Le confessioni

Film 2016 | Drammatico, 100 min.

Regia di Roberto Andò. Un film Da vedere 2016 con Toni Servillo, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Moritz Bleibtreu. Cast completo Titolo internazionale: The Confessions. Genere Drammatico, - Italia, Francia, 2016, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 21 aprile 2016 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,96 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 22 aprile 2016

Toni Servillo, Daniel Auteil, Pierfrancesco Favino e Lambert Wilson sono solo alcuni dei nomi che fanno parte del cast italo-francese del film. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 5 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Le confessioni ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 570 mila euro nel primo weekend.

Le confessioni è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
2,96/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,88
PUBBLICO 2,99
CONSIGLIATO SÌ
La visione metafisica e stupefatta di Andò è accompagnata da una narrazione luminosa e poetica.
Recensione di Paola Casella
mercoledì 13 aprile 2016
Recensione di Paola Casella
mercoledì 13 aprile 2016

In un resort di lusso a bordo di una distesa d'acqua gli otto ministri economici delle grandi potenze soggiornano in attesa del summit che deciderà il futuro del mondo occidentale. Il consesso è presieduto da Daniel Roché, direttore del Fondo monetario internazionale, che ha invitato anche tre ospiti estranei al mondo dell'economia: una scrittrice di best seller per bambini, una rock star e un monaco, Roberto Salus. Roché chiede a Salus di ascoltare la sua confessione, e subito dopo viene trovato morto. Per i ministri le decisioni diventano tre: se quella morte sia un suicidio o un omicidio, come comunicarla al pubblico, e se si debba proseguire con la manovra che i ministri avrebbero dovuto varare nel corso del summit.
Dopo il successo di Viva la libertà, Roberto Andò affronta l'habitat politico-economico collocando i suoi personaggi nel pieno centro della scena, ma anche costringendoli in una sorta di laboratorio di osservazione suddiviso in loculi. Gli otto ministri formano il pantheon della contemporaneità occidentale, e come gli dèi dell'Olimpo sono fallibili e fallati, dunque le loro decisioni hanno spesso ricadute nefaste sui mortali. Quando il loro Zeus viene a mancare scoprono di non avere né una guida né una direzione, e ognuno comincia a reagire alla presenza del monaco portando alla coscienza (è il caso di dirlo) quel dubbio che ha fino a quel momento negato per obbedire alle leggi dell'economia e alla ragion di Stato, anche dopo che la sovranità nazionale si è arresa alla sottomissione al Fondo monetario. Siamo in zona Todo modo ma anche nella cornice dechirichiana de Il divo: pochi potenti in uno spazio asettico e confinato chiamati a confrontarsi con la dimensione etica del proprio ruolo, in un resort lussuoso e alienante che ricorda l'albergo termale di Youth, ma in cui il rapporto trompe l'oeil fra interni ed esterni - che è come dire fra interiorità ed esteriorità - richiama anche la residenza isolana de L'uomo nell'ombra.
La messinscena racconta una dimensione metafisica che a ben guardare non riguarda né la politica né l'economia e nemmeno la religione o l'arte, incarnate simbolicamente dai tre ospiti estranei al G8: il terreno di gioco è quello etico e Salus, diversamente dal Don Gaetano di Todo Modo, non ha i toni dell'inquisizione e non sollecita le confessioni di nessuno, ma si limita a raccogliere lo spaesamento di questi potenti del nulla, incapaci di portare i propri paesi fuori dalla crisi, o anche solo di confessare pubblicamente la propria inadeguatezza. Salus fa da cartina di tornasole dei dubbi e dei rimorsi di tutti, e i personaggi, né più né meno dei luoghi che attraversano, entrano ed escono da se stessi in un continuo gioco di sovrapposizioni e successivi disallineamenti fra (presa di) coscienza e reiterazione di un ruolo preconfezionato dalla Storia.
La regia di Andò è nitida e squadrata, racconta un mondo inerte persino nell'emergenza, muove le sue pedine in un tempo sospeso che diventa immateriale non perché "variabile dell'anima" ma perché non rivendicabile nemmeno da chi mette a punto gli orologi che segnano il ritmo di vita del resto del mondo. Salus, che si è congedato dall'universo materiale e dalla sua (presunta) codificazione matematica, diventa con la morte di Roché la "lettera d'addio" del capo degli dèi: una lettera da non aprire, impedendo a quel "grido dell'anima" che è ogni confessione il suo sfogo. Da un punto di vista cinematografico, l'immobilismo che Andò racconta rallenta la narrazione luminosa e poetica: chissà se lo spettatore medio saprà sincronizzare il proprio tempo interiore a quello dilatato della storia narrata.
Il cast di Le confessioni asseconda la visione metafisica e stupefatta del suo regista: Toni Servillo è un catalizzatore morale passivo e sibillino, Pierfrancesco Favino un ministro agìto dal suo ruolo e condannato ad essere estraneo a se stesso. Nessuno scambio verbale è spontaneo perché ogni frase è un testamento, ovvero una confessione. Ma per questi dèi condannati a governare il caos non c'è assoluzione, solo la possibilità di compiere una presa d'atto della propria intrinseca manchevolezza.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 24 aprile 2016
Giulio Vivoli

