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France Odeon 2023, 15 anni di cinema francese a Firenze

Dal 28 ottobre riparte l’evento che porta i grandi successi cinematografici di lingua francese in Toscana. Il festival fa parte della 50 Giorni di cinema a Firenze.
di Veronica Ranocchi

venerdì 20 ottobre 2023 - Festival

Quarto festival della 50 Giorni di Cinema a Firenze è quello dedicato al cinema francese. Festival che in questo 2023 festeggia un compleanno speciale: 15 anni. Si tratta, infatti, della quindicesima edizione di France Odeon che, dal 28 ottobre al 1° novembre 2023, porterà tanti titoli e tanti incontri con svariati ospiti al Cinema La Compagnia, fatta eccezione per un convegno su cinque proposte per un’intelligenza artificiale etica, responsabile e rispettosa dei diritti degli autori che si terrà all’Istituto francese lunedì 30 ottobre. Un programma che, tra ospiti e titoli in concorso, risulta essere molto interessante e ricco.
 

IL PROGRAMMA

Si inizia sabato 28 ottobre con il film d’apertura Iris et les hommes di Caroline Vignal. Si tratta di una commedia drammatica nella quale Iris, interpretata da Laure Calamy, scopre amore e divertimento grazie a una app di incontri. A questo farà seguito la cerimonia di inaugurazione e presentazione del festival, durante la quale verrà ricordato il raggiungimento dei 15 anni di età. Poi la serata continua con la proiezione di Coup de chance, nuovo film di Woody Allen, già presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con il quale l’autore torna a dirigere un dramma a tinte gialle e thriller.

A seguire Sidonie au Japon di Élise Girard, anche questo già proiettato a Venezia nella sezione delle Giornate degli autori. La protagonista Sidonie, alla quale presta il volto Isabelle Huppert, è un’affermata scrittrice francese in lutto per la morte del marito. Nel suo viaggio in Giappone per la riedizione del suo primo libro, insieme a un editore locale, tra santuari e templi, inizia ad aprirsi, ma il fantasma del marito continuerà a incombere…

Domenica 29 ottobre, invece, prima della replica serale del nuovo lungometraggio di Woody Allen, ci sarà la possibilità di gustare due film. Il primo è Le jeune Imam di Kim Chapiron che, come suggerisce il titolo, ruota attorno a un giovane che, a causa del suo comportamento un po’ sbandato, viene mandato a studiare in Mali in una scuola tradizionale dell’Islam. Al suo ritorno, grazie alla profonda conoscenza della religione, sembra essere il candidato perfetto per diventare il nuovo Imam della città. Il secondo è L’amour et les forêts di Valérie Donzelli, adattamento dell’omonimo romanzo di Éric Reinhardt sul legame fin troppo possessivo di una coppia appena formatasi.


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Coup de chance è il ritorno di Woody Allen ai suoi temi più cari: le dinamiche di coppia e il rapporto tra sentimenti e razionalità. 

Dopo il convegno mattutino all’Istituto Francese, la giornata di lunedì prosegue con la proiezione del film L’air de la mer rend libre di Nadir Moknèche, che, attraverso la tematica del matrimonio combinato, cerca di raccontare e di parlare di libertà tra due innamorati costretti a vivere la propria storia in segreto. A seguire il film Making of di Cédric Kahn che, come altri, aveva già trovato spazio a Venezia, che si prende gioco, in qualche modo, della realizzazione dei film, alludendo al fatto che spesso il dietro le quinte è meglio del film stesso. Ultimo film della giornata è Le théorême de Marguerite di Anna Novion, brillante studentessa di matematica nonché unica ragazza della sua classe, il giorno della presentazione della sua tesi, a causa di un errore, vede venire meno tutte le sue certezze.

Altri tre titoli previsti anche per martedì 31 ottobre. Nell’ordine si tratta di L’île rouge di Robin Campillo, ambientato negli anni ’70 in Madagascar in una delle ultime basi militari francesi all’estero. A questo segue L’été dernier di Catherine Breillat, remake del film danese Dronningen sulla relazione che nasce tra la protagonista e il figlio del marito, ma nato da un precedente matrimonio. Infine spazio a Sur l’adamant di Nicolas Philibert, vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino 2023. Il film è un documentario incentrato sul racconto dell’Adamant, un centro diurno galleggiante per il trattamento di adulti con disturbi mentali.

Giorno di chiusura del festival è mercoledì 1° novembre con la replica pomeridiana di L’amour et les forêts di Valérie Donzelli al quale fanno seguito, oltre alla consegna dei premi, anche due film. Prima La petite di Guillaume Nicloux sulla decisione di un nonno di accudire la futura nipote che nascerà da madre surrogata su desiderio del figlio e del compagno di lui, entrambi rimasti uccisi in un incidente d’auto. Ultimo film Un métier sérieux di Thomas Lilti su un giovane dottorando che, per pagarsi gli studi, accetta di fare una prima esperienza, tutt’altro che semplice, nel campo dell’insegnamento.


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