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FanHua Chinese Film Festival, quattro giorni per portare la Cina a Firenze

L’evento si svolgerà dal 5 all’8 ottobre aprendo ufficialmente la 50 Giorni di Cinema.
di Veronica Ranocchi

venerdì 29 settembre 2023 - Festival

Il festival che (ri)apre ufficialmente la 50 Giorni di Cinema a Firenze è il FánHua Chinese Film Festival per un’immersione di quattro giorni nel paese asiatico attraverso le numerose proiezioni in programma.

Il FánHua Chinese Film Festival, giunto alla sua terza edizione, avrà luogo dal 5 all’8 ottobre al cinema La Compagnia e permetterà di conoscere e approfondire la parte migliore della cinematografia cinese con 15 titoli.

La traduzione italiana del titolo della rassegna è “Una varietà di fiori che sbocciano” con riferimento alla florida e variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando in Cina.

Una terza edizione che presenta un programma, selezionato dal direttore artistico Paolo Bertolin, diviso in quattro giornate ognuna con un tema specifico: i giovani registi e i film d’esordio, il confronto tra generazioni e immagini della Cina in diversi momenti della Storia e i rapporti nell’ambito del nucleo familiare.

Tra i vari interventi in occasione della presentazione ufficiale del programma anche quello di Gianni Zhang, presidente dell’associazione FánHu e di Zhong Art International che, a proposito di questa terza edizione, ha affermato l’intento del festival di «continuare a fare ciò che ci sembra più necessario: andare oltre i cliché per raccontare un mondo più complesso e sfaccettato di ciò che spesso appare».

In parallelo alle proiezioni sono previsti anche degli eventi “collaterali” per introdurre il pubblico nel mondo cinese a 360°, in collaborazione con Cibrèo e Teatro del Sale.


VAI ALLO SPECIALE DELLA 50 GIORNI DI CINEMA
Art College 1994 è il film di apertura di questa edizione. Al centro c'è un gruppo di studenti degli anni '90 alle prese con l'età adulta.

I QUATTRO GIORNI DEL FESTIVAL
Quattro giornate dense di cinema, tra lungometraggi e cortometraggi, film d’animazione e omaggi, con tanti titoli per tutti i gusti e un pubblico più variegato possibile.

Ad aprire il festival la prima italiana di Art College 1994 del genio dell’animazione cinese contemporanea Liu Jian al quale il festival dedica la prima retrospettiva italiana (rassegna che sarà anche parte del programma del Cinema Godard di Fondazione Prada a Milano tra il 15 e il 29 ottobre). Il film ritrae un manipolo di studenti dell’Accademia di Belle Arti della Cina meridionale che si confrontano con il passaggio all’età adulta.

La seconda giornata, dedicata ai giovani registi, prevede, tra i titoli, la proiezione di una selezione di sei cortometraggi presentati ai principali festival internazionali: A Dog Under a Bridge di Tang Lihao, The Bee and the Fly di Su Xia, Will You Look at Me di Huang Shuli, Daughter and Son di Cheng Yu, The Water Murmurs di Chen Jianying, Walking With Her into the Night di Shu Hui.

Ma non solo cortometraggi. Spazio, infatti, anche a due lungometraggi: Piercing I di Liu Jian che, con un’animazione ruvida e cruda, racconta la banale quotidianità di personaggi marginali, e Anima, esordio alla regia della regista Cao Jinling, presente al festival come primo ospite ufficiale, che si concentra sui temi ambientali.

La terza giornata, come detto, è incentrata sulla Cina in periodi storici diversi. Un programma che prevede la prima italiana di Chang'an di Xie JunweiZou Jing sull’ascesa e la caduta di Chang'an, la capitale dell’antica dinastia Tang. A seguire Have a Nice Day, secondo lungometraggio di Liu Jian, una vicenda “noir” ambientata nei sobborghi malavitosi di Nanchino che, seppur animato, sembra essere un equivalente del cinema di Quentin Tarantino. Infine anche il dramma al femminile A Woman firmato da Wang Chao su un’operaia che riesce a diventare una scrittrice.

L’ultima giornata del festival si concentra su tre titoli. Il primo è The Cord of Life di Qiao Sixue, toccante racconto del musicista Alus che porta via dalla città la madre sofferente di Alzheimer. Il secondo titolo è The Shadowless Tower di Zhang Lü, con protagonista il critico gastronomico Gu Wentong.

A conclusione la proiezione di un film del 1993 diretto da un grande maestro del cinema cinese, Xie Fei. In occasione del trentennale sarà possibile vedere la versione digitalizzata 4K realizzata dalla pellicola 35mm restaurata del film vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino proprio nel 1993: Le donne del lago delle anime profumate. La storia, ambientata in un villaggio dell’Hebei affacciato su un lago, ruota attorno a una donna che, grazie ai guadagni realizzati con la produzione artigianale di olio di sesamo, compra da una famiglia povera una giovane moglie per il figlio, affetto da disabilità mentale.


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