TEMA DI LE CONFESSIONI All’interno di un thriller metafisico ambientato in un lussuoso albergo tedesco di montagna, va in scena la satira del sistema dei Poteri Forti politico-economici che, riunitisi in un G8 di emergenza per prendere decisioni estreme e impopolari, saranno presi in ostaggio e moralmente processati da un allegorico monaco certosino, scomodo ospite del Summit.

lunedì 25 aprile 2016
uppercut

Non sappiamo più raccontare una storia. Il cinema italiano è affollato di sceneggiatori con un'eccellente cultura saggistica e una pessima famigliarità con la narrativa. Il risultato è il servillismo: personaggi che sono puri portatori di cartelli con su scritte frasi ad effetto; dialoghi costruiti col copia e incolla da manuali, bigini, siti con gli aforismi sulla vita; drammaturgie inesistenti, anzi, [...] Vai alla recensione »

sabato 7 maggio 2016
Franco Rascozzile

Un film d'allusioni, questa la definizione stringata possibile dell'ultima fatica di Roberto Andò, sul mondo dell'economia, o meglio dei protagonisti che la governano. Film che da una parte richiama per argomenti noti film del passato, dall'altra pure elementi di film di Sorrentino (la presenza di Toni Servillo, l'ambientazione in un albergo lussuoso, l'indugio in alcune inquadrature).

venerdì 22 aprile 2016
Alex2044

Le confessioni è un bel film forse bellissimo . Me ne sono accorto alla parola fine che mi ha colto quasi di sorpresa . Avrei continuato a guardarne ancora un po' . Il problema è che l'inizio, seppur visivamente molto apprezzabile , mi dava l'impressione che stentasse a prendere una forma originale e rischiasse di cadere nel deja-vu un po' troppo  ispirato a [...] Vai alla recensione »

domenica 24 aprile 2016
Des Esseintes

Il capitalismo accetta e incoraggia la critica a sé stesso a patto che questa si fondi sul rigido presupposto di negare qualsiasi fattibilità o giustizia di una rivoluzione che sovverta realmente il sistema, i suoi rapporti sociali, produttivi e di lavoro. Puoi criticare anche in maniera feroce ma esclusivamente al fine di dimostrare o che tutto sommato, come diceva la Thatcher "TINA" - "There Is [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 maggio 2016
no_data

