Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Edoardo De Angelis |
Attori | Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli Silvia D'Amico, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Pietro Angelini, Johannes Wirix, Lucas Tavernier, Mario Russo (II), Giustiniano Alpi, Giorgio Cantarini, Tim Daish, Arianna di Claudio, Luca Chikovani, Giulio Greco, Giuseppe Lo Piccolo, Olivier Langhendries, Alessandro Bandini, Giacomo Bottoni, Francesco Cancellotti, Cecilia Bertozzi, Andrea Ferrara. |
Uscita | martedì 31 ottobre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,30 su 46 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 ottobre 2023
La storia di Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina che durante la Seconda Guerra Mondiale contravvenne agli ordini del suo comando per portare in salvo i 26 uomini che avevano provato ad affondarlo. Il film ha ottenuto 6 candidature ai Nastri d'Argento, 10 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Comandante ha incassato 3,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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1940, Seconda Guerra Mondiale. Salvatore Todaro è un comandante della Marina Militare con un destino inscritto nel nome, a capo del sommergibile Cappellini nonostante un incidente gli abbia provocato forti dolori alla schiena che lo autorizzerebbero ad accettare la pensione di invalidità (come la moglie Rina, stanca di saperlo lontano e in pericolo, vorrebbe che facesse). Ma il comandante Todaro non sa stare lontano dai flutti. Durante la sua ennesima missione avvista una nave belga che, malgrado il Belgio sia formalmente neutrale, attacca il sommergibile italiano. Il comandante e la sua squadra rispondono al fuoco e affondano la nave. Ma Todaro decide di mettere in salvo i naufraghi, agganciandoli al suo sommergibile per trascinarli verso il porto neutrale e sicuro di Santa Maria delle Azzorre, e accettando il rischio di navigare in emersione fino a destinazione: perché la legge del mare per lui conta di più della legge della guerra.
Comandante è un film altamente testosteronico e profondamente patriottico, che lavora a ridefinire (o a riportare alla memoria collettiva) il senso di una virilità consapevole e di un carattere nazionale realmente eroico.
Il racconto che Edoardo De Angelis, regista e cosceneggiatore insieme allo scrittore Sandro Veronesi, fa di questo episodio di storia vera e di questa figura di militare sui generis si pone in controtendenza rispetto ai sovranismi basati sulla prevaricazione, rivendicando il valore del soccorso come fondante dell'identità italiana.
Anche l'accento sulla composizione variegata della sua compagine, riflessa nei tanti accenti regionali dei personaggi, rimanda all'intenzione educativa del libro "Cuore", che identificava l'unità nazionale in una collettività di provenienze, ognuna con il proprio portato.
De Angelis si butta in questa avventura con sprezzo del pericolo e un pizzico di follia, anche produttiva (una cordata che fa il paio con la ciurma del Cappellini), utilizzando effetti speciali da kolossal d'oltreoceano, ma mantenendo una dimensione artigianale e un senso pittorico tutti italiani.
Pierfrancesco Favino resta saldamente alla guida di una storia a tratti didascalica e altisonante, il cui potenziale "cringe" è a volte notevole, in quest'epoca di cinismi e disillusioni. E naturalmente Comandante è ad alto rischio di vedersi accomunato alla retorica più superficiale intorno al nazionalismo, quando invece è un cavallo di Troia, poiché il messaggio contenuto nella sua confezione da kolossal bellico, e certe dichiarazioni pronte per i meme, si muovono in direzione ostinata e contraria.
La fotografia, del consueto sodale Ferran Paredes Rubio, ricorda U-Boot 96 di Petersen ma anche il Querelle de Brest di Fassbinder, perché Todaro è soggetto a visioni fantasmagoriche che alludono alla sua capacità di ragionare sul lungo termine, non solo sull'emergenza momentanea, come da abitudine contemporanea.
"Non si può mai sapere", cautela Todaro i suoi uomini, ma lui sa presagire (di qui il soprannome da "stregone"), e agire di conseguenza. C'è anche un incipit che ricorda Allied di Zemeckis, di cui De Angelis mantiene l'equilibrio fra concretezza bellica e realismo magico. Lo spazio angusto del sommergibile impone una recitazione teatrale, ma il confronto con il mare richiede una regia inequivocabilmente cinematografica, e De Angelis gestisce questa alternanza con qualche "transiente aperiodico".
Comandante racconta il coraggio come il superamento di una paura lecita, l'alternarsi di ognuno di noi fra il desiderio di nascondersi e quello di essere visti, e l'amore per un Paese "meraviglioso e putrido" di cui riconosce le contraddizioni, ma legittima solo la capacità di pietas. Todaro ne emerge come un morituro che conosce il valore della responsabilità personale e "distribuisce equamente i sacrifici", invitando i suoi uomini a rimanere tali, come fanno i (veri) marinai. Il che in buona parte giustifica una messa in scena sopra le righe e molte declamazioni altisonanti, perché non si può fare una frittata senza rompere le uova, o un film ambientato nella Seconda Guerra Mondiale depurandolo dall'enfasi e dalla magniloquenza di cui quella guerra, come ogni guerra, è (purtroppo) imbevuta.
