Titolo originale | Where'd You Go Bernadette |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Richard Linklater |
Attori | Cate Blanchett, Billy Crudup, Kristen Wiig, Laurence Fishburne, Emma Nelson Zoe Chao, James Urbaniak, Judy Greer, Troian Bellisario, Jóhannes Haukur Jóhannesson, Kate Easton, Claudia Doumit. |
Uscita | giovedì 12 dicembre 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,04 su 32 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 dicembre 2019
Il film è l'adattamento del best-seller "Where'd You Go, Bernadette" scritto da Maria Semple. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Che fine ha fatto Bernadette? ha incassato 316 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Seattle. Elgie e Bernadette sono una coppia con figlia (Bee), benestante e apparentemente felice. Elgie, però, è sempre più occupato a sviluppare il proprio progetto per Microsoft, mentre Bernadette vive con difficoltà crescente i rapporti con il vicinato e la sua condizione di casalinga. Perché Bernadette, anche se nessuno lo sa, era uno dei più brillanti architetti d'America. Quando l'equilibrio tra le tensioni contrapposte sembra cedere, Elgie decide di correre ai ripari e di intervenire, prima che la depressione della moglie abbia il sopravvento.
L'animo irrequieto di Richard Linklater rifiuta sempre la possibilità di sedere sugli allori. Per il regista texano a ogni nuovo progetto corrisponde una sfida, una nuova possibilità di rimettersi in discussione e di cimentarsi con qualcosa di nuovo. Sbagliando, se necessario (e Newton Boys o Bad News Bears sono lì a dimostrarlo).
Che fine ha fatto Bernadette? - che solo nel titolo italiano strizza l'occhio a Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich - non appartiene né alle opere indimenticabili né agli errori di percorso del regista di Boyhood. Ma nella sua ricercata anomalia, Bernadette rimane quintessenza della poetica di Richard Linklater e della sua inesausta interrogazione su cosa comporti passare a un'età più matura, in termini di rinunce e di opportunità.
I dolorosi bilanci in chiaroscuro della mezza età, in genere appannaggio di giocatori di baseball o musicisti rock fallimentari, toccano stavolta a un architetto. Per la precisione a un architetto donna, talentuosissimo e costretto dalle circostanze - una delusione professionale e una tormentata maternità - a fare un passo indietro. O meglio di lato, abbandonando gli ampi spazi soleggiati di Los Angeles in favore della piovosa e provinciale Seattle, dove l'ha condotta il progetto hi-tech ideato dal marito e acquisito da Microsoft.
Elgie istruisce delle macchine a interpretare i principi che guidano le emozioni umane, mentre Bernadette pratica l'esatto opposto, donando ogni dettaglio del proprio privato a Manjula, un presunto assistente virtuale indiano che cela un'identità ben più sinistra. Il punto rimane il medesimo che angosciava il personaggio di Patricia Arquette al termine di Boyhood: cosa resta del sacrificio di una vita? Una donna dispone di una terza scelta che non sia la solitudine o il fatto di negarsi per crescere i propri figli? In tempi di rivendicazioni legittime, ma che talora sconfinano in strumentalizzazione o persecuzione ad personam, quella di Maria Semple - autrice del bestseller da cui il film è tratto - e poi di Linklater sembra, nella sua semplicità, una delle cose più genuinamente femministe dette da eoni in qua.
Ma Che fine ha fatto Bernadette? sfiora molti temi della contemporaneità, come la riflessione ecologista - simboleggiata dal sottobosco sradicato che agevola la valanga di fango destinata a sommergere gli invitati dell'odiata vicina di casa - o l'impossibile desiderio di scomparire dalla vita pubblica, che resta solo un MacGuffin, accennando a quel che Che fine ha fatto Bernadette? avrebbe potuto diventare (un thriller depalmiano? Una discesa nella follia degna di Polanski?).
Il fatto di non aderire a questi archetipi è stato interpretato dalla critica americana, molto meno indulgente del consueto con Linklater, come una mancanza o una titubanza, una incapacità di gestire la complessità della materia sottesa al testo di Semple. Si tratta invece dell'irriducibile assunzione di un'identità altra rispetto a quella attesa: così come Bernie, o come altri progetti singolari intrapresi dal regista texano, Bernadette segue l'ondivago e caotico andamento della sua protagonista.