Una regia gelida, stretta su personaggi privi di spessore, interpretati da bravi attori mal diretti. Le confessioni è tutto ciò che non dovrebbe essere un film italiano attuale, dopo tanti tentativi e successi di "giovani di razza" come Rovere o Mainetti: una sequela di monologhi in cui viene maldestramente spiegato ciò che una storia dovrebbe invece mostrare e raccontare, dove viene esternato il pensiero [...] Vai alla recensione »

sabato 23 aprile 2016
joker 91

Un prete scompagina un vertice di uomini potentissimi tutti ministri dell'economia al G8. I popoli vengono percepiti da Andò come inutili,non sovrani e inconsci di tutto ormai rincitrulliti dai mass media che se li sono lavorati per bene negli ultimi 30 anni. Interesse pubblico,Privato e potere finanziario sovra-politico vengono ben rappresentati,i popoli non sono più sovrani di nulla.

martedì 26 aprile 2016
Serafino Paternoster

In questo bellissimo film il regista prova, attraverso una visione laica, ad approfondire il rapporto tra potere e sacralità soffermandosi sui segni miracolosi che essa lascia sul corpo e nella mente: le stimmate. Non si vedono, ma si percepiscono. Il potere provoca non solo in chi lo insegue ma anche in chi lo esercita segni fisici, psichici o sociali, marchi dolorosi, piaghe che diventano riconoscibili [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 agosto 2016
Fabal

Otto capi di stato delle nazioni più industrializzate si radunano per un summit indetto dal presidente del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, per discutere di una manovra finanziaria che potrebbe cambiare il destino economico del mondo. Oltre ai politici vengono convocati anche una nota scrittrice di libri per ragazzi, un cantante a capo di una ONG e il monaco certosino Roberto [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 aprile 2016
raffiraffi

Un film deludente e nebuloso nei contenuti. Poco credibili un po' tutti i personaggi, in primis quella del direttore del fondo monetario internazionale (di solito animali feroci e attaccati alla propria esistenza con una voracità che esclude l'idea troppo sentimentale del suicidio per malattia), ma soprattutto quella del monaco. La sua figura di essere dotato di una speciale attitudine etica naufraga [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 aprile 2016
enzo70

Un cast importante, Servillo su tutti, per un film che merita molta attenzione. In Viva l’Italia Andò aveva un buon progetto ed ha scelto il modo peggiore per affrontarlo, con un film intriso di facile demagogia; con le confessioni, invece, lo spunto iniziale un prete che scompagina un vertice dei ministri economici deputato ad imporre l’ennesima austerità ai popoli, come [...] Vai alla recensione »

domenica 1 maggio 2016
ROBERT EROICA

  In un incontro al vertice organizzato dal Fondo Monetario Internazionale, i potenti della Terra si trovano in una lussuosa struttura alberghiera in terra tedesca. Assieme a loro è convocato anche uno strano monaco certosino italiano, chiamato ben presto a svolgere il suo ruolo di religioso nell’ambito di una importante e decisiva confessione.

giovedì 22 agosto 2024
Fides

 Film ancora e più che mai attuale dopo otto anni. Schierato politicamente, scorre piacevolmente fino alla fine nella sua lentezza. Solo una pecca a mio modesto parere: soltanto due Ministri dell'Economia hanno sensi di colpa per le inquietanti ripercussioni delle decisioni che il Summit sta per ratificare, quello italiano e quello canadese (perché mai poi proprio quello canadese?) [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 agosto 2018
Fabio

Noioso è la prima cosa che mi viene in mente quando ripenso a questo film. Non intacca da nessuna parte, eppure almeno la veste da giallo avrebbe dovuto dire avvincere un po' di più e invece niente. Da dimenticare

domenica 19 novembre 2017
toni mais

L'arte altro non è che la rappresentazione della società con i mezzi espressivi della propria epoca. Ecco dunque che il quadrato dentro il quale si hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri è utopico e la scocietà nel bene o nel male ( decisamente più nel male ) pulsa al di fuori di quel quadrato . Nessuno sa, neppure gli addetti ai lavori, che cosa sia il [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 novembre 2016
Onufrio