COMANDANTE disponibile in DVD o BluRay |
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Nell'estate e autunno del 1940, 26 sommergibili italiani superando lo stretto di gibilterra raggiunsero la base di Bordeaux (in codice Betasom) occupata dai tedeschi che ne avevano fatto il centro, al comando dell'ammiraglio Donitz, delle operazioni degli U Boat nell'Atlantico, ad essi nel 1941 si aggiunsero altri 5 sommergibili provenienti da Massaua, in tutto 31 e solo 2 soprevvissero. [...] Vai alla recensione »
COMANDANTE: ecco un film costruito veramente bene! Una narrazione intensa ed empatica, drammatica e bruciante, che scava dentro una storia vera e ci restituisce personaggi che, oltre la ben costruita fiction cinematografica, hanno il potere di prendere lo spettatore, immerso nella ampia sala cinema, per trascinarlo nei gorghi furiosi del mare ma entro gli angusti spazi di un sommergibile, in piena [...] Vai alla recensione »
Comandante coniuga la dimensione epico-storica, che rievoca fatti realmente accaduti, a quella più intima, raccolta, claustrofobica, teatrale, che mette in scena la vita di un pugno di uomini chiusi in uno spazio ristretto, dove ognuno ricopre il proprio ruolo, dialogando con il presente. Le emozioni regalate dal film non nascono allora da scene madri o momenti particolarmente spettacolari, [...] Vai alla recensione »
Applaudito per diversi minuti alla cerimonia di apertura dell'80esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, “Comandante” di De Angelis è un’epica che per molti tratti riflette a pieno la nostra epoca, fatta di sbarchi, di accoglienza negata e di profughi. Incentrato su un episodio poco conosciuto avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, il film [...] Vai alla recensione »
Tutti lo cercano tutti lo vogliono, un Pierfrancesco Favino si porta su tutto: tanti ruoli, tanti impegni, occupatissimo, sta davvero bene su tutti i registri interpretabili, e li ha ben interpretati. L'ultima o ormai penultima è la volta del Comandante, che nella realtà della guerra 1940-45 fu Salvatore Todaro: i suoi genitori emigrarono da Messina dove nacque nel settembre [...] Vai alla recensione »
Già Sofocle, 2500 anni fa, metteva in scena il conflitto che scaturisce quando le leggi scritte, allora il potere politico incarnato da Creonte, si scontrano con quelle non scritte di chi, come l’Antigone che dà il titolo all’opera, sente che le proprie azioni vanno guidate da principi etici imprescindibili. Un analogo contrasto è al centro dell’ultimo film [...] Vai alla recensione »
La storia di Salvatore Todaro, comandante della marina Italiana e medaglia al valore per aver salvato i naufraghi di una nave affondata, viene impiegata da Edoardo De Angelis per dar vita a una metafora facile da cogliere e necessaria per descrivere questi tempi fatti di guerre e salvataggi in mare, con un Favino capace di aggiungere un’ulteriore tacca alla propria carriera grazie a un ruolo [...] Vai alla recensione »
Che altro può fare chi è fiero di essere un italiano vero? Successo del '38, Un'ora sola ti vorrei. A mezza voce, un po' in falsetto come in un vecchio disco, il motivetto fa marciare reclute ignare con in testa il Comandante. Più tardi si sgoleranno andando pel vasto mar ridendo in faccia a monna morte ed al destino.
Vi dico solo che il film è girato su un mezzo costruito appositamente per le riprese, una replica fedele del sommergibile cappellini. Già qui dovremmo tutti fermarci e renderci conto di quello che De Angelis e il suo team sono riusciti a fare. In più, il film parla di uomini. di umanità, di solidarietà. Penso che tutti dovremmo andare a vederlo, non solo perchè interesssati alla trama ma perche umani. [...] Vai alla recensione »
Semo Italiani, semo omini, affondiamo il ferero senza pietà e salviamo gli uomini! Una storia vera resa epica dall'interpretazione di Francesco Favino, un attore caratterista superbo che passa con naturalezza da Bettino Craxi a un comandante della regia marina. Buona la sceneggiatura del mio corregionale Sandro Veronesi, buona la fotografia.
