Il più bel secolo della mia vita

Film 2023 | Commedia, +13 90 min.

Anno2023
GenereCommedia,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diAlessandro Bardani
AttoriSergio Castellitto, Valerio Lundini, Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander Marzio El Moety, Betti Pedrazzi, Sandra Milo.
Uscitagiovedì 7 settembre 2023
TagDa vedere 2023
DistribuzioneLucky Red
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,98 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Alessandro Bardani. Un film Da vedere 2023 con Sergio Castellitto, Valerio Lundini, Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2023, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 7 settembre 2023 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,98 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 4 settembre 2023

Chi è mia madre? In Italia se lo chiedono 400.000 persone che non possono avere risposta. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Il più bel secolo della mia vita ha incassato 365 mila euro .

Consigliato sì!
2,98/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,93
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
La coppia Castellitto-Lundini è perfettamente complementare in un film che sa prendere le giuste misure.
Recensione di Luigi Coluccio
domenica 23 luglio 2023
Recensione di Luigi Coluccio
domenica 23 luglio 2023

Gustavo è un centenario che vive in una casa di riposo gestita dalle suore, un centenario che non ha mai saputo la propria origine, visto che la donna che lo ha partorito non ha voluto riconoscerlo al momento della nascita. Con l'entrata in scena di Giovanni, un volontario della FAeGN, l'Associazione Nazionale Figli Adottivi e Genitori Naturali, forse le cose stanno per cambiare: in Italia c'è una legge che impedisce ai figli non riconosciuti, prima del centesimo anno di età, di avere accesso alle informazioni sulla donna che li ha messi al mondo. Giovanni la vuole cambiare, quella legge, e per questo convince Gustavo a tornare con lui a Roma, chiedere di scoprire da dove viene e ad una serata in suo onore fare pressione sul Ministro dell'Interno perché cambi questo problematico istituto. Inizia così il loro viaggio.

È un cinema di parole e situazioni, quello di Bardani, supportato dalla bella fotografia di Timoty Aliprandi e il brano-apripista di Brunori Sas.

Quanta genealogia di realtà c'è dietro Il più bel secolo della mia vita? La legge 184 del 1983 (poi rivista con la 149 del 2001), ad esempio, dove in quella singola linea dell'articolo 7 si stabilisce il concetto presente al centro del film, cioè che ai figli non riconosciuti è precluso l'accesso ai dati di chi li ha partoriti, e questo per la durata di un secolo; oppure le sentenze della Corte Europea, della Corte Costituzionale e della Cassazione, che a partire dal 2012 hanno più volte ricordato al governo italiano della necessità di intervenire sulla materia, cosa che si stava per fare con un disegno di legge passato alla Camera nel giugno del 2015, poi arenatosi come tutta la XVII Legislatura con lo scioglimento del Parlamento a marzo 2018; per non citare l'attuale vuoto normativo, dove a decidere caso per caso sono i singoli Tribunali per i Minorenni, a volte concedendo l'avvio della richiesta di riconoscimento e a volte no, perché non c'è nulla su cui basarsi.

E quanta genealogia c'è anche nella sfera finzionale, visto che il film arriva dopo uno spettacolo teatrale di cartellone e di successo, dallo stesso titolo, stavolta con il duo Giorgio Colangeli e Francesco Montanari in scena. Dietro c'erano, ci sono, sempre il regista Alessandro Bardani, che firma anche la sceneggiatura con Luigi Di Capua dei The Pills (a cui si aggiungono, a mo' di solido puntello, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravaglia), ma ancora più dietro c'è quella sorta di brodo primordiale che è stato Ce l'hai un minuto?, corto di Bardani con protagonisti ancora Colangeli e Montanari, una sorta di prova di messinscena, per saggiare pesi e contrappesi, di questo dialogo generazionale tra chi ha avuto un passato e chi avrà il futuro, entrambi persi dentro un senso di spaesamento che investe ogni cosa, ognuno, ovunque.