Come il celebre film di Alfred Hitchcock,  "Io Confesso" menzionato per altro in questo film, un monaco certosino magistralmente interpretato da Toni Servillo, riceve in confessione il Presidente del Fondo Monetario Internazionale, sarà l'ultima confessione dell'uomo di potere che la notte stesso verrà trovato morto nella sua stanza con una busta in testa.

domenica 16 luglio 2017
Francesco2

 Altro film d’autore all’italiana, che vuole volare alto ma si perde nei consueti bicchieri d’acqua. Come già avveniva nei « Centochiodi » di Olmi, ma con maggiore attinenza rispetto alla contemporaneità, la semplicità rispecchiata dai disegni dei bambini è un’alternativa rispetto ai mali del nostro tempo, compresa l’eco [...] Vai alla recensione »

sabato 23 aprile 2016
lillapunto

Quanno ncielo n'angiulillo nun fa chello c'ha da fà, 'o Signore int'a na cella scura scura 'o fa nzerrà». Un inizio che chiarisce lo scopo del film ed è un monito per i potenti di questa terra e per i loro collaboratori. Ho letto alcune recensioni, una lunghissima, addirittura suddivisa in cinque punti, nella quale vengono sottolineti pedissequamente [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2016
toni mais

Il personaggio illuminante di tutta la storia è quello del banchiere malato d'Alzheimer che poi tanto malato non è : ha dimenticato ,meglio dire ha fatto finta di dimenticare, le password dei suoi conti cifrati per impedire ai figli di commettere gli stessi suoi errori . Alla fine sarà lui a consegnare il registratore contenete il cantico degli uccelli al monaco che già precedentemente aveva ammansito [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2016
Flyanto

Con "Le Confessioni", dopo il precedente "Viva la Libertà",  ritorna la collaborazione tra il regista Roberto Andò e l'attore Toni Servillo e nuovamente, sia pure in forma diversa, viene riproposto il tema della politica contemporanea.  In una località poco definita della Germania, in un grande e lussuoso albergo, si riuniscono gli otto [...] Vai alla recensione »

sabato 23 aprile 2016
FabioFeli

In un lussuoso albergo di Heiligendamm, sul mar Baltico tedesco, si riuniscono i potenti del G8 sotto la direzione di Roché (Daniel Auteil), presidente del FMI, per cercare il rilancio dell’economia mondiale. Con loro ci sono anche una scrittrice di favole per l’infanzia (Connie Nielsen), un cantante famoso ed un altro inopinato ospite, Padre Salus (Toni Servillo), un frate certosino, [...] Vai alla recensione »

sabato 30 aprile 2016
Vincenzo Ambriola

A una singolare riunione del G8 partecipano tre ospiti della società civile, il direttore muore. Sarà stato un suicidio o un omicidio? Il monaco certosino, invitato senza plausibili ragioni dal direttore, si trova al centro di un dilemma che attanaglia i membri del G8: attuare le misure draconiane già accettate prima della morte del direttore. Un film lento, a tratti teatrale, dominato dalla figura [...] Vai alla recensione »

sabato 23 aprile 2016
Maurizio.Meres

Film ben fatto,da interpretare in due direzioni opposte,la prima schematica e occidentalista,potere,lussuria,non fare nulla per i deboli,egoismo esistenziale,per loro potenti il futuro dei paesi più deboli non conta nulla,un racconto di politica economica,lento e noioso. La seconda,chi è Salus,un monaco,sicuramente la figura più spirituale del cattolicesimo,il nome non scelto a caso dal regista può [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2016
toni mais

Il personaggio illuminante di tutta la storia è quello del banchiere malato d'Alzheimer che poi tanto malato non è : ha dimenticato ,meglio dire ha fatto finta di dimenticare, le password dei suoi conti cifrati per impedire ai figli di commettere gli stessi suoi errori . Alla fine sarà lui a consegnare il registratore contenete il cantico degli uccelli al monaco che già precedentemente aveva ammansito [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 aprile 2016
Maramaldo