Una storia coinvolgente De Angelis e Veronesi scelgono di raccontare un fatto realmente accaduto per parlare dell'oggi. Il ritratto che ne esce, quello di Salvatore Todaro (un bravissimo Pierfrancesco Favino, qui nella sua migliore performance insieme a L'ultima notte di amore), e' quella di un uomo capace di un gesto pienamente umano in un contesto pienamente disumano, come la guerra. I [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film ieri con mio fratello di 53 anni, è stato molto bello per tutti e due. La regia è da Oscar ma non vi dico niente ancora sugli effetti speciali, mozzafiato!Per non parlare del sommergibile! Sapere che in Italia siamo riusciti a raggiungere un obiettivo così grande è davvero commovente. 10/10
Negli ultimi mesi si è molto polemizzato (come si usa fare per le cose nuove o inusuali) sul film comandante con Pierfancesco Favino. Per curiosità sono andato a vederlo e devo ammettere che non è per niente come me l'aspettavo. La critica italiana non rende giustizia a questo pezzo di storia italiana che De Angelis invece ha il coraggio di raccontare, soprattutto in un momento così delicato della [...] Vai alla recensione »
Che altro dire se non la parola CAPOLAVORO, film da non perdere, erano anni che non si vedeva un film così bello... noi affondiamo il ferro nemico, senza pietà, senza paura,ma l'uomo...l'uomo lo salviamo film privo di retorica e cliché, intimo, capace di scuotere autenticità....bellissimo
Un buon film di genere, come se ne facevano una volta, con una bella linea narrativa, chiara e lineare, arricchita con qualche analessi e prolessi per movimentare l'intreccio. Personaggio protagonista ben caratterizzato (al quale Favino, con una recitazione convincente, conferisce spessore), personaggi secondari vivaci e che si ricordano, qualche tocco di epica eroica (tipica del genere) che non [...] Vai alla recensione »
Film sufficente e guardabile.Forse un pochino retorico e ruffiano quando ricostruisce quell'Italianità fatta di amore per il canto e la buona cucina che è preludio ad un senso d'umanità che è senza senza eguali. Senza nulla togliere al comandante Todaro e al suo esempio, diciamo che la ricostruzione del film offre un messaggio che a mio avviso travalica e viene reso [...] Vai alla recensione »
Questo film, tanto atteso nelle sale, suscita curiosità per un parallelismo inverso tra una storia vera della seconda guerra mondiale e l’attuale storia sociale del nostro Paese. Il Comandante di un sottomarino salva nemici naufraghi di una nave da lui affondata, contro le regole militari e politiche perché un marinaio, che è un uomo, non lascia morire in acqua altri [...] Vai alla recensione »
Difficile tenere alta l attenzione in un film girato quasi completamente in un sottomarino, però il film ci riesce. Storia bella e attori bravi. Complimenti.
Uscendo dal cinema sento un signore commentare dicendo: " Vabbè, il solito Italiani brava gente". Ecco no, proprio non mi sembra che si possa ridurre il film a questo cliché. Innanzitutto perché è una storia vera: veramente quel tal Salvatore Todaro, messinese, decise, avendo calcolato tutti i rischi che ciò comportava, di farsi carico di quei belgi di cui [...] Vai alla recensione »
Ero indeciso cosa vedere tra C’è ancora domani di Paola Cortellesi e COMANDANTE di Edoardo De Angelis.Ho optato per la seconda e devo ammettere di non essermene pentito.Narra di Salvatore Totaro, comandante del sommergibile bellico Cappellini, che parte dal porto di La Spezia con la sua ciurma verso l’Oceano Atlantico nell’Ottobre del 1940 con l’ordine di combattere le forze nemiche francesi e inglesi. [...] Vai alla recensione »
Un Vero e proprio Capolavoro ! Ti tiene attaccato alla poltrona e vorresti che il Film non finisse mai.Un saggio di grande Umanità, dove il Comandante si trova a dover decidere se adottare le regole del mare o quelle della Guerra ,per fortuna sceglie quelle del Mare .Un Film con un Cast Bellissimo ,in primis Pierfrancesco Favino ,ma lei Silvia D'amico, e Joahn Heisenberg nel ruolo di Comandante [...] Vai alla recensione »
Film che ti colpisce diritto al cuore, alla testa e allo stomaco. Ad una analisi superficiale potrebbe apparire un manifesto di retorica nazionalista e forse alcuni anche in mala fede, vogliono farlo passare per questo. In realtà è un manifesto dell' Umanesimo, dove l'uomo è sacro e la vita di un uomo vale quanto la vita di un altro uomo
COMANDANTE. Siamo nel 1940, durante la seconda Guerra Mondiale. Un sommergibile della Marina parte da La Spezia verso lo Stretto di Gibilterra e poi per l'oceano. Durante uno scontro con una nave belga, essa viene affondata...e da lì la scelta di salvare tutti gli uomini in mare...contravvenendo alle regole della guerra. Protagonista della storia è il comandante veneto Salvatore [...] Vai alla recensione »
Chi si aspetta un film "epico" con grande suspense e, magari due grandi attori contrapposti, come nel classico "Duello nell' Atlantico" (Mitchum Vs Jurgens) rimarrà insoddisfatto da questa pellicola di De Angelis. D'altra parte si racconta un episodio bellico-pare fedelmente- e c'è poco spazio per la fantasia scenica.
