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Festival di Cinema e Donne, a Firenze tre giorni di grandi talenti al femminile

Dal 24 al 26 novembre proiezioni e incontri per scoprire una nuova generazione di autrici. L’evento fa parte del grande programma della 50 giorni di Cinema di Firenze.
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di Veronica Ranocchi

giovedì 23 novembre 2023 - Festival

10 film e tanti ospiti per raccontare lo sguardo femminile al cinema in occasione della 44esima edizione del Festival di Cinema e Donne. Il festival sul cinema al femminile più longevo d’Italia, che avrà luogo a Firenze al Cinema La Compagnia da venerdì 24 a domenica 26 novembre, si concentra quest’anno sulla nuova leva di talenti al femminile internazionali, under 35 o “millenials”, autrici per la maggior parte alla prima esperienza dietro la macchina da presa. L'evento fa parte del grande programma della 50 giorni di Cinema di Firenze.

Novità importante per quest’anno: la selezione dei film del festival è a cura di un gruppo di lavoro, giovane e coeso, della Casa del Cinema della Toscana, così come sono a cura della Fondazione tutti gli aspetti organizzativi, da quelli tecnici a quelli della comunicazione.
 

IL PROGRAMMA

Tre giorni intensi di cinema al femminile. Il Festival di Cinema e Donne si apre, dopo la consegna di un premio speciale a due donne che si sono impegnate per oltre quarant’anni nel portare avanti questo progetto, con due film d’apertura che testimoniano il passaggio di consegne che dà il via al nuovo corso del festival.

Due film di due autrici: l’affermata cineasta polacca di fama internazionale Agnieszka Holland e l’esordiente alla regia, Kasia Smutniak. Entrambe si confrontano sullo stesso tema, quello delle migrazioni, con due film che, seppur diversi nel linguaggio, sono connessi nei contenuti. Della prima sarà proiettato The Green Border, vincitore del Premio Speciale della Giuria a Venezia 2023, un film sul “confine verde” tra Bielorussia e Polonia verso il quale i rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa che cercano di raggiungere l’Unione Europea  sono attirati dalla propaganda che promette un facile passaggio; mentre della seconda sarà proposta la sua opera prima, Mur, un doc che parte dal racconto di un muro, quello di 186 km costruito al confine tra Polonia e Bielorussia con lo scopo di respingere i migranti in cerca di asilo.

Ad anticipare questa proiezione un dialogo tra le due registe e Piera Detassis, Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano.


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Mur racconta del muro di 186 km costruito al confine tra Polonia e Bielorussia, con lo scopo di respingere i migranti in cerca di asilo.

La seconda giornata di festival si apre con Malqueridas, di Tana Gilbert, opera prima e vincitrice della SIC - Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia 80, in anteprima toscana sulle storie di resistenza ed emancipazione di un gruppo di detenute-madri in una prigione cilena. La giornata prosegue, poi, con un’altra opera prima in anteprima toscana, We Might As Well Be Dead, di Natalia Sinelnikova. Un film che mostra un microcosmo, apparentemente tranquillo, ma che cela conflittualità, chiusure e diffidenza: il condominio.

Un appuntamento importante per la rassegna è la proiezione di Wartime Notes di Barbara Cupisti, sulla guerra tra Russia e Ucraina, presentato alla presenza della premio Nobel per la Pace 2022 Oleksandra Matviichuk e della vicesindaca del Comune di Firenze, Alessia Bettini. Al termine della giornata il documentario About Last Year, di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova, altra opera prima in anteprima toscana, presentato in collaborazione con CinematograFica, alla presenza delle registe.


In Wartime Notes la regista compie un viaggio in Ucraina per raccontare le storie di chi lotta per difendere il Paese, la propria cultura e la libertà.

La giornata di domenica 26 novembre sarà altrettanto ricca con l’opera prima alla regia di Jasmine Trinca, Marcel!, film poetico e drammatico, incentrato su una giovanissima protagonista, una bambina, che sente di essere in competizione con Marcel, il cane di casa, nel cuore e nell’affetto della madre. A seguire, dopo la possibilità di un breve dialogo con la regista, è prevista la proiezione, in collaborazione con Sentiero Film Factory, del corto Fino alla fine di Beatrice Perego, sul tema della morte.

A seguire Hoard di Luna Carmoon, film opera prima presentato in anteprima toscana, dopo la partecipazione alla SIC – Settimana della Critica, a Venezia 80, sullo stretto legame tra una madre e una figlia, accompagnato da una sorta di realismo magico.

Sarà poi compito di How to Have Sex di Molly Manning Walker chiudere il festival. Anche in questo caso si tratta di un film d’esordio dopo la presentazione al festival del cinema di Cannes, dove ha vinto il Premio come Miglior Film nella sezione Un Certain Regard. Al centro tre ragazze inglesi che decidono di trascorrere le vacanze sull’isola di Creta, con poche chiare regole: dormire, bere, divertirsi e conoscere ragazzi.


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