...economisti ( i vari tipi di direttorio sovranazionale, alta e bassa finanza, banchieri di ogni pezzatura...) tutti creature malefiche: per loro altro che confessore, l'esorcista ci vuole. Su questa solida pregiudiziale e con tempismo perfetto, Andò ha montato una storia, non tanto di fantasia, con riferimenti  e caratterizzazioni di immediata riconoscibilità.

venerdì 6 maggio 2016
angelo umana

 Se un summit internazionale tra ministri economici così come lo ha immaginato il regista Roberto Andò nel film Le Confessioni fosse possibile o reale, dove cioè ci fossero invitati con competenze diverse dall’economia, ad es. un monaco certosino (Tony Servillo), un’avvenente scrittrice di successo di libri per bambini (Connie Nielsen) e una rockstar, un vertice [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 maggio 2016
PINTAZ

... dell'anima! Questa è una delle risposte ghiaccio che il monaco Servillo esprime a uno dei componenti del G8. Film di Andò che va a scoprire l'anima ancora prima dei compromessi fra potenti. Appena inizia il film si vede il monaco che con una scusa, provando il proprio registratore, esprrime le parole di una poesia di Ferdinando Russo si capisce già molto sul senso [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2016
Barolo

Veramente notevole quest'ultimo film di Andò.Bella e intensa riflessione sulle contraddizioni che affligono l'animo umano. Dei notabili potenti,si tratta del ghota della politica internazionale,riuniti per prendere decisioni importanti,pur avendo in mano le sorti del destino economico dell'umanità, si rivelano incapaci di gestire la situazione,allorquando [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2016
MAURIDAL

 A volte quando il silenzio ti aiuta a non giudicare, a non assolvere né condannare, quando sei parte di un gioco più grande di te ,ma pur sempre un gioco a cui non vale la pena giocare perché i grandi o presunti tali che giocano non sono compagni di gioco, ma acerrimi nemici la cui posta in gioco è la distruzione totale e senza resa, allora ben venga un eretico , un [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 aprile 2016
gpistoia39

Tutto il film mi ricorda la Montagna Incantata di Thomas Mann. Dobbiamo abituarci ai dialoghi, tutto il film è pieno di pensieri morali e antimorali. Etica con indifferenza. Questo film è molto importante e dovrebbe arrivare al cuore, speriamo, di tutti quelli che non pensano più a dove stiamo andando a finire. Per ogni cittadino italiano in possesso di tutto più lo smartphone, [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 aprile 2016
fabriziog

 Da “Le confessioni” di Sant’Agostino a “Le confessioni” di Roberto Andò, film corale, immaginifico, ricco di simbolismi similmente alla estetica cineastica di Paolo Sorrentino, avviluppato nelle varie e algide tonalità di bianco, con una fotografia splendida (Maurizio Calvesi)  e accompagnato dalle sonorità di Nicola Piovani.

lunedì 25 aprile 2016
no_data

“Todo Modo”, il film tratto da un romanzo di Leonardo Sciascia, che Elio Petri diresse nel 1976, raccontava l'Italia dei partiti politici. Più ancora: l'Italia delle correnti del partito di maggioranza relativa, in lotta per il potere. E lo faceva riunendone i maggiorenti in un ritiro spirituale in un eremo, che diventava luogo di resa dei conti, di atmosfere oscure e di [...] Vai alla recensione »

domenica 24 aprile 2016
pier71

Questo film testimonia e ribadisce quanto quel Viva la Libertà sia stato solo un caso nella filmografia di questo "regista". Pretestuoso, presuntuoso, personaggi che parlano per frasette vuote dei baci perugina, scopiazzamenti goffi di inquadrature Sorrentiniane. Servillo mai stato così stolido, un uovo sodo e antipatico. Non si può fare un film con un protagonista così [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2016
Flaw54

