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Mettete due stelle e mezzo....ci manca solo che scriviate "consigliato: nì".
Questo film è l'agrodolce Messa di Requiem di una certa Roma chic fatta di personaggi, eminenze, nobiltà, che gentilmente affonda fra i suoi monumenti eterni congeladosi nell'eterno della storia del nulla. Le vite vere, straordinarie, le belle persone sono quelli che hanno il coraggio di vivere la quotidiana semplicità: allo star-system delle duchesse ingioiellate spetta la dannazione eterna dell'infelicità, dell'apparire, delle piccole menzogne. Accettando questa dannazione per quella che è - senza mentire a se stessi, con la giusta autoironia - si può vivere e morire da Re della Mondanità consegnandosi ad un'inutile straordinaria esistenza da bohemien, purchè si faccia il mestiere del ricco. Ecco l'artista che non ha bisogno ri rivelare l'opera poichè è egli stesso opera. Bella la fotografia e la scelta delle location, ma è già anche troppo stato detto. Un film onirico e Felliniano, anche molto teatrale, che mi ha lasciato un buon sapore in bocca. Bello, anzi...da Oscar.
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