50 giorni di cinema internazionale di Firenze 2023
50 giorni di cinema internazionale di Firenze, il programma dei 179 film. Firenze - 5 settembre/12 dicembre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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L’evento che promuove il cinema italiano all’estero si conclude con la premiazione al cinema La Compagnia di Firenze. A seguire la proiezione di Amanda. Vai all’articolo »
Torna a Firenze dal 7 dicembre - all’interno del grande programma della 50 giorni di cinema - il festival dedicato al cinema indiano. Vai all’articolo »
Dal 24 al 26 novembre proiezioni e incontri per scoprire una nuova generazione di autrici. L’evento fa parte della 50 giorni di Cinema di Firenze. Vai all’articolo »
D’Alife e Mariani raccontano con i CCCP la stagione folle della musica italiana. Presentato al Festival dei Popoli e dal 24 novembre al cinema. Vai all'articolo »
Il doc di Salaviza e Messora è il racconto della lotta per la libertà degli indigeni brasiliani. Il festival online fino al 15 novembre. Scopri i film online | Tutti i vincitori »
Il regista Premio Oscar Luc Jacquet torna nella terra dei pinguini: un viaggio filosofico in forma di diario visivo. Dal 4 gennaio al cinema. Vai all'articolo »
L’attore è la prima guest star dell’evento al film il prossimo 7 dicembre nell’ambito della grande manifestazione della 50 giorni di Cinema. Vai all’articolo »
Dal 4 al 12 novembre a Firenze e in streaming su MYmovies con una selezione di film. È solo uno degli eventi della 50 giorni di cinema. Vai all’articolo »
Il 25 ottobre alle 20.30 il festival fiorentino porterà al cinema Fiorella il film di Justine Triet. La programmazione ufficiale dell’evento inizierà il 28 ottobre. Vai all’articolo »
Dal 28 ottobre riparte l’evento che porta i grandi successi cinematografici di lingua francese in Toscana. Il festival fa parte della 50 Giorni di cinema a Firenze. Vai all’articolo »
Si è conclusa a Firenze un’edizione difficile ma dalla grandissima partecipazione. In streaming su MYmovies una selezione di film è ancora disponibile per la giornata di oggi. Vai ai film in streaming I Vai all’articolo »
Un evento più che mai attuale che propone una selezione di titoli disponibile anche online dal 10 al 17 ottobre con MYmovies ONE. Vai ai film I Vai all’articolo »
Un'opera dalle atmosfere quasi soprannaturali presentata al festival FanHua di Firenze, uno dei numerosi eventi della 50 giorni di Cinema fiorentina. Vai all'articolo »
Il festival - una selezione del quale sarà visibile anche su MYmovies - fa parte del ricco calendario della 50 Giorni di Cinema a Firenze. Vai all’articolo »
Gli amanti della musica troveranno grandi titoli nel programma del festival che prenderà il via il 4 novembre a Firenze e in streaming su MYmovies. Vai all’articolo »
La regista, premiata alla Berlinale per il suo documentario El eco, sarà presente a Firenze nei giorni del festival dove porterà i suoi film e sarà protagonista di una masterclass. Vai all’articolo »
Dal 5 ottobre al 12 dicembre la città si animerà di numerosissimi eventi cinematografici per poi ospitare la prima edizione di Italian Rising Star. Vai all’articolo »
Al suo esordio Jasmine Trinca firma un film tra favola e realtà, in grado di trasformare il dolore in ricercata raffinatezza. Drammatico, Italia2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bambina ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell'amore. Espandi ▽
Alla sua opera prima Jasmine Trinca affronta con la consapevolezza di chi conosce la storia del cinema un tema molto personale in equilibrio tra favola e realtà. Quando un autore si trova ad affrontare il suo primo lungometraggio, se lo è nell'intimo non lavora su commissione e non accetta compromessi. Jasmine Trinca si rivela tale realizzando un film che non strizza l'occhio al box office trasfigurando un reale rapporto Jasmine/genitrice offrendogli un contesto di dolorosa astrazione. È come se l'attrice nel momento in cui dirige la sua 'opera prima' avesse bisogno di avere vicino sia chi esordisce, Maayane, sia chi invece le offre la solidità di una carriera riconosciuta e riconoscibile. In questo film di presenze/assenze, in cui quella della madre risulta dominante, il loro esserci permette a Jasmine Trinca di muovere le sue dita di regista all'esordio con la stessa partecipe perizia di quella della sua giovane protagonista sui tasti del sassofono che utilizza come strumento di comunicazione. Il sax di Jasmine è un film che saprà parlare agli spettatori che amano un cinema che sa trasformare il dolore in ricercata raffinatezza. Recensione ❯
