Il mio nome è vendetta

Film 2022 | Drammatico, Azione, Thriller 90 min.

Regia di Cosimo Gomez. Un film con Alessandro Gassmann, Ginevra Francesconi, Remo Girone, Alessio Praticò, Sinja Dieks. Cast completo Genere Drammatico, Azione, Thriller - Italia, 2022, durata 90 minuti. - MYmonetro 2,56 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 novembre 2022

Un adrenalinico film di azione, sopravvivenza e vendetta ambientato nell'Italia del Nord.

Consigliato nì!
2,56/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,17
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
Un revenge thriller discretamente condotto nelle scene d'azione. Ma che non sa da che parte stare.
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 30 novembre 2022
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 30 novembre 2022

Santo è il padre di Sofia, ragazza tenace che gioca a hockey in quel di Bolzano. Santo però è di origini calabresi e ama delle montagne soprattutto il silenzio, è infatti un uomo taciturno che nasconde più di qualcosa sul suo passato. Non ama farsi fotografare, ma la figlia scatta un'immagine di lui ben riconoscibile di nascosto e la posta sui social, senza immaginarne le conseguenze. Una cosca della 'ndrangheta è infatti sulle sue tracce dopo decenni dalla sua sparizione. Tanto da avvalersi di un esperto di informatica, che velocemente individua la foto e porta la cosca a scatenare una terribile rappresaglia contro Santo e la sua famiglia.

Trama basilare per un revenge thriller elementare, ma discretamente condotto nelle scene d'azione, dove il budget di Netflix scommette quello che altri produttori italiani mai spenderebbero per un film di genere.

Sceneggiato tra gli altri dallo stesso regista Cosimo Gomez e dallo scrittore Sandrone Dazieri, Il mio nome è vendetta non è particolarmente ispirato fin dal titolo e segue tutte le convenzioni che ci si aspettano oggi, con tanto di ruolo emancipato per la figlia, che non può più essere solo una donzella in pericolo ma deve a sua volta sapersi difendere e pure passare alla controffensiva. Ciò nonostante è proprio nel personaggio di Sofia, interpretata da Ginevra Francesconi, che il film stenta maggiormente. Indeciso se prendere fino in fondo la sua prospettiva o quella dell'indurito padre, non riesce a fare di lei una novella Hanna: non basta darle la voce narrante se poi la si fa agire in modo assurdamente irragionevole e imprudente. Tutto lo sviluppo finale che la riguarda nell'epilogo è infatti la parte meno felice del film, una coda appiccicaticcia per ragioni di correttezza politica ma che sembra palesemente sviluppata a tavolino.

Ci sono però anche dei pregi in questo taglio: l'indurito Santo, che ha il volto e le poche parole di Alessandro Gassman, può acquattarsi nell'ombra che è il suo regno, senza dover essere illuminato da flashback esplicativi e altri pesi melodrammatici. Rimarrà una figura di efferata efficienza nel dare la morte, con solo i minimi dialoghi per contestualizzarlo all'interno della storia - e senza redimere mai del tutto il suo passato di sicario malavitoso.

Non ha purtroppo una nemesi altrettanto convincente e, com'è noto, un eroe (o un antieroe in questo caso) vale solo quanto il proprio antagonista. Sebbene il capo cosca abbia l'iconico volto del mitico Remo Girone di La piovra, lo si vede maltrattare più che altro il figlio pacioso e affarista, cosa che non lo rende certo minaccioso. Ci si metta che anche gli altri sicari non hanno né un volto, né una stazza, né un'efficienza davvero spaventose - e non hanno nemmeno la coolness dei sicari di John Wick, perché il film aspira a essere più duro e realistico.

Il tono delle scene d'azione, in cui Gassman si impegna molto, rimane allo stesso modo a metà tra lo spettacolo di una violenza cruenta e il realismo di una messa in scena più d'autore, senza decidere da che parte stare. Alla fine non siamo né vicini alle coreografie marziali di Gareth Evans, né a film più autoriali nel raccontare queste storie come Salvo di Piazza e Grassadonia, né tantomeno si va sopra le righe come in Io sono nessuno: ci si ritrova piuttosto nel sovrappopolato interregno di tanti B-Movie da piattaforma, che aspirano al massimo a eguagliare gli ultimi film con Liam Neeson.

Si apprezza la scelta di alcune location, come il deposito di tram abbandonati, ma se fa piacere che il budget permetta inseguimenti automobilistici con collisioni, o sparatorie relativamente credibili insolite nel nostro panorama, non basta però per elevarsi al di sopra della massa di titoli action. Io sono vendetta può essere piuttosto considerato come un film di gavetta, buono per rodare registi, attori e maestranze, perché solo con la pratica si va da qualche parte, soprattutto quando ci si muove lontani dalle velleità auotoriali e ci si vuole confrontare con il genere puro.