C' è una chiara volontà di grandeur in Andò che spesso si manifesta attraverso una sorta di estetismo estremo fatto di silenzi e di riflessionj, ma che si concretizza spesso in un evidente vuoto contenutistico. Il film comunque ha un certo fascino dovuto in gran parte alla ieratica e carismatica  figura di Servillo che riesce a convincere, non si sa come, i vari ministri [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 aprile 2016
LBavassano

Titolo altisonante per un film estremamente ambizioso quanto a temi trattati, ambientazione e stile narrativo. Probabilmente troppo ambizioso rispetto ad una storia francamente deludente, a personaggi in gran parte incapaci di oltrepassare il livello caricaturale (da barzelletta il russo ed il tedesco), ad un finale in realtà abbastanza miserello.

lunedì 16 maggio 2016
dinoroar

Non riesco a sperticarmi in lodi. Servillo bravo, ma inflazionato. Un G8 o più correttamente un mini Bildemberg che ci racconta quelle che sono ormai sono pubbliche certezze. Il Mondo è in mano a pochi; il fine giustifica i mezzi; la maggior parte della popolazione mondiale è sacrificabile; governare le masse è più semplice di quanto si pensi.

lunedì 22 luglio 2019
nadia meden

Ho potuto rivedere dopo un paio d'anni questo meraviglioso film di Roberto Ando' che già avevo ammirato precedentemente. Una storia molto, molto originale, un argomento sempre attuale, una grande interpretazione di tutti gli attori, un grandissimo Toni Servillo che io ammiro sempre molto sia al cinema che a teatro. In un lussuoso albergo in Germania , sta per iniziare un G8 dei ministri [...] Vai alla recensione »

sabato 25 febbraio 2017
costafatica

 Il volto demoniaco della politica e dell'economia, visto in anime tormentate dai dubbi e dai rimorsi. Tra loro uno strano monaco, come uno specchio che riflette e amplifica le coscienze. 

mercoledì 21 settembre 2016
Emanuele 1968

Come un quadro un po particolare, bello ma non lo comprerei. "Tutti i santi giorni" del 2012 personalmente e piu bello.

mercoledì 20 maggio 2020
Raf

Questo film potrebbe essere recensito anche senza vederlo, tanto è forte il voler mostrare la sua ascendenza. Potremmo addirittura parlare di remake? No, meglio di no, i remake rovinano sempre l'opera originale e non vogliamo certo rovinare il capolavoro di Petri. Tutto quello che questo film ha da dire, riesce quasi a dirlo la sola locandina.

venerdì 19 gennaio 2018
Ennio

La visione è piacevole, si apprezzano le performances di molti attori, anche se verso l'inizio del secondo tempo mi sono appisolato per un pò, credo a causa di una posizione particolare della mia testa sul cuscino, ogni tanto mi succede. Certo il film non comunica nulla di nuovo, le banche padrone, la politica che non conta più nulla ecc.

sabato 10 giugno 2017
Rescart

Quante volte sarà capitato a ciascuno di noi di disperdere nell’ambiente, si spera involontariamente, un sacchetto di plastica non biodegradabile? è il motivo per cui sono stati sostituiti, almeno nei supermercati, da quelli in mater-bi che sono anche compostabili, vale a dire utilizzabili per lo smaltimento dei rifiuti organici, il cosiddetto “umido”.

venerdì 10 giugno 2016
astromelia

finalmente un film di valore italiano,essenziale,lucido,plausibile,veritiero,sintetico nei dialoghi ma profondo e diretto al concepimento di un pensiero generale sulla crisi monetaria e sul potere decisionale di alcuni personaggi che la disumanità dovuta al ruolo,relega ad una distanza siderale dall'ignoranza del popolo,ottimi attori per un'opera che a mio parere andrebbe divulgata ed esaltata,bravo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 maggio 2016
pier delmonte