Un testo che non va seguito alla lettera, da cui non occorre attendersi qualcosa di appagante sul piano narrativo, almeno secondo i canoni consueti. Proprio come gli edifici progettati dalla protagonista, unici anche in virtù della loro eccentrica diversità, il film di Linklater sfugge a ogni aspettativa, rischiando così di far passare per difetti quelle folgorazioni che invece inseguono e sono toccate dalla genialità.
Un bagno desolatamente vuoto con la finestra aperta sul cortile e la consapevolezza che se ne è andata in modo irrimediabile: è questa forse la scena iconica di Che fine a fatto Bernadette?, il nuovo film che vede impegnata Cate Blanchett, una madre in fuga dopo i fasti degli ultimi blockbuster (da Thor: Ragnarok a Ocean's 8). L'attrice due volte premio Oscar (per The Aviator di Martin Scorsese e per Blue Jasmine di Woody Allen) affronta il nuovo ruolo di una donna stanca, agorafobica, con problemi di sonno che a un certo punto molla tutto. La Bernadette Fox del titolo è una casalinga che vive a Seattle con il marito e la figlia, mal integrata nella quotidianità tipicamente di quartiere non partecipa ai comitati, ignora le altre madri e ha lasciato crescere un'enorme recinzione di rovi che anche fisicamente separa la sua casa dal resto del mondo. Ma non è stata sempre così.
La figlia adolescente voce narrante del film nel cercare di spiegarsi l'improvvisa sortita della madre commenta: "Credo che mia madre si sia focalizzata sulla famiglia in questi anni e si sia dimenticata di se stessa" inquadrando perfettamente il senso della storia e forse di una fuga così inaspettata.
Appunto, Bernadette è fuggita alla ricerca di sé stessa e la figlia Bee (una bravissima Emma Nelson) nell'indagare dove può essere scappata e poi nell'andare a cercarla di fatto impara a conoscere chi è veramente la straordinaria donna che per il bene della famiglia si nasconde dentro il ruolo di madre. A sorpresa, infatti, dietro gli enormi occhialoni in cui Cate Blanchett si maschera in tutta la prima parte del film si cela una donna geniale capace venti anni prima di essere uno degli architetti più brillanti della sua generazione.
Nel cast anche Billy Crudup nel ruolo dell'amato marito, cieco davanti ai tormenti della moglie, l'attrice comica Kristen Wing e in un piccolo ruolo anche l'ottimo Laurence Fishburne. Ma bisogna sottolineare il talento della giovanissima Emma Nelson qui al debutto per il grande schermo, bravissima nel tratteggiare la figura di una adolescente non proprio bella, molto precoce e intelligente.
Che fine ha fatto Bernadette?, diretto dal regista Richard Linklater (suoi i film Before Sunset - Prima del tramonto e Before Midnight per i quali ottenne due candidature all'Oscar) che ha contribuito alla sceneggiatura, è tratto dal best seller 'Dove vai Bernadette?' edito anche in Italia. L'autrice è nota non solo per i suoi libri, ma soprattutto per la sua attività come sceneggiatrice in diverse serie di successo e in particolare per Arrested Development.
CHE FINE HA FATTO BERNADETTE? disponibile in DVD o BluRay |
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Il film è tratto da un romanzo di Maria Semple, scrittrice e autrice televisiva statunitense, dal titolo Where’d You Go, Bernadette? scritto nel 2012. Attraverso la voce narrante della figlia ci si profila una donna eccezionale: Bernadette Fox (interpretata dalla bravissima Cate Blanchett) che è stata una brillante architetto, sempre attenta alla biologia e all’uso dei materiali [...] Vai alla recensione »
Che fine ha fatto Bernadette di Richard Linklater è un adattamento del best-seller “where’d you go, Bernadette”, scritto da Maria Semple, che si basa su una semplice domanda: può una donna che ha smesso di creare, trovare nuovamente l’ispirazione? Bernadette è una di noi che per essere deve abbandonare gli adorati marito e figlia e scappare in Antartide. [...] Vai alla recensione »
Bernardette Fox, interpretata alla grande da Cate Blanchett, i cui lunghi occhi risaltano ancor più sotto una frangia castana, si adora o si detesta più o meno per gli stessi motivi: lei detesta la ggente, le convenzioni e le ipocrisie sociali, le false amiche. Preferisce frapporre tra sé e il mondo dei grandi occhiali e rinchiudersi con il marito e l’adorata figlia Bee in una grande villa quasi cadente [...] Vai alla recensione »
Ho aspettato con particolare pazienza questo film, incuriosito dalla trama (eh si sono una fan dei personaggi con caratteri difficili) ed ovviamente da Cate Blanchett, una delle mie attrici preferite. Per quanto possa essere apprezzabile la prima parte ad un certo punto perde totalmente il filo narrativo e si trasforma nella più classica delle americanate.