L'action è con l'horror il filone più esportabile al mondo, ma proprio per questo la concorrenza è enorme, e ci vuole anche un'industria alle spalle per fare quel passo in più che ci riusciva così bene negli anni Settanta.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 12 dicembre 2022
tizianoitalia

Finalmente! Dopo secoli, incredibilmente, un film italiano fatto BENE : ottima fotografia, che bello il montaggio, appassionato : l'ambientazione in Trentino fa ricordare che l'Italia cinematografica può anche NON essere da Roma in giù. Colonna sonora perfetta, cavolo, bravi bravi.E diretto perfettamente: dite quello che vi pare ma i film d'azione vanno fatti così.

mercoledì 7 dicembre 2022
Lu Pichi

Concordo con la recensione di MyMovies, belle le scene d'azione, a mio avviso bravo Gassman, mi piace il ruolo che fa e come lo interpreta, Ginevra Francesconi seppur bella e brava avrei preferito che non ci fosse. Carino fino a un ora e 18 minuti. Finale scadente.

domenica 4 dicembre 2022
Pieroxx

Film vendetta lontano però dagli standard hollywoodiani, soprattutto per un Gassman poco convincente. Non proprio da non perdere

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 13 dicembre 2022
Mauro Gervasini
Film TV

Santo è un ex sicario della 'ndrangheta che si è nascosto in Alto Adige rifacendosi una vita in incognito. Una compagna, una figlia di 17 anni. I suoi vecchi compari da una foto sui social lo scovano, gli ammazzano un po' di gente intorno, lo costringono alla fuga con la ragazza, Sofia, e soprattutto alla vendetta. Encomiabile operazione italiana di genere, c'è lo zampino in sceneggiatura di Sandrone [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 dicembre 2022
Daniele D'Orsi
Sentieri Selvaggi

Per Cosimo Gomez la ricetta per "rinnovare" il cinema italiano è abbastanza chiara: si parte dal genere - e in particolare dalla visione che le produzioni hollywoodiane hanno dei suoi codici - e lo si riscrive a partire da un'adesione sommaria ai canoni strutturali che lo contraddistinguono. È così che Brutti e cattivi individua le sue istanze di riferimento nelle atmosfere anarchico-grottesche dei [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 dicembre 2022
Marco Minniti
Asbury Movies

Il cartellone di Netflix ha sfornato, negli ultimi giorni, questo insolito action all'italiana, diretto da un Cosimo Gomez (già scenografo di lunga data) arrivato qui alla sua terza regia. Questo Il mio nome è vendetta, nell'ambito della produzione nostrana legata - genericamente - al filone del "film di mafia", si caratterizza innanzitutto per il taglio maggiormente internazionale e di genere: lo [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 dicembre 2022
Lidia Saller
Il Giornale

Film d'azione italiano di qualità adatto all'esigente mercato internazionale. La famiglia di Santo viene sterminata da due sicari affiliati della 'ndrangheta. Lui e la figlia Sofia sono gli unici superstiti. La guerra è appena cominciata. I due protagonisti si muovono nell'oscurità tracciando una lunga scia di sangue. Testo e immagini sposano la logica di una narrazione coerente con attori capaci e [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 novembre 2022
Serena Nannelli
Il Giornale

Il mio nome è vendetta, terza regia di Cosimo Gomez, debutta su Netflix e sembra proprio un film nato per lo streaming, nel senso che esaudisce il desiderio di evasione da divano come algoritmo comanda. Sofia (Ginevra Francesconi) è una teenager campionessa di hockey che vive con i genitori tra i boschi del Trentino e si diletta a prendere lezioni di guida off-road dal padre Santo (Alessandro Gassmann). [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 novembre 2022
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Partiamo subito da una premessa: Alessandro Gassmann è bravo, assai. E lo stesso si può dire della coprotagonista, la diciannovenne Ginevra Francesconi, nonché del regista Cosimo Gomez, già distintosi nel panorama italiano, grazie anche al suo ultimo Io e Spotty, commedia un po' horror sul fenomeno degli human pops. Giunto al suo terzo lungometraggio, senza alcun dubbio possiamo dire che Gomez è uno [...] Vai alla recensione »

NEWS
NETFLIX
mercoledì 30 novembre 2022
Andrea Fornasiero

Un film di gavetta con un convincente Alessandro Gassman. Su Netflix. Vai all'articolo »

NETFLIX
giovedì 20 ottobre 2022
 

Regia di Cosimo Gomez. Un film con Alessandro Gassmann, Remo Girone, Alessio Praticò, Sinja Dieks, Gabriele Falsetta. Dal 30 novembre su Netflix.  Guarda il trailer »

NETFLIX
venerdì 16 settembre 2022
 

Regia di Cosimo Gomez. Un film con Alessandro Gassmann, Remo Girone, Alessio Praticò, Sinja Dieks, Gabriele Falsetta. Dal 30 novembre su Netflix.  Guarda il trailer »

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