Insomma, ci arriva preparato e approntato, Bardani, alla versione filmica di Il più bel secolo della mia vita, e lo dimostra anche il fatto di aver saputo scegliere con occhio emotivo ed estetico i due protagonisti principali, qui Sergio Castellitto e Valerio Lundini: coppia dotata del giusto star power e perfettamente complementare, con da una parte il Metodo Castellitto per immergersi nella voce bassa ed espressività tutta sopra la cintola dell'ultracentenario Gustavo; e dall'altra la Maschera Lundini, solo mezze frasi e indecisione perenne perfette per il suo Giovanni.

E l'investitura attoriale si rivela ancora più importante visto il declivio preso per affrontate un tema così spigoloso da maneggiare, che tra "genitorialità naturale" e "genitorialità giuridica", il rispetto della privacy per le donne che hanno deciso di mantenere l'anonimato e la giusta scoperta delle proprie origini per i figli, la difficoltà di accedere ad un'anamnesi familiare e l'entrata in campo di questioni come la fecondazione assistita e la gestazione per altri, si sarebbe potuto trasformare in uno sterile dibattito a tesi.

Così Bardani sembra avvicinare e avvicinarsi ad un recente titolo sullo stesso tema, Ritorno a Seoul di Davy Chou, lì con la venticinquenne Freddie che nata in Corea, adottata in Francia, durante un viaggio in Asia fa una deviazione capitale - e alla fine capitalistica - sulla tratta orientalistica per riscoprire le sue origini e conoscere la donna e l'uomo che l'hanno data in adozione.

Certo, l'afflato autoriale e l'orizzonte di mercato sono lontani ma neanche troppo, però quello che Il più bel secolo della mia vita fa è di scartare a lato rispetto al pamphlet puramente civile e politico, per concentrarsi sulle vite piccole ma grandi dei suoi protagonisti, Gustavo e Giovanni. Ed è qui che il film trova la sua intima ragion d'essere, cioè elevando il bozzetto compiaciuto del personaggio di Castellitto a correlativo oggettivo di un'intera nazione, quando di giorno si andava a gareggiare a Vallelunga e di notte ad alzare i calici a Via Veneto, senza passare sopra ad una sorta di sottovalutata presa di coscienza delle ultime generazioni che cercano un riconoscimento attraverso delle sincere ma centrali battaglie pubbliche - il percorso di Giovanni.

Tutto questo è innervato dalla regia di Bardani, misurata al secondo sul senso dell'operazione, capace di scorrere placida e cheta per l'intera durata del film e poi tentare qualcosa in più, tra la sequenza iniziale in bianco e nero e certe insistenze sul visto centenario ma vivissimo di Castellitto. Cinema medio, cinema giusto, cinema che ci deve sempre stare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 5 ottobre 2023
Clara Stroppiana

 Il più bel  secolo della mia vita ha il merito di portare all’attenzione del pubblico una legge assurda e poco nota che ad oggi in Italia riguarda 400.000 persone.  Stabilisce  che i cittadini registrati nell’atto di nascita come NN (Nomen nescio),  hanno diritto a conoscere le proprie origini solo al compimento del  centesimo anno di età.

venerdì 29 marzo 2024
Lizzy

Che dire... La trama è quel che è e potrebbe interessare o meno sicuramente però una platea non enorme. Castellitto è stato fantastico a riprodurre esattamente un uomo centenario, ma quel che fa acqua da tutte le parti sono sicuramente, oltre la debole trama, i vari comprimari. Anche la fine becera (a mio avviso) con una verità non completamente rivelata (la giovane [...] Vai alla recensione »

domenica 31 dicembre 2023
Kosir

Non si comprende per quale motivo i film italiani debbano essere necessariamente sopravvalutati. Se un film non merita, non merita. Punto e basta. A parte le apprezzabili intenzioni di ricordare l'esistenza di una legge insensata, per il resto, non è interessante, non è scorrevole, è noioso all'inverosimile e non è divertente.

