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50 Giorni di Cinema a Firenze, una carrellata di 9 festival per un unico grande evento

Dal 5 ottobre al 12 dicembre una manifestazione quasi ininterrotta di film, incontri e suggestioni che passano dalla Cina al Medio Oriente, dalla Francia al resto del mondo. VAI ALLO SPECIALE EDITORIALE »
di Roberto Manassero

mercoledì 27 settembre 2023 - Festival

Dal 5 ottobre al 12 dicembre 2023, a Firenze, presso il Cinema La Compagnia e altre sale della città, si terrà un evento più unico che raro nel panorama dei festival italiani: una carrellata quasi ininterrotta di 9 festival dalla durata complessiva di 50 giorni (nome ufficiale: “50 Giorni di Cinema a Firenze"). Un’unica, ideale grande manifestazione che porterà dalla Cina al Medio Oriente, dalla Francia al resto del mondo alla scoperta e all’ascolto di popoli, comunità, artisti, militanti, resistenti.

Nata grazie al protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze e Camera di Commercio di Firenze, la 50 giorni fa parte del Progetto Triennale Cinema e vede tra i suoi partner anche MYmovies.
 

Lo spettacolo comincerà il 5 ottobre prossimo con il primo festival della rassegna, il FánHua Chinese Film Festival, in realtà ultimo arrivato nella lunga serie di eventi cinematografici fiorentini. Nato nel 2021, il FánHua prende il nome da una frase che significa “varietà di fiori che sbocciano” per sottolineare la ricchezza della produzione cinese degli ultimi decenni. Giovani talenti e opere d’autore faranno parte di un programma che terminerà l’8 ottobre e vedrà in cartellone una retrospettiva dedicata al regista cult di animazione Liu Jian, l’esordio alla regia della giovane ospite Cao Jinling e l’omaggio allo storico regista Xie Fei.

Dal 10 al 15 ottobre ci si sposterà in Medio Oriente con Middle East Now, festival di cinema e cultura contemporanea proveniente da una parte del mondo troppo spesso associata all’idea di guerra, conflitto, distanza e oppressione culturale. Grazie a Middle East Now, invece, il pubblico sarà testimone di una creatività e un talento unici al mondo, tra film di finzione e documentari, mostre, concerti ed eventi speciali.


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Bye Bye Tiberias è uno dei film già annunciato del programma di Middle East Now. Documentario sullo straordinario viaggio emotivo che vede la regista Lina Soualem e sua madre, l’attrice palestinese Hiam Abbas, ritornare nel villaggio ancestrale della famiglia in Palestina.

Solo tre giorni di pausa e poi dal 18 al 22 ottobre sarà la volta del Florence Queer Festival, la più importante rassegna toscana dedicata alla cultura queer, organizzata fin dal 2003 dall’associazione Ireos di Firenze. Cinema, video, teatro, fotografia, letteratura, costume racconteranno l’universo gay, lesbico, bisex, trans e intersex cogliendo la natura multiforme e in costante movimento dell’identita queer.

Tra il mese d’ottobre e quello di novembre, dal 28 all’1 novembre, a Firenze arriverà invece la Francia, grande protagonista di France Odeon, storico festival (quest’anno alla quindicesima edizione!) che riunisce le anteprime e i titoli migliori del cinema francese, gli ospiti, gli attori, le attrici, i registi e le registe di una delle produzioni più importanti al mondo. Tra i protagonisti la veterana Catherine Breillat con il suo film ultimo film L’Été dernier, storia d’amore tra una donna matura e il figliastro ventenne, presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Dal 4 al 12 novembre sarà invece la volta dell’evento cinematografico storicamente importante della città, il 64° Festival dei Popoli, dedicato al cinema documentario e ricco come sempre di film che abbracciano la produzione internazionale contemporanea e guardano all’infinità ricchezza del passato. Tra gli eventi annunciati, gli omaggi al grande regista portoghese Pedro Costa e a Tatiana Huezo, regista di El Salvador vincitrice all’ultimo Festival di Berlino del premio per il Miglior documentario con El eco (2023), e il programma della sezione Let the Music Play, che riunisce il meglio dei doc musicale dell’anno: quest’anno Joan Baez, Pete Doherty, Anton Corbijn, Cosmo e i CCCP arriveranno a fare rumore sugli schermi e sul palco della Compagnia.


I Am a Noise, un ritratto intimo e schietto di Joan Baez, leggendaria cantante e attivista americana, aprirà il 4 novembre la nuova edizione del Festival dei Popoli.

A seguire, dal 15 al 19 novembre, Lo Schermo dell’arte, festival di cinema e arte giunto alla sua 16° edizione. Tra le anticipazioni del programma, che come sempre offrirà proiezioni, performance, installazioni e incontri con artisti e curatori, i film dedicati all’arte di Robert Irwin e all’architettura di Fabrizio Fiumi, il focus dedicato a Guido van der Werve, la presenza in sala di artisti come Diego Marcon, Rabih Mroué e Amie Siegel, le nuove opere di Simon Liu, Gerard Ortín Castellví, Maryam Tafakory e Yuyan Wang presentate dal VISIO Production Fund.

Infine, gli ultimi tre appuntamenti della rassegna: dal 24 al 26 novembre il Festival Internazionale di Cinema e Donne, che si articolerà in una serie serate d’onore dedicate a cinematografie nazioni e singole autrici; nella sola giornata di venerdì 1 dicembre il NICE – New Italian Cinema Events, manifestazione nata per promuovere il nuovo cinema italiano all’estero e organizzare scambi culturali come quelli che avverranno a Firenze; dal 7 al 12 dicembre la 21° edizione del River to River Florence Indian Film Festival, primo in Italia, fin dal 2001, a presentare un programma totalmente dedicato al cinema indiano.

50 giorni, 9 festival, centinaia di film, infinite visioni.


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