coppa Volpi), un involucro svuotato di ogni emozione, pedinato e scrutato da una macchina da presa che ne asseconda gli sbalzi umorali anche sul piano stilistico. Recensione ❯
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La coppia Castellitto-Lundini è perfettamente complementare in un film che sa prendere le giuste misure. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Chi è mia madre? In Italia se lo chiedono 400.000 persone che non possono avere risposta. Espandi ▽
Un'assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l'opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l'incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia. Recensione ❯
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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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La storia di Ginia e, più in generale, della scoperta della vita da parte di un'adolescente. Espandi ▽
Torino, 1938. Venuta in città a lavorare assieme al fratello Severino, la giovane Ginia fa la sarta in un atelier di moda. Durante l’estate conosce la misteriosa Amelia, di poco più grande, che fa la modella per vari pittori della città. Attraverso Amelia, Ginia conoscerà tra gli altri i pittori Rodrigues e Guido, innamorandosi di quest’ultimo e chiedendosi come sarebbe se anche lei si lasciasse disegnare. È al terzo lungometraggio come regista - a cinque anni da Fiore gemello - che Laura Luchetti incontra il Cesare Pavese della novella “La bella estate”, trovando un felice matrimonio di temi tra quelli a lei cari e quelli da riscoprire nell’opera che il romanziere firmò originariamente nel 1940. Romanzo di formazione al femminile ambientato nella Torino dell’immediato pre-guerra, storia d’amore celata e di rapporto fiorente con il proprio corpo e il proprio desiderio, La bella estate inquadra con maturità il racconto della giovinezza inquieta, dandogli anche una veste formale elegante e dal sapore classico. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo miope diventa uno dei migliori ingegneri aeronautici del mondo. Espandi ▽
Jiro Horikoshi è un giovane adolescente. Fa un sogno in cui costruisce un bellissimo aereo che viene però abbattuto da un enorme nave volante. Da quel momento Jiro decide che nella vita costruirà aeroplani seguendo le orme di Caproni, un ingegnere italiano. Il tempo passa e Jiro incontra per caso Naoko durante un terribile terremoto: sarà l'inizio di un rapporto molto speciale. Recensione ❯
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Un'opera potente, calda e sensoriale che si insinua sotto la pelle. Drammatico, Francia, Germania2023. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una continua lotta di desiderio tra tre persone, dove la felicità è appena fuori portata. Espandi ▽
Tomas è un regista di successo, irascibile e pieno di incertezze, ma anche felicemente sposato con Martin. Dopo aver concluso le riprese del suo nuovo film incontra per caso Agathe, una giovane insegnante, e prova per lei un'attrazione irrefrenabile. La passione supera i dubbi, i giorni passano e Tomas finisce per lasciare la casa condivisa con Martin, salvo tornare sui suoi passi non appena scopre che quest'ultimo si sta facendo consolare da un affascinante scrittore. Non intende tuttavia rinunciare del tutto ad Agathe, e in questo andirivieni sentimentale finirà per far soffrire tutti quanti.
È un film potente, Passages. Un film che s'insinua sotto la pelle di chi guarda e sa farsi strada, rimanendo impresso. Il regista Ira Sachs mette in scena una giostra di sentimenti, seduzioni, ricatti morali ed eccitazioni firmando un film caldo e sensoriale sulla complessità delle relazioni umane.
