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Alessandro GassmannUn volto di punta dell'attuale cinema italiano56 anni, 24 Febbraio 1965 (Pesci), Roma (Italia) |
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![]() Voglio una famiglia, dei figli: io ho trent’anni ormai! Ma io non li voglio dei figli, io non sono ancora pronto: ho solo trent’anni eh!!
dal film Uomini senza donne (1996)
Alessandro Gassmann Alex
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Dura la vita dei figli d'arte, spesso, come nel caso di Alessandro Gassman, costretti a portare il peso di un'eredità talmente importante da finire per esserne a volte sommersi. Il figlio del grande e istrionico Vittorio, ha provato spesso a scrollarsela di dosso, dichiarando di fare l'attore per hobby, di propendere per l'apertura di un agriturismo e persino facendo un noto calendario che i media hanno salutato come la risposta maschile al corpo-oggetto femminile. Ma in definitiva, è proprio grazie alla sua attività come attore che pubblico e critica hanno imparato a mettere tra parentesi quel cognome per osservarne la bravura senza pregiudizi. A teatro e al cinema, nella recitazione o come nella regia sul palco, Alessandro ha saputo costruire l'immagine coerente di un attore italiano contemporaneo, uno dei più interessanti, certamente, della sua generazione.
Regista e attore a soli diciassette anni
Studia due anni alla Bottega Teatrale di Firenze e vince il Biglietto d'oro per "Affabulazione" di Pasolini. L'esordio sul grande schermo arriva nel 1982: solo diciassettenne Alessandro dirige e interpreta insieme al padre Di padre in figlio, sorta di storia autobiografica della famiglia Gassman. Appare nel seguito de I soliti ignoti ma è nel 1987 che ottiene finalmente un ruolo principale in La monaca di Monza - Eccessi, misfatti, delitti di Luciano Odorisio, dove interpreta il nobile dissoluto Gianpaolo Osio.
Tra cinema, teatro e tv
Da allora Gassman alterna senza sosta ruoli sul grande schermo, al palco e in televisione. Sarà in Un bambino di nome Gesù (1987), Comprarsi la vita (1991), Quando eravamo repressi (1992), Ostinato destino (1992) e anche in Uova d'oro (1993) di Bigas Luna. Nel '95 il salto in una produzione americana (pur ambientata sul lago di Como) con Un mese al lago di John Irvin, dove interpreta un giovane seduttore italiano. Appare poi in altre, innumerevoli commedie come Uomini senza donne (1996) e Mi fai un favore (1997). Con Lovest e Facciamo fiesta (1997) si diverte accanto a un altro noto e simpatico figlio d'arte: Gianmarco Tognazzi. Il duo è convincente al di là della riuscita dei film.
Lanciato alla ribalta da Ferzan Ozpetek
Sarà invece il turco Ferzan Ozpetek, con Il bagno turco (1997) a lanciarlo sulla scena nazionale come attore di qualità: dandogli l'opportunità d'interpretare un architetto romano che riscopre a Istanbul i valori dell'eros. Appare dunque in altre commedie: per Benvenuti ne I miei più cari amici (1998), per Giulio Base ne La bomba (1999), e poi in Teste di cocco (2000). Tra i vari ruoli in serie televisive lo si ricorda in armatura medievale in Crociati (2001). Ne I banchieri di Dio - Il caso Calvi (2002) è in un ruolo d'impegno civile, in un film che ricostruisce le vicende legate alla morte di Roberto Calvi. Altra parte storica in La guerra è finita (2002) mentre nel 2005 appare nel film d'azione franco-americano, prodotto da Luc Besson, Transporter: Extreme, dove tra inseguimenti e esplosioni interpreta il cattivo mafioso che dà filo da torcere all'eroe Jason Statham. Dopo aver ritrovato Luciano Odorisio in Guardiani nelle nuvole (2005) appare in Non prendere impegni stasera (2006) di Gianluca Maria Tavarelli.
