Titolo originale | How to Have Sex |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna, Grecia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Molly Manning Walker |
Attori | Mia McKenna-Bruce, Lara Peake, Samuel Bottomley, Shaun Thomas, Enva Lewis Laura Ambler, Daisy Jelley, Eilidh Loan, Anna Antoniades, Eleni Sachini. |
Uscita | giovedì 1 febbraio 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Teodora Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,31 su 25 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 31 gennaio 2024
Il debutto alla regia di Molly Manning Walker è un ritratto generazionale destinato a far discutere. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 3 candidature a BAFTA, ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai European Film Awards, ha ottenuto 12 candidature e vinto 3 British Independent, In Italia al Box Office How To Have Sex ha incassato 35,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Tara, Em e Skye sono tre tardo adolescenti inglesi in vacanza a Malia, sull'isola di Creta, con l'obiettivo di fare festa, sbronzarsi e giocare a "chi scopa di più". Nel motel con vista su piscina dove sono alloggiate incontrano altri tre ragazzi più o meno coetanei, Paddy, Badger e Paige, con cui uniscono le forze e le aspettative per "la vacanza migliore di sempre". Tutto sembra funzionare secondo i loro piani, ma qualcosa scricchiola: ad esempio Skye trova modi sempre nuovi e sempre più sottili di sminuire Tara, che è vergine, e si pone il problema di come superare quella "condizione". Per questo si ritrova a fare sesso quasi senza accorgersene, e non solo perché ha bevuto troppo, come sempre, ma anche perché una cosa è l'immagine sicura e assertiva che vuole dare di sé, altra cosa è la reale consapevolezza di ciò che è e ciò che desidera.
How to have sex si contraddice (intenzionalmente) fin dal titolo, che sembra dare istruzioni da manuale mentre in questa storia il libretto di istruzioni non ce l'ha nessuno, e al massimo si puo' riuscire e a capire, per dirla con Montale, "ciò che non siamo, ciò che non vogliamo".
La giovane regista britannica Molly Manning Walker, qui al suo esordio nel lungometraggio ma forte di una consolidata esperienza come direttrice della fotografia, rimanda ad Aftersun della scozzese Charlotte Wells per l'ambientazione vacanziera nel Mediterraneo in un luogo in cui il divertimento è programmato e coatto, nonché per l'uso costante della camera a mano e di inquadrature incorniciate dalle porte delle stanze. E anche qui assistiamo a delusioni e disincanti che aprono crepe irreparabili nella finzione dell'allegria vacanziera e del proposito di divertirsi a tutti i costi.
Mia McKenna Bruce nei panni di Tara è straordinaria nel gestire i due tempi del racconto: il primo in cui è euforica, chiassosa e spaccona, e il secondo in cui diventa silenziosa, smarrita e a disagio. Aiutata anche da una fisicità che alterna una maturità ostentata al ricordo tangibile della bambina che è stata fino a poco tempo prima, McKenna Bruce incarna una sessualità inconsapevole e un senso di sé elusivo, una insicurezza che nemmeno lei sa di provare.
La sua recitazione, sostenuta dalla regia di Walker, restituisce tutte le sfumature e gli scollinamenti che Tara attraversa durante la narrazione. La regista-sceneggiatrice sta addosso a lei e a tutti quei corpi adolescenti in preda al furore ormonale raccontandone in egual misura la tracotanza e la goffaggine, si muove dentro i loro ambienti sovraffollati e artificialmente eccitati, invitandoci ad una condivisione sensoriale di odori, suoni, temperature surriscaldate e visioni aumentate.
Walker è soprattutto abile e coraggiosa nel trattare il tema del consenso in modo libero e onesto, senza manifesti ideologici di nessun tipo, e senza mai giudicare i suoi personaggi, raccontando la linea indefinita delle prime esperienze sessuali stando attenta a non imporre loro una direzione precisa, che a quell'età probabilmente non c'è.
L'irritazione che il pubblico adulto può provare durante la prima metà del film, davanti a questi ragazzi con il cellulare perennemente in mano e un'apparente assenza di freni inibitori, si sfalda come la sicurezza di Tara nella seconda parte, in cui tutti i personaggi rivelano le loro fragilità e contraddizioni.
Se riprovazione c'è, è verso la macchina del divertimento a tutti i costi che, con un cinico scopo commerciale, fa leva su quelle fragilità, incitando minorenni (e non) ad ubriacarsi e abbandonarsi ad atti sessuali che, guarda caso, oggettivizzano soprattutto le ragazze e perpetuano la loro condizione di strumenti agìti del piacere.