Credo che iI film sia realistico per quanto riguarda l'ambientazione , ovviamente claustrofobica, del sommergibile e la documentazione delle incredibili difficoltà connesse ad una guerra di un certo tipo, da parte di chi la deve combattere, specialmente poi quando si addivenga a solidarietà verso il nemico. Il film peraltro è Inverosimile riguardo [...] Vai alla recensione »
Il film mi pare un polpettone: la figura del corallaro Vincenzo Stumpo di Torre del Greco e' inventata quanto la vicenda del campo di mine; la figura del Comandante inglese che rinuncia ad inseguire il sommergibile e' inventata; l'attacco aereo pure, mentre e' realmente esistita la figura di Danilo Stiepovich, medaglia d'oro alla memoria, seppur per fatti d'arme diversi da quelli [...] Vai alla recensione »
Il film e' un polpettone di fatti veri e di fatti inventati, con un fine che appare molto politico: addirittura l'intera vicenda - gia' oggetto del film "La Grande Speranza" del 1954 - potrebbe essere stata ripresa per fini squisitamente politici!Il corallaro Vincenzo Stumpo di Torre del Greco non esiste, come non ha fondamento storico la storia del sommergibile imprigionato in un campo di mine; il [...] Vai alla recensione »
Atipico war film italiano del filone sommergibilistico, è interessante nel soggetto e ben fatto tecnicamente (una menzione particolare per l'ottima fotografia) ma è appesantito dai troppi dialoghi regionali e minimalisti. Il protagonismo di Veronesi, più scrittore che sceneggiatore da cinema, è manifesto anche nell'eccessivo uso delle voci "fuori campo", [...] Vai alla recensione »
Partiamo da un assunto: oggi i film si girano così. Non c'è più tanta voglia di pensare, di riflettere, di costruire un ragionamento (meno che mai, poi, sistematico...) E quindi i film devono tenere il passo, devono adeguarsi, devono restituire più che altro sensazioni, flash, colpire dritto al cuore, altrimenti rischiano che lo spettatore si addormenti o quantomeno [...] Vai alla recensione »
Sono rimasto piuttosto deluso dalla visione del film "Comandante", che mi è sembrato un'occasione persa. Nonostante la durata superiore alle due ore, il film rimane "incagliato" in una dimensione molto superficiale, accomodante e involontariamente caricaturale, risultando a tratti anche noioso. La proiezione scorre via senza mai coinvolgere ed emozionare davvero, [...] Vai alla recensione »
Un Vero e proprio Capolavoro ! Ti tiene attaccato alla poltrona e vorresti che il Film non finisse mai. Un saggio di grande Umanità, dove il Comandante si trova a dover decidere se adottare le regole del mare o quelle della Guerra ,per fortuna sceglie quelle del Mare .
Ottimo copione che ti mantiene attaccato allo schermo. In fatto di effetti sconografici, dobbiamo ancora farne di strada.
mai capirò il binomio armi per portare la pace
Film realizzato molto bene, storia veramente struggente, straziante, tutto così nei dettagli, e Favino poi, grande interpretazione, davvero emozionante!!! Qui il regista ha fatto un lavoro di raccontare la storia in una maniera vincente, consigliatissimo! "LASCIA UN SEGNO!" Tra l'altro storia di uno che alla fine è stato un grande uomo coraggiosissimo!!!!
Film veramente fatto bene, bello, emozionante, come raccontare un pezzo di storia importante in un modo così avvincente, e così attendibile dal punto di vista storico, una pagina brutta per la storia, in quanto delle persone (nella realtà oltre che nel film) sono morte in maniera atroce, e quindi davvero lacerante, lancinante, e un Plauso va fatto al Regista Edoardo De Angelis [...] Vai alla recensione »
Veramente imbarazzante Favino che parla un orrendo e inaccettabile pseudo-veneto. Sbaglio o si tratta dello stesso attore che, nella medesima kermesse, ha sollevato un polverone dichiarando che i personaggi italiani dovrebbero essere impersonati da attori italiani? Quanto al film in sè, ovvio che di questi tempi l'esaltazione dell'italianità è solo un pretesto per far passare [...] Vai alla recensione »
NONOSTANTE LA BRAVURA DEGLI ATTORI E LA BUONA AMBIENTAZIONE SOMMERGIBILISTICA IL FILM NON CONVINCE DEL TUTTO A CAUSA DELLO SCARSO RIFERIMENTO AL CONTESTO SOCIO POLITICO IN CUI È AMBIENTATO. PARADOSSALMENTE RISENTE, IN MANIERA FORZATA, DI UNA CERTA SENSIBILITÀ SOCIO POLITICA D'OGGI. SE POI CI AGGIUNGIAMO LA SOLITA IMMAGINE MACCHIETTA DEGLI ITALIANI TUTTI PASTA E MANDOLINO ECCO CHE [...] Vai alla recensione »
Verboso, zeppo di stereotipi, machisticamente omoerotico e grondante di retorica. Una sceneggiata napoletana in piena regola, con tanto di scazzottate, canzonette, mandolino e ricette di cucina. Corro a rivedermi “Das Boot” per rifarmi gli occhi.