I lavori più recenti
In Caos Calmo (2007) di Antonello Grimaldi recita invece in un cast di star italiane, accanto a Nanni Moretti, Valeria Golino e Silvio Orlando. Nel 2008 prende parte al film di Pappi Corsicato Il seme della discordia dove interpreta il marito sterile di Caterina Murino.
Lo ritroviamo anche nella commedia corale di Fausto Brizzi Ex (2008), per poi approdare nel dramma borghese Il compleanno e, per la prima volta, nel cast del cinepanettone delle festività natalizie del 2009 Natale a Beverly Hills dove ritrova l'amico-collega Gianmarco Tognazzi.
Nel 2010 gira in lungo e in largo le terre lucane insieme a Giovanna Mezzogiorno nel film Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, appare nel cast del film di Luca Lucini La donna della mia vita con Luca Argentero e Valentina Lodovini, ed è protagonista in Il padre e lo straniero, dramma diretto da Ricky Tognazzi. Nel 2011 è protagonista di due commedie sul grande schermo: Baciato dalla fortuna, diretto da Paolo Costella e Ex: amici come prima!, di Carlo Vanzina; mentre l'anno successivo è protagonista della commedia di Massimiliano Bruno Viva l'Italia. Lavora più volte con Marco Giallini (Tutta colpa di Freud, Se Dio vuole) ed è protagonista del film di Francesca Archibugi Il nome del figlio e di quello di Massimiliano Bruno Gli ultimi saranno ultimi.
Nel 2016 sarà Ruggero, un cuoco solitario, nella commedia diretta da Rocco Papaleo Onda su onda, e in seguito affiancherà Claudio Bisio e Angela Finocchiaro in Non c'è più religione di Luca Miniero. Affiancherà poi Marco Giallini nella commedia Beata ignoranza, in cui è diretto ancora una volta da Massimiliano Bruno.
Nel 2017 interpreta Oreste Passamonte nella commedia Il premio di cui è anche regista, mentre nel 2018 recita nel film drammatico Una storia senza nome di Roberto Andò e presta la voce al Grinch nella versione italiana dell'omonimo film.Da ricordare inoltre la sua memorabile interpretazione teatrale nella tragedia shakespeariana Riccardo III (2014) e quella del protagonista Giuseppe Lojacono nella serie televisiva I bastardi di pizzo falcone diretta da Carlo Carlei (2017-2018).Nel 2019 è diretto da Massimiliano Bruno in Non ci resta che il crimine, da Stefano Cipani in Mio fratello rincorre i dinosauri e da Simone Godano in Croce e delizia. Nel 2020 torna ad essere diretto da Bruno nel sequel Ritorno al crimine.
I Croods 2 - Una nuova era
continua»
Genere Animazione, - USA 2020. Uscita 19/08/2021. |
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L'Italia, si sa, è un paese di santi, poeti, navigatori e grandi giocatori. Fra speranza e scaramanzia, ambizioni da primo premio o da ultima spiaggia, le piccole sfere del gioco del lotto, assieme a quelle grandi delle partite di calcio, sono fra le poche passioni che tengono uniti Nord e Sud. Non a caso, il protagonista di Baciato dalla fortuna è sì un vigile che onora la tradizione dei grandi giocatori partenopei dei racconti di Giuseppe Marotta e delle commedie di Eduardo Scarpetta ed Eduardo De Filippo, ma trapiantato a Parma, fra le provincie più produttive della Bassa padana. A interpretare questo fortunato smemorato delle forze dell'ordine non poteva che essere quindi l'ultimo erede della commedia napoletana quale Vincenzo Salemme. In questo nuovo film, da venerdì in sala in circa 400 copie, l'attore e regista partenopeo lascia la macchina da presa per mettere tutto e anche più di se stesso nell'interpretazione e nei duelli comici con gli altri protagonisti. Continua »
“25 anni, 25 film” celebra così le ‘nozze d’argento cinematografiche’ Simona Izzo al suo venticinquesimo lungometraggio col compagno Ricky Tognazzi, regista e sceneggiatore insieme alla moglie anche del loro ultimo lavoro Il Padre e Lo Straniero. Già presentata fuori concorso all’ultimo festival di Roma, la pellicola è stata proiettata in anteprima alla casa del Cinema capitolina e uscirà il prossimo 18 Febbraio in circa 100 copie.