Il film è molto particolare e in alcuni punti molto commovente, per esempio quando la protagonista elenca all'ex collega incontrato casualmente le sue assurde ansie durante i risvegli notturni, o quando la figlia, la bravissima Emma Nelson, la difende raccontando e dimostrando di capirla così bene, molto meglio di un marito sempre assente e svagato.
Il film, nonostante sembri leggero, affronta delicatamente argomenti importanti
C'è una tappa obbligata nel lungo viaggio che porta l'autore a costruirsi il proprio percorso artistico. C'è un momento nel quale il processo di crescita si accartoccia su se stesso, riflette sulla sue strutture d'identità e cammina sul filo del già visto e del già detto, in modo che sia quasi indispensabile un ripensamento dell'intero arsenale poetico. Per l'autore, e solo per il semplice fatto di esserlo, l'appuntamento con l'opera "minore" è solo una questione di tempo. Nell'universo cinema, questo periodo di impasse stilistica non coincide con il brutto film ma piuttosto con quello modesto, a cui mancano carattere definitorio e potere comunicazionale: che sia una rievocazione sterile di ossessioni ormai ampiamente esplorate in formule cinematografiche migliori, com'è successo un paio di anni fa con Quello che non so di lei (guarda la video recensione) di Polanski e Ore 15:17 - Attacco al treno (guarda la video recensione) di Eastwood, oppure un approccio annoiato a storie troppo distanti dagli interessi del regista perché trasmettano davvero l'urgenza di essere raccontate, ad esempio il debolissimo Spike Lee di Miracolo a Sant'Anna.
Ogni autore attraversa una fase di contrazione creativa per la quale non gli è più possibile essere un fabbricante di segni, ma al limite di simulacri.
Vivere il ristagno del proprio sensorio artistico è normale anche se sei uno di quelli che ha esplorato le frontiere dell'audiovisivo fino a trovare nuove possibilità di linguaggio, anche se molto prima del chiacchierato Undone hai usato il rotoscope come tecnologia alla base della narrazione, anche se con lo sperimentalismo folle di Boyhood hai dimostrato che il tempo non solo può essere fissato nell'esperienza cinematografica (sintesi sui cui Nolan si è sempre intestardito e che ha risolto solo tardi con Dunkirk (guarda la video recensione)) ma addirittura può farla diventare avanguardia. È normale, insomma, anche se ti chiami Richard Linklater. Che un autore del suo livello, al quale oltretutto si deve Prima dell'alba e quindi una piccola grande rivoluzione interna alle meccaniche spesso troppo prevedibili del romantic movie, proponga un film così poco ambizioso come Che fine ha fatto Bernadette? (guarda la video recensione) non significa nulla di più se non lo sfruttamento di un materiale narrativo poco impegnativo per farvi aderire, senza troppe pretese, la propria linea di pensiero. Eppure, come spesso accade ai grandi del cinema quando riescono a rendere necessario persino un film minore, anche il confronto con personaggi mediamente comunicativi e storie di piccole dimensioni è in grado di creare un surplus affettivo e strampalate forme di empatia.