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Un debutto coraggioso e radicale sulle conseguenze devastanti di un governo sovranista e intollerante. Documentario, Italia2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che racconta il muro di 186 km costruito al confine tra Polonia e Bielorussia, con lo scopo di respingere i migranti in cerca di asilo. Espandi ▽
Per una settimana, nel marzo del 2022, l’attrice polacca naturalizzata italiana Kasia Smutniak è tornata nel suo Paese nativo per vedere, e far vedere, il muro lungo 186 chilometri e alto cinque metri e mezzo che le autorità stavano costruendo lungo il confine con la Bielorussia per impedire il passaggio ai migranti. MUR fa, in maniera documentaristica e attraverso l’immediatezza della realtà quotidiana, quello che Green Border di Agnieszka Holland ha fatto utilizzando la drammaturgia, ovvero raccontare le conseguenze devastanti e disumane di un governo sovranista e intollerante sui migranti che cercano di attraversare il confine fra Polonia e Bielorussia. La regista, al suo esordio nel lungometraggio, suggerisce similitudini ma non forza mai la sua interpretazione degli eventi, lasciando che sia il pubblico a costruire parallelismi e a tirare le proprie conclusioni. Il suo è un approccio radicale ma mai apertamente giudicante – benché la sua posizione morale sia evidente nel suo stesso essere lì – e dimostra un gran coraggio nel buttarsi, anche solo per una settimana, in situazioni oggettivamente pericolose. Recensione ❯
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Agnieszka Holland torna in Patria con una fotografia brutale della crisi dei rifugiati al confine polacco. Drammatico, Polonia, Germania, Francia, Belgio2023. Durata 147 Minuti.
Una famiglia di rifugiati siriani, un insegnante di inglese solitario dall'Afghanistan e una giovane guardia di frontiera, che si incontrano sul confine polacco-bielorusso durante l'ultima crisi umanitaria. Espandi ▽
Il cinema di denuncia sociale e politica di Agnieszka Holland non poteva non interessarsi alle turbolenze del presente che interessano in maniera diretta la sua patria, la Polonia, già in un tumulto interno per le politiche del governo e messa in una situazione ancor più delicata prima e durante l’invasione russa dell’Ucraina. Naturale che uno dei nomi di spicco del cinema polacco moderno abbia deciso di mettere in scena il travaglio umano delle migliaia di persone coinvolte in un sadico gioco di rappresaglia politica tra paesi e tra blocchi globali, in un corposo dramma in bianco e nero che vuole offrire molteplici punti di vista sulla vicenda. Lo fa in quel modo diretto, senza fronzoli e contundente che abbiamo imparato ad aspettarci da lei, autrice guidata dal principio - non privo di un certo didatticismo - che certe cose vadano semplicemente portate alla luce: Green Border è pieno di sofferenza e angherie, non lesina negli appelli diretti alla pietà spettatoriale, cerca emozioni forti costruendo una storia di abusi vergognosi su donne, anziani e bambini. Recensione ❯
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Un dramma sulla violenza ritualizzata della sessualità adolescenziale e sull'intimità e la solidarietà dell'amicizia femminile. Espandi ▽
La storia di tre amiche che subiscono la pressione di dover fare sesso a tutti i costi. Il film fa riferimento a un fenomeno diffuso: un rito di passaggio tipicamente britannico, in cui le ragazze trascorrono le vacanze a Maiorca per perdere la verginità in feste orgiastiche. Recensione ❯
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Tre registe per tre protagoniste. Uno spazio sicuro per le donne la cui liberazione passa per questo cinema low budget ma dall'aspirazione internazionale. Documentario, Italia2023. Durata 80 Minuti.