Film molto noioso, nonostante lo sforzo produttivo.
Sinceramente non mi è piaciuto. Sembra un po' un esercizio di stile e di effetti speciali
Era il 2018: mentre il governo italiano dichiarava guerra alle ONG e ai soccorsi nel Mediterraneo, l'ammiraglio Giovanni Pettorino teneva un discorso per il 153° anniversario della Guardia Costiera. L'ammiraglio citò la figura, sconosciuta ai più al di fuori della Marina Militare, di Salvatore Todaro, un comandante di sommergibile che combatté sotto il fascismo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dalla storia vera del comandante della Marina Regia Salvatore Todaro: nel 1940 il sommergibile da lui comandato colpisce e affonda, al largo dell'Atlantico. un mercantile belga che aveva aperto il fuoco; I'ufficiale, rispondendo ai dettami della legge del mare, decide di rischiare e portare in salvo l'equipaggio nemico. De Angelis, coadiuvato da Sandro Veronesi alla sceneggiatura, moltiplica.
Come in ogni buon film che si rispetti ci sono dentro tante cose in questo «Comandante» diretto da Alessandro De Angelis che, dopo essere stato il film di apertura della Mostra del Cinema di Venezia, esce ora nelle sale. Ma tante che sembrano essere e invece non lo sono o non lo sono del tutto. Per esempio non è un tradizionale war movie, anche se proprio di quello, cioè di guerra, parla.
Basta poco per cambiare le sorti di un film. "Comandante" esce quando "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi ha già conquistato il cuore del pubblico. Non abbiamo la sfera di cristallo, ma è molto probabile che un'uscita a ridosso della Mostra di Venezia avrebbe goduto della pubblicità derivata dalle polemiche, fascio o non fascio. L'italiano vero, con duemila anni di civiltà alle spalle, "affonda [...] Vai alla recensione »
Nell'autunno del 1940 Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini, salpa per una missione nell'Atlantico. Già menomato alla schiena, egli non ha rinunciato al servizio attivo, nonostante le suppliche della moglie incinta: per lui il richiamo del mare è irresistibile. Varcato con difficoltà lo stretto di Gibilterra, il Cappellini viene preso di mira da una nave che, battendo bandiera belga, [...] Vai alla recensione »
La storia del comandante Salvatore Todaro che nel 1940, col sommergibile Cappellini, affondò in pieno Atlantico un cargo belga che trasportava materiale bellico e che decise di salvare l'equipaggio nemico mettendo in pericolo l'incolumità sua e dei suoi uomini ha dato origine a un film diviso in due: nella prima parte il cinema muscolare" di Edoardo De Angelis dà forma allo spirito patriottico e militaresco [...] Vai alla recensione »
Il fatto che questo dramma ambientato durante la seconda guerra mondiale segua un'allegra banda di marinai fascisti è affrontato di petto dal regista Edoardo De Angelis e dal suo cosceneggiatore Sandro Veronesi, usando il protagonista come portavoce per trovare una via d'uscita di fronte a questioni politiche spinose. Di fronte all'equipaggio del suo sottomarino è proprio il comandante Todaro (Pierfrancesco [...] Vai alla recensione »
Merita d'esser visto "Comandante" diretto dal napoletano Edoardo De Angelis (autore di un libro e della sceneggiatura scritta a quattro mani con Sandro Veronesi) che ha aperto la Mostra di Venezia ed è ispirato alla storia vera del siciliano Salvatore Todaro comandante decorato di sommergibili della Regia Marina (Messina 1908 1942). De Angelis ha letto nel 2018 un articolo che riportava il discorso [...] Vai alla recensione »
Occorre un po' di serenità per giudicare "Comandante", il film di Edoardo De Angelis (stesso titolo del romanzo scritto con Sandro Veronesi) dedicato alla nobile impresa del capitano di corvetta Salvatore Bruno Todaro (1908-1942), che nel 40 al comando del sottomarino della Regia Marina "Cappellini" - dopo avere colpito e affondato il mercantile belga "Kabalo" - decise di non abbandonare in mare i [...] Vai alla recensione »
Film d'apertura di Venezia 80, lo scorso settembre, "Comandante" rappresenta uno degli esempi dello sforzo produttivo del cinema italiano più recente per cercare di raggiungere un mercato internazionale. Ma il film prima di tutto la persona umana, indipendentemente dalla nazionalità e dall'etnia. "Comandante" di Edoardo De Angelis è una storia italiana, nel senso più ampio del termine, culturale e [...] Vai alla recensione »
Ci sono missioni così suicide che verrebbe da difenderle per puro spirito sportivo. Imprese cosi paradossali che ci si meraviglia siano an date in porto. "Comandante" spinge questa categoria di film "impossibili" a nuove vette di spericolatezza: protagonista fascista (ma gentiluomo, per carità), messaggio pacifista (non si lasciano in mare i naufraghi, ieri nemici oggi migranti), linguaggio mimetico, [...] Vai alla recensione »
Una delle immagini più poetiche di Comandante, l'ultimo film di Edoardo De Angelis (Indivisibili e Il vizio della speranza), è quando il corallaro di Torre del Greco Vincenzo Stumpo si offre volontario per una missione senza ritorno, quella di liberare il sommergibile incagliato nel filo di una mina sottomarina al largo di Gibilterra. Nel profondo del mare, Stumpo nuota in mezzo alla fluorescenza acquatica, [...] Vai alla recensione »
Ci sono le leggi della guerra e le leggi del mare. Le prime avrebbero imposto di abbandonare ventisei naufraghi ammassati su una scialuppa, condannandoli così a morte sicura. Salvatore Todaro, uno strepitoso Pierfrancesco Favino nelle vesti del comandante di un sommergibile, sceglie le seconde e decide di salvarli. Benvenuti nella trama di Comandante di Edoardo De Angelis, il film di apertura, in [...] Vai alla recensione »
Storie di uomini che si avvolgono e si attorcigliano intorno alla storia di un uomo. Pardon, Uomo. Con la maiuscola. Perché Salvatore Todaro questo è stato. Infatti non lo ricorda nessuno, come tutti quelli che hanno una morale e mostrano codici etici perfino in una delle guerre più sanguinose e crudeli mai abbattutesi sul pianeta. Uomini che salvavano il soldato ma non l'arma che aveva in mano.