La domanda sorge spontanea, con una facilità perfino fastidiosa: che fine ha fatto Richard Linklater? Come tutti i film sbilanciati, slabbrati, imperfetti, a Che fine ha fatto Bernadette? non bisogna riservare un approccio superficiale e un giudizio tranchant. Perché nella storia di questa donna geniale e confusa non possiamo non scorgere le tracce di un autore grandissimo, il cui travaglio appare [...] Vai alla recensione »
Los Angeles o Seattle? La megalopoli assolata, aperta a tutti e a tutte le esperienze, o la piovosissima città lassù al Nord, dove le migliori menti dell' informatica disegnano il futuro del mondo? Per Bernadette, ex architetta di immenso talento, spostarsi dalla prima alla seconda ha significato passare, letteralmente, dalla luce di un possibile, radioso futuro, al buio del presente, oppresso da una [...] Vai alla recensione »
Attorno alla sua casa di Seattle ha lasciato crescere una siepe di rovi che la separa (la protegge?) dal mondo esterno. Anche gli occhialoni scuri che non si leva mai sono, al contempo, maschera e protezione. Stanca, un po' sociopatica, un po' casalinga disperata, Bernadette scompare all'improvviso fuggendo dalla finestra del bagno. Una scelta inaspettata e dolorosa per i familiari.
Da sempre interessato nel suo cinema ai bilanci esistenziali e all'indagine profonda sui delicati meccanismi che regolano le relazioni umane, il regista texano Richard Linklater («School of Rock», «Prima dell'alba», «Boyhood») affronta la tematica anche in «Che fine ha fatto Bernadette?», muovendo da un romanzo di successo di Maria Semple. La storia è quella di una benestante coppia di Seattle, Elgie [...] Vai alla recensione »
La quaranta/cinquantenne Bernadette Fox è stata in passato una delle prime donne a entrare nel novero dei grandi architetti statunitensi, abbandonando poi la ribalta e scomparendo dal campo professionale: casalinga, vive una vita agiata a Seattle con la figlia adolescente e con il marito innamorato, ma spesso assente, occupato a sviluppare un proprio progetto (un apparecchio per leggere il pensiero) [...] Vai alla recensione »
Una simpatica stronza. Come dare torto a Bernadette, quando spiega alla figlia che la popolarità è sopravvalutata? C'è anche la versione per adulti: "Odiare il prossimo non ha mai fatto male a nessuno" (chi vorrebbe commentare parlando dei cretini da tastiera, sappia che per gustare il film serve un po'di ironia). E come non applaudire quando la casa della vicina, una stronza antipatica che combatte [...] Vai alla recensione »
Ritratto femminile non scontato di una donna di mezza età, "Che fine ha fatto Bernadette?" riporta al cinema quel "geniaccio" del regista americano Richard Linklater e una sempre più maestosa Cate Blanchett. È lei Bernadette Fox, brillante architetto che vive a Seattle e, all'apparenza, ha una vita invidiabile: è sposata con un uomo di successo (Billy Crudup) e ha una figlia talentuosa (Emma Nelson), [...] Vai alla recensione »
Dura la vita se dalla calda California devi trasferirti nel nord di Seattle. E soprattutto se il trasferimento, al seguito del marito impegnato in un importante progetto hi-tech per Microsoft, comporta la perdita della creatività da parte di un'affermata architetto, ormai dedita alla famiglia. "Che fine ha fatto Bernadette?", diretto da Richard Linklater ("Boyhood"), segue la storia di Bernadette Fox, [...] Vai alla recensione »
Che fine ha fatto Bernadette?, Richard Linklater, Cate Blanchett. E i cinefili si fregano felici le mani: titolo intrigante tratto dal romanzo bestseller di Maria Semple, il regista del meraviglioso Boyhood e della trilogia inaugurata da Prima dell'alba, l'incantevole attrice già due volte premio Oscar e appena nominata per la decima volta al Golden Globe, proprio per questo film.