Confesso che questa pellicola mi ha affascinato, niente capolavoro per carita’ ma, a differenza del Sorrentino lungo e noioso, Ando’ eccelle nel dialogo e non si perde in intrusioni inutili (solo la scene delle “femen” buttata li’… ma Sorrentino l’avrebbe fatta durare minuti e forse riproposta) , insomma il monaco che fuma, i due ministri che se la fanno, il vecchio riccone con l’alzheimer , tutto [...] Vai alla recensione »

sabato 7 maggio 2016
mauro2067

Le confessioni: ennesima perla di Toni Servillo che oramai non sbaglia un colpo, quasi noioso nella sua bravura. Qui in un personaggio ambiguo, un frate con il voto del silenzio ma anche e sopratutto un investigatore dell’animo umano. Ma è davvero la figura di un frate che Servillo interpreta o si è spinto fino all’assurdo, all’inumano, all’inverosimile, fino all’interpretazione di in Dio che guarda [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 maggio 2016
gianluca sersante

un film che mi ha emozionato tantissimo pur nella sua gelida rappresentazione...molto bello , fa riflettere ed e' carico di simbolismi che a me piacciono molto..voto 9 !!

lunedì 9 maggio 2016
PINTAZ

In un lussuoso resort in Germania sta per riunirsi ilG8 dei ministri dell'economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. All'interno dell'hotel ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché (Auteil), e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rock star, e un monaco italiano, [...] Vai alla recensione »

sabato 7 maggio 2016
RAFFAELE REPPUCCI

quante domande, quanti dilemmi, uscendo dalla sala. più che sul film, sul rapporto fra politica, finanza, fondi monetari, miseria, guerre, ragion di stato, poteri industriali, pragmatismo, filosofia, etica, religione, logiche mediatiche ... aleggiano, con incombenza onirica, non uno, ma tanti summit, della mafia, dei servizi segreti, dei poteri bancari, tutti nel dualismo perenne della gestione di [...] Vai alla recensione »

Frasi
"Perdere tempo non ha mai fatto male a nessuno"
Una frase di Roberto Salus (Toni Servillo)
dal film Le confessioni - a cura di Fabio Rucci
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Il testo che per certi aspetti il nuovo film di Roberto Andò rievoca più da vicino è Todo Modo di Sciascia: ma di certo il cineasta palermitano, da uomo di cultura qual è, per costruire la figura del suo protagonista ha tratto ispirazione da svariate altre opere, e senz'altro dalle Confessioni di Sant'Agostino. Proprio come Agostino, Roberto Salus è un monaco dal passato mondano; come Agostino, pensa [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

I dogmi della finanza contro i dubbi dello spirito. Un'equazione che potrebbe salvare l'economia mondiale, o rovinarla, contro il canto misterioso e definitivo dell'uccello Uirapuru. Il potente direttore del Fondo Monetario Internazionale, concentrato di vizi e di intrighi, contro un monaco che possiede solo il suo saio, i libri che scrive. E il mini registratore con cui cattura le voci degli uccelli. Dopo [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

In Germania, a Heilingendamm, sotto la guida del direttore del Fondo Monetario (Daniel Auteuil), sta per prendere il via un blindatissimo G8 con i ministri dell'economia, tra i quali c'è anche quello italiano (Pierfrancesco Favino). In programma, una manovra segreta che potrebbe sconvolgere l'economia mondiale, a discapito dei paesi più in difficoltà, cambiando radicalmente la storia.

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Un monaco in un aeroporto, meglio, un certosino tutto di bianco vestito. È la sua divisa d'ordinanza, si chiama Roberto Salus, Toni Servillo lo interpreta e per un momento sembra stia recitando tanto la sua camminata è innaturale. Poi acquista un piccolo registratore e lo prova dettando una poesia in napoletano che recita «Quanno ncielo n'angiulillo nun fa chello c'ha da fà, 'o Signore int'a na cella [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 14 marzo 2016
 

Siamo in Germania, in un albergo di lusso dove sta per riunirsi un G8 dei ministri dell'economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo, ci sono anche il direttore del Fondo [...]

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