Partono per combattere all'ultimo colpo i nemici e rischiano la vita per salvarli da morte certa in mare. Storia vera, enfatizzata e sublimata, claustrofobica e sudatissima, del capitano Todaro e del nautilus Cappellini nel 1940. Virilità e dialetti di una nazione fascista, Favino a schiena dritta e sacrificio pronto, coralità para neorealista (e sono tre con Cortellesi e Bisio) e abissi oscuri (bella [...] Vai alla recensione »
Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino) fa yoga, adora sua moglie Rina, conosce il francese e il tedesco (quest'ultima lingua «Per necessità»), è convinto di essere già morto e di prevedere il futuro. Pare quasi non trovarsi lì, nella II Guerra Mondiale alleato dei nazisti (che attaccano «in branco» come le bestie) ma già altrove, forse in un futuro di pace.
Nel contesto di un'Italia che fatica a chiudere i conti con il passato, un film come Comandante ha il merito di rispolverare in modo nuovo controversi temi della Storia patria, pur rischiando di scontentare molti. Gli antifascisti in quanto celebra l'eroismo di Salvatore Todaro, capitano di corvetta della Regia Marina mussoliniana insignito nella II Guerra Mondiale di ben sei medaglie al valor militare, [...] Vai alla recensione »
Dopo il trittico di De Filippo e il televisivo La vita bugiarda degli adulti, Edoardo De Angelis torna al grande schermo e dirige Pierfrancesco Favino in Comandante, film scelto come titolo d'apertura di Venezia 80 dal 31 ottobre nei cinema di tutta Italia, distribuito da 01 Distribution. Un film dal quale Sandro Veronesi e lo stesso regista - autori della sceneggiatura - hanno tratto l'omonimo romanzo [...] Vai alla recensione »
Edoardo De Angelis si presenta come un'eccezione nel panorama cinematografico italiano: cineasta non vincolato da nessuna ossessione autoriale ritornante, se non dal suo piacere di raccontare, alterna alla produzione cinematografica quella televisiva. Comandante è la ricostruzione della vicenda di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini che nell'ottobre 1940 salvò da morte certa l'equipaggi [...] Vai alla recensione »
Nel 1940 il comandante Salvatore Todaro viene messo al comando di un sottomarino per una missione nell'oceano Atlantico, nonostante soffra di problemi alla schiena causati da un grave incidente in una missione precedente. La moglie Rina vorrebbe tenerlo a casa e sogna una vita più tranquilla, al sicuro e lontano dalla guerra, ma Todaro sente di non potersi fermare.
I naufraghi non si lasciano affogare, anche se nemici, perché «io sono un uomo di mare» scandisce con cadenza veneta Pierfrancesco Favino nella divisa di Salvatore Todaro, capitano del sommergibile Cappellini della regia marina militare, anno 1940. Edoardo De Angelis (Indivisibili) dirige e scrive (insieme a Sandro Veronesi) la vera storia da libro Cuore del salvataggio di 26 marinai belgi dopo l'affondamen [...] Vai alla recensione »
Altro film avvolto nelle nebbie, altro film che rappresenta un limbo, è il non meno inatteso titolo italiano che ha aperto il festival, Comandante di Edoardo De Angelis, davvero una bella sorpresa. Se ovviamente la sua produzione è stata imbastita ben prima del governo di Giorgia Meloni (anzi è stato concepito durante il primo governo Conte), il caso vuole che il film arrivi in sala a poco meno di [...] Vai alla recensione »
Comandante, l'opera di Edoardo De Angelis apre sorprendentemente la 80ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia con un inno all'umanità. Da una sceneggiatura firmata da Sandro Veronesi e dallo stesso De Angelis, dalla quale è tratto l'omonimo romanzo (edito da Bompiani) è il primo tra i sei italiani in concorso per il Leone d'oro.