Walker ha un occhio empatico rispetto alle contraddizioni dell'animo femminile, talvolta collaborazionista anche della propria stereotipizzazione, ma anche di quello maschile, a sua volta compresso in aspettative di genere improbabili.
How to have sex è il racconto di un'adolescenza che si sente onnipotente ma non si dà un valore reale, di anime che si staccano dai corpi senza trovare la sintesi fra desiderio alimentato e autentica partecipazione.
In un film inizialmente tanto fracassone, i significati emergono nel non detto e in quei silenzi (ottima la gestione del sonoro da parte della regista) da cui emergono brandelli di consapevolezza. Walker è ben lontana dall'intenzione estetizzante di Harmony Korine in Spring breakers, e le sue immagini "blue collar" culminano nello squallore di una strada vuota di Malia, all'alba dei bagordi, che ha l'aspetto di una carta sporca pronta per il cassonetto dell'umido.
Per festeggiare la fine della scuola, Tara, Skye ed Em, decidono di partire in Grecia per intraprendere una vacanza all'insegna dell'euforia, dell'alcol e del sesso. How to have sex parte con questa premessa, ma riesce ad andare ben oltre al folle divertimento delle nostre protagoniste, scavando nell'intimità delle emozioni e sensazioni che le ragazze proveranno durante la loro [...] Vai alla recensione »
Per festeggiare la fine della scuola, Tara, Skye ed Em, decidono di partire per la Grecia per intraprendere una vacanza all'insegna dell'euforia, dell'alcol e del sesso.How to have sex parte con questa premessa, ma riesce ad andare ben oltre al folle divertimento delle nostre protagoniste, scavando nell'intimità delle emozioni e sensazioni che le ragazze proveranno durante la loro vacanza, in particolare [...] Vai alla recensione »
Di fronte al film How to have sex di Molly Manning Walker, ho avuto la percezione fisica che un alta muraglia mi separa (quattro generazioni) dagli adolescenti odierni del mondo occidentale d’oggi, dove ‘crescere è diventato problematico, meglio essere cullati in un mondo senza temporalità e spazialità, dove esiste solo il divertimento’.
Bel film d'iniziazione alla vita. Tre ragazze vanno in vacanza in Grecia con l'intenzione di divertirsi e trovare ragazzi. Le giornate si snodano tra bevute e conoscenze. Tara, la più piccola del gruppo, affronterà nuove esperienze che non scorderà. Ottimo cast, il giusto ritmo e una protagonista bravissima e carinissima.
Sono approdate in Grecia Tara, Em e Skye, amiche inglesi adolescenti, con l'obiettivo di divertirsi, festeggiare la fine della scuola e fare sesso. Vogliono la stanza vista piscina, anche se lo sguardo è perennemente sul cellulare, vogliono mostrarsi disinibite e senza problemi, ma soprattutto vogliono bere e ubriacarsi fino a perdere ogni controllo di sé.
Il bagno a mezzanotte, le siga, porzioni extralarge di patatine, lo smartphone sempre in mano, le risate, le docce ed eventualmente le lacrime: mentre la musica batte in testa nelle notti al neon virate al blu e i corpi si sfiorano, là sulla pelle liscia e acerba del mondo, dove la gioventù suda e il desiderio urla. C'è una sincerità che non accetta compromessi, che non scende a patti, nell'opera [...] Vai alla recensione »
Tara (Mia McKenna-Bruce), Em (Enva Lewis) e Skye (Lara Peake) hanno preso un aereo e ora sono a Creta, in uno dei tanti enormi, orridi alberghi dai quali si esce solo per riprendere un aereo. È l'estate del loro passaggio a quello che in Italia sarebbe il terzo anno di liceo. Questa, si dicono e si promettono, sarà «la migliore vacanza di sempre». Dietro la macchina da presa, a raccontarne la voglia [...] Vai alla recensione »
Capace di espandere e comprimere il tempo, il cinema può raccontare in meno di due ore una storia lunga cent'anni oppure un giorno solo. La regista britannica debuttante Molly Manning Walker, con "How to Have Sex", vincitore di Un Certain Regard a Cannes, racconta una settimana di vacanza a Creta di tre ragazze inglesi, nell'estate che le separa dall'inizio di un nuovo e sconosciuto capitolo, al termine [...] Vai alla recensione »
Tre sedicenni inglesi (Tara, Em e Skye), compagne di scuola, vanno in vacanza a Creta con l'obiettivo di divertirsi «come se non ci fosse un domani», mentre attendono senza grandi speranze i risultati dell'anno scolastico appena concluso. Nel motel dove sono alloggiate incontrano tre ragazzi appena più grandi, con i quali fanno comunella per realizzare la «vacanza migliore di sempre»: il clima è disteso, [...] Vai alla recensione »