Alla profondità dell'introspezione psicologica dei personaggi si abbina una cura estetica notevole, non solo nella scelta di costumi raffinati e scenografie assolutamente appropriate, ma anche nella volontà ammirevole di liberare i corpi anche da un punto di vista formale Recensione ❯
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Un film intimista in cui Miyazaki dà libero sfogo alla sua incredibile creatività. Animazione, Giappone1988. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Due sorelline, Satsuki e Mei, dopo essersi tarsferite di casa iniziano a vedere e conoscono i Totoro, creature leggendarie, pelose e dall'aspetto tondeggiante di varia grandezza. Espandi ▽
È il film più anomalo di Miyazaki. Protagoniste sono le due sorelline Satsuki e Mei. Queste dopo essersi tarsferite di casa iniziano a vedere e conoscono i Totoro, creature leggendarie. I Totoro sono palle di pelo dall'aspetto tondeggiante di varia grandezza. Secondo la leggenda sono vissuti in Giappone prima dell'arrivo dell'uomo e adesso abitano nelle foreste, si nutrono di noci e di giorno dormono dentro gli alberi. Recensione ❯
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La favola più avventurosa di Miyazaki, alla ricerca di una città nel cielo dove tutto può accadere. Animazione, Giappone1986. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Per sfuggire ai pirati dell'aria, Sheeta cade da un aereo sulle braccia di Pazu, recando con sé un segreto legato all'esistenza di una misteriosa città, Laputa. Espandi ▽
Per sfuggire ai pirati dell'aria la giovane Sheeta cade da un aereo, ma si salva levitando nell'aria e atterrando dolcemente tra le braccia di Pazu, un giovane minatore che decide di prendersi cura di lei. Mentre si susseguono i tentativi di catturare Sheeta e la misteriosa pietra che la ragazza porta al collo, cresce la consapevolezza che Sheeta nasconda dei segreti che vanno ben oltre quel che l'apparenza sembri indicare, legati a una misteriosa città nel cielo, Laputa, di cui si favoleggia l'esistenza. Recensione ❯
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Da strega a ragazzina, un racconto di formazione che mostra il lato più verista del Miyazaki-pensiero. Animazione, Giappone1989. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una giovane strega parte a cavallo della sua scopa per un anno di pratica nelle arti magiche. Espandi ▽
Compiuti 13 anni Kiki, una streghetta simpatica e maldestra, parte alla ricerca di una città bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato. In compagnia dell'inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva nella città di Koriko dove inizia a guadagnarsi da vivere facendo consegne a domicilio a cavallo della sua scopa di saggina. Superate le difficoltà iniziali, la giovane strega, grazie ai suoi poteri magici e alla conoscenza di persone che la fanno sentire a casa, riesce a rendersi indipendente. Ma nella vita, si sa, non tutto fila sempre liscio e le sorprese sono dietro l'angolo... Recensione ❯
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Una fiaba incantevole sulla potenza della parola data, della promessa mantenuta e del rispetto degli altri. Animazione, Giappone2008. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un bambino di cinque anni, Sosuke, fa amicizia con un pesce rosso, Ponyo, che sogna di diventare un essere umano. Espandi ▽
Dalle profondità del mare emerge una pesciolina rossa a bordo di una medusa. Rimasta intrappolata in un barattolo di vetro, viene soccorsa e liberata da Sosuke, un bimbo di cinque anni che vive con la madre in cima alla scogliera. La gratitudine della pesciolina, che Sosuke battezzerà col nome di Ponyo, si trasforma in tenera amicizia. L'idillio viene però interrotto dall'intervento di Fujimoto, padre di Ponyo e padrone-stregone dei fondali marini, che obbligherà il bambino ad affrontare una prova e riportare l'equilibrio tra il genere umano e la natura.
Mai rassegnato all'impiego della tecnologia digitale, Hayao Miyazaki "sospende" la computer graphic e restituisce la complessità salata del mare con la matita e settanta artisti che hanno disegnato a mano centosettantamila disegni. L'età di Ponyo gli permette di mantenere tratti spensierati e radiosi accanto al senso di minaccia causato dallo tsunami che ha annegato lo scintillare quieto del mare. Meno addolorato e oppresso di Porco Rosso, Ponyo sulla scogliera è una favola sulla potenza della parola data e della promessa mantenuta, sull'amore, sul rapporto tra giovani e anziani, sul confronto e il rispetto degli altri. Un film deliziosamente infantile che ha il dono di essere comprensibile senza smettere di parlare la propria lingua. Recensione ❯
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Un dramma di sostanza umanista, con un cast perfettamente al servizio della storia. Drammatico, USA2023. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo che Inez ha rapito suo figlio Terry dal sistema di affidamento, madre e figlio hanno deciso di rivendicare il loro senso di casa e di famiglia. Espandi ▽
I figli del ventre spietato di New York sono tutti uguali. Poco importa siano di pelle, idiomi e culture differenti, siano biologici, adottivi o rapiti da madri e padri reali o prestati dal destino. Sono tutti dei sopravvissuti diversamente resistenti in una metropoli che li osserva dall'alto, mentre cambia aspetto per non tradire una bussola vocazionale orientata al futuro.
Al suo esordio in un lungo di finzione, A.V. Rockwell dal Queens ma di genitori giamaicani, scrive e dirige un dramma famigliare dal respiro epico che decostruisce dal basso il mito della Grande Mela dal punto di vista di una donna African-american inquadrata nel suo conflittuale rapporto con la maternità e, in estensione, con se stessa e con una comunità di appartenenza che sente sfuggirle di mano.
Dramma di sostanza umanista, meritevole vincitore al Sundance del Gran premio della giuria per un film drammatico, A Thousand and One si espande lungo la linea del tempo seguendo tappe seminali nella mutazione fisica e spirituale del tessuto urbano/sociale e politico newyorkese. Recensione ❯
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