La trama del film
Alessandro Gassman è un padre nervoso e iperfumatore che un giorno, mentre aspetta il figlio disabile, incontra un affascinante uomo siriano, interpretato da Amr Waked, che gli farà scoprire, sullo sfondo di una spy story, una Roma inedita, la Siria, e anche la vera amicizia, sentimento che cambierà lui e il rapporto con la moglie, Ksenia Rappoport.
La figura femminile secondo Simona Izzo
"Però" spiega Simona Izzo "in questo film la donna è una figura secondaria. Il nostro è un racconto maschile su un uomo che partorisce la sua paternità". Una storia ispirata dal romanzo di Giancarlo De Cataldo che anni prima di "Romanzo Criminale" pubblica “Il padre e lo straniero”. “Credo sia il libro più sentito di De Cataldo perché preso da una sua vicenda personale" dichiara la Signora Tognazzi "è un romanzo di formazione. Nessuno ci ha insegnato a essere padri e madri, anche se le donne hanno una capacità maggiore di ascoltare i silenzi dei figli, l’istinto materno è cercato meno dagli uomini. Infatti ricordo una bella considerazione del neuropsichiatra Bollea, scomparso pochi giorni fa. Lui diceva che a undici anni le madri dovrebbero sparire per far posto ai padri”.
Alessandro Gassman il giramondo
A questo punto la parola passa agli uomini, ai padri e figli d’arte nei film e nella vita. Per Alessandro Gassman la donna è salvifica: “Ho la febbre, ma ieri, solo vedendo mia moglie, mi è scesa di un grado”. Dopo la gag, il figlio di Vittorio Gassman ha raccontato l’importanza del suo ruolo nel film: “Ho imparato tanto da questo papà, oggi mi sento più cittadino del mondo, perché è un film sul multiculturalismo e nonostante mi manchi solo la Cina per completare il giro del mondo, ho sempre voglia di viaggiare”.
Ricky Tognazzi: Il merito è tutto degli attori
Un altro che ha viaggiato molto, soprattutto tra i generi cinematografici, è il regista Ricky Tognazzi: “Anche mio padre amava cambiare e sperimentare. Recitava nella commedia di successo, nei film degli esordienti e in quelli dei ‘pazzi’ come Ferreri. In questo ultimo lavoro penso che il merito vada agli attori, che pur non vivendo le situazioni di disagio descritte hanno saputo portare a galla i loro lati nascosti. Una forza anche di sceneggiatura”. Difatti, tra gli autori della storia è presente Dino Giarrusso: “Abbiamo lavorato tanto per cambiare poco rispetto al libro. Il lato spy story è stato limato per far emergere l’umanità del personaggio, e l'amicizia”. D'accordo anche Simona Izzo: “La nostra è anche una storia di amicizia senza pregiudizi e poi una considerazione sulla paternità nella cultura araba: loro dicono 'quando vedo mio figlio, vedo il mio fegato camminare'. Parlano di fegato e non di cuore come invece avremmo fatto noi occidentali, ciò sottolinea la forza di essere genitori”.