Ne hanno fatto subito un racconto morale. Invece di apprezzare la bravura della regista trentenne al suo primo film, scritto e diretto, che a Cannes ha vinto la sezione "Un Certain Regard" (dove stanno i film belli che non entrano in concorso perché certi mostri sacri hanno il posto prenotato). Apprendistato: molti video pubblicitari, per Dior, Nike, Gucci, e video musicali come direttore della fotografia. [...] Vai alla recensione »
How To Have Sex dell'esordiente alla regia Molly Manning Walker è allo stesso tempo un film già visto e mai visto abbastanza, un coming of age al femminile che sembra una rilettura drammatica delle commedie grottesche inscenate dal reality show Geordie Shore, produzione di MTV UK arrivata ad oggi alla 24° edizione, a sua volta adattamento di Jersey Shore, prodotto da MTV USA, per fortuna estinto alla [...] Vai alla recensione »
Sorretta dalla vittoria all'ultimo Un Certain regard del festival di Cannes, approda sugli schermi italiani l'opera prima di Molly Manning Walker, londinese direttrice della fotografia, poi passata al corto e infine, a 30 anni, al lungometraggio con questo "How to have sex". Un esordio segnato dalla storia di tre amiche che si avventurano durante una vacanza estiva a Creta, nella quale le ragazze cercano [...] Vai alla recensione »
Tara (Mia McKenna-Bruce), Skye (Lara Peake) ed Em (Enva Lewis) arrivano a Malia, a Creta, pronte a trasformare la località turistica nella loro edonistica isola che non c'è. A mille chilometri da casa - e dai risultati degli esami - berranno fino a vomitare, rimorchieranno ragazzi che non rivedranno mai più e Tara, si spera, perderà la verginità. Descritto da Molly Manning Walker come vagamente autobiografi [...] Vai alla recensione »
Corfù, Creta o Santorini, il mondo anglosassone è da sempre attratto dal Mediterraneo come luogo di vacanze da sballo, mare o non mare poco importa, basta che ci siano compagnia, musica e fiumi di birra. È in questo contesto che finiscono anche le tre teen-ager di Molly Manning Walker, a sua volta giovane regista britannica esordiente in un lungometraggio dopo una buona esperienza in patria come direttrice [...] Vai alla recensione »
How to have sex è un film che farà discutere. Perché tocca un punto delicato, fragile e psicologicamente opinabile: il consenso di una donna, qui una ragazzina sedicenne, nell'avere un rapporto sessuale. Il punto però è che nell'opera prima della regista inglese Molly Manning Walker - premio a Cannes nella sezione Un Certain Regard - questo consenso non si manifesta né con un sì né con un no e si tramuta [...] Vai alla recensione »
Tara, Em e Skye, le protagoniste di How to have sex, esordio in regia della direttrice della fotografia londinese Molly Manning Walker, sono tre ragazze come tante. E come tantissime loro coetanee pensano che vacanza debba far rima con alcol e sesso, senza limiti e al di là di ogni buon senso. Giustamente, perché non sono i diciassette anni l'età del buon senso.
Nella stanza di un hotel in Grecia alcuni adolescenti inglesi in vacanza si divertono con giochi alcolici. Sono giovani affamati di vita ed esperienza, eppure nel giocare a "Non ho mai..." si sentono come indotti a ostentare la propria vita vissuta. Tara, ancora vergine, scherza con l'impacciato Badger, appena conosciuto. Skye, una delle due amiche con cui Tara è venuta in vacanza, li guarda alla distanza [...] Vai alla recensione »
Non bisogna lasciarsi ingannare dal titolo, né dalle immagini di adolescenti festaioli che si tuffano euforici in piscina o bevono intrugli alcolici colorati. Al contrario delle commedie giovanilistiche degli ultimi due decenni, How to have sex è un film perturbante e amaro sul sesso nel transito tra fanciullezza ed età adulta. Finite le scuole, tre turiste inglesi - Tara, Em e Skye - vanno in vacanza [...] Vai alla recensione »
L'idea, ha raccontato l'autrice, le è venuta parlando con le compagne del liceo delle loro vacanze: «Volevo scrivere un film che raccontasse la pressione sociale che spinge i giovani alle prime esperienze sessuali, ma volevo assicurarmi che fosse narrato dal punto di vista delle ragazze e senza giudicare: doveva essere un film capace di catturare il momento insieme migliore e peggiore della vita di [...] Vai alla recensione »
Se How to Have Sex non fosse un film ma un reel di Instagram, la sua caption suonerebbe così: «POV: hai 16 anni, vai in vacanza con le amiche, però non hai ancora fatto sesso». Poco male, chioseremmo noi: nella località costiera di Malia, a Creta, dove la sedicenne Tara approda con entusiasmo da koriniana spring breaker assieme a due coetanee, il sesso è ovunque.