L'uomo, la macchina, la virtù: Comandante di Edoardo De Angelis (in apertura del Concorso a Venezia80) è un film a densità variabile. Di carne, di metallo e di spirito, lavora su un umanesimo tutt'altro che materico, semmai vagamente esoterico e spiritualista, magari con risonanze dannunziane che ne scolpiscono la sostanza superbamente retorica, impastata di mitologie, culture, tradizioni, indoli. Vai alla recensione »
Non c'è niente da fare. Abbiamo perso, almeno al momento, almeno per i prossimi vent'anni. O, per meglio dire, per il prossimo ventennio. Non solo infatti la politica e il governo/i governi, ma ormai anche l'egemonia culturale è totalmente appannaggio della destra, e lo dimostra il nuovo film di Edoardo De Angelis, prodotto di punta di Rai Cinema, apertura della Mostra del Cinema di Venezia, sponsorizzato [...] Vai alla recensione »
Lo sciopero di attori e sceneggiatori che sconquassa Hollywood pareva l'atto politico che, di rimbalzo, ha finito per caratterizzare questa nuova Mostra di Venezia. E invece arriva il film d'apertura, Comandante di Edoardo De Angelis, a dirci che il cinema politico, pensa te, lo sappiamo fare ancora anche noi; e a porsi su una strada - tra patriottismo e j'accuse - che qui da noi, in tempi recenti, [...] Vai alla recensione »
Il mare è fuori dagli schieramenti, fuori dalle giurisdizioni e fuori anche dalle regole d'ingaggio. Fuori da tutto. In mare esiste solo la legge del mare. Nessuno lo dice esplicitamente ma tutto Comandante - di Pierfrancesco Favino - lo grida, a partire da un fatto clamoroso e reale, che avvenne nel 1940, durante la seconda guerra mondiale. Il comandante Todaro con il suo sottomarino affondò un'imbarcazion [...] Vai alla recensione »
Con Comandante, presentato come film d'apertura alla 80ma Mostra del Cinema di Venezia, Edoardo De Angelis porta al Lido un film con al centro un evento straordinario che ha segnato il passato dell'Italia. Il regista di opere come Indivisibili (2016), Premio Pasinetti come miglior film alle Giornate degli Autori durante Venezia 2016, e la serie TV Netflix di successo La vita bugiarda degli adulti, [...] Vai alla recensione »
Sembra Oppenheimer. Un'altra creatura colta e nobile al servizio infame della Guerra. Salvatore Todaro (Favino) fa yoga, adora il femminile (sua moglie Rina), conosce il francese e il tedesco (quest'ultima lingua «Per necessità»), è convinto di essere già morto e di prevedere il futuro. Pare quasi non trovarsi lì, nella II Guerra Mondiale alleato dei tedeschi (che attaccano "in branco" come le bestie) [...] Vai alla recensione »
È sempre rischioso raccontare un film attraverso due, tre battute della sceneggiatura. Ma nel caso di Comandante (in sala dall' 1 novembre), premesso che nel film c'è molto altro, è inevitabile estrapolare tre frasi che risuonano all'inizio, al centro e alla fine del film. La prima battuta è: "Il fascismo è dolore". Lo dice, al protagonista Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino, primus inter pares [...] Vai alla recensione »
Sarebbe interessante capire il ragionamento che ha spinto la direzione artistica della Mostra a scegliere per l'apertura in sostituzione di The Challenger - il nuovo film di Luca Guadagnino cancellato dagli scioperi a Hollywood - Comandante di Edoardo De Angelis. Certo è un film italiano, uno dei sei del concorso, e con un protagonista, Pierfrancesco Favino, che ha una riconoscibilità internazionale. [...] Vai alla recensione »
Eroismo, spirito di corpo, claustrofobia da profondità marine, retorica (non solo bellica) e, soprattutto, tanta umanità. Quella che la guerra (ogni guerra) umilia, ma che talvolta le persone sanno recuperare; non tante volte, in verità, se tali occasioni diventano storie esemplari da tramandare. Una di queste è al centro di «Comandante» di Edoardo De Angelis, film d'apertura della 80° Mostra del Cinema [...] Vai alla recensione »
Com'è profondo il mare. E come è giusta, inderogabile, indissolubile, la sua legge. Che puoi anche non crederci: ma nell'immenso e gelido oceano della follia, naufraghi, prima o poi, li siamo tutti. Un'umanità fragile che si scopre più forte dell'odio, stretta sulla scialuppa della Storia, che se le regole sono sbagliate allora vadano al diavolo, vengano infrante, siano riscritte.
