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Che fine ha fatto Bernadette? |
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Un film di Richard Linklater.
Con Cate Blanchett, Billy Crudup, Kristen Wiig, Laurence Fishburne.
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Titolo originale Where'd You Go Bernadette.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 104 min.
- USA 2019.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 12 dicembre 2019.
MYMONETRO
Che fine ha fatto Bernadette?  
valutazione media:
3,06
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Bernadette e le sue tante visioni
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| venerdì 16 luglio 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il film è molto particolare e in alcuni punti molto commovente, per esempio quando la protagonista elenca all'ex collega incontrato casualmente le sue assurde ansie durante i risvegli notturni, o quando la figlia, la bravissima Emma Nelson, la difende raccontando e dimostrando di capirla così bene, molto meglio di un marito sempre assente e svagato. Ciò che non mi trova molto d'accordo è la piega che prende il film: da un momento in poi Bernadette viene messa sotto accusa e sembra davvero lei la disadattata, la sbagliata, l'anormale, la paranoica. Reputo la sua figura la più sana e integra del film, a parte quella della fantastica Emma che interpreta la figlia, e le altre, le "moscerine" come le aveva soprannominate lei, donnette insipide, conformiste e ipocrite, quelle realmente malate e alienare, con i loro comitati scolastici e i loro inspiegabili entusiasmi americani. Il film prende poi una strada più tranquilla nella seconda parte con mio rammarico. Era proprio sul carattere duro e anticonvenzionale della Banchette che si doveva spingere senza ricorrere ai soliti buoni sentimenti o alle scuse della donna (di cosa doveva scusarsi? Di essere creativa? Di essere geniale e sentirsi soffocare in un ambiente limitato e ottuso come quello della periferia di Seattle.? Di sentirsi sottostimata e infelice nel ruolo di casalinga tuttofare? Di esser considerata pazza dal marito che dice di amarla facendosi però condizionare dalla sua nuova assistente, una delle "moscerine" nemiche fi Bernadette? E poi vorrei precisare che Bernadette non si riempiva di farmaci in quanto non prendeva neppure sonniferi per dormire perche voleva sentirsi "se stessa x", ma li colleziona a tutti mischiati perché le piacevano forme e colori. Detto questo l'happy end fa parte della tradizione cinematografica statunitense. Io l'avrei. Fatto più duro e risolutivo, soprattutto nei confronti di un marito che ha mancato in tutto, e dolo in extremis si rende conto, davanti ai ghiacci dell'Antartide e ai pinguini di "aver sbagliato tutto con lei'. Solite scuse tardive e poco credibili. Se la donna non fosse fuggita lei sarebbe starà rinchiusa in un ospedale psichiatrico e ragazza e papà sarebbero rimasti a casa, solo la solidarietà della vicina, ricreduta e ridimensionta dalla sfuriata della figlia di Bernadette che le ha confidato che suo figlio la prende in giro a scuola ed è sempre strafatto e soprattutto la determinazione e il grande amore della figlia per lei permettono di ritrovarla e di capire con gioia che ha trovato la sua via. A parte troppa condiscendenza e un pizzico di troppo conformismo e buoni sentimenti un bel film dove le donne la fanno da padrone. Con un po di pepe e cattiveria in più sarebbe stato perfetto.
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