Il titolo, How to Have Sex, è contemporaneamente: chirurgico, ironico, audace, inquieto. In sala il 1° febbraio 2024 per Teodora Film e poi in esclusiva su MUBI, la piattaforma del cinema d'autore, perché l'armonia tra i due mondi non è una chimera. È l'esordio fortunato della britannica, giovanissima, Molly Manning Walker, vincitore di Un Certain Regard a Cannes 2023 e poi ad Alice nella Città (inaugurazio [...] Vai alla recensione »
Il rischio, malgrado un cursus honorum di tutto rispetto, c'è: di venire sottovalutato, ché la storia è ordinaria, e il racconto non molto di meno. Eppure, si sbaglierebbe a (de)rubricare How to Have Sex al romanzo di formazione spiccio, il coming-of-age minuto, il piano resoconto della prima volta et similia. Battezzato a Un Certain Regard di Cannes 2023, che ha vinto, e film d'apertura dell'ultima [...] Vai alla recensione »
How to Have Sex, esordio alla regia della londinese Molly Manning Walker, inizia nel migliore dei modi: con uno "stile libero", fresco, leggero, energico, cavalcando l'onda della simpatia e della spontaneità delle tre giovani interpreti principali, di cui soltanto due, Mia McKenna-Bruce e Lara Peake (nei panni rispettivamente di Tara e Skye), sono abbastanza note per le loro apparizioni in diverse [...] Vai alla recensione »
Vincitore di Un Certain Regard a Cannes 2023 e finalmente lo vediamo a Roma, dentro Alice nella città. È l'ottimo How to Have Sex di Manny Manning Walker, regista appena trentenne. Siamo a Creta ma i protagonisti non sono né indigeni cretesi né maschietti cretini, bensì tre volitive ragazze inglesi in cerca di sesso estivo. Ipnotica la più timida: Tara, interpretata da Mia McKenna-Bruce.
Alice nella città accoglie il pubblico della Festa con How To Have Sex, vincitore dell'Un Certain Regard del Festival di Cannes 2023 che inaugura la sezione e porta la regista Molly Manning Walker e la coprotagonista Mia McKenna-Bruce all'Auditorium. Tre ragazze inglesi vanno in vacanza a Malia, sull'isola di Creta. La loro routine è semplice: dormire, bere, divertirsi e conoscere ragazzi.
Cosa resta alla fine di tutto? Dopo una vacanza al massimo, alcol, bagni di notte, camminate all'alba, incontri e passioni fugaci c'è un'immagine di Tara nello specchio di un negozio di cosmetici all'aeroporto. Il suo volto sembra sdoppiarsi. Da una parte c'è la ragazza scatenata che mangia patatine, urla e cerca il divertimento più sfrenato. Dall'altra ci sono i suoi pensieri, anche il volontario [...] Vai alla recensione »
Non è solo per la superficie (una vacanza in piscina) o per la nazionalità (britannica in entrambi i casi) se How to Have Sex fa venire in mente Aftersun. C'è qualcosa di più profondo, che riguarda le forme più dei contenuti: sono film scontornati dall'esperienza che al di là di ciò che raccontano nello specifico sembrano incastonarsi nel crocevia interiore tra ricordo e stomaco, mentre il battito [...] Vai alla recensione »
In attesa dei risultati dell'esame di maturità, tre amiche inglesi volano a Creta per una vacanza che, oltre a innumerevoli shottini e giochi alcolici a bordo piscina, ha una precisa missione: far perdere a una di loro, Tara, la verginità. Molly Manning Walker, classe 1993 e una carriera come direttrice della fotografia (anche per videoclip), immerge la sua opera prima in cromie ipersature e ci incolla [...] Vai alla recensione »