Gli assenti e la difficile situazione egiziana
A fare notizia non sono solo i presenti ma anche gli assenti: De Cataldo impegnato a Parigi, la Rappoport, in maternità, ha una nobile giustificazione, come anche Amr Waked, che anima la protesta degli artisti nell’Egitto in subbuglio di questi giorni, e dove, qualche mese fa, il film ha ricevuto 3 premi al Festival Internazionale de Il Cairo. "Io e Amr siamo diventati veri amici" dichiara Gassman "sono stato in Egitto e li non si possono nemmeno riunire le persone in cinque in pubblico. La democrazia latita”. Per Tognazzi un’emergenza che è anche artistica: "non hanno più fondi statali, la qualità delle pellicole si è abbassata tanto". Preoccupazione anche per la produttrice del film, Grazia Volpi: "Waked distribuisce il film nel mercato orientale. Ci preoccupiamo che Il Padre e lo Straniero non possa arrivare in Egitto dove ci hanno accolto benissimo, sarebbe un peccato perché parla dell’incontro di culture”. Il multiculturalismo ha convinto anche Rai Cinema che distribuisce il film in Italia. Paolo Del Brocco, amministratore delegato, ritiene che la pellicola è “In piena sintonia con la linea editoriale della Rai. Una storia che arriva al momento giusto anche se ora al cinema le commedie vincono, ridere fa bene ma per evitare che la tv fagociti il cinema con sole fiction di comici, bisogna educare il pubblico anche ad altri prodotti".
Chiusura tutta per Gassman jr: "Il nostro paese è destinato ad essere multirazziale, sarà un vantaggio… se saremo intelligenti".
Seicento copie sono pronte nei magazzini di mamma Rai per invadere le sale italiane, il giorno 6 febbraio. Sono le pellicole di Ex, il nuovo film di Fausto Brizzi, scritto dal regista con i fedelissimi Marco Martani e Massimiliano Bruno e prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. Il cast è una lunga passerella di volti noti e capaci del cinema, della televisione e del teatro italiano, con l'aggiunta dei "cugini" Cécile Cassel e Malik Zidi. La conferenza stampa è l'occasione per incontrarli quasi al completo e per assistere ad un piccolo battibecco tra "ex" amici, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, non si sa quanto serio e quanto scherzoso. Ma San Valentino è alle porte e l'amore trionferà. Almeno sullo schermo.
Andrà in onda domani sera su Canale 5 la puntata pilota di 4 padri single, il film tv ambientato a New York che ha come protagonisti Alessandro Gassman e Francesco Quinn oltre a Lenny Venito, Joe Urla e Jennifer Esposito. Realizzato con l'intenzione di creare una nuova serie che possa andare incontro ai gusti e alle tendenze del pubblico italiano e di quello americano, 4 padri single si contraddistingue per l'alta qualità produttiva e registica, per un format che strizza l'occhio a Sex and the City e Friends, per una sceneggiatura fresca e originale e per l'ottima interpretazione di attori capaci di rendere autentici i loro personaggi. Il film tv racconta l'incontro - che si trasformerà in una grande amicizia - tra Jacopo (Alessandro Gassman), Dom (Francesco Quinn), Ennio (Joe Urla) e George (Lenny Venito), i quattro padri del titolo che vivono a New York e sono divisi tra le mogli, le ex mogli, i figli, le nuove fidanzate e il lavoro. "È la prima volta che un prodotto italiano viene preso in considerazione dai grandi network statunitensi" ha dichiarato il direttore di Mediaset Fiction Giancarlo Schieri all'incontro che si è tenuto questa mattina a Roma. "Dobbiamo allargare il nostro orizzonte e arrivare al vertice al futuro mercato cinematografico globale". Prodotto dalla Indiana di Gabriele Muccino, Marco Cohen e Fabrizio Donvito, 4 padri single è il risultato di una collaborazione tra Muccino e Liz Tuccillo (Sex and the City), autrice della sceneggiatura e produttrice esecutiva della puntata pilota.
Un percorso doloroso, quello dell'elaborazione del lutto, che porta a fare i conti con se stessi e con la vita. Ognuno sceglie come affrontare il dolore della perdita, affossandolo o semplicemente aspettando che si manifesti per poi incamminarsi verso la guarigione. Nonostante si sia parlato di una sola scena del nuovo film di Antonello Grimaldi, Caos calmo è una riflessione intimista sulla morte e sulla vita attraverso lo sguardo "distaccato" di Pietro Paladini (interpretato magistralmente da Nanni Moretti). Nel parco dove si rifugia per aspettare di essere colpito dal dolore - che non riesce a provare - crea una sorta di ordine al caos (calmo) che si porta dentro.
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