Il nuvolone nero di emozioni che turbina vorticosamente in Che fine ha fatto Bernadette? (tratto da un romanzo di Maria Semple) difficilmente si addice a una commedia, anche se la commedia parla di una crisi. Ma questa è una sfida, più o meno intenzionale, per Richard Linklater, un regista noto per il suo stile tranquillo e rilassato. A interpretare il nuvolone c'è Cate Blanchett, un'architetta che [...] Vai alla recensione »
Bernadette Fox (interpretata da Cate Blanchett), leggenda nel campo dell'architettura, ha smesso da tempo di lavorare in seguito a una traumatica delusione professionale e si è ritirata a vita privata a Seattle. Quando la figlia Bee chiede ai genitori di accompagnarla in Alaska come viaggio premio, la donna si lancia entusiasta nei preparativi, ma intoppi e disastri quotidiani la spingeranno alla fuga. [...] Vai alla recensione »
«Credo che sia successo questo a mia madre: era talmente concentrata sulla sua famiglia che si è dimenticata di se stessa». Le figlie, a volte, sono più sagge delle mamme. Lo è, quantomeno, quella della protagonista del film ora nelle sale Che fine ha fatto Bernadette? Una vita senza guizzi. La donna del titolo (interpretata da Cate Blanchett, come sempre favolosa) è un'architetta di passati successi [...] Vai alla recensione »
Seattle. Elgie e Bernadette sono una coppia con figlia (Bee), benestante e apparentemente felice. Elgie, però, è sempre più occupato a sviluppare il proprio progetto per Microsoft, mentre Bernadette vive con difficoltà crescente i rapporti con il vicinato e la sua condizione di casalinga. Perché Bernadette, anche se nessuno lo sa, era uno dei più brillanti architetti d'America.
Ex enfant prodige - e donna bellissima- nel mondo dell'architettura "creativa", Bernadette Fox ha seguito le orme del marito informatico Elgie e si è ritirata a vita privata a Seattle, lasciando una New York ovviamente più stimolante. Con lui ha avuto una figlia, Bee, sveglia e intelligente come lei, ma di certo meno affascinante. Quando la ragazzina porta a casa una pagella eccellente, chiede ai genitori [...] Vai alla recensione »
Bernadette Fox (Cate Blanchett) è stata un geniale architetto: vent'anni fa, a Los Angeles, ha progettato e costruito case che hanno fatto storia. Poi, qualcosa è andato storto: che cosa, lo scopriremo soltanto verso la fine di Che fine ha fatto Bernadette?, il nuovo film di Richard Linklater, come in una sorta di thriller delle emozioni e dei sentimenti.
Si può ammirare ancora una volta l'eclettismo e la bravura di Cate Blanchett, ma il quotato regista Richard Linklater (la trilogia dell'Alba, "Boyhoood", "Tutti vogliono qualcosa") stavolta perde per strada un racconto familiare, dove una donna architetto di Seattle (la Bernadette del titolo), depressa al punto giusto, sposata con un manager Microsoft e una figlia adolescente, in attrito con i vicini [...] Vai alla recensione »
Il nome Bernadette - proprio di una santa francese, ma insolito negli Stati Uniti - tocca al personaggio di un'architetta americana (Cate Blanchett, al suo meglio). Non è una qualsiasi: è «un genio come Frank Lloyd Wright, Frank Gehry e Lorenzo Piano», mostrati con tanto di foto in un video di Internet dedicato a lei. I PROGETTI A differenza di costoro, Bernadette è però nota quasi solo ai familiari [...] Vai alla recensione »
Bernadette è una ex archistar ritiratasi a Seattle col marito, dirigente di Microsoft. Adorata dalla figlia, è però sempre più scollegata dalla realtà, con tratti psicotici, e minaccia la sicurezza sua e degli altri. Un'imminente vacanza in Antartide non sembra migliorare la situazione. Linklater, regista spesso curioso e sperimentale (Boyhood, girato nell'arco di 12 anni, o Waking Life, "ricalcato" [...] Vai alla recensione »
Ma può essere, questo, lo stesso Linklater che aveva girato un capolavoro come Boyhood? La domanda sorge spontanea davanti a uno dei film più deludenti di questo già non esaltante 2019. Bernadette (una Blanchett fuori parte), genio dell'architettura, ha smesso di lavorare. Non sopporta la gente, condividendo le giornate con la figlia Bee. Attaccata dal consorte, decide di fuggire in Antartide.
Caduta in depressione dopo un flop letterario e un trasferimento nella piovosa Seattle - dove tutto le appariva uggioso, popolazione inclusa - la californiana Marie Semple, al termine di uno sfogo con la psicoanalista, si è sentita dire: «Sei una scrittrice, scrivi! Altrimenti diventerai una minaccia per la società»; e sono state queste parole a suggerirle l'idea alla base di Che fine ha fatto Bernadette? [...] Vai alla recensione »
Forse il film natalizio di Ficarra & Picone era già 'nato stanco'. Certo, con degli slanci improvvisi in cui recuperano la loro comicità stralunata. Con gli occhi sbarrati di Ficarra e l'apparente impassibilità di Picone. Ma Il primo Natale sembra decisamente più debole rispetto i loro ultimi film proprio a livello di ritmo, di dialoghi, di sketch comici tra i due protagonisti.
