Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Luna Carmoon |
Attori | Joseph Quinn, Hayley Squires, Nabil Elouahabi, Cathy Tyson, Saura Lightfoot Leon Sam John, Sandra L. Hale, Alexis Tuttle, Tim Bowie, Lily-Beau Leach. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 24 luglio 2023
Un film che segue lo stretto legame tra una madre e una figlia. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Hoard ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 261 e 115 nel primo weekend.
CONSIGLIATO N.D.
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1984: C'è una discarica nel nostro salotto Il mondo di Madre e di Maria è una costante sensazione di brividi che corrono lungo la schiena, ogni giorno è Natale nel loro piccolo nidus d'amore. 1994: Lui me la riconsegnò, l'importanza mi colpì in ondate di sensazioni È l'ultimo giorno di scuola di Maria. Al suo rientro a casa, in cima alle scale, due piedi scalzi ad attenderla. Un uomo alto, dall'aspetto insolito, uno sconosciuto che ha l'odore familiare di un trauma, un dolore d'infanzia, una duplicità di deliberate provocazioni - Michael.
"Ti amo custard - anche io ti amo rabarbaro". Una madre e una figlia passeggiano per le vie della città. I vialetti sono illuminati dai fuochi d'artificio e l'ultima notte dell'anno si avvia alla sua conclusione. La figlia si lascia guidare dal mondo "fatato" della mamma, fatto di confusione, oggetti, sporcizia e da un trauma che presenterà il conto distillandosi nella memoria.
Due tempi. 1984. Maria bimba e Madre, un rapporto ancestrale in un appartamento-cassonetto, un luogo d'accumulo malato, in cui ogni cosa è tesoro, portatore di gioia e paura di perdita, ogni rifiuto repellente strumento di magia. Poi, 1994, Maria giovane orfana, cresciuta nella casa accanto, che riceve le ceneri della Madre e incontra Michael, con cui attiva (accumula, ancora) un rapporto seduttivo, [...] Vai alla recensione »
C'è il soffio del free cinema in Hoard, presentato alla Settimana Internazionale della Critica a Venezia 2023, esordio nel lungometraggio della ventiseienne londinese Luna Carmoon. Soffio, appunto, perché di quella stagione lontana - almeno a dar retta all'anagrafe - Carmoon assume sì il desiderio di rivalsa, la collera verso il conformismo e l'adesione a un sentimento che mette insieme la rabbia e [...] Vai alla recensione »
Lembi di vita, gracili e vitali. Nel racconto eterodosso di Hoard c'è tutto questo. La forza del tempo e il potere sottile dei ricordi. Maria nasce negli anni '80 e vive con sua madre Cynthia. Una donna eccentrica, una visione della vita non allineata e la fiducia che l'educazione della figlia debba evitare modelli ed essere ispirato soltanto da amore e libertà.
In concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, Hoard è l'esordio nel lungometraggio della ventiseienne Luna Carmoon, nata e cresciuta nel South-East London in cui è ambientato questo film di memorie visive e olfattive, questo racconto di un'infanzia che riaffiora con il suo portato traumattizzante e al tempo stesso ricco di affezioni, sensazioni ed emozioni capaci di scavare nel [...] Vai alla recensione »