Un coming of age raccontato attraverso un anno di vita, dove si incontrano e si scontrano sogni, desideri, dubbi e una infinita voglia di lotta e di vita. Espandi ▽
Tre giovani registe filmano tre protagoniste che sono più o meno loro coetanee: About Last Year è già per questo motivo un oggetto alieno, un unicum, in quanto percorso che identifica e dà luce a uno spazio sicuro per le donne, in un Paese in cui quasi solo le violenze che subiscono fanno notizia. La loro volontà di disporre liberamente del proprio corpo passa attraverso un cinema indipendente e low budget, ma dall’aspirazione internazionale, seguendo gli appuntamenti tra Torino, Milano, Roma e Parigi, grazie al sostegno del collettivo LGBTQ Maurice di Torino e della (ex) Kiki House of Savoia. Unico film italiano in selezione alla Settimana della Critica 2023, prodotto dalla torinese Base Zero, About Last Year segna la linea di una sezione che osa, rischia, anche anteponendo a un’esilità produttiva la ruvida qualità di nuovi sguardi sul presente. Recensione ❯
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Un film che segue lo stretto legame tra una madre e una figlia. Espandi ▽
1984: C'è una discarica nel nostro salotto
Il mondo di Madre e di Maria è una costante sensazione di brividi che corrono lungo la schiena, ogni giorno è Natale nel loro piccolo nidus d'amore
1994: Lui me la riconsegnò, l'importanza mi colpì in ondate di sensazioni
È l'ultimo giorno di scuola di Maria. Al suo rientro a casa, in cima alle scale, due piedi scalzi ad attenderla. Un uomo alto, dall'aspetto insolito, uno sconosciuto che ha l'odore familiare di un trauma, un dolore d'infanzia, una duplicità di deliberate provocazioni - Michael. Recensione ❯
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Le storie di alcune donne detenute in una prigione del Cile raccontate grazie ai video che loro stesse hanno girato. Espandi ▽
Sono donne. Sono madri. Sono detenute che stanno scontando lunghe pene in una prigione in Cile. I figli crescono lontano da loro, ma rimangono nei loro cuori. In prigione trovano l'affetto delle altre detenute che condividono la loro stessa esperienza. Il sostegno reciproco tra queste donne diventa una forma di resistenza ed emancipazione. Malqueridas ricostruisce le loro storie attraverso le immagini che loro stesse hanno girato con i cellulari vietati dentro la prigione, recuperando la memoria collettiva di una comunità dimenticata. Recensione ❯
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La regista Barbara Cupisti compie un viaggio in Ucraina per raccontare le storie di chi lotta per difendere il Paese, la propria cultura e la libertà. Espandi ▽
24 febbraio 2022. In Ucraina la quotidianità scorre come in un giorno qualsiasi. Arrivano i primi bombardamenti che costringono molti a lasciare il Paese, altri a imbracciare le armi, quasi tutti ad affrontare separazioni, paure, l'assenza di beni di prima necessità e lutti. Il film è un viaggio della regista, mossa dal bisogno di arrivare all'epicentro emotivo di questo conflitto, che parte da Varsavia e attraversa le città di Lviv e Odessa e la campagna dimenticata dell'Ucraina, arriva fino a Kyiv, Irpin, Bucha, Borodyanka. Incontra chi ha attraversato il confine per sopravvivere o aiutare la resistenza o chi è rimasto nella propria terra continuando a lottare per difendere il Paese e la propria cultura. Recensione ❯
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Un'addetta alla vigilanza viene accusata di aver ucciso il cane di uno dei residenti. Espandi ▽
Anna vive con sua figlia Iris in un bel condominio. È un luogo sicuro e Anna, in quanto addetta alla sicurezza, svolge un ruolo importante. La scomparsa di un cane desta paura e diffidenza tra i residenti...i quali, convinti che il cane sia stato ucciso, iniziano a sospettare l'uno dell'altro. Anna tenta di calmarli e riportarli alla ragione, ma un gruppo di vigilantes inizia a indagare proprio su di lei. La situazione per lei diventa molto complicata. Per poter rimanere nella sua casa, Anna è pronta a andare oltre la propria morale. Recensione ❯
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Martina decide di organizzare la cerimonia del proprio funerale. Attraverso la protagonista, la regista riflette su una perdita che non ha superato. Espandi ▽
Martina pensa spesso alla morte e ogni anno riscrive il suo testamento. Quest'anno ha deciso di organizzare la cerimonia per il suo funerale. Osservandola, la regista trova il coraggio di riaffrontare una dolorosa perdita ricostruendo l'addio che non ha potuto dare. Recensione ❯
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L'incredibile storia del tour che creò un ponte tra Melpignano e Mosca, passando per la rossa Emilia. Documentario, Italia2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Andata e ritorno dal 1988, quando da Melpignano partì il tour che squarciò la cortina di ferro tra Occidente e Urss, a suon di rock e punk. Espandi ▽
Tutto nasce da un sogno, quello che gli organizzatori del festival “Le idi di marzo”, Antonio Princigalli e Sergio Blasi – che in seguito avrebbe dato vita alle Notti della Taranta – fanno nel 1988: invitare alcuni gruppi musicali sovietici a suonare a Melpignano, e portare alcune band italiane a suonare in Russia. La cosa incredibile è che ci riuscirono: le band sovietiche arrivano in Salento. E i CCCP finiranno a suonare a Mosca e a Leningrado. Il film ricostruisce la parte italiana e quella sovietica di quel doppio tour, con materiale d’archivio, le testimonianze di testimoni di quel momento, come i giornalisti Alba Solaro, Francesco Costantini e del critico musicale Gino Castaldo. E con la testimonianza dei componenti storici dei CCCP, che per la prima volta dopo anni rivediamo insieme. Una reunion per il film, a casa di Giovanni Lindo Ferretti sull’Appennino tosco/emiliano. Ma che potrebbe anche preludere ad altri progetti. È prezioso, questo film. Per chi c’era. E per chi non c’era. Per chi c’era, senza avere avuto l’occasione di andare al di là della cortina di ferro, a toccare con mano quello sfacelo, quel disastro economico e di ideali. Per chi non c’era, per sapere che c’erano ragazzi che sognavano, e sognavano forte, e avevano coraggio. E sapevano fare spettacoli folli, senza paura di niente. I nostri Clash, i nostri Einstürzende Neubauten. Chiedi chi erano i CCCP. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A FIRENZE
La Compagnia
venerdì 10 novembre 2023 ore 21:00
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Un panorama su Napoli, partendo dal Rione Sanità: un doc ampio, ricco e capace di andare oltre gli stereotipi. Documentario, Italia2023. Durata 107 Minuti.