Richard Linklater ha già dimostrato di essere un indagatore esperto dello spinoso tema della maternità - basti pensare alla complessità della performance di Patricia Arquette in Boyhood, che ha fatto vincere all'attrice un premio Oscar. L'adattamento dello spericolato bestseller del 2012 firmato da Maria Semple, che racconta la storia di un'architetta di nome Bernadette Fox, sembra un logico passo [...] Vai alla recensione »
Francamente si poteva lasciare il titolo del romanzo da cui è tratto, cioè "Dove vai Bernadette?", scritto dall'americana Maria Semple e uscito qui da noi con Rizzoli nel 2014. In ogni caso "Che fine ha fatto Bernadette?", nelle sale dal 12 dicembre con Eagle Pictures e Leone Group, è un film da vedere, preferibilmente subito, perché di quelli che sfuggono alle categorie pre-natalizie: è ironico, folleggian [...] Vai alla recensione »
Seattle, oggi. Bernadette Fox (Cate Blanchett) è un'irrequieta e sociopatica architetta/designer. Anzi, lo era, perché - pur essendo stata una delle più brillanti giovani architette d'america - da tempo non progetta più nulla, dedicandosi esclusivamente alla famiglia e alla casa. Con la figlia tredicenne Bee ha un rapporto speciale, mentre con il marito Elgin (Billy Crudup), impegnato progettista per [...] Vai alla recensione »
«Dove vai, Bernadette», dice il titolo originale dell'ultimo film di Linklater, tratto da un romanzo di Maria Semple. «Che fine ha fatto Bernadette?» si domanda invece quello della versione italiana. In realtà, la cosa giusta da chiedere sarebbe un'altra: «A chi parli, Bernadette?». All'iPhone, alla tua assistente, alla mafia russa, alla tua famiglia, a te stessa? Perché Bernadette Fox, archistar di [...] Vai alla recensione »
Una strepitosa Cate Blanchett è l'architetto Bernadette Fox, protagonista del romanzo di Maria Sample per mesi in classifica (Dove vai Bernadette?, ed. Rizzoli). Visionaria, scontrosa e asociale, madre di Bee, non è simpatica a nessuno. Vegeta, mentre il marito lavora alla Microsoft. La sua crisi esplode quando Bee chiede come premio un viaggio in Antartide.
Bernadette è una moglie, una mamma, una (pessima) vicina di casa. Bemadette era un'archistar, ora è una sociopatica. Bernadette è Cate Blanchett, frangia, caschetto e occhialoni da sole per proteggersi dal mondo. Finché del mondo non ne può davvero più, e allora tanti saluti a tutti. Da qui la domanda: Che fine ha fatto Bernadette?, che è pure il titolo del film di Richard Linklater al cinema dal 12 [...] Vai alla recensione »
Bernadette Fox è una casalinga elle vive a Seattle con il marito e la figlia, e non si è mai integrata nella quotidianità tipicamente di quartiere: non partecipa ai comitati, ignora le altre madri e ha lasciato crescere un'enorme recinzione di rovi che separa la sua casa dal resto del mondo. Ma non è stata sempre così, il suo passato gradatamente riemerge e la spinge verso una fuga alla ricerca della [...] Vai alla recensione »
Nel corso degli anni, Richard Linklater ci ha felicemente abituati ai suoi film fatti di personaggi e di relazioni: di coppia, tra genitori e figli, insegnanti e alunni, veri e propri studi sul personaggio raccontati con profonda leggerezza, dalla trilogia Prima dell'alba, Prima del tramonto e Before midnight a Boyhood, ma anche con chiassosa ironia come per School of rock.
Il film "Che fine ha fatto Bernadette?", adattamento del romanzo epistolare di Maria Semple, "Where'd You Go, Bernadette", è il ritratto di una donna eccentrica e stravagante ma soprattutto in crisi. A firmarne la regia è Richard Linklater, cui si devono opere giocate su temi esistenziali in maniera ben più memorabile, come "Prima dell'alba" e " Boyhood": i dilemmi della protagonista di questo suo [...] Vai alla recensione »