Breve ma necessaria premessa: proprio durante la Seconda guerra mondiale - l'epoca in cui si svolge Comandante di Edoardo De Angelis - e per la precisione nel lontano 1941, un ufficiale della Marina italiana Francesco De Robertis girava Uomini sul fondo con Roberto Rossellini come assistente alla regia. Non sono certo che sia stato il primo film italiano ambientato in un sottomarino - forse sì, forse [...] Vai alla recensione »
Non sappiamo quali siano le logiche che presiedono alla scelta del titolo destinato ad aprire la Mostra d'arte cinematografica di Venezia. Giova però ricordare che "Comandante" di Edoardo de Angelis ha ricevuto l'incarico solo in seconda battuta, a causa del ritiro del nuovo film di Luca Guadagnino, tolto dal programma a seguito dello sciopero indetto dagli attori e sceneggiatori hollywoodiani.
Prima uomo di mare, poi patriota, infine marito e padre. Questo si può dire del protagonista di "Comandante" di Edoardo De Angelis, film d'apertura della 80. Mostra internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Il personaggio interpretato da Pierfrancesco Favino pronuncia una frase, a un certo punto, che sembra la dichiarazione d'intenti di chi ha concepito il film: "Secondo te [...] Vai alla recensione »
Ma a tenere banco è il film di apertura con la vicenda che vede protagonista Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina, responsabile di aver salvato la vita nell'ottobre del 1940 all'equipaggio del mercantile belga Kabalo, affondato dal Cappellini dopo essere stato attaccato. Un vero kolossal di guerra con i colori seppiati della bella fotografia di Ferran Paredes [...] Vai alla recensione »
Lo scrive Salvatore Todaro all'amatissima moglie Rina, ma lo scrive soprattutto a se stesso, capitano di corvetta giovane e atipico, eroe sconosciuto ma leader di un manipolo di sommergibilisti che guida con illuminata incoscienza in una guerra che lui interpreta come un atto di affermazione della volontà umana, più che di sopraffazione. Un uomo di mare e di intelletto, uno stoico, nel senso più filosofico [...] Vai alla recensione »
È Comandante di Edoardo De Angelis ad aprire l'80esima mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il film, scritto a quattro mani dallo stesso De Angelis insieme a Sandro Veronesi di pari passo con l'omonimo romanzo, è la storia vera del capitano Salvatore Todaro, comandante di un sommergibile durante la seconda guerra mondiale. Resistere o sopravvivere? Questa sembra la domanda al centro [...] Vai alla recensione »
Indubbiamente Comandante - quinto lungometraggio per il cinema del regista partenopeo Edoardo De Angelis, nonché film d'apertura dell'80a Mostra del Cinema di Venezia, in corsa per l'ambito Leone d'Oro - racconta un episodio della Seconda Guerra Mondiale più unico che raro. Un episodio che, di fatto, ha molta attinenza anche con il presente che stiamo vivendo.
Primo dei 6 italiani in Concorso, "Comandante" di Edoardo De Angelis ha il pregio di svelare un episodio all'alba della II Guerra Mondiale, del tutto dimenticato o sconosciuto. Protagonista è il comandante Salvatore Todaro, di origini chioggiotte, che a bordo del sommergibile, in pieno Atlantico, affonda un mercantile belga, dopo un rapido scontro a fuoco, decidendo poi, nello sconcerto della sua truppa, [...] Vai alla recensione »
"Noi il ferro del nemico lo affondiamo, ma gli uomini li salviamo". Sembra una banalità, ma in tempi di guerra un'azione simile è destinata a cambiare determinati parametri, a rimarcare quanto la legge del mare non possa sottostare alle leggi del conflitto. Per il suo quinto lungometraggio Edoardo De Angelis abbandona il campo d'azione abituale (il territorio partenopeo che abitava e caratterizzava [...] Vai alla recensione »
È il 1940, un'Italia bellicosa ma impreparata è da poco scesa in guerra accanto all'alleato tedesco, confidando in un conflitto lampo. Quando la Regia Marina agli ordini di Mussolini chiama, l'ufficiale fascista Salvatore Todaro risponde presente. Il comandante ha il compito di portare il sommergibile Cappellini verso l'Atlantico orientale per destabilizzare le rotte dei bastimenti britannici.
Il responso oracolare dell'indovino Paolo Bonacelli cita, in greco antico, una genealogia tratta dall'Iliade. Sisifo è noto per la sua astuzia e per aver giocato con gli dei e con la morte. Glauco per i suoi cavalli che si nutrivano di carne umana. Bellerofonte per le sue imprese chimeriche e per aver evitato la morte grazie alla legge sacra dell'ospitalità.
Nell'introduzione al romanzo scritto con il regista Edoardo De Angelis partendo dalla loro sceneggiatura di Comandante, Sandro Veronesi racconta che l'ispirazione per la sceneggiatura del film risale all'estate del 2018, in un periodo di recrudescenze xenofobe originate dal crescente numero degli sbarchi dei migranti in fuga dai campi di detenzione in Libia e alla ricerca di un approdo sulle coste [...] Vai alla recensione »