Un giro tra i vicoli di Napoli tra opere d'arte, musica e teatro. Espandi ▽
Innamorati dell'Italia, non solo della Toscana, ma anche di Napoli: Sting e la moglie Trudie Styler, attrice, produttrice e regista che ha realizzato proprio a Napoli il suo terzo lungometraggio. Girato tra i vicoli popolari e i quartieri borghesi, con Dante Spinotti alla fotografia, il film attraversa le anime della città, dal cibo al Vesuvio, dalle opere d'arte al teatro dell'arte messo sempre in scena nella vita quotidiana, facendo risaltare i contrasti che la rendono una città unica, fatta di "luce e oscurità, vita e morte". Al centro naturalmente la musica. Tra i collaboratori, il rapper Clementino e lo street artist Jorit. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A FIRENZE
La Compagnia
martedì 07 novembre 2023 ore 16:45
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Vitalina Varela, una donna di 55 anni di Capo Verde, arriva a Lisbona tre giorni dopo il funerale di suo marito. Aspetta il suo biglietto aereo da oltre 25 anni. Espandi ▽
Lisbona. Muore Joaquim. La moglie Vitalina Varela torna da Capo Verde per il funerale, ma quando arriva a destinazione questo è già stato celebrato. Decide di rimanere comunque in Portogallo e di elaborare lì il lutto. Vitalina torna a Lisbona, in una nazione che non è (mai stata) sua, dove si parla una lingua che non ha mai accettato di parlare, per incontrare un marito che non c'è più e che l'ha tradita e ripudiata. Appena scesa dall'aereo le viene detto di tornare a casa, ma Vitalina ha atteso 40 anni di poter prendere quel volo e non ha intenzione di andarsene. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A FIRENZE
Spazio Alfieri
sabato 11 novembre 2023 ore 20:30
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Mentre i giovani capitani conducono la rivoluzione nelle strade, la gente di Fontainhas cerca Ventura, che si è perso nella foresta. Espandi ▽
Ventura, manovale in pensione, è un immigrato capoverdiano alla periferia di Lisbona. In un eterno presente successivo al rovesciamento della dittatura di Salazar, il protagonista vaga in un ospedale che è anche prigione e fabbrica, solo o in dialogo con voci e presenze; come quella dell'amico Joaquim, ferito dallo stesso Ventura in un conflitto armato, e della moglie Vitalina, che ne piange la scomparsa. Recensione ❯
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Ventura vaga tra le macerie della periferia di Lisbona. Ogni giovane che incontra è per lui come un figlio. Drammatico, Portogallo, Francia2004. Durata 154 Minuti.
Nel quartiere periferico di Fontainhas, a Lisbona, gli immigrati capoverdiani vivono senza avere nulla e senza essere nessuno. Espandi ▽
Gli ultimi giorni del quartiere capoverdiano di Fontainhas, alla periferia di Lisbona. La maggior parte dei suoi 9000 abitanti sta per essere trasferita in nuovi appartamenti più a nord. Clotilde, non riesce a dimenticare il mare di Capo Verde e gli squali che nuotano in quelle acque, e a 75 anni decide di lasciare il marito Ventura. Ventura è diventato in po' matto da quando lavorando in un cantiere è precipitato da un'impalcatura. Rifiuta ogni cambiamento credendo che la vecchiaia possa essere come la giovinezza. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A FIRENZE
La Compagnia
giovedì 09 novembre 2023 ore 15:00
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