martedì 18 giugno 2024
uppercut

Mamma mia! Ma come si fa a scommettere su un'operazione del genere? un film (?) costruito su uno che per un'ora e mezza è costretto a fare il centenario, con la mano tremante, lo sguardo da sotto, il movimento rallentato... una pantomima estenuante, da filodrammatica, per giunta svenduta come grande prova attoriale! Dopo 5' ti chiedi: ma davvero andrà avanti così tutto [...] Vai alla recensione »

domenica 8 ottobre 2023
Giovanna Raggi

Mi sono annoiata tanto e ho trovato il film un vero pacco. Vuole strizzare l'occhio a quel certo genere di cinema, diciamo... di "intellighenzia di sinistra", che piace tanto ai critici nostrani (due palle), ma in realtà è un gran bel pacco. Non si ride, non ci si emoziona e Castellitto è sempre troppo compiaciuto e trombone. Si sta invecchiando pure lui. Non lo consiglio. Brutto.

domenica 17 settembre 2023
ericamartini

La recitazione di Castellitto è, come sempre, troppo compiaciuta di sé. Bravo Lundini.

domenica 17 settembre 2023
ericamartini

La recitazione di Castellitto è  compiaciuta di sé  come sempre. 

Frasi
Chi Ama sbaia
Gustavo (Sergio Castellitto)
dal film Il più bel secolo della mia vita - a cura di Marco
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 12 settembre 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Secondo una legge del 2003, se sei figlio di N. N. puoi sapere chi ti ha messo al mondo solo quando compi 100 anni. Sergio Castellitto ha scavallato il secolo, Valerio Lundini lo preleva dall'ospizio in cui risiede per portarlo alla conferenza promossa da un'associazione che si batte per cambiare la legge e consegnargli la busta con il nome della madre.

lunedì 11 settembre 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Nelle sale dal 7 settembre con Lucky Red, Il piu` bel secolo della mia vita, una commedia umana che coniuga umorismo e malinconia e che segna il debutto alla regia di Alessandro Bardani. Un'assurda legge ancora in vigore in Italia impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identita` dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di eta`.

giovedì 7 settembre 2023
Matteo Di Maria
Sentieri Selvaggi

Tratto dall'omonima pièce teatrale di Alessandro Bardani e Luigi Di Capua, anche autori della sceneggiatura insieme con Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, Il più bel secolo della mia vita, già vincitore al 53° Giffoni Film Festival nella sezione Generator +18, è una commedia che mette sotto la lente d'ingrandimento una legge che impedisce ai figli non riconosciuti alla nascita di conoscere l'identità [...] Vai alla recensione »

martedì 5 settembre 2023
Rocco Moccagatta
Film TV

Gemmato dall'omonimo spettacolo teatrale di Alessandro Bardani e Luigi Di Capua (uno dei The Pills, per inciso), con Giorgio Colangeli e Francesco Montanari, Il più bel secolo della mia vita arriva al cinema adattato dai medesimi autori (insieme a Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli), e con Bardani alla regia, grazie a Lucky Red e Rai Cinema ai quali si è unito Gabriele Mainetti con la sua Goon Films. [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 settembre 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Un'assurda legge ancora in vigore in Italia impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l'opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario in vita non riconosciuto alla nascita.

mercoledì 26 luglio 2023
Caterina Sabato
Cinematographe

Presentato in anteprima assoluta al 53esimo Giffoni Film Festival nella sezione Generator +18, Il più bel secolo della mia vita, diretto da Alessandro Bardani, vede protagonista una coppia inedita composta dai Valerio Lundini e Sergio Castellitto. Il film arriverà in sala dal 7 settembre 2023 distribuito da Lucky Red. Nel cast anche Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander, Marzio El Moety, [...] Vai alla recensione »

domenica 23 luglio 2023
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

L'operazione era spericolata: adattare un fortunato testo teatrale per il grande schermo, dare diritto di cittadinanza cinematografica a un personaggio televisivo, offrire un ruolo importante a un attore esperto ma ultimamente fin troppo istrionico. C'erano tutti, i presupposti per un "flirting with disaster", eppure Il più bel secolo della mia vita funziona e, nel suo passo prima impacciato e poi [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 18 luglio 2023
 

Regia di Alessandro Bardani. Un film con Sergio Castellitto, Valerio Lundini, Sandra Milo, Carla Signoris, Elena Lander. Da giovedì 7 settembre al cinema